"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

mercoledì 30 maggio 2012

PIANO DI RISCHIO AEROPORTO “CANOVA”: HANNO PAURA?

Il Consiglio Comunale di Treviso di mercoledì 30 era un po' piu' affollato del solito, ma nessuna folla oceanica o masse di no global erano tra il pubbico!! 
L'unica “incomprensibile” incursione è stata quella di un Ciro Perusini che stringeva le mani alla Giunta mentre il Consigliere Bolzonello parlava... Non proprio un esempio di buona educazione.

Il clima era quindi sereno e tranquillo, ma al punto 9 c'era il rischio di discutere del Piano di Rischio e, dopo una sospensione di 5 minuti, il “piu' studiato” della silente compagnia di maggioranza annunciava nientepopodimeno che una “pregiudiziale regolamentare” alla discussione della mozione presentata dal Consigliere Maristella Caldato!!

Le motivazioni e le giustificazioni del Consigliere Zampese sono state un capolavoro di “escusatio non petita”: 
“un tema così importante non si porta in consiglio comunale se prima non se ne è discusso in commissione consiliare”;
“non ci sono i dati aggiornati per poterne discutere con cognizione di causa..”
“è un tema difficile per i consiglieri che devono essere preparati...”
“abbiamo a cuore, come tutti la sicurezza dei cittadini...”
“abbiamo già incaricato chi deve fare il PAT di fare anche il Piano di Rischio Aeroportuale... anzi lo stanno facendo gli Uffici....”

L'appello nominale è stato un momento importante, durante il quale molti Consiglieri di maggioranza, hanno aperto la bocca per la prima volta durante la seduta!!

Quello che ribadiamo noi e tutti coloro che il tema lo conoscono è:
1.i dati ed i documenti sono pubblici ed aggiornati, visto che ENAC e AERTRE hanno appena inviato al Ministero dell'Ambiente documentazione per la Valutazione dell'Impatto Ambientale del Piano di Sviluppo 2010-2030 dell'aeroporto “Canova”;
2.La Giunta Comunale lo sa benissimo ed ha anche presentato un'unica osservazione relativa alla viabilità
3.La maggioranza che ha rinviato la discussione sul tema “piano di rischio” sa anche che c'è un pesantissimo ritardo nell'elaborazione di tale documento e che a breve ci saranno richieste di risarcimento di privati che sono stati lasciati edificare in zone che saranno declassate... E' reale il rischio che chi ha firmato concessioni edilizie (il dirigente?, l'assessore?) vengano chiamati a rispondere patrimonialmente da coloro che riterranno di aver subìto un danno per il fatto che nessuno li ha avvisati per tempo che dove hanno costruito, si sarebbe sviluppato un aeroporto da 5 milioni di passeggeri/anno..
4.I consiglieri di maggioranza ed opposizione sono stati informati da Italia Nostra Treviso che c'erano i documenti ed eravamo a disposizione per spiegare loro (con le nostre povere capacità) il tema in modo che potessero farsi un'idea; la minoranza si è fatta vedere, ma della minoranza il solo Consigliere Luigi Caldato ha dato la sua disponibilità, salvo poi “svanire”2?
5.La sicurezza dei cittadini è un tema universale che ovviamente sta a cuore a tutti... qualcuno ha meno “pregiudizi” (o pregiudiziali?) di altri...
6.Riteniamo non sia vero che i professionisti del PAT di Treviso siano stati incaricati di redigere anche il “Piano di Rischio Aeroportuale”.... Se è vero, ci venga detto quando lo presentano, quanto costa farlo, come è stato fatto l'affidamento (cioè con quale bando pubblico) e quali curriculum vitae ha lo staff di Capocchin su un tema specifico con un piano di rischio aeroportuale... 
Se fosse un cosa semplice e facile da fare, ci spieghino perchè non si è fatto sin'ora dato che l'aeroporto “Canova” funziona a pieno regime (anzi anche oltre i limiti consentiti dei 16.300 movimenti/anno) da oltre 15 anni!!

In conclusione mi pare di poter dire che la maggioranza del Consiglio Comunale di Treviso ha fatto una pessima figura rinviando la discussione su un tema così importante come il “Piano di Rischio Aeroportuale”.

Sembra che abbiamo paura del confronto e che siano divisi su tutto... Solo una sensazione?

martedì 29 maggio 2012

A ognuno la sua pArte... appunti Romeo


Questo è il resoconto preso in diretta di quanto detto al convegno di domenica organizzato da ENZIMI...
Si tratta di  appunti presi al volo con commenti personali  in rosso e sottolineature in giallo...


Stefano Monti
Critica Salvatore Settis..”la mercificazione?”
Procter&Gamble con la cultura (claim): “cultura e sviluppo?”... cosa significa??
Crisi del sistema bancario?? garanzie reali?? ragionare sui progetti...
Imprese hanno bisogno di riposizionarsi: cosa vogliono? cos'è il territorio?? Cittadinanza Attiva??
Cultura rappresenta 12% del PIL ed arriverà al 20%...
2019 quale sarà la capitale della cultura europea??

