"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

mercoledì 24 agosto 2016

PASSERELLE CON VISTA... PRIVATA: FAVORI O INVESTIMENTO??

Il "nuovo" piano turistico ricettivo di Casier non è proprio nuovo visto che già nel 1996 era stato pensato un progetto con un simil-grattacielo che doveva competere con l'omologo che doveva essere eretto nell'area della Chiari e Forti da Cassamarca.

Tutto abortito per vent'anni, ma oggi ci si risiamo come se qualcuno avesse tolto il picchetto di frassino dal progetto-zombie...


 La valorizzazione turistica del Sile è l'unico obiettivo che persegue il Comitato Esecutivo del Parco Sile, che "castiga i poveri (multe e problemi) e premia i ricchi (meglio se amici)"come un RobinHood alla rovescia...
In questo caso il comportamento dell'Ente Parco Sile è addirittura imbarazzante perchè siamo ad una vera e propria "prostituzione pubblica" nei confronti di chi nel 1996 non fu espropriato come doveva essere per fare passare il percorso delle passerelle a terra e non sull'acqua.


Infatti Il primo progetto delle passerelle dei burci era "terrestre" (certamente meno impattante e costoso), ma non fu fatto per evitare di espropriare proprio il nostro privato, facendo spendere a Cassamarca 450mla euro che vanno sommati ai 600mila spesi nel 2015 dalla Regione Veneto.
Il privato quindi ha sempre "difeso" a spada tratta il suo terreno ed oggi cosa succede? Viene premiato con una serie di accessi proprio sulla passerella pubblica ricostruita!!
Che senso ha? Quale la motivazione pubblica che rende plausibile tali nuove servitu'?

Ovviamente (lo capisce anche un bambino) c'è un chiaro beneficio per il privato che crea 3 nuove servitu' proprio sulle passerelle.
Quale costo avrà pagato per avere un simile vantaggio? Ci sarà una convenzione che regola i rapporti tra il privato ed il Parco Sile? Come contribuirà il privato alla manutenzione delle passerelle?


Ritengo molto probabile (anzi certo) che non gli sarà stato chiesto nulla ed avrà pagato al massimo il suo tratto di ponticello.
Diranno che è un accordo tra le parti in cambio della possibilità concessa di fare i lavori per le nuove passerelle, ma è una bufala perchè i lavori erano previsti dall'acqua. Chissà cosa si inventeranno...

E' chiaro però che c'è un VANTAGGIO PRIVATO per questi accessi, pagato come e quanto?

Provate a pensare se fosse stato un confronto tra privati con un che deve concedere il passaggio all'altro: come sarebbe andata? Io penso che come minimo ogni servitù di accesso avrebbe dovuto costare 15-20mila euro con obbligo di contributo annuale alla manutenzione delle passerelle di almeno 1000 euro/anno. Secondo voi?


Ecco il vero tema è questo: il bene comune (cioè il Sile, l'ambiente, le passerelle) sono cose di nessuno, gestite in modo da fare dei piaceri agli amici degli amici...

Per questo (e per poter spendere i soldi del SILIFFE...)  restano incollati alla careghe i nostri amici del Comitato Esecutivo con i soldatini del Consiglio (opposizioni di centro sinistra dormiente).

Non c'è un minimo di decenza nel trattare il bene pubblico come un bene proprio: si svende. Meglio se ad amici. Non voglio nemmeno sapere chi sono i professionisti del privato, ma temo che siamo di fronte ai soliti noti. Amici degli amici, che si accordano con una stratta di mano. Peccato che i loro accordi si facciano, svendendo beni pubblici.

Ho fatto un richiesta di accesso agli atti sul tema, ma saranno troppo impegnati per rispondere. Poveri...

mercoledì 17 agosto 2016

LE MURA DI TREVISO (secondo noi)

Intervista in bicicletta a Berto Zandigiacomi sulle Mura di Treviso - TRIBUNA del 17-8-2016


SILIFFE: SEMPRE A QUINTO? AL MASSIMO DECESPUGLIANO...

