Riteniamo per
statuto che la tutela dei beni comuni sia un elemento prioritario
della “ricostruzione” della nostra società perchè, oltre al
rischio di perdere un patrimonio storico ed architettonico, si lascia
il degrado ed il brutto, che porta solo altro degrado.
Le Case
Stefani nel Parco della Storga sono un piccolo grande esempio di un enorme patrimonio che
viene “non gestito” per presunta carenza di fondi, quando invece
i fondi si trovano sempre per progetti meno “produttivi”.
Si tratta di
capire cosa intendiamo per “produttività” che, per noi ha un
significato non esclusivamente economico, ma di riaggregazione
sociale, favorendo le competenze dei cittadini e un apporto gratuito,
che non può essere sostitutivo, ma è fondamentale per
differenziarci dal ruolo di “clienti” in cui veniamo sempre più
relegati.
Proprio
oggi leggevo un intervento di una persona intelligente e di sinistra
(non sono sarcastico) che affermava di non voler essere “complice”
di questo modo di fare perchè
la Provincia (o in altri ambiti chi per esso), si deve prendere le
proprie responsabilità!...”
Affermava
inoltre che era “troppo comodo demandare ai cittadini di buona
volontà perchè questa (pessima?) tendenza si sta verificando anche
in altri campi, come per esempio per i ragazzini messi a fare le
guide turistiche ne palazzi con Alternanza Scuola-Lavoro”.
E' vero ci sono stati pessimi esempi di uso di questo strumento da parte di associazioni (mi pare il FAI), ma non si può fare di tutta un'erba un fascio...
Noi non pretendiamo di sostituire lo Stato o gli Enti con i lavoro
“gratuito”, ma chiediamo
di dare la possibilità di creare lavoro ed iniziative aggregative.
Il
parco
della Storga è
un problema complesso, ma neanche troppo, se si riuscisse ad uscire
dall'individualismo e dalla moda per cui “è buona solo la mia
idea, ma non la tua...”, cosa che ha bloccato finora le iniziative
perchè la politica vive di immagine e se Italia Nostra e le
associazioni hanno un'idea, la medesima non va bene per la Lega o per
il PD (se esiste ancora...)
Nell'area
del parco ci sono molti problemi (dalle zecche alla manutenzione), ma
ci sono anche opportunità ed esperienze buone come il recupero della sede del Gruppo
Grotte o l'esperienza degli Orti Urbani.
Perchè non si riesce a fare
un passo in avanti ed a strutturare un'idea “europea” per dare un
senso ecologico al nostro agire?
Non
posso pensare che sia solo perchè qualcuno pensa di perdere un
piccolo privilegio oppure perchè qualcun altro non fa bella
figura...
Nell'area
degli Orti urbani ci sono molti fabbricati dismessi e mal utilizzati
che potrebbero essere oggetto di riordino e riutilizzo creando spazi
per un turismo "basiko", che non cerca Gardaland, ma una reatà naturale
vera.
Perchè
su questo non possiamo trovare un accordo e mettere in campo progetti
e competenze?
Perchè
dobbiamo lasciare che le Case Stefani vadano in rovina coperte dai
rovi?
Quale
privato lascerebbe la casa dei suoi nonni andare in malora senza fare
nulla? Ecco, credo che bisogna invocare lo “spirito dei nonni dei
nostri politici”, quando ci dicono che non ci sono soldi....
Ma
chi ha chiesto soldi? Chiediamo solo di poter avere un minimo di
appoggio istituzionale per creare una struttura di lavoro; il nostro
sarà volontario e gratuito perchè siamo un'associazione, ma siamo
consci di non poter procedere senza creare “vero lavoro”, non
sfruttato e compatibile con il contesto.
Discutiamo
se fare un'area camper, se far entrare solo i nudisti o quelli coi cani grossi oppure se non far
entrare nessun, ma cerchiamo di parlare di cose da fare e non di …
fumo.
Sentire che si parla di CHIUDERE I POCHI SPAZI SOCIALI CREATI non porterà nulla di buono al nuovo Sindaco, che, forse pagherà qualche marchetta ai suoi elettori di Forza Uova, ma non troverà supporto nella città.
Quanti altri piccoli BUCHI NERI ci sono a Treviso?
C'è
solo l'imbarazzo della scelta, escludendo i grandi buchi neri tipo
Bastione del Castello, ex Consorzio Agrario etc..:
- polveriera di Santa Bona
- stazioncina di Santi Quaranta
- ex Ufficio Iva in via Castellana
- sedi dei consigli di quartiere
Perchè
non si attivano tutti questi mini progetti, dove persone reali sono a
disposizione per fare qualcosa?
Non
voglio pensare che sia solo perchè l'abbiamo detto noi... sarebbe
triste.
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