Michele Furlanetto (Treviso Ricerca Arte)
Roberto Cortellazzo... direttore artistico... Sabrina Comin direttore operativo... tesoriere...
La metamorfosi del capannone... vendesi, affittasi...
Veniamo dal nord est cioè dal mondo agricolo... concime? Capannone senza padrone (un padrone c'è sempre....)
Miliardo di mc di cemento... nel 2006 apro le porte dello studio e metto in collegamento tre gallerie d'arte.. Mostra “Transitabilità” con Fondazione Benetton...
Meglio Cattelan o Canaletto??
Capannoni sono come gli esodati?? Deve riqualificarsi... cosa significa perdere suolo agricolo?
La cultura non si mangia: PIL deve crescere come? La cultura puo' far stare meglio, è un driver economico.
Non ci sono soldi: e chi li vuole?
Si cresce meglio sul magro che sul grasso...

Soldi per fare mostre?? Basta... Coinvolgere “imprese in mecenatismo interessato”??
Alla politica non si chiede nulla... impresa deve fare, sa fare...
Lasciare spazio, avere cultura, attrarre talenti... gerontocrazia?? Talenti?? Connessione a banda larga??

Vogliamo riuscire a coinvolgere lo spirito imprenditoriale perchè tanti con poco possono fare molto; vogliamo fare i fattori, piantare il grano.... Libertà, spazi.... paura dei diversi, controllo delle idee??

Cultura come ginnastica collettiva... cultura come sviluppo culturale... Liles 2004 (9 milioni di visitatori) Genova 2004 (2 milioni di visitatori)... diversi approcci... coinvolgere 1200 scuole... stessi quattrini hanno generato indotto...
Cultura si fa se si ritiene che sia importante anche se non fa soldi... anzi la cultura non fa soldi, ma è energia per la mente.
Quando sento parlare di cultura, metto mano alla pistola” con tutto quello che se ne parla dovremmo avere 10 pistole a testa...
Quanto parlo di cultura e soldi, mi viene sempre un brivido e capisco Settis... Ma è necessario dire una cosa: senza un minimo di soldi è difficile fare cultura perchè non di sola cultura vive l'uomo

Michele Trimarchi - @eposthinktank
Quanto vale la cultura?? A che serve la cultura??
Berlino è la capitale dellarchitettura: esenzione del servizio militare.... libertà
Cosa bisogna dare per avviare iniziative culturali?? Basterebbe poco... driver di sviluppo? NON SI VUOLE

Cosa diventera' le cultura domani?
E' infungibile...
Bilancio e finanza: è destinata al fallimento, non ce la fa sul mercato... Il mercato non è l'unico parametro di giudizio... PIL, sviluppo, crisi...

Commissione di esperti? soldi in piu' o in meno... è censura: VERO! Le qualità dei contenuti, valutiamo aspetti gestionali... Lirica?

Mappe, tabu' e vincoli: all'estero la cultura si produce, si fa..., percorso mattutino... non c'è cultura nel quotidiano... Inciampare in un luogo della cultura...

Impatto monetario: notti in albergo, parcheggi... etc.. aeroporto?? Ogni euro speso in cultura ne produce tot... Impatto qualitativo?? Assetto urbano produce cultura..

Scambi, sinallagma molteplice: sponsor è un'illusione.. Fondazioni bancarie????? La cultura è “scambio”.. qui si vuole difendere una ricchezza che non c'è piu'... volontariato, consenso....
La cultura è efficiente? Bestemmia...

Cosa produce la cultura? soldi e allora aeroporto... e allora nuovi.. posti letto, pasti, lavoro... Anche la prostituzione produce un sacco di economia: posti letto, pasti, medicine... piu' prostitute per tutti, anzi anche prostituti (non ci sono piu i maschi di una volta..).
Conservare reperti archeologici?? Protocolli di gestione veri??

Obiettivo strategico? Regione e Provincia si devono parlare? Combinazioni verticali..
Ragioniamo insieme?? Cosa possiamo fare insieme? La realtà vera è molto molto diversa...
  • Etichette: sostanza non forma...
  • Infrastruttura....??
  • nuovi mercati analogici...
  • turismo?? quale identità abbiamo??

Claudio Bertorelli (Centro Studi Usine+Fondazione Fabbri)
Effetto “Tremonti bis”: 300 capannoni non valgono nulla...
Il paesaggio?? Ora c'è il paesaggio “brutto”... con questo ci dobbiamo relazionare..
Enzimi nel nord-est non si saldano per individualismo estremo...
COMODA_MENTE (Vittorio Veneto): in aree dismesse della città.... Centro Diurno CSM è diventato info point del festival...100 volontari
PROVINCIA ITALIANA, padiglione nel padovano.. far entrare la gente... radunati 30 sindaci per raccontare i loro maldipancia...
FESTIVAL CITTA'-IMPRESA.. la politica non è abituata a mettersi in rete... Cosa vuol dire prendere dare una “destinazione”.. come puo' diventare un pezzo di territorio se di lì passa la cultura?
Pedemontana Veneta?? ing. Vernizzi: non c'è 1% per fare cultura?? Importanza dell'infrastruttura...
Piattaforma culturale devono arrivare a qualcosa, altrimenti muoiono... informali non durano?
Occhi aperti e tanta onestà...