La propaganda del Parco Sile non riesce a sfondare sui giornali e quindi escono servizietti secondari sulle pagine del Comune di Quinto, che è uno dei "Comuni non Cialtroni" e quindi beneficia degli interventi di DECESPUGLIAMENTO....

L'intervento è in un'area adiacente alla famose peschiere in alveo che tanto mi appassionano e contribuiscono a rendere "morto" il tratto di Sile a valle, ma non "abbiamo prove...".
Le prove sono lì in loco, basta guardare cosa cresce il alveo, cosa nuota in fiume....

I soldi da spendere sono l'unico motivo che tiene arroccati i consiglieri di maggioranza dell'Ente Parco Sile, mentre quelli di minoranza dormono e godono delle briciole che cadono dal tavolo.

PEDEMONTANA: OPINIONI IN LIBERTA'...

Dopo le dichiarazioni estive di Del Rio che chiede a i-SIS di trovare i soldi: 1,6 miliardi di euro, non bruscolini, ecco i cantori della Grande Opera.

Divertente il fatto che tra loro ci siano più gli "oppositori" del governo regionale, che i leghisti (che saggiamente tacciono):
Andrea CAUSIN, transfuga del Partito Democratico, ex consigliere regionale, finito in Parlamento per caso e per forturna parla di "DOGMA".
Parla anche di opera "progettata" (mentre il progetto varia di continuo), "cantierata" (un po' alla cazzo tanto per fare danni e rendere la cosa piu' difficile da ripristinare) e "finanziata" (solo con soldi pubblici).

Roger De Menech, che in teoria sarebbe del PD ma forse aspira ad entrare nel governo Zaia, dichiara addirrittura che Del Rio "ha finito la Salerno-Reggio Calabria", di chiarazione oltre modo pericolosa e porta sfiga da aprte di uno che in questi anni non ne ha beccata una e non riesce nemmeno a dimettersi...

Arianna Spessotto di M5S è chiara e noi siamo con lei.
Ah, tanto per ricordarlo... i soldi di I-sis MANCANO TUTTI...

domenica 14 agosto 2016

STOP AL CONSUMO DI SUOLO E CONFRONTO PUBBLICO - PETIZIONE

La Regione Veneto non sta approvando una legge "sul consumo del suolo", peraltro contraddittoria rispetto allo stesso oggetto del titolo della legge, ma pone in atto un vero e proprio episodio di malgoverno e di devastazione legalizzata del territorio e delle città.

La Lega che esalta le "comunità", con questa legge esprime a pieno la sua subalternità agli interessi della speculazione edilizia e della rendita alle quali piega le stesse Comunità locali limitando fortemente le prerogative di salvaguardia della qualità delle loro città e dei loro territori.

Il tema della riduzione del consumo di suolo, risorsa scarsa e preziosa, è parte integrante del buon governo della città, un governo che agisca nell'interesse della collettività, della sua salute e del suo benessere. Con il tema del consumo di suolo si intrecciano i temi del dissesto idrogeologico, delle mutazioni climatiche, della pulizia dell'aria, della organizzazione degli spazi verdi e delle aree pubbliche necessarie alla vita della gente.

Con questo si intende dire che non si tratta di un aspetto "particolare", quanto piuttosto di un elemento generale di governo della “cosa pubblica” che investe questioni rilevanti, di carattere ambientale, sociale, finanziario (non dimentichiamo che da qui ha avuto origine, con la bolla immobiliare, la crisi economica che è ancor lontana da una soluzione) molto spesso legate, non a caso, al sistema della corruzione di chi detiene il potere

Negli anni passati in Italia il consumo di suolo è stato eccessivo e ingiustificato. L’ultimo rapporto ISPRA offre dati allarmanti. A livello nazionale l’incremento fra il 2012 e il 2015 è stato dello 0,7% ovvero circa di 15.000 ettari di suolo consumato e il Veneto mantiene il triste primato insieme alla Lombardia. A questo si aggiunge la beffa che, se per il calcolo si fosse utilizzata la fallace definizione di consumo di suolo riportata nel testo approvato alla Camera simile a quella usata nella Legge veneta, non si sarebbe conteggiato il 54% del suolo consumato pari a 135 Km quadrati. Possiamo affermare con certezza che queste aree, che sfuggirebbero al calcolo se le due Leggi venissero approvate, si trovano collocate nei centri edificati dove più alta è la rendita urbana dove più elevato è il bisogno di spazi aperti fruibili da tutti.

Oggi l'allarme è forte e sentito dalla gente. Una cultura alternativa a quella che ha guidato questo fallimentare modello di sviluppo, l'azione di comitati e associazioni, l’iniziativa di molti sindaci, chiedono l'assunzione urgente di strumenti adeguati. Ma la Regione Veneto con questa legge va nella direzione opposta. Se da una parte mette dei paletti, parziali e derogabili, a difesa del territorio agricolo, o per meglio dire non urbanizzato, dall'altro crea una situazione favorevole (con varianti urbanistiche e aumenti di cubatura) all'intervento nelle città. Ma non attraverso il risanamento, il ripristino di qualità, la "riqualificazione urbana" caratterizzata da una forte impronta di governo pubblico con obiettivi di interesse comune, ma dando spazio a corposi interessi. La nuova legge non garantisce affatto gli spazi non ancora costruiti, al contrario favorisce in tutti i modi (compreso l'esproprio) la possibilità di impermeabilizzarli e cementificarli, togliendo respiro e verde alle città per densificarle sempre di più, con pochi vantaggi per la collettività e grossi vantaggi per i promotori immobiliari.

Il presente appello vuole denunziare questa situazione che è l’espressione di una cultura urbana arretrata, ed invita singoli cittadini, tecnici e non, le associazione, i sindaci, i consiglieri comunali, deputati e senatori, le Università, e quanti hanno interesse al buon governo delle nostre città e dei territori a firmare per indurre la Regione ad un “ripensamento” che, attraverso il confronto pubblico, democratico porti ad emendare la legge in modo che al suo titolo corrisponda il suo contenuto.
Chi fosse interessato all'analisi del testo e degli emendamenti proposti può trovarli nel Sito www.citta-amica.org).



FIRMATARI
Luisa Calimani, Francesco Indovina, Luciana Castellina, Piero Bevilacqua, Paolo Ceccarelli (già Rettore Università di Architettura di Venezia), Don Albino Bizzotto (Beati i costruttori di Pace), Paolo Perenzin (Sindaco di Feltre), Laura Puppato (Senatrice), Edoardo Salzano, Paolo Maddalena (già Presidente della Corte Costituzionale), Adriana Vigneri (ex sottosegretario di Stato), Loredana Mozzilli, Fernando Miglietta, Ettore Janulardo, Paolo Berdini (assessore all’Urbanistica di Roma), Francesca Leder, Paolo Merlini, Beniamino Tenuta, Angela Barbanente (ex vice Governatore della Puglia), Morena Bragagnolo (SIP), Domenico Luciani (paesaggista), Francesco Miazzi, Edoardo Mangada (Madrid), Piergiorgio Bellagamba, Claudia Petrucci (SISUS società italiana per l'insegnamento delle scienze umane e sociali), Luigi Dell'Arena, Sira Feliciotti, Felicia Bottino, Arnaldo Cecchini, Alessandra Chemollo, Enzo Scandurra, Alfio Mastropaolo, Cristina Gibelli, Paolo Urbani, Giovanni Levi, Fausto Carmelo, Alberto Mambriani, Renata Mannise, Lidia Menapace, Paolo Pavan, Vezio De Lucia (urbanista), Luciano Salandin, Andrea Segre (regista), Sandrone Federico (Salviamo il Paesaggio), Giorgio Nebbia, Gaetano Complice, Luigi Guzzo, Carmelo Torre, Carlo Alberto Graziani (primo Presidente Parco Nazionale dei Sibillini), Valentino Parlato, Patrizio Giulini, Paolo Favaro (coordinamento Salviamo il Paesaggio Mogliano), Loris Sguotti, Silvia Bonuglia (consigliere comunale Montegrotto Terme), Luigino Toso, Gaetano Complice, Carlo Pastorello, Grazia Maria Bisandola, Giovanni Ponchio (docente di storia e filosofia, ex sindaco di Abano Terme), Andrea Gomiero, Giuliana D'Agostini, Gloria Dicati, Giorgio Bisello, Renato Romito, Andreas Kohlscheen, Silvia Vangelista, Benedetta Lorenzoni, Chiara Franceschi, Gastone Zilio, Elena Rizzi, Sara Lazzarini, Piera Dalla Zuanna, Franco Tasinato, Daria Fallido, Luca Zanta, Marialetizia Baldo, Francesco Chiapperin, Anna Mioni, Raffaela Mulato, Gianni Sandon, Loris Sguotti, Pietro Ramazzina, Stefania Facco, Emanuela Furlan, Giorgio Bombi, Franco Zecchinato (Cooperativa agricola El Tamiso), Domenico Finiguerra, Salvatore Settis, Carlo Alberto Pinelli (Alpinista), Romeo Scarpa (pres. sez. Treviso ITALIA NOSTRA)




















