"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

giovedì 23 novembre 2017

CHISSA' SE CANTONE ACQUISTA I BOND DI SIS??


CHI CONTROLLA IL BOITE E SOPRATTUTTO DOVE??

Sulla questione del torrente Boite abbiamo ricevuto una cortese, ma pilatesca, risposta dalla Provincia di Belluno che ha preso atto che ENEL PRODUZIONE SpA "ha tutte le autorizzazioni"...

Il monitoraggio lo hanno fatto sul Piave a Perarolo (!!) mentre la nostra denuncia è per la situazione del Boite cioè per un tratto di 8 chilometi che è stato asfaltato dai fanghi della diga di Valle di Cadore...

CONTINUIAMO A CHIEDERE PER CAPIRE SE FARE DANNO AD UN TORRENTE SIGNIFICA SOLO UCCIDERE I PESCI...


mercoledì 22 novembre 2017

PONTE PRIULA: SUSEGANA SA TUTTO E NON VUOLE CONFRONTI

Egr. Sig. Sindaco di SUSEGANA
prendiamo atto che non intende avere un confronto sulla questione dei lavori del Ponte della Priula e ce ne rammarichiamo perchè poteva essere l'occasione per parlare in modo costruttivo al di là degli slogan o degli aut-aut.

In un articolo del 22 novembre del Gazzettino apprendiamo che il Comune di Susegana ha presentato 4 pagine di osservazioni al progetto e con la presente facciamo richiesta di accesso atti per poter avere copia di tali osservazioni e delle eventuali risposte di ANAS o delle Regione Veneto.

Se i Comuni della zona avessero fatto maggior informazione e propaganda su questo progetto, si sareebro potute unire le forze o avvisare ANAS che la zona del Piave è tutelata a livello archeologico ed ambientale, cosa che pare non essere nota né alla Regione Veneto, né all'ANAS..

Si attende riscontro per la richiesta di accesso agli atti e si porgono distinti saluti



martedì 21 novembre 2017

BOITE? TUTTO SOTTO CONTROLLO ED A NORMA DI LEGGE (PER ENEL)

Avevamo denunciato che i lavori ENEL avevano provocato danni al torrente Boite per lo sversamento dei fanghi lungo tutto il corso, ma è "tutto a norma di legge e non ci sono danni..." dicono i monitoraggi pagati da ENEL.

La storia dell'oste che dice che il suo vino è buono continua.... con la complicità dei bacini di pesca 3 e 4 di Belluno



mercoledì 15 novembre 2017

APPELLO EX PATTINODROMO “FERMATEVI, NON FATE DANNI! (E RISPARMIATE..)”





La nostra contrarietà ai parcheggi interrati in zona di risorgiva non è nuova, ma la nostra contrarietà al parcheggio interrato nell'area dell'ex pattinodromo viene da molto lontano, quando quel sito era nell'interesse di Fondazione Cassamarca, che venne allora fermata da una Soprintendenza Archeologica di diverso peso e caratura.

La questione con Parcheggi Italia è sospesa da circa un decennio e quindi appare inutile fare il medesimo errore fatto dalla Giunta Gobbo e siglare un accordo in periodo pre-elettorale con il fondato rischio che la prossima Amministrazione si trovi a voler ridiscutere l'intera questione.
Allora il Sindaco Gobbo firmò un contratto per 10 milioni di euro, nonostante tutte le perplessità che erano state sollevate sull'opportunità e fattibilità del progetto, ed il Comune di Treviso ha ereditato una potenziale penale, che sarebbe stato opportuno mettere in capo ai precedenti Amministratori.

Perchè ora, a sei mesi dalle elezioni comunali, si pretende di risolvere un problema che non ha alcuna urgenza e mette a rischio, in modo irreversibile, l'area archeologica che esiste sotto l'attuale parcheggio?

E' questa l'azione di coinvolgimento e partecipazione che animava la Coalizione Treviso Bene Comune?

Vi chiediamo di fermarVi e di dare a PARCHEGGI ITALIA il solo parcheggio di superficie così com'è oggi con qualche minimo intervento e di darglielo a pagamento, visto che, si dice che sono stati reperiti altrove i posti gratuiti. Non è più semplice, meno impattante e più conveniente?

Con questa semplice decisione si avrebbero vari vantaggi:

  • si darebbe una dimostrazione di rispetto per le Mura, che non solo la parte emergente in mattoni, ma sono un sistema complesso, come dovrebbe aver imparato la Giunta, visto che hanno festeggiato il 500° anniversario dell'opera progettata da Frà Giocondo;

  • si darebbe una prima risposta semplice, pronta cassa e con risparmio di circa 2,6 milioni di euro a Parcheggi Italia;

  • si potrebbe realmente far partecipare la cittadinanza alle scelte ponendo la questione di questo parcheggio interrato come tema di campagna elettorale.