Elena Lorenzetto (Centro Studi Usine)
Quale ruolo puo' avere la cultura verso la periferizzazione??
Metropoli diffusa... Urban sprawl.... area di camposampiero...

Centri urbani sono in profonda crisi... associazioni, architetti... prospettive per gli spazi pubblici??
Mappe percorsi abituali??
Se io vedo sempre una certa TV, come crescerò?
Se vedo sempre un certo paesaggio (brutto) che estetica potrò mai avere? Che senso civico potrò mai avere?? Nimby anzi.... “mejo casa tua che casa mia!”

Aeroporto: finchè i voli vanno su Quinto, non importa a Treviso che non fa nemmeno il piano di rischio..
Barcon: perchè 90 ettari devono diventare un polo agro-industriale per non essere cava?
IKEA: quante ne devo avere per provincia?? Una per comune?
capannoni: cosa fare?? demolire... tassa sui coppi come nel 1860 fecero gli austriaci per obbligare i nobili a pagare...
suolo agricolo: quello che si perde non si riacquista... rivalutazione... Ci sono persone che non vogliono piu' avere la loro terra “edificabile” per motivi ideali ed òlanche per non pagare IMU... esempio Caldato...
pedemontana: sviluppo, infrastuttura... SFMR Servizio Ferroviario Metropolitano Regionale oppure Servizio Ferroviario Mai Realizzato
CRISI?? C'è nella testa di chi non vuole controllare la cultura. La cultura non è un'attività accademica, si fa... si aiuta o si stronca.

Martina Zanatta (Artisti a progetto)
Forte Marghera (48 ha)... Arsenale (36ha)... acquistato da comune di venezia, ma manca progettualità... Non è vero che non c'è progettualità.. ci sono troppi interessi che non riescono ad esprimersi...

Fumetti in TV

Cristina Cason (Aprisogni)





ITALIA NOSTRA chiede
  • gerontocrazia a Treviso
  • farsi ascoltare, soldi...?
  • territorio? Buchi neri.. mappa del territorio per fargli incontrare la cultura
  • istituzione che dialogano? Ma dove? Prima cercano di capire di chi e cosa sei?

ALCUNI
  1. noi siamo e restiamo liberi... l'impresa si finanzia...
  2. non esiste produzione di televisione per bambini...
  3. territorio contro altro??

descrescita
  1. ritornare a valorizzare il territorio... fare gite...
  2. lasciar perdere la politica e le associazioni per fare progetti civili...

ENZIMI
  1. migliorare la qualità della vita... talenti, menti...