venerdì 5 agosto 2016

PARCO SILE: COME VA IL CAMPER "RESORT" DI QUINTO?

manutnezione?
Dalla strada si vede così...
da dietro siamo così: benvenuti in padania!! Però è provvisorio!!
Ieri ho ricevuto una telefonata di amici camperisti che hanno intenzione di passare per Treviso e mi hanno chiesto informazioni sul “Camper Resort” di Quinto di Treviso.
Non volendo dare informazioni errate ho fatto un brevissimo sopralluogo per vedere questo mega intervento “turistico promozionale” pagato dalla Regione Veneto tramite il mitico Ente Parco Sile per un costo attorno ai 350mila euro nel 2014 o 15...

Non sentendo piu' notizie sull'opera da almeno un anno e mezzo e vedendo il sito poco aggiornato, avevo il timore che non ci fosse più nessuno e che i miei amici trovassero un deserto dei tartari, invece no: il Camper Resort c'è ancora. Non so come va la gestione, ma non è chiuso...

Non ero mai stato a visitarlo perchè, di solito, visionare le Grandi Opere dell'Ente Parco Sile mi fa solo venire il voltastomaco tanta poca attenzione e sensibilità mettono nel fare progetti con i soldi di tutti. Sembra quasi ci sia la volontà di fare le cose un pò alla carlona, invece sono così...

Qui siamo tra Quinto e Santa Cristina in un punto che potrebbe essere anche ambientalmente interessante se non ci fosse unico (ma grande) inconveniente e cioè che il “nostro” resort è sotto l'area di decollo degli Airbus di Ryan-Air, che partono dall'aeroporto “Canova”.

tanta tanta giara... anca se piove 40 giorni e 40 noti se salvèmo!
Probabilmente in Regione ed all'Ente Parco Sile avranno pensato a convenzionare tale Resort (chissà perchè i padani devono parlare sempre in inglese..) con Amplifon in modo da garantire “pace, quiete e silenzio in mezzo alla natura”.
La scelta della location (Quinto di Treviso in bocca all'aeroporto) dipende più dalla geopolitica partitica che da motivazioni ambientali perchè Quinto è storicamente “fedele alla linea verde anche se i suoi cittadini patiscono la scoperchiatura dei tetti da parte dei velivoli. Mica come i "Comuni Cialtroni" di colore rosa...

Forse il fatto di aver avuto un'area sosta per i camper, è un modo per dire ai cittadini di Quinto che quando il tetto vola via possono vendere la casa e trasferirsi là in riva al Sile??

Un'altra magnificenza che ho visto è la rilevante distesa di “giàra” (il nostro oro bianco) che predomina nell'area sosta, dove troneggia un magnifico edificio in stile moderno rivestito in legno.

