"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

mercoledì 20 novembre 2013

DIFFIDA AGGRAVATA E QUERELA? ECCO LE CONTESTAZIONI DEL DOTT. BUCCI

In data 14 novembre con mail ho ricevuto un documento in formato word non firmato che riporto integralmente sotto in blu.
Per alcuni giorni ho atteso di ricevere una raccomandata o una lettera firmata diffidando della veridicità del testo (visto che il mondo è pieno di burloni che fanno falsi comunicati dei grillini, per esempio).
Non ho ancora ricevuto nulla e dopo aver ritirato ieri una raccomandata (era la convocazione del Consiglio dell'Ente Parco..), ho deciso di pubblicare integralmente il contenuto della lettera dell'ex Direttore del Parco Sile che mi diffida e mi minaccia di querela per diffamazione aggravata.

Ritengo, in buona fede, che tale comunicazione provenga dall'ex direttore del Parco Sile, ma chiedo alla stampa di verificarlo perchè io ho ancora qualche dubbio, anche se la mail proviene da indirizzo che potrebbe anche essere realmente quello del dott. Bucci.

Facendo l'ipotesi che la comunicazione sia "autentica" ed esprima il pensiero del dott. Bucci, provvederò nei prossimi giorni a rispondere pubblicamente, perchè è vero che ho espresso pubbliche opinioni sul ruolo attuale di questo dirigente dell'Ente Parco, che resta in pianta organica in un ruolo di primo piano.

L'ho fatto in modo chiaro e pubblico con lettere e dichiarazioni con testimoni.

Come primo passo per poter parlare del "merito" della questione, dò alle contestazioni del dott. Bucci la medesima risonanza mediatica delle mie critiche politiche sulla gestione cioè pubblico
tutto sul blog di italianostra treviso,  che in questo caso non c'entra, ma ospita il dibattito.

Mi pare immodesto citare un grande scrittore (e non vorrei aggravare la mia posizione con una similitudine che tenderebbe a dare un ruolo "debole" al dott. Bucci), ma.... "Pensino ora i miei venticinque lettori che impressione dovesse fare sull'animo del poveretto, quello che s'è raccontato."!!
Un passo mirabile da rileggere nel 1° capitolo dei Promessi Sposi...
 
La prima risposta è relativa all'eventuale indebito uso del logo dell'Ente Parco.
Effettivamente ho usato in due lettere un'immagine del logo dell'ente parco Sile, tratto dal sito www.parcosile.it aggiungendo sotto la mia qualifica attuale cioè "consigliere dell'Ente Parco Sile per il Comune di Treviso". 
Successivamente sono stato informato da un consigliere dell'ente Parco che "tale uso del logo è arbitrario" e quindi ho immantinantemente provveduto a crearne uno personalizzato, che mi piace anche molto di piu'.
Ringrazio il dott. Bucci per avermi ricordato la questione, ma me lo avevano già detto; in ogni caso, non mi pare spetti a Lui questo tipo di contestazione....




La seconda cosa che faccio non è una risposta, ma una concessione di spazio per dare "voce alle osservazioni e contestazioni" del dott. Bucci a difesa della Sua reputazione, che io non ho mai voluto infangare.

Quello che dico, e che ribadisco, rientra, secondo me, nel mio incomprimibile diritto di critica (politica) come consigliere dell'Ente Parco Sile ed è finalizzato a migliorare la gestione di un ente, che credo debba riprendere autorevolezza ed operatività per il bene della comunità, al di là dei personalismi. 


Il resto sono legittime opinioni.


ECCO IL TESTO DELLA LETTERA ATTRIBUIBILE AL DOTT. BUCCI INVIATA VIA MAIL IL 14-11-2013 ore 20.00.04

Treviso, 6 novembre 2013










Ing. Romeo Scarpa
Via S. Elena Imperatrice, 21
31100 TREVISO


e p.c. Al Presidente della Giunta Regionale del Veneto
Palazzo Balbi – Dorsoduro 3901
30123 VENEZIA






Oggetto: diffamazione aggravata. Diffida e querela.