A ognuno la sua pArte... il commento di Alessio


Innanzitutto, c’è da fare una differenza tra cultura e cultura artistica, cosa che nel convegno non è stata detta.
Iniziamo con l’idea di cultura proposta dal convegno.
Dalla scheda di presentazione del convegno e dagli interventi dei relatori, si può dire che il concetto di cultura a cui si è dato spazio coincide con una prassi comunicativa che eviti la separazione delle conoscenze e che promuova lo scambio di saperi tra le specializzazioni.
Con questo sguardo e con questo punto di partenza i relatori del convegno hanno suggerito di mettere in relazione le varie discipline specifiche su cui ormai si fonda la nostra società (tra le altre ricordo l’urbanistica, l’architettura, l’economia, le scienze mediche, ecc.).
Questo dialogo interdisciplinare renderebbe così possibile la costruzione di una nuova forma di convivenza sociale fondata non più sulla separazione ma sulla relazione tra saperi, conoscenze e interessi personali.
L’idea cardine del convegno è sostenere una nuova società in cui la volontà personale di conoscere e apprendere debba essere non solo garantita ma promossa.
La forma di cultura, quindi, a cui il convegno è stato dedicato coincide con un’idea politica di cambiamento degli stili di vita. Si è parlato infatti di pianificazione e organizzazione degli spazi della città per garantire inclusione sociale e senso di appartenenza alla comunità urbana.
Con queste premesse, si vede come sia stato possibile chiamare esperti in discipline diverse tra loro.
Enricomaria Girardi, titolare della Farmacia Girardi a Treviso, ha ricordato che l’esistenza di una farmacia non è motivata solo dalla vendita di medicine, ma dalla diffusione di una idea di benessere, che può essere raggiunta prevenendo le malattie non solo con i farmaci ma con uno stile di vita migliore. I servizi offerti dalla sua farmacia, infatti, spaziano dalla cura delle salute fisica, ai Gruppi di Acquisto solidale fino ai corsi di pittura.
Stefano Monti, consulente di progettazione di modelli di Governance, di sviluppo locale e di cooperazione internazionale, direttore editoriale di Tafter, legale rappresentante di Monti&Taft e amministratore delegato di Culture 21, sostiene l’idea che le banche debbano appoggiare economicamente i progetti culturali anche quando non ci sono garanzie reali a copertura dell’investimento. Non spiega, tuttavia, su quali basi fare le scelte?
Michele Trimarchi è il più preciso dei relatori e parla in modo esteso dei valori su cui dovrebbe costruirsi la società del futuro. Un tempo i punti cardine su cui ruotava la società erano: eccellenza, successo, competizione ed efficienza. La nuova società punta a: relazione, morbidezza, prossimità e uso del tempo. Nel suo intervento spiega molto precisamente che l’idea di cultura coincide con un’idea di benessere. Un’idea di benessere che si può raggiungere con una progettazione urbana forte e con la promozione di progetti che puntino alla inclusione e al rimescolamento di competenze, interessi e poteri. È lui a fare qualche esempio di assessorati condivisi, in cui l’assessorato alla cultura sia unito a quello al bilancio o a quello del turismo. Oppure, tavoli di discussioni in cui i vari livelli dell’amministrazione siano coinvolti.
Sono sullo stesso piano, anche gli interventi delle ultime due relatrici, Elena Lorenzetto (semiologa e dottoranda presso l’Istituto Italiano di Scienze Umane dell’Università di Bologna) e Martina Zanatta (architetto consulente per la valorizzazione delle risorse culturali e Phd student in valorizzazione del patrimonio culturale). Entrambe fanno esempi di urbanistica. La prima cita l’esempio di San Piero come modello urbano diffuso che non aiuta la socializzazione. La seconda ricorda l’esempio di Forte Marghera come buon riuso di uno spazio urbano.
Infine, un accenno agli interventi di Michele Furlanetto – commercialista e docente di materia contabile e di finanza aziendale presso Ca’ Foscari - e di Claudio Bertorelli – fondatore del Centro Studi Usine a Vittorio Veneto -. Il primo propone un’idea di cultura come realizzazione di interessi personali e cita ad esempio l’associazione Tra – Treviso Ricerca Arte – di cui è membro. Il secondo si fa espressione di un’idea di cultura come promotrice di forme si socialità e di relazione. Una forma per rigenerare, ad esempio, i capannoni industriali abbandonati.
Conclusione.
Si può dire che il tema “cultura” sia stato affrontato da due punti di vista. Il primo, più complesso e più ambizioso, di cui si è parlato anche nell’introduzione, coincide con un insieme nuovo di valori che può essere sintetizzato con l’espressione “inclusione dei saperi e promozione della diversità”. Il secondo punto di vista, meno propositivo, fa coincidere la cultura con uno strumento di rigenerazione civile e sociale che intervenga dove la politica fallisce.
A ben guardare, i due punti di visti sono un po’ in contraddizione. Se la cultura ha l’ambizione di dare forma ad una nuova società non può che scontrarsi con la politica e farsi politica. Non rimanendo sullo sfondo. Ma questa condizione residuale della cultura è tuttavia una necessità, visto che la politica non si apre alla discussione.
A più riprese, nel convegno, si è fatto riferimento ad un tipo di cultura che non esiste più. Sarebbe la cultura che chiede sovvenzioni statali, che chiede finanziamenti ai privati o alle fondazioni bancarie. Sarebbe la cultura dei fantomatici esperti che criticano e censurano quello che non è esteticamente degno di essere approvato. L’esistenza dei comitati di esperti è, in effetti, una possibile forma di potere censorio a cui ci si può opporre.
Per rendere più complessa la questione, però, si può dire che questa forma di censura “preventiva” non è solo in mano ai gruppi di esteti che vorrebbero operare in completa solitudine; questa forma di censura è nella mani di chiunque prenda delle decisioni. E il convegno non aiuta a capire come risolvere il problema della scelta.
Solo in parte, l’intervento di Trimarchi, dà delle indicazioni su come prendere le decisioni. La buona cultura si dovrebbe basare sulla promozione della diversità.
In questo caso, Treviso non è un buon esempio. La cultura non può essere solo l’iniziativa autonoma delle persone, la realizzazione di interessi personali o un residuo della politica, uno strumento di salvataggio della socialità.
Infine, mi ricollego all’inizio della relazione: la differenza tra cultura e cultura artistica.
Non è utile affrontare il problema della cultura creando degli antagonismi. La forma di cultura proposta dal convegno non è in contraddizione con la cultura artistica di cui più volte è stata negata dignità di esistenza. Secondo me si tratta di fare una distinzione e una precisazione, dimostrando che le forme artistiche hanno una funzione che non contraddice l’idea di cultura proposta.
La cultura del convegno, come detto, coincide con una nuova forma di socialità in cui venga promossa la diversità, il coinvolgimento e l’espressività.
La cultura artistica è una disciplina che studia le forme di espressività che la civiltà propone per creare una forma artistica che le possa rappresentare. La cultura artistica ha l’ambizione di descrivere sinteticamente la vita delle persone, provando anche a farle emozionare. È a tutti gli effetti una disciplina. È uno studio delle forme per ottenere una forma d’arte rappresentativa.
Se questa è, come credo, la sua funzione, la cultura artistica non si oppone alla cultura. Ha infatti bisogno della diversità, del coinvolgimento e dell’espressività. I finanziamenti a perdere servirebbero a questo. Servirebbero a garantire rappresentazioni artistiche alla nuova società.
È stato fotto l’esempio della lirica e dei teatri. È vero che la lirica e alcuni teatri rappresentano vecchi modi di fare cultura. Ma è anche vero che il pubblico che li frequenta è vecchio, attaccato cioè a superate forme artistiche.
Non bisogna trascura il fatto che alcuni artisti italiani hanno proposto una gestione autonoma degli spazi teatrali – senza finanziamenti – e che non gli è stato concesso.

lunedì 28 maggio 2012

SIGAE'SSO

Non so bene l'ortografia corretta di cicaleccio in veneto, ma tuitter mé sta proprio suè baèèè...

Credo faccia piu' male alla salute del fumo+vino+sesso+droga+rock&roll... maneggiare con cura perchè crea dipendenza e non indipendenza....

Segnalati gravi danni in fasce di età superiore ai 30anni... quelli sotto sono forse immuni?

domenica 27 maggio 2012

VERBALE DIRETTIVO 25 MAGGIO 2012


presenti: Costanzo, Tocchetto, Zandigiacomi, Scarpa, Imbò, Della Libera, Roman1
  1. Impianto biogas a Mignagola
Italia Nostra, su segnalazione di un iscritto (Matteo Della Libera, referente per la questione), decide di appronfondire il tema chiedendo accesso agli atti al Comune di Carbonera (da fare).
Il progetto è noto agli abitanti di Olmi che hanno protestato, ma non noto a Mignagola...
Fatte interrogazioni in Regione Veneto e prescrizioni da parte della Soprintendenza.
Le questioni principali segnalate sono:
- possibili danni ambientali
- il luogo scelto per la costruzione dell’impianto, troppo vicino alle abitazioni;
- dimensioni dell'impianto
- trasparenza delle procedure
A disposizione di chi vuole c'è una parte del materiale che sarà messo in rete e scaricabile previa richiesta a treviso@italianostra.org

  1. Ampliamento ad Altivole ditta Artuso
Dopo intervento in conferenza di servizi, il comune sta rendendo difficile accesso agli atti a socio; chiesti 150 euro per avere 5 tavole grafiche..
Osservazioni da fare entro 8 giugno p.v.: necessario incontro specifico con referente questione Signori Evelino.
Si approva di inviare diffida a Comune per carenza di trasparenza nella messa a disposizione degli atti per osservazioni.

  1. Proposte comitato scientifico Parco Sile
Direttivo approva di indicare: arch. Berto Zandigiacomi e arch. Maurizio Trevisan; per il terzo nome si attende conferma da Legambiente e WWF su Dal Pos e altri.
Zandigiacomi provvede a contattare telefonicamente WWF e Legambiente per accordo finale.
In caso è disponibile Carturan.

  1. PSA Aeroporto Canova:
Si avvisa che in data 30-5 sarà in discussione verso le ore 19 (forse) la mozione presentata da Maristella Caldato per richiedere il Piano di Rischio relativo all'aeroporto Canova, che ancora non c'è... Il piano, non l'aeroporto!
La partecipazione di tutti gli interessati è certamente gradita per dimostrare ai politici che il tema non è ininfluente...
Conferenza stampa per osservazioni PSA CANOVA sabato 2-6 ore 12 (convoca stampa e prepara
menabo' BZ).
Il socio Tocchetto fa notare che il comune di Quinto accetta (pare) di richiedere “inchiesta
pubblica”, mentre il sindaco di Treviso non lo ritiene possibile (vedi allegato).
In data 31-5 ore 20.30 ci sarà “prova tecnica di ocnferenza su aeroporto” con analisi critica
dell'esposizione da parte di soci e non soci invitati (referente Alessio Imbò per richieste
partecipazione).


  1. Rimborso spese per conferenze (di archeologia) e simili
Il direttivo approva di concedere una quota di rimborso fino a 50 euro per spese a conferenziari vari su iniziative ufficiali (tipo le serate di archeologia); se meno, meglio..

  1. Barcon
Sul blog di Italia Nostra sono stati fatti dei commenti anche di persone “non a favore”; si ritiene molto positivo che il tema sfondi la questione delle oposte tifoserie per arrivare ad “un sereno dibattito” tutto da costruire.
Si risponderà al pigolio di dibattito cercando di stimolare il confronto (tecnico) con altre visioni per cercare di entrare nel merito, uscendo dalla logica delle “tifoserie”.

Si metterà a disposizione sul blog un fascicolo conoscitivo redatto da Fondazione Villa Emo.

  1. Giavera del Montello: i ncontro da organizzare... temi?
Il sindaco arch. Gottardo è disponibile a mettere villa Wasserman per iniziativa di Italia Nostra: cosa proponiamo?
Sergio CB: propone di fare un convegno sui comitati vari della zona per fare il punto
Romeo: propone di fare il punto sull'efficacia oglia proporre.
Berto: propone di valutare cosa produce lo sportello unico per le attività produttive, decreto sviluppo...

