"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

sabato 22 ottobre 2016

Parco della Storga: la politica urbanistica ed ambientale si misura nei fatti

COMUNICATO STAMPA


Con una notevole discontinuità rispetto ai precedenti strumenti urbanistici l’attuale Amministrazione Comunale, approvando il PAT (Piano di Assetto del Territorio) del 2015, ha istituito il Parco Urbano della Storga lungo tutto il corso del fiume e su entrambe le sponde.

Non solo, negli “obiettivi strategici” e nei “valori” del PAT, si sottolinea insistentemente l’importanza di “fermare la corsa al consumo di suolo” di “limitare le trasformazioni al solo reimpiego di aree degradate o dismesse” e di “favorire la formazione di un sistema paesaggistico ambientale unico ed integrato tra Parco dello Storga e Parco del Sile rafforzando i corridoi, le connessioni più deboli …, anche con operazioni di credito edilizio connesse ai processi di trasformazione più rilevanti dell’edificato consolidato” (Relazione Tecnica, artt. 3 e 5, 13.2.4 - Norme Tecniche 2.1.1, espressioni ripetute poi nei vari ambiti).

Il Documento del Sindaco del 15.09.2015 nella Variante al P.I. “Aree Verdi” va anche oltre richiamando la Legge Regionale n. 4/2015 che prevede, con apposita procedura,la possibilità di spogliare le aree edificabili della loro capacità edificatoria con il precipuo scopo di contenere il consumo del suolo”.

Ora il Parco Urbano Rurale della Storga è istituito e perimetrato, ma è una scatola vuota, che andrà riempita di contenuti durante la successiva fase di progettazione urbanistica del P.I. (Piano degli Interventi) il quale, dopo tali autorevoli premesse, prevede come 1° intervento all’interno appunto del Parco della Storga …

un Piano di Lottizzazione.

Si tratta di una variante ad un progetto fermo da 7 anni, in netto contrasto con il PAT, approvato con Delibera della Giunta Comunale del 10.08.2016, da realizzare nel punto più critico del nuovo Parco della Storga appena approvato dalla medesima Giunta: 12.000 mc di edificato (9000 residenziali + 3000 commerciali) oltre a parcheggi, strade e infrastrutture di supporto, in una area verde posta tra viale brg. Marche e via Panigai, a 300 metri lineari da un’area SIC, e senza dover fare alcuna Valutazione di Incidenza Ambientale. E come è possibile ottenere l’autorizzazione?

Semplice, ignorando che esista!


Forse a qualcuno disturba che il fiume Storga sia stato dichiarato area SIC, ma la Giunta Regionale del Veneto con delibera n° 2673 del 06.08.2004 disponeva una revisione dei Siti Natura 2000, includendo nell’area S.I.C. IT3240031 “Fiume Sile da Treviso Est a S. Michele Vecchio” tutta l’asta del fiume Storga più due slarghi in aree significative, oltre che il fiume Melma. Si trova scritto nei documenti della Regione, del Ministero e dell’Europa. Questo fatto trova invece difficoltà ad essere recepito nel Comune di Treviso.

E lo è diventato per la ricchezza di vita animale e vegetale che vi alberga, fatto purtroppo raro al giorno d’oggi, in ambiente di risorgiva anch’esso ormai piuttosto raro, ma non dimenticato da migliaia di cittadini. Informata di questa “svista” il 02.09.2016 l’Amministrazione si è premurata di non rispondere.

E le norme del PAT sul consumo di suolo? e il Documento del Sindaco? Non crede questa Amministrazione che qui si gioca l’asserita validità normativa dei documenti che essa ha approvato e che, scegliendo questo progetto, assieme al suolo andrebbe a “consumare” anche la sua coerenza e credibilità?


Tutta l’area della Storga si trova all’interno del Parco Urbano Rurale previsto dal PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale approvato nel 2010) negli artt.28 e 42 N.T. e nell’All. FF, Quaderno Progetti n. 5, che vi individua un importante corridoio ecologico tra le Fontane Bianche e il Sile, e “fulcro per la posizione geografica, la struttura ambientale e le componenti faunistiche e vegetazionali”, di un’area verde più ampia comprendente anche il Melma e che si estende ai Comuni di Silea, Carbonera e Villorba.