Se ti avvicini e vai sul retro scopri però che il rivestimento dell'edificio non vede una mano di pittura dall'inaugurazione, ma sappiamo che storicamente il Parco Sile (ed i suoi concessionari) non amano la manutenzione, ma sono per fare tutto ex novo.

Inoltre a garanzia del fatto che siamo in piena Padania, non puo' mancare sul retro dell'edificio “carino” un box (provvisorio per sempre) che fa tanto baraccopoli, ma dà a noi veneti la sensazione di essere a casa. Sono quasi piu' affascinanti le fabbriche dismesse sul lato.


Chissà come vanno gli affari per il concessionario?
Chissà se paga il suo canone?
Chiederò di saperlo come consigliere del Parco, visto che non resta altro da fare con questa banda di burloni...

Da come ho visto la situazione, ho detto ai miei amici che posto lo troveranno sicuramente, che c'è molta ghiaia e poco verde, ma c'è il fiume e che devono portarsi i tappi per le orecchie.

Fiume silente che guardi, chissà cosa penserai...

mercoledì 3 agosto 2016

MARMORATE: RISPONDERE ALLE DOMANDE, PREGO.... NON FAR FINTA!

Sull'immissione di trote marmorate nell'alto corso del fiume Sile, ho fatto una richiesta di accesso agli atti a cui il Presidente SuperTowerSanCC (Super Torresan Comuni Cialtroni per chi non si ricorda) finge di darmi le risposte. O meglio me ne dà alcune, ma non altre...

Le domande e le richieste di accesso atti erano semplici:
  1. VINCA: risposta ottenuta; verificherò se attendibile..
  2. COPIA AUTORIZZAZIONE IMMISSIONE: risposta ottenuta: ci si rifà a una delibera generale del 2014, verificherò
  3.  FATTURA: non allegata; le trote provengono da Veneto Agricoltura... Possiamo sapere quanto è stato speso??
  4. MONITORAGGIO: si rimanda alle generiche azioni del LIFE... praticamente il nulla, ma verificherò 
  5. relazione giustificativa sulla motivazione di questa immissione redatta da un qualcuno che abbia un minimo di competenza nel settore (più della mia da ingegnere e di quella del presidente) dove si spieghi perchè di mettono così tante marmorate in così poco spazio e con quali speranze di vita... Dovrebbe esserci qualcuno tra i partner che si occupa di pesci (Provincia, Bio-program... certo non il direttore ff che è al nostro livello di incompetenza naturalistica.....contra factum non est argomentum)
    )

PONTICELLI E STRADE VERDI. ARRAMPICARSI SUGLI SPECCHI...

Lascio alla comprensione ed alla buona volontà del mio povero pubblico la lettura di un'esilarante lettera degli amici (burloni) dell'Ente Parco Sile con argomento il PONTICELLO SULLA ROJA che non hanno sistemato nonostante un finanziamento di circa 600mila euro facendo una figura di m.... il giorno dell'inaugurazione.

Che abbiano fatto una figura "letamosa" est factum indubitabilis, tantum (verde) che ancora popolus ridet!!



post scriptum
l'Ente Parco Sile dispone di grandi risorse visto che gli sono anche arrivati soldi in piu'... In ogni caso come dimostra il caso dell'area di proprietà di San Michele Vecchio, anche se i soldi ci sono, non vengono spesi....
Non si tratta di imparare a leggere i bilanci, cosa che lascio ai poveri Azzeccagarbugli dell'Ente, ma di volontà politica... e di ridicole bambinate degne dell'asilo infantile (prime classi).


PEDEMONTANA: SEMPRE IL SOLITO CORO... DISGUSTOSO

La Superstrada Pedemontana è un'opera in "project financing" significa cioè che DEVE essere fatta con i soldi del privato SIS e non come i soldi pubblici, com'è avvenuto fino ad oggi grazie alla "copertura" extra legem del Commissario Vernizzi e della REGIONE VENETO.