  1. Gli edifici vuoti di Treviso – i buchi neri per il PAT
Giovedì 31 maggio, alle 19:30, in sede, Romeo Scarpa, Umberto Zandigiacomi, Alessio Imbo' ed altri si incontreranno per discutere/decidere come pubblicizzare e far conoscere alla cittadinanza le indagini sugli edifici vuoti a Treviso.
Prima uscita 19 giugno con Fare Treviso?

  1. Corso Facebook, Twitter martedì 5 giugno 2012
Martedì 5 giugno alle 19.00 a tutti gli inesperti – agli apocalittici e non integrati di internet – si propone un aggiornamento sul funzionamento di Facebook e Twitter tenuto da adolescenti.

Alessio Imbò e Romeo Scarpa


1 mi pare di non scordare nessuno...

giovedì 24 maggio 2012

SITO ITALIA NOSTRA MIRANO

Gli amici di Mirano entrano in rete con un nuovo sito: ITALIA NOSTRA MIRANO

Oltre a questo non molleranno il "reale" che sta messo peggio del "virtuale"!!

martedì 22 maggio 2012

AGGIORNAMENTO SU BARCON

Il Comitato BARCON VIVA ci informa che:
ha anticipato in fax, al V.Presidente della Regione Zorzato ed all'Arch. Fabris, una lettera di smentita alle affermazioni che il sindaco aveva inviato loro in merito ai comitati contrari al progetto Barcon che sono composti prevalentemente da non residenti (pensa che figlio di buona donna... semo stranieri??? - ndr)
 In allegato ha inviato anche fotocopia di tutte le firme degli aderenti.
La stessa lettera è stata inviata con raccomandata A/R. Analoghe lettere sponop state mandate anche dai gruppi "Primavera Civica" e Comitato Civico.

Domani uscirà un  comunicato stampa, in cui si cerca di capire cosa pensa la Lega locale, in particolare quella provinciale...

Oggi è stata un primo pacchetto di cartoline (3.300) al Comune ed alla Provincia.
Riferisce Ermes Dondoni del Comitato BARCON VIVA:
"Arrivati in provincia, ci ha avvicinati il Capogabinetto di Muraro per proporci, anche se non avevamo preavvisato dell'arrivo, di incontrare il Presidente appena concludeva un impegno. 
Quando ci ha raggiunti ha accettato volentieri che consegnassimo a lui le cartoline facendosi
riprendere da fotografi e 2  TV (sembro sapere che Narciso non è morto - ndr).
Ci siamo confrontati tranquillamente, con sua piena disponibilità, per poco meno di un'ora. La sua posizione è che non intende esprimersi nel merito prima che la Regione avvii l'iter (acc... quando si dice il coraggio del proprio pensiero... ndr)
E' rimasto sorpreso della quantità di cartoline e ci ha detto che molte stanno arrivando direttamente ache a lui. Ci ha informati anche che la prossima settimana riceverà le associazioni di categoria e sindacali.


Per risolvere il problema traffico al centro di Barcon è pronto a ripropore la cessione della SP19 al Comune, come già aveva fatto in passato ricevendo un rifiuto da parte del Sindaco. Così si possono mettere i divieti di transito al traffico pesante. Gli abbiamo fatto presente che c'è un recente
accordo tra Montebelluna e Cavatori per risolvere i problemi viabilità di quest'ultimi.
Cosa che ignorava (?) (accidenti è vero... come fa a sapere lui a Treviso cosa fa Marzio Favero a Montebelluna?? - ndr)  e ci ha chiesto di inviargli i atti (non spendete soldi... se li faccia dare da montebelluna o dai cavatori... con cui è spesso in contatto -ndr).
 A Reteveneta ha dichiarato di aver ricevuto con piacere (o espressione simile) le cartoline. (caspita!! che  bello ricevere cartoline dove ti dicono che sei uno che cambia idea come una banderuola.. prima contrario, poi favorevole.. adesso contrario ancora?? - ndr)
Emittente che ha già trasmesso il servizio oggi alle 19.15 e che verrà replicato in serata.
Domani uscirà sulla Tribuna   un articolo che per quanto ho capito dalla redazione, sarà piuttosto corposo. E' probabile che sul nostro articolo ci sia anche un intervento di Granello (beh, se c'è una dichiarazione di Beauty Granello, le vendite del giornale andranno alle stelle... - ndr) e poi si parlerà anche della consegna delle cartoline con una foto di Muraro sorridente che le riceve personalmente.

Muraro ci ha fatto capire che dà molto peso alle cartoline soprattutto se di Vedelago - Oranizziamoci e cerchiamo di fare l'impossibile affinchè la prossima settimana possiamo accontentarlo. Ognuno del comitato faccia la sua parte coinvolgendo anche altre persone tipo catena di Sant'Antonio.

La riunione di oggi in Regione, data per certa da fonti attendibili, dovrebbe (condizionale d'obbligo) essere slittata alla prossima settimana (avevo già allertato anche la Rai).

