Spieghiamoci
meglio perchè “grande è la confusione sotto il cielo” e pare
che il Veneto sia pieno di famiglie numerose con madri, padri, nonni
e zie tutti sotto un stesso tetto, che non riescono piu' a convivere
come nel dopoguerra perchè mancano gli spazi!!
La
realtà vera (non quella immaginaria che si raccontano i politici a
Venezia..) è che il Veneto è piano di case vuote, vecchie con
famiglie monocellulari.
Il
Veneto è pieno di case dappertutto, di capannoni dappertutto e
questi sono desolatamente vuoti perchè dopo l'ubriacatura di
Tremonti, che ha incentivato la loro costruzione con sgravi fiscali,
ora siamo (sono...) a piangere perchè devono pagare l'IMU o perchè
non è possibile par passare una tangenziale.
Chiediamo
una seria riflessione al Consiglio Regionale ed un dibattito sereno
perchè con un simile modo di legiferare non si aiuta nessuno.
Nemmeno coloro che immaginano di costruire ancora possono essere
contenti di un quadro normativo demenziale, dove non si capisce piu'
nulla, dove “tutto è incerto, perchè discrezionale ed opinabile”
e quindi sotto il tiro incrociato di mille ricorsi amministrativi.
A
volte, abbiamo la sensazione che esista una lobby segreta e
potentissima di Azzeccagarbugli, che incentivano la confusione per
ottenere maggior lavoro; lavoro però nelle aule dei tribunali
amminsitrativi e non nei cantiere visto che la confusione è somma e
non riusciamo nemmeno piu' a capirci tra tecnici sul concetto di
“ampliamento”.
Vi
siete mai chiesti seriamente perchè dall'estero non investono da
noi?
Perchè
non c'è un quadro normativo certo, non ci sono tempi certi.
Questo
non significa “deregolamentare” come pensano i fautori della
confusione, ma significa “avere delle idee” e tradurle in norme
chiare.
Per
esempio decidendo che “questa è una zona di pregio ambientale e
sono consentiti solo questi interventi (vedi Morgano)”, “qui è
una zona di degrado da riqualificare e troviamo strumenti per rendere
vantaggioso la demolizione e la ricostruzione”...
Questo
sarebbe far politica.
La
soluzione proposta oggi dalla Giunta Regionale è invece un summa di
massima confusione dove si protrae la validità di una norma
derogatoria generalizzata (arriviamo ormai quasi a 10 anni!), che
rende impossibile prevedere le conseguenze sul territorio perchè
estende i benefici ad un concetto di “familiare” che arriva anche
al cugino del nonno di terzo grado!!
L'operazione
politica è oltrettutto di stampo “centralista regionale” perchè
pretende di uniformare, cioè che non è possibile né utile
uniformare, imponendo un'applicazione generalizzata (“per dare
regole uguali a tutti”, dicono) di bonus volumetrici in ogni comune
del Veneto senza alcuna possibilità di mediazione dei Sindaci, in
base alla specificità del loro territorio.
Tutta
questa operazione viene fatta in fretta e quasi di nascosto perchè
sta per scadere il Piano Casa 2 (il prossimo 30 novembre), ma non c'è
alcuna vera urgenza, se non quella della crisi economica, che queste
operazioni sono in grado di contrastare come una cassetta da frutta
gettata sul caminetto per scaldarsi... Una fiammata e poi nulla!
I
dati finora resi pubblici dagli osservatori sono “mirabolanti”
nel Veneto per i precedenti Piani Casa, ma pochi vanno a vedere cosa
e come si costruito.
Si
è migliorata la qualità delle nostre periferie con operazioni di
ampio respiro in grado di dare veramente lavoro o si incentivata la
cosidetta “caponera”??
Possiamo
dire che dopo 4 anni di “Piano Casa” vediamo un Veneto diverso,
piu' bello ed efficiente oppure abbiamo dato dei palliativi ad un
malato terminale??
Se
nessuno ha il coraggio di vedere la realtà e di porsi queste
domande, continuiamo a dare “medicine” sbagliate ed inefficaci.
Il
Veneto soffre di eccesso di costruzione di scarsa qualità e di
dispersione urbana e quindi è positivo che qualcuno dica che va
incentivata la demolizione di eccessi di zone industriali, che vanno
riportate allo stato agricolo. Altro che “Veneto City”!!
Quanto
costa far questo? Chi paga? Dove vanno trovate le risorse? Questi
sono temi politici da affrontare.
Invece
ci troviamo a discutere in velocità di un nuovo Piano Casa, che
l'assessore voleva rendere permanente, suggellando un capolavoro
normativo: la DEROGA PER SEMPRE.
Il
confronto non c'è stato perchè le audizioni sono state una farsa
gestita in fretta e senza che si tenesse in minimo conto quanto
dichiarato perchè “tutto era già scritto”; il solito
adempimento formale da sbrigare in fretta per non perdere tempo e
poter dire che si ascoltano tutti...
Ma
perchè l'assessore Zorzato, già promotore di un PTRC vuoto di senso
e con scelte precise solo dove ci sono da assegnare le aree
strategiche sui nodi autostradali al potere della Giunta Regionale,
non ha il coraggio di affondare il colpo ed abrogare la Legge
Urbanistica 11/2004??
Perchè
dobbiamo sentire gridare “che ci sono troppe pastoie burocratiche”
da coloro che sono i primi responsabili di questo caos??
Questo
PIANO CASA 3 va rinviato in Commissione per essere totalmente
riscritto, verificando gli effetti dei precedenti due non solo
in termini quantitativi, ma anche in termini qualitativi (il
“bello” che vorremmo fosse il lustro della nostra regione).
Se
l'assessore ritiene di non essere in grado di portare a termine un
simile compito, puo' dare le dimissioni perchè crediamo che
qualsiasi altro consigliere di maggioranza saprà far meglio.
L'impressione
che emerge, dalla sospetta velocità con cui si presenta questo PIANO
CASA 3, è che sia la solita “marchetta” che piace a tutti,
destra+centro+sinistra senza distinzioni, visto l'approssimarsi delle
elezioni: siamo in fase “rischio rielezione”, dove si deve dare
l'impressione che il politico abbia un'utilità pratica per il
popolo.
Tutti
a parlare quindi di crisi economica, di incentivo al lavoro, di
edilizia sostenibile e riqualificazione di bonus sempre piu' alti e
cumulabili, senza capire cosa poi succederà, salvo poi lamentarsi se
Vicenza o qualche altra zona sarà sommersa dalla prossima
alluvione....
I
politici regalano “metri cubi” senza aver capito che li hanno già
regalati da 10 anni a questa parte: BASTA!
Uno
che va a vari matrimoni di amici portando sempre lo stesso regalo (il
mitico alano fermaporta in terracotta smaltata) è un cretino o un
cafone ignorante.
Manderemo
pertanto i nostri emendamenti che tentano di arginare una deriva
normativa che sta creando il caos nel settore, sperando che il PIANO
CASA 3 venga rinviato in commissione.
Valuteremo
con attenzione le singole posizioni dei Consiglieri Regionali su
questo tema durante il dibattito in Consiglio e ne daremo puntuale
riscontro, perchè sarà utile, alle prossime elezioni, che il
cittadino sappia chi è responsabile di un simile scempio e chi
invece ha fatto il possibile per arginarlo.
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti di contenuto ritenuto "inadatto" saranno eliminati..