"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

martedì 15 gennaio 2013

CERCASI NUTRIA DISPERATAMENTE



Non ho competenze scientifiche specifiche, né sono un “animalista 100%”, ma mi sento coinvolto dalle preoccupazioni emerse a mezzo stampa da parte dell'assessore provinciale alla Protezione Civile (!) e dell'ex Presidente dell'ente Parco Sile in tema di nutrie.

Nella prima riunione dell'ente Parco Sile è stato esposto il programma del nuovo presidente Torresan, ma in nessun punto del lungo documento è stato mai citato il tema di questi devastanti roditori!!
L'argomento, stranamente, emerge ora, in fase pre-elettorale, probabilmente per solleticare mille elettori dotati di doppietta e patentino di sterminatori di roditori (“nutria-busters” di razza Sile)??

Accetto ovviamente di adottare una nutria a patto che io possa portarla alle riunioni dell'Ente Parco Sile, insegnandole a sbriciolare le gambe delle “careghe”, che si sono spartiti i nostri amici senza nemmeno un momento di riflessione nemmeno per le presentazioni di rito.
Temo però che le nutrie non servano a nulla in questo caso perchè tali “careghe” devono avere gambe di acciaio al titanio e quindi è meglio che i furbissimi animali restino a far maramèo ai cacciatori, mettendosi in salvo al di là dei confini del Parco Sile (gridano bandus?). Probabilmente sono l'unica specie vivente che conosce i confini del Parco Sile, ignoti a gran parte degli umani trevigiani!

Mi pare però abbastanza preoccupante il metodo che viene proposto con delega al controllo di una specie mediante semplificazioni che non risolvono nulla, salvo permettere attività venatorie, dove non sono ammesse. Immagino che ci siano modalità un po' meno semplicistiche (ma certamente meno roboanti per la stampa ed i propri militanti) per la necessaria limitazione alla prevalenza di una specie in un territorio!

In ogni caso accusare genericamente “i soliti ambientalisti” di non permettere lo sterminio di questi animali nelle aree tutelate, è l'usuale lamentela di chi non ha alcuna soluzione seria da proporre e cerca solo scuse per la sua incapacità gestionale.

Mi pare di ricordare che circa un anno fa un noto ristorante vicino a Preganziol aveva adottato una “innovativa” tecnica per ridurre la presenza di questi roditori: li metteva in tavola ai suoi clienti!!
Mi pare un'idea equivalente a quella proposta dai nostri baldi amministratori con il vantaggio che oltra a far divertire i cacciatori, possiamo anche avere un'oportunità di sviluppo proponendo una nuova pietanza da abbinare ai nostri piatti tipici per conquistare il mondo: nutlia calamellata con ladicchio

Romeo Scarpa
protettore (inconsapevole) di nutrie

post scriptum: ma come sono arrivate le nutrie qui da noi?? Non è che ci sia qualcuno che le importava per farsi colletti di pelo e poi le ha perse in giro... o è una congiura dei perfidi ambientalisti per creare problemi agli illuminati amministratori??


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