PS i commenti in rosso non sono del Comitato BARCON VIVA, ma di ITALIA NOSTRA TREVISO

lunedì 21 maggio 2012

ASSOCIAZIONE NATURALISTICA SANDONATESE INVITA


Città di San Donà di Piave, Assessorato alla Cultura

CONFERENZE PRIMAVERA-ESTATE 2012
(Centro Culturale “L. Da Vinci”, Piazza Indipendenza, San Donà di Piave, ingresso libero)

VENERDI’ 25 MAGGIO
Ore 20,45

PRESENTAZIONE DELLA PUBBLICAZIONE
FLORA e FAUNA
DELLA PIANURA VENETA ORIENTALE
N° 14
Osservazioni di campagna 2011

Con interventi di
Corinna Marcolin, Lucio Panzarin, Michele Zanetti

Anche in questa stagione di ricerca, che ha compreso le quattro stagioni del 2011, le novità che la Biocenosi territoriale ha rivelato ai naturalisti sono state molteplici e interessanti. E’ proseguita la scoperta della Biodiversità di questa parte della Pianura Veneta, in particolare attraverso i due progetti, di livello regionale e di livello territoriale, in cui l’Osservatorio risulta impegnato: l’Atlante delle Farfalle del Veneto e l’Atlante delle Libellule della Pianura Veneta Orientale. Contestualmente, le nuove schede-biotopo realizzate secondo i nuovi criteri di raccolta dei dati di campagna, hanno consentito di focalizzare la fisionomia complessa delle comunità viventi insediate in determinati habitat territoriali. Prezioso è stato il contributo dei Naturalisti dell’Università di Udine guidati dal Professor Pietro Zandigiacomo, per la scoperta dell’entomofauna agraria delle aree di bonifica.
Di tutto questo e di altro si parlerà presentando l’esito di un anno di ricerca in ambiente. Corinna Marcolin, Lucio Panzarin e Michele Zanetti svolgeranno altrettante relazioni sul tema. Il tutto sarà accompagnato da una ricca documentazione fotografica, a riaffermare che naturalità e bellezza risultano sempre, strettamente coniugate e che soltanto il coinvolgimento emotivo dei cittadini può consentire ai Naturalisti di averli alleati nell’impegno di studio e di salvaguardia della vita selvatica e dell’ambiente territoriali.

Zanetti Michele (a cura di), 2012, Flora e Fauna della Pianura Veneta Orientale. Osservazioni di campagna 2011, N° 14, Associazione Naturalistica Sandonatese, € 10,00

sabato 19 maggio 2012

PARCO DEL SILE: VEDIAMO COSA FANNO ORA?



L' "improvvisa" deflagrazione dell'Ente Parco del Sile non è certo una sorpresa per chi ha seguito negli anni questa (molto normale) enclave della politica nostrana.
La gestione di un parco, forse mai nato, è stata affidata dai politici a chi non aveva nè la competenza, nè la minima intenzione di fare iniziative per la promozione di un bene comune di pregio come il fiume Sile; anzi, nel tempo, sono state eliminate o rese afone tutte le voci non concordi.
Praticamente un parcheggio per politici di second'ordine, che non hanno mai nemmeno lavorato nel settore e forse nemmeno da altre parti...

E' quindi stucchevole che Regione Veneto, Provincia e Comune di Treviso si stupiscano di questa gestione, visto che loro sono i "mandanti" di un Ente gestito come puro "ente inutile", che al massimo da' fastidio a chi vuole cambiare il colore del garage di casa in riva al Sile, ma che da anni non riunisce il suo comitato scientifico, non redige verbali delle riunioni e soprattutto non ritiene di dover fare un minimo di dibattito sul piano di sviluppo dell'aeroporto Canova!!

Questi signori dovrebbero ora fare un passo indietro e non dovrebbero essere i "medici curanti di un paziente che hanno contribuito a portare al coma!".
Dire che adesso si ci accorge che "qualcosa non va .. dal 2007" è una pubblica ammissione di inefficienza, che deve essere chiaramente sottolineata, chiedendo che il commissario che dovrà prendere in mano la situazione dell'Ente Parco Sile sia una persona con referenze e caratteristiche non certamente riconducibili nè a chi ha portato la situazione a questo punto, nè a chi non ha fatto nulla per denunciare questa situazione (leggasi opposizioni).

Si prenda un nome della società civile, fuori da qualsiasi schieramento, che abbia poche caratteristiche chiare: indipendenza dai partiti, onestà intelettuale, tradizione consolidata nella difesa del territorio. Io propongo l'architetto Berto Zandigiacomi, storico presidente della nostra associazione, ma puo' andare bene anche Luigi Calesso oppure l'architetto Bergamin di Fondazione Villa Emo o chiunque altro abbia negli anni dimostrato passione ed onestà. Ma deve essere "indigesto" al potere, altrimenti nulla cambierà...