Un progetto di respiro europeo, un polmone verde a due passi dal centro storico, che è nel contempo un prezioso corridoio ecologico e in prospettiva un’area fruibile a piedi o in bicicletta con percorsi ciclopedonali, sentieri natura, percorsi culturali presso i vecchi opifici e, perché no, luoghi di ristoro e percorsi in canoa.

Già nel 1989 l’Amministrazione Provinciale, autonomamente, aveva promosso il Programma Risorgive Storga, un progetto di recupero ambientale dell’ex Azienda Agricola del S. Artemio di 66 ha di superficie e che, presentato a Bruxelles nel 1991 fu premiato quale miglior progetto e a cui furono assegnati dei finanziamenti che, uniti ai soldi delle nostre tasse, hanno permesso di realizzare nel 2001 l’attuale Parco della Storga della Provincia.

Ora è abbastanza stupefacente che, dopo essersi proposta per anni motore di valorizzazione di questo ambiente, averne patrocinato lo studio e presentato un progetto in Europa, coordinato la realizzazione a Parco, prospettato e regolamentato la valorizzazione di un’area ancora più estesa perché è importante e strategica, ora stia di fatto pianificandone il suo abbandono e la sua distruzione.

Transenne e nastri con l’avvertimento a chi vi accede che lo fa a suo rischio e pericolo, infrastrutture sovente inutili realizzate in abete, belle all’inizio ora marce (ma era prevedibile), tavolato che in ambiente di per sé umido è il più delle volte scivoloso, parapetti cui è meglio non appoggiarsi e ponti con tavole semi sfasciate o mancanti, sfalcio dell’erba e taglio di rami invadenti non fatti da mesi e manutenzione che appare inesistente.

Sta forse progettando un’area dedicata al “trekking estremo”?




Il sistema “parco” come progettato dalla Provincia è marcito; sono marcite infrastrutture tra l'inutile ed il pericoloso come ponticelli per scavalcare fossetti, passerelle scivolose da cui puoi solo cadere, parapetti per non cadere in fossi con 30cm di acqua (!!) e panchine recintate con tavolini sotto alberi che crollano!


Praticamente spendiamo soldi per fare infrastrutture brutte, inutili e pericolose che poi dobbiamo intercludere: geniali!
La situazione è veramente tragicomica perché ci vantiamo di essere una regione tra le più ricche dell'Italia, ma non abbiamo i soldi per sistemare due misere ponticelli (quelli che servono, gli altri vanno rimossi) e soprattutto per una corretta gestione di uno spazio naturale, che non ha molte necessità, ma non puo' essere lasciato al totale abbandono.

Per questo motivo è nostra intenzione stimolare la Provincia ed i Comuni contermini, in primis il capoluogo, ad assumersi delle responsabilità perché è non si può parlare di Grande Treviso solo quando conviene (strade) e lasciare marcire il resto per presunte incompetenze amministrative.

La prima iniziativa ci vedrà impegnati prossimamente (probabilmente domenica 6-11 p.v.) a sistemare in modo reale uno dei passaggi oggi interclusi perché quello che manca non sono i soldi, ma la buona volontà.
Se Provincia di Treviso e Comuni non sono in grado di gestire queste piccola manutenzioni, possiamo benissimo chiudere “baracca e burattini”.... però non vogliamo vedere nuove rotonde o asfaltature perché altrimenti il problemi non sono i soldi, ma come e dove si spendono...

Proporremo inoltre una serie di incontri tecnici e con i cittadini (il primo il 28-10 presso la nostra sede) per avviare un processo partecipativo per la tutela ambientale e la promozione del Parco della Storga, ripartendo dal progetto predisposto dall'urbanista Dalla Torre e mai attuato in modo completo.

La politica, se vorrà seguirà, perché ormai siamo stanchi di promesse e chiacchiere.



RADICI FELICI     Renzo Anelli
GRUPPO DI LAVORO STORGA Ermanno Bortolanza
ITALIA NOSTRA - Sez. di Treviso    Romeo Scarpa
Legambiente Piavenire Marco Fintina 
Ass. Eco filosofica   Scroccaro
Salviamo il Paesaggio – TV Sud  Carturan
Salviamo il Paesaggio - Mogliano Paolo Favaro










1 commento:

I commenti di contenuto ritenuto "inadatto" saranno eliminati..