"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

martedì 5 novembre 2013

PARCO SILE - PRECISAZIONI

Spett.le
Al Presidente Ente PARCO SILE
Ai Consiglieri dell'Ente Parco SILE

e,p.c.
REGIONE VENETO, Al Presidente
PROVINCIA DI TREVISO, Al Presidente
Al Signor Sindaco del Comune di Treviso

e,p.c. Alla Stampa

 
OGGETTO: ENTE PARCO DEL FIUME SILE - PRECISAZIONI

In merito all'attuale situazione dell'ente Parco Sile ed alle varie dichiarazioni, tra cui le mie estrapolate dalla lettera del 2-11 u.s. e riportate in sintesi sui giornali, faccio alcune dovute precisazioni.

Per il sottoscritto, Consigliere del Parco Sile per il Comune di Treviso:
  • la giunta Torresan ha finora operato correttamente e non è nemmeno immaginabile un paragone con le precedenti giunte; oserei dire che l'impostazione e l'impegno attuali sono lodevoli e apprezzati da moltissimi consiglieri di tutti i colori, tra i quali il sottoscritto;
  • l'unica “colpa” di questa giunta risale al primo consiglio del parco nel dicembre 2012, quando sono arrivati a presentare un progetto pre-confezionato in base ad una specie manuale Cencelli padano, che ha spartito gli ultimi posti prima della disfatta nelle elezioni a Treviso; ma si tratta di una colpa “politica” e non gestionale, che dipende da soggetti al di sopra di loro...
  • il modo per dare un impulso nuovo al Parco del Sile non è quello di “tagliare teste”, magari molto scomode per qualcuno (ad esempio il consigliere Sartorato, per non fare nomi), ma di trovare un accordo politico; questo accordo lo devono trovare Sindaci, Provincia e Regione per togliere alle vecchie consorterie di partito (che ci sono in ogni partito...) la voglia di gestire in modo parziale unbene comune, come il fiume Sile;
  • la Regione, ed in particolare il suo Presidente, puo' mandare tutti gli ispettori e dirigenti che vuole a controllare l'ente Parco; puo' mandarne anche piu' di uno, se ha il personale ed i fondi... Se li avesse mandati durante le gestioni Confortin, Magaton o Pettenà avrebbero trovato piu' cose da verificare e con maggior profitto per il bene pubblico, ma ben vengano i controlli e la trasparenza. Figuratevi se sono un problema per me....
  • relativamente al “costo del Direttore”, faccio presente che il dott. Lonardoni non rappresenta un costo aggiuntivo per la Regione perchè è Direttore del Parco della Lessinia in contemporanea con il Parco del Sile; qui a Treviso opera, con impegno e dedizione, solo due giorni a settimana.
    Se verrà mandato un dirigente regionale, ritengo che il costo sarà perfettamente equivalente, se non piu' alto (piu' giorni di lavoro), perchè credo che i dipendenti della Regione abbiano ancora uno stipendio.
    Sarà necessario ripartire da zero, spiegando al nuovo dirigente la situazione, mentre Lonardoni è già operativo da sei mesi. E' evidente che la riconferma di Lonardoni è la cosa piu' conveniente ed utile per tutti ed anzi la convenzione tra Regione, Parco della Lessinia e Parco del Sile andrebbe estesa anche al 2014, ma proprio per questo, forse, è la cosa piu' improbabile...
    Se per caso fossero un problema gli emolumenti per gli “straordinari” del Direttore Lonardoni (parliamo di 2000 euro in sei mesi...), potremmo iniziare a dibattere pubblicamente sul costo del Parco dei Colli Euganei, ma credo che andremmo fuori tema.

  • un' altra questione non secondaria da risolvere, senza ulteriori indugi, è la permanenza in pianta organica dell'Ente Parco dell'ex Direttore Bucci; senza voler accanirsi sul caso personale, nè farne un capro espiatorio, credo sia evidente a tutti che la Sua presenza in servizio al Parco Sile è quanto meno imbarazzante.
    Credo che l'attuale giunta esecutiva lo possa confermare: è oggettivamente difficile creare un nuovo modo di gestire parco e personale, mantenendo nello stesso ambiente uno degli attori piu' contestati del passato.
    La questione non attiene alla correttezza dell'ex direttore, che io non posso mettere in dubbio, pur avendo contestato anche pubblicamente alcuni suoi atti, come l'autorizzazione in deroga alla capitozzatura degli alberi in zona aeroporto; è innegabile ed incontestabile la sua “contiguità” con i vecchi presidenti e le vecchie giunte, che hanno gestito in modo pessimo il parco Sile.
    E' stato proprio lui il primo a dire in consiglio a Quinto nel dicembre scorso di “aver solo eseguito gli ordini....”, come un buon soldato!
    E' ovvio che un dipendente pubblico serio e preparato puo' trovare, in ambito di mobilità tra enti un'altra collocazione (se i politici vogliono...), facendo arrivare all'ente Parco Sile un amministrativo di similare competenza, che è fondamentale per gestire il normale lavoro del parco.
    L'applicazione di un sano “spoil system” è uno dei cardini di coloro che vogliono dare un segnale di discontinuità, senza voler per questo farne un caso personale.

  • Relativamente alla questione delle presunte “barufe chiozzote” in Regione, mi chiedo come mai si contesti una semplice delibera di indirizzo, che chiede la riconferma di un Direttore (il dott. Lonardoni) votato all'unanimità da tutto il Consiglio del Parco Sile solo in aprile; perchè non si è fatta una semplice telefonata al presidente Torresan, per avvisarlo per tempo della procedura ritenuta non corretta? La questione è ristagnata negli uffici della Regione per un mese, nonostante assicurazioni verbali di vari assessori, e poi è esplosa... Difficile parlare ora di “incomprensioni politiche” quando ai capi della cornetta ci sono persone tutte riferibili alla stessa area politica....
    La mia personale deduzione è quindi che il Parco del Sile, in questa triste vicenda, c'entri poco e ci siano altri problemi “regionali”, che però mi interessano poco.

La mia posizione, da sempre, è che il Parco SILE deve diventare un terreno di collaborazione tra tutti gli attori, anche dei partiti, che vogliono veramente preoccuparsi dei problemi ambientali del fiume e degli impatti di quello che ci sta attorno (dalla discarica Coveri all'aeroporto Canova...).
Non mi interessa una pseudo-rivoluzione con cambio di maggioranza in sede di giunta, perchè si riproporrebbero gli stessi problemi a parti invertite, né credo ci possa essere una gestione politicante delle “larghe intese”, se ci sono attori che pensano ai posti di potere (anche di terz'ordine come nel caso del parco Sile) o a piccole vendette personali.
Questi signori devono essere tenuti ai margini di una nuova gestione del parco Sile, se vogliamo cambiare e quindi chiedo al Presidente della Regione, a tutti i politici, ai Consiglieri del Parco ed ai Cittadini di aiutare coloro che vogliono lavorare contro i “politicanti del parco”, che hanno sinceramente stancato!

Credo che sia obbligatorio convocare al piu' presto un Consiglio dell'Ente Parco Sile per cercare fare chiarezza nella sede istituzionale piu' consona; se poi avremo l'onore di avere la presenza di Sindaci e Presidenti e di molti cittadini, meglio... chissà che sia la volta buona!


Distinti saluti
f.to Romeo Scarpa

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