So che la mia proposta cadrà nel vuoto e succederà solo che i politici parleranno di una "riforma della legge sui parchi per eliminare cio' che non funziona...", ma ricordo che le leggi non rendono gli uomini onesti: sono gli uomini onesti che rendono le leggi efficaci!!

E' molto piu' probabile che la Regione Veneto nomini un commissario "tecnico", per esempio il noto architetto (Leopoldo Saccon della TEPCO) che fa il progetto per il mega-ampliamento di Barcon, fa parte del team per il PAT di Treviso ed è anche il consulente regionale per il Piano Paesaggistico Regionale!
Oppure nomineranno l'altro super tecnico regionale (ing. Silvano Vernizzi) che è a capo di Veneto Strade e è a guardia di tutti i progetti strategici (cioè quelli che porta "schei")...

Per capire la mia contrarietà a simili figure, preciso che ho personalmente assistito ad una pubblica dichiarazione dell'architetto Saccon che, invitato a spiegare il progetto di Barcon da "Vedelago Sviluppo", ha detto che, "se non vogliamo perdere competitività, è necessario fare un polo industriale come quello di Colomberotto e Rotocart su 90 ettari... anche perchè la campagna in quella zona non ha nulla di particolare.. sono campi di mais e poco altro...".
Questo è il consulente che dovrebbe salvaguardare il territorio per noi cittadini... Come mettere il lupo a guardia del recinto delle pecorelle!!

Ritengo che sia ora di finirla di nasconderci dietro all'ipocrisia: gli interessi sono tutti legittimi, ma i giocatori delle varie squadre devono essere leali e non doppiogiochisti!
La politica, che fa le nomine in modo discrezionale, ha precise responsabilità di queste scelte e non ci sono giustificazioni che tengano, visti i risultati che vediamo sul territorio.
Se vogliono dimostrare la loro buna fede ed un cambio di metodo, accettino la sfida di nominare qualcuno di indipendente da loro, che meriti il posto di commissario per l'ente Parco del Sile e non un "pupo".

lunedì 14 maggio 2012

IL RISPETTO DELLA NATURA SI IMPARA DAL BUIO

Molto affascinante il tema della serie di incontri del gruppo Grotte di Treviso intitolato al mitico Cin: il rispetto dei luogi del buio..
Nei recessi della terra insieme a "pazzi" che si infilano nel buio piu' totale, dove fa .... sempre paura andare...


Consigliato a tutti gli archeologi e non solo

mercoledì 9 maggio 2012

CAVA MORGANELLA... ANCORA??


Dai giornali di ieri (Tribuna in questo caso) riemerge la richiesta di proroga dell’attività nella cava Morganella che dovrebbe essere già da tempo chiusa e ripristinata a cura e spese dei coltivatori (si chiamano così...)
Invece siamo ancora qui con Superbeton,+Calcestruzzi+Biasuzzi che chiedono di scavare ancora pur essendo ampiamente sottofalda.
La commissione di valutazione d’impatto ambientale regionale pare orientata infatti a dare il benestare  con una drastica riduzione della quantità di ghiaia prelevabile, obbligando nel contempo i proprietari a riqualificare l’area!!

La scorsa settimana a Venezia si è tenuto un incontro preliminare e sono state numerosissime le perplessità sollevate. A giocare un ruolo determinante sembra essere ATS, preoccupata per le falda acquifere dopo i casi di inquinamento di Canizzano dell'estate scorsa...
Chissà come sarà finita la questione di quell'inquinamento: sparito? evaporato?

Bizzarro anche la nota del giornale che afferma che "nel corso dell’incontro i commissari VIA hanno fatto sapere che il nuovo input della Regione è di considerare come base da cui partire per calcolare quanti metri si può scavare in profondità il piano campagna": 
MA COME?? E PRIMA COSA CONSIDERAVANO??. Il che ridurrebbe drasticamente la capacità Ci sono fior di leggi e di definizioni legislative per definire cosa e quanto si puo' scavare...
Di solito per in cavatori non è mai sufficiente quindi per loro anche l'inferno è un punto di riferimento per scavare ancora!!

«Secondo i primi calcoli l’autorizzazione potrebbe consentire di scavare solo altri due metri in profondità» spiega il sindaco Giorgio Granello all’indomani dell’incontro con la commissione Via. Il progetto iniziale di Superbeton, Calcestruzzi e Biasuzzi prevedeva di approfondire la cava a dagli attuali 40 metri fino a 65, per un escavazione di quasi 9 milioni di metri cubi in 20 anni e una riqualificazione finale.
«È importante che l’autorizzazione non venga negata (cioè VENGA CONCESSA!!)» conclude Granello «perché se così fosse ci troveremmo con una cava abbandonata. Quella sarebbe una vera bomba ecologica. L’ipotesi migliore è proprio quella che si sta configurando ora, pochi metri da scavare e obbligo di riqualificare il sito».

Quest'ultima affermazione è un'inesattezza perchè i cavatori sono obbligati a sistemare la cava anche se non scavano piu' nemmeno un metro cubo. Lo prevede la legge, ma questo è difficile da capire per loro ed anche per alcuni politici.