"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

domenica 24 novembre 2013

MANIFESTARE PER I BENI COMUNI E PER IL PAESAGGIO

Treviso, dal giugno scorso sembra certamente un città piu' vitale ed è indubbio che c'è molto fermento e voglia di partecipazione dopo un ventennio governato da forze che hanno usato il paternalismo e l'autoritarismo per “uccidere la città”.

Queste forze hanno precisi nomi e cognomi e si chiamano Fondazione CASSAMARCA e Lega Nord in accordo strumentale con un centrodestra opportunista.

Non è un caso che i leader riconosciuti di queste “forze” siano due signori ottuagenari, che ancora oggi sono un evidente riferimento per i loro schieramenti; l'ex Sceriffo Gentilini è un gradino sopra l'on. De Poli, per chiarezza ed onestà intellettuale del suo pensiero, intimamente fascista, ma onesto e pieno di buon senso, tanto da essere riconosciuto persona disinteressata anche da noi, suoi impietosi avversari da sempre.

Il Presidente di Fondazione Cassamarca invece non ha alcuna attenuante; ha gestito e organizzato un potere che ha resistito anche ai colpi che Tremonti voleva arrivare a controllare le fondazioni bancarie ed ha dilapidato, con il suo Consiglio di Amministrazione, un patrimonio ingente, che era dei cittadini di Treviso con scelte assurde, degno del peggior immobiliarista.
Un gestione con gravissimi limiti di previsione e con tonnellate di arroganza, che gli permettono di essere ancora al suo posto solo per un perverso meccanismo di controllo dell'organo direttivo della fondazione, che la politica gli ha permesso di organizzare “nella legalità”, in un modo che è un insulto per la democrazia e per il principi del “merito e della trasparenza”.
Coloro che hanno azzerato il patrimonio di questa fondazione bancaria sono ancora ai loro posti e si permettono anche di chiedere aiuto alla politica! E' bene tutto il CdA insieme al suo Presidente presentino le dimissioni per verificare se ci sono ancora margini per salvare questa importante istituzione trevigiana, che rappresenta un “bene comune” gestito fino ad oggi (e da 25 anni) da una consorteria come se fosse una società privata.

Questa premessa serve per dare una visione piu' ampia e maggiormente propositiva alle istanze, a volte raffazzonate e precipitose, che il collettivo ZTL mette in campo a Treviso, senza attendere che le persone di buon senso, i cittadini e le associazioni abbiano il “tempo di digerire” il nuovo clima che c'è.

Treviso, resta sempre una città sorniona, benpensante ed opportunista, ma con moltissime persone pronte a mobilitarsi su una piattaforma di rivendicazioni che sono oramai diventate senso comune anche tra le vecchiette del Menegazzi e tra i bambini delle materne.

Si tratta di fare un lavoro preparatorio adeguato con il massimo del coinvolgimento e della partecipazione per evidenziare il filo conduttore che lega tutte le varie istanze, che ritengo siano tutte da riportare alla richiesta di una
MIGLIOR QUALITA' DELLA VITA E DELLE RELAZIONI
e
ALLA VALORIZZAZIONE DEI BENI COMUNI.

La nostra associazione, che statutariamente opera per “la tutela del patrimonio storico artistico e naturale della Nazione” non puo' che essere in prima linea con il collettivo di ZTL, chiedendo però che a noi si affianchino tutte le altre associazioni e cittadini, che in questi valori si riconoscono e sono disponibili a testimoniare il loro impegno anche personale.

Su questa impostazione e con l'adeguata preparazione, ritengo che non solo l'attuale amministrazione di centro-sinistra, ma anche forze politiche di centro-destra possano trovare il loro spazio, perchè su questi principi cardine non credo sussistano differenze.
Le differenza emergeranno, inevitabilmente e giustamente, al momento di definire le strategie per arrivare al loro raggiungimento, ma allora avremo almeno ottenuto l'obiettivo di aver difeso questi “beni comuni”.

Faccio un breve riepilogo di una piattaforma (non si dice così?) con temi generali, che sono già nell'agenda di molti gruppi:
  • TUTELA DELLE ACQUE: la gestione dell'elemento fondamentale per la vita nel suo intero ciclo sarà uno dei temi del 2014 ed il referendum per l'acqua pubblica ha dimostrato che la maggioranza degli italiani ritiene questo tema fondamentale; il nostro fiume Sile deve diventare un perno della nostra identità.
  • SPAZI AD USO SOCIALE E DEGRADO: una serie riflessione sul modo con cui limitare il degrado delle nostre città e garantire un possibilità d'uso a spazi, anche private, abbandonati da anni per migliorare la qualità della vita di tutti;
  • LAVORO, COMPETENZE e REDDITO: la “fame di lavoro” non è solo delle giovani generazioni, ma anche di chi viene espulso a cinquant'anni dalle ditte che delocalizzano; il lavoro è l'essenza di base della nostra Costituzione e tutte le modalità per tutelarlo, difenderlo ed incentivarlo sono da privilegiare per garantire dignità e possibilità di vita decorosa a tutti; deve essere anche riconsiderato il tema della contrapposizione lavoro-territorio, che nel Veneto ha visto sempre prevalere il primo sul secondo...
  • TUTELA DEL TERRITORIO E “SVILUPPO SOSTENIBILE”: ridare al nostro territorio una scala di valori condivisi dove la persona ed il suo ambiente siano un valore e non un ostacolo ad un'idea di sviluppo, che puo' avere un carattere espansivo solo se deriva da comportamenti di risparmio.
  • BENESSERE SOCIALE E SALUTE: le persone sono sempre piu' sole ed isolate da un tessuto sociale che ha frammentato la famiglia in nuclei monocellulari, dove tutti sono contro tutti. I malesseri sociali e le solitudini devono essere prioritariamente contrastati dando a tutti una possibilità di vita degna, indipendentemente da reddito e posizione; una società che non vede i suoi “ultimi” è una società destinata a perire, ma allo stesso tempo, va incentivato un percorso non di solo assistenzialismo...