Manca il CLOSING FINANZIARIO richiesto a gran voce dalla Corte dei Conti e promesso da Dogliani entro il primo trimestre 2016. E' trascorso il secondo trimestre e tra poco finisce il terzo trimestre ma di questi soldi dei privati non si vede traccia, salvo cercare di invischiare la Cassa Depositi e Prestiti in una garanzia ulteriore di un investimento che non sta in piedi.

Continuare a devastare il territorio senza avere i soldi per finire l'opera è una GRAVE RESPONSBAILITA' DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE VENETO e del SUO COMMISSARIO, che dovrebbe sospendere i lavori in attesa dei soldi.

La somma per gli espropri verrà FORSE sborsata da settembre a colpi di 6 milioni di euro al mese arrivando dopo un anno a 66 milioni di euro che sono circa il 20% del totale: MA DOVE VOGLIONO ANDARE...

I sindacati, che come al solito non vedono oltre il loro nasino, non si preoccupano nè dei debiti, nè del territorio, ma difendono i loro lavoratori. Si lavori a fare qualsiasi cosa purchè si lavori...
UN CORO DISGUSTOSO....

Intanto le persone sono disperate di fronte all'abbandono ed alla devastazione delle loro aziende...

martedì 2 agosto 2016

DA CHE PULPITO...

Leggo le critiche dell'ex consigliere comunale (oggi consigliere regionale) Riccardo Barbisan agli interventi di pedonalizzazione della Giunta Manildo e mi viene da sorridere perchè vedo usati gli stessi argomenti che spesso ho usato io contro la Regione Veneto in altri contesti...

Barbisan parla di "immoralità della spesa" di 1,5 milioni di euro per due piazzette, quanto la Regione Veneto ha buttato nel c...  dell'Ente Parco Sile per venti e piu' anni decine di milioni di euro, tra cui gli ultimi 600mila per rifare le passerelle dei Burci o i 350mila per il Camper Resort di Quinto sotto il decollo degli Airbus di Ryan-Air!!
Quindi lasciamo perdere l'argomento della presunta immoralità...

Si parla inoltre nella dichiarazione di "dirigismo" e di "scelte a tavolino", vantando il successo di du parcheggi che sono affondati nei debiti per errato posizionamento ed incapacità di coordinamento con il trasporto pubblico...
Le giunte leghista hanno avuto piu' di vent'anni (quasi trenta) con annimistrazioni omogenee dal Governo al Comune ed hanno dato vita al nulla in termini di politica urbana, tanto che ci troviamo nel medioevo rispetto a città come Mestre e Padova.

Credo che il consigliere Barbisan dovrebbe attendere molto di più ai suoi impegni in Regione cercando di trovare i soldi per il closing finanziario della Pedemontana che non ci sono oppure verificando se la nuova legge regionale sul commercio non consenta praticamente un "circo di centri commerciali" a discapito dei centri storici!
Se gli avanzasse del tempo dia un'occhiata al Progetto di Legge di Zaia e co. (compresa Moretti e soci) dove è previsto un limite nullo con deroghe che consentono tutto (art. 10 comma 7).
Fatto questo ci si potrà trovare a discutere sul "dirigismo" di Manildo...

I "danni" di questa Giunta di centro sono sempre un dettaglio rispetto ai "grandi successi" (ironico) dei predecessori!!

lunedì 1 agosto 2016

CONICIDENZE SU JP MORGAN

Oggi ho poco tempo ma volevo farvi notare una piccola ma significativa coincidenza: la banca che deve fare da capofila al megaprogetto di Galan+Chisso+Zaia+(Moretti) cioè la SPV PEDEMONTANA VENETA è la banca d'affari JP MORGAN....

La stessa banca è impegnata nel piano di "risanamento/salvataggio" (a spese nostre?) per MONTE PASCHI SIENA...

Se approfondiamo, sono certo che sarà nei giochi anche di POP.VI. e VENETO BANCA....

Questi prima ti affondano lucrando soldi e poi ti salvano.. sempre lucrando soldi: è il mercato, bellezza!!