Leggo ripetutamente sulla stampa locale, in particolar modo sul “Il Gazzettino di oggi”, nonché sulla lettera in data 5-11-2013, da lei indirizzata a varie Autorità politiche, regionali e locali, nonché alla stampa, peraltro su carta intestata con logo dell’Ente Parco del Sile, senza alcun titolo di rappresentanza che ne giustifichi l’uso nei rapporti esterni, giudizi ed affermazioni, offensivi della mia reputazione, inviati ad una molteplicità di persone ed in assenza di una mia possibilità di difesa, aggravati dall’uso del mezzo della stampa, tali che non mi più possibile tollerare simili condotte.

Tanto più lesivi del mio onore, quanto destituiti di ogni fondamento e strumentali, atteso che non viene invocato alcun fatto o procedimento di qualsivoglia natura, penale, amministrativo o disciplinare che fondi le accuse da tempo mosse nei miei confronti.

Tanto più che quanto da lei affermato rivela la non conoscenza, effettiva o voluta, di fatti che, ove noti, le offrirebbero un contesto di valutazione affatto diverso da quello da lei rappresentato.

Oltre alla generale offensività della mia reputazione delle affermazioni contenute nel contesto della lettera, il richiamo ad un ipotetico giudizio negativo dell’attuale Comitato Esecutivo non trova alcun riscontro probatorio; al contrario, da quanto riferitomi ripetutamente dal Presidente, il Comitato ha espresso piena contezza del lavoro e della collaborazione prestati dal sottoscritto, ben oltre quanto dovuto dalla posizione ricoperta nella dotazione organica, a supplenza di un grave vuoto di organico e di un Direttore, fino ad oggi a scavalco, come posso ampiamente documentare.

Né corrisponde al vero la sua affermazione di aver riferito, nella seduta consiliare del 20-12-2012, in riferimento al taglio degli alberi, “di aver solo eseguito gli ordini……….” come un buon soldato”, circostanza facilmente verificabile dalla lettura del verbale di seduta, affermazione tanto più rivelante un contesto diffamatorio, se letta sintonicamente con il precedente assunto di una mia presunta “contiguità” con la precedente gestione politica dell’Ente.

Gravissima l’affermazione, con riferimento al sottoscritto, che “un dipendente pubblico……… può trovare, in ambito di mobilità tra enti un’altra collocazione (se i politici vogliono…….)”, a voler prefigurare una mia mobilità forzata, determinata per volontà politica, uno “spoil system”, istituto severamente censurato dalla Corte Costituzionale.

Non posso sottacere come il suo rilievo, inserito nel contesto attuale della gestione dell’Ente, sembri assumere grave profilo minatorio, nei confronti di un soggetto che, comunque, riveste qualifica di “pubblico ufficiale”, fatto che mi riservo di portare alla cognizione dell’Ufficio della Procura della Repubblica.

Poiché, in tutti gli anni della mia carriera, ho operato con competenza, rigore morale, dedizione, nell’interesse della pubblica amministrazione, anche nel periodo prestato presso l’Ente Parco del Sile, fatti che posso ampiamente documentare, a dispetto di una campagna diffamatoria nei miei confronti, artamente creata, e non intendo rivestire il ruolo di capro espiatorio di scelte operate da soggetti politici o di logiche, comunque, estranee all’attività amministrativa “sensu strictiore”, la diffido dal perpetuare la sua condotta lesiva della mia onorabilità.

La invito a presentarmi pubblicamente e per iscritto le sue scuse, portandole a conoscenza, con lo stesso mezzo, dei soggetti cui ha indirizzato le pesanti valutazioni sulla mia persona.

Le rappresento che sarò fermamente determinato nei confronti di chiunque intenda perpetuare il discredito nei miei confronti, o, peggio, condizionare il mio libero operare morale e civile nello svolgimento delle mie pubbliche funzioni.

In difetto i miei diritti verranno tutelati in sede giudiziaria.




dott. Stefano Bucci














1 commento:

  1. Osti!
    Mai letto una così grande autoonorabilità, autosupergiustizia, autopotenza, auto.fae.tutt.mi ed autodivinità incommensurabile!
    Ma la modestia e l'umiltà sono state da costui annegate nelle acque del placido Sile?

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