Questi temi generali diventano nello specifico sono:
  1. la gestione dell'Ente Parco Sile e delle criticità ambientali del fiume Sile e dell'intero bacino idrografico (vedi ultimo inquinamento all'aeroporto militare di Istrana)
  2. l'inquinamento delle falde a Preganziol da mercurio ed a Canizzano;
  3. il previsto approfondimento della cava Morganella a Ponzano che passa da 45m a 65m di profondità anche se oggi l'edilizia non richiede ghiaia
  4. le problematiche delle ex cave, soprattutto di Paese, che sono diventate discariche di rifiuti e creano problemi di sversamento in falda
  5. la riconquista al controllo pubblico di istituzione come Fondazione Cassamarca che è diventata l'emblema dello spreco e dell'inefficienza e va ristrutturata (come dirigenza) prima che venga totalmente distrutta;
  6. i problemi creati da impianti per il trattamento di rifiuti tossici come gli impianti di Mestrinaro a Zero Branco, quelli di Mosole per l'amianto a Paese o la sventata discarica nell'area ex Coveri o i mitici termovalorizzatori che oggi devono importare rifiuti per funzionare..
  7. il traffico che avvelena i nostri quartieri (vedi San Giuseppe) ed porta una quantità enorme di auto attorno alle Mura del centro storico
  8. le nuove strade (tangenziali), i nuovi parcheggi e le infrastrutture pubbliche che devono essere fatte se servono realmente e non perchè “ci sono i soldi”, che devono preservare il territorio agricolo che ancora c'è e non passare proprio lì perchè “è il sistema piu' facile” dopo aver costruito dappertutto;
  9. la riconversione delle zone industriali che sono mille in tutto il Veneto, costruite con i bonus di Tremonti invece di pagare le tasse, da chi ora si lamenta e delocalizza...
  10. investimenti per trasporto collettivo (treni a bassa velocità, bus, car sharing, bici..) che mobilitano risorse ed lavoro molto piu' di un singolo aeroporto in mano a speculatori finanziari; basta Grandi Opere di devastante impatto..
  11. spazi per socializzazione da aprire e rendere disponibili invece di farli permanere nel degrado con formule di gestione partecipata ed autogestione; la proprietà privata si rispetta, ma si deve rispettare anche la proprietà pubblica ed il diritto di tutti ad avere un ambiente non degradato...
  12. interventi per favorire la mobilità lenta di categorie deboli (bambini, vecchi, ipovedenti, cicli) che devono diventare il traffico prioritario rispetto alle auto ed ai ciclomotori (anche tipo “Ciao”)
  13. iniziative per dare speranza e lavoro alle competenze di giovani ed anziani, per non perdere mestieri tradizionali, per dare un minimo di reddito con lavori socialmente utili di manutenzione che sono necessari e fondamentali (per esempio per evitare allagamenti)
  14. interventi per gestire lo sviluppo del territorio con parole chiare, ma soprattutto con proposte reali, chiare, intellegibili; il “Piano Casa 3” che sta per andare alla terza proroga è l'esempio di “come si predica e bene, ma si razzola male” in ambiente regionale. Un'iniziativa demenziale che un politico serio deve fermare perchè puo' fare solo ulteriore confusione in un settore che già non capisce piu' quali regole esistono...
  15. interventi per preservare la salute (emissioni aeroporto? traffico? polveri sottili?) e per dare risorse ad iniziative collettive (co-working che sarebbe lavoro cooperativo o case per anziani autogestite e non tipo lager...)
  16. risorse per dare la possibilità di comunicazioni “veloci” a tutti e per dare a tutti la possibilità di comunicare quindi reti in fibra e corsi o spazi per incontrarsi realmente e non solo virtualmente...

Potrei continuare ancora... e non so dirvi se questo sono cose “intelligenti” (smart) o sono solo esigenze di persone che ritengono che il loro vivere non debba dipendere da quello che possiedono, ma da quello che fanno insieme agli altri nel solco dello loro tradizioni contadine...

Ritengo quindi che se ci deve essere una manifestazione, deve essere una grande manifestazione, coordinata non solo con i Centri Sociali del Nord-est, ma anche con i Beati Costruttori di Pace.
Con i NoTav della Val di Susa che sono anche nonni e studiosi e non solo lanciatori di bombe carta...
Devono esserci i sindacati ed i lavoratori, chi difende la Costituzione e chi lavora con i disabili, le associazioni dei pescatori e gli animalisti: devono esservi tutti i temi del nostro vivere per fare una manifestazione veramente grande A FAVORE di un nuovo modo di gestire i BENI COMUNI.
Questa manifestazione va preparata con cura, gestita bene come organizzazione ed ordine pubblico; deve essere talmente “grande e partecipativa” che coloro che oggi nicchiano, chiederanno a gran voce di partecipare...
Su queste basi partecipative, la nostra associazione è pronta ad impegnarsi con il collettivo ZTL e con tutti coloro che hanno delle iniziative sensate ed argomentate da proporre.
p. ITALIA NOSTRA Treviso
il presidente Romeo Scarpa

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