L'assessore Tazzer nel convegno finale sul futuro delle Mura di sabato 11-11-2017 ha detto che lo scopo del parcheggio interrato con vetro sul muro di controscarpa, è di “togliere i lamieroni di fronte alla cinta murarie, creando una bellissima area verde...”.



Ha solo dimenticato di dire che quell'area verde è assediata da 40mila auto al giorno, che girano attorno alla cinta muraria per effetto del PUT leghista e che sotto quel suolo c'è la storia della città del XVI secolo, che si vorrebbe “valorizzare” nella Treviso (forse) Capitale della Cultura 2020...

Un prato in mezzo ad un autodromo vale la distruzione per sempre dell'area archeologica?

Dubitiamo fortemente in un ripensamento dell'attuale maggioranza, ma la speranza è l'ultima a morire...

p. la sezione di Treviso
il presidente
Romeo Scarpa

VARIANTE NTA per Parcheggio Cantarane. Proposta iter diverso.


Dopo aver partecipato alla Conferenza di Servizi indetta dal Comune di Treviso per la variante in questione, abbiamo discusso e riflettuto e riteniamo che:

  1. non sia opportuno introdurre la modifica proposta alle NTA in quanto in tale modo si altera in modo sostanziale lo spirito della tutela in centro storico, che prevede il divieto di “nuove costruzioni”;

  1. per realizzare l'obiettivo dell'Amministrazione del parcheggio Cantarane è sufficiente che il progetto specifico venga portato in Consiglio Comunale con un permesso di costruire in deroga per “pubblico interesse” ai sensi della normativa nazionale già esistente (art.14 DPR 380/2001)

Non sussiste pertanto, a nostro avviso, salvo che non ci siano altre e diverse motivazioni per nuove costruzioni di opere pubbliche di cui non siamo a conoscenza, la necessità di fare una modifica generale ed incondizionata al divieto di “nuove costruzioni” in centro storico.

Chiediamo pertanto che la proposta di variante sia ritirata, assumendo l'iter amministrativo derogatorio specifico per il singolo progetto.

sabato 11 novembre 2017

VERBALE DIRETTIVO 10 NOVEMBRE 2017

Presenti: Bizzotto, Bresolin, Stancari, Lorenzoni, Zotti, Pantaleoni, Pattaro, Zandigiacomi, Cagnato, Meneghel, Coletti, Scarpa, Tiveron, De Polo
Assenti giustificati: Costanzo, Zanivan, Imbò

1. SUPERSTRADA PEDEMONTANA
La questione della SPV sta arrivando al momento cruciale perchè tra poco si dovrebbe capire se c'è davvero il closing finanziario, che ieri il Corriere dava per fatto mentre da altre fonti appare non così certo. La data finale è fine gennaio.

Ho incontrato il Sindaco di Riese per la questione della casa con vincolo di protezione impattata dalla strada in variante senza che il Comune lo sapesse; ho espresso al Sindaco che la nostra segnalazione è volta a far capire che i Sindaci devono sapere cosa succede e devono fare procedure regolari. Il Sindaco ed il tecnico comunale hanno spiegato i problemi specifici di quella costruzione e hanno detto che faranno la variante per togliere il grado di protezione. Segnalato che un gruppo locale sta facendo una ricerca fotografica sull'impatto della strada sul territorio che presenterà a gennaio ed l'Amministrazione è disponibile a fare incontro pubblico.

Il Comitato NO Pedemontana di Treviso presenterà esposto alla Procura di Vicenza, che firmerò come presidente di Italia Nostra Treviso, inviandolo anche alla sezione di Vicenza.

Il Comitato No Pedemontana di Treviso prevede una manifestazione per il 18-11 in zona vicentina per la questione della frana sul torrente Poscola a cui tutti sono invitati a partecipare.

Rispetto al convegno del 20-10 e alla successiva riunione delle associazioni del 21-10, si è rilevata una totale assenza di riscontro stampa ed una scarsa partecipazione; personalmente ritengo che ciò dipenda dalla concomitanza del referendum e dall'azione del CSO Django contro la Lega che ha “oscurato” tutte le altre questioni.
Su tale argomento non ho visto, né sentito nessuna autocritica del Comitato. Come associazione ha deplorato tale azione e le successive polemiche con il COVEPA, che viene sempre più visto come un “nemico”.
Tale situazione deriva da rancori antichi che risalgono addirittura alle azioni contro la base Nato del Dal Molin! Ovviamente ritengo che questo modo settario di lavorare non faciliti l'obiettivo di ostacolare il mega progetto ma faccia perdere energie.
Su sollecitazione di don Albino Bizzotto (Beati Costruttori di Pace) siamo disponibili a tentare di chiarire una volta per sempre tali questioni, ma non sono certo che i “contendenti” abbiano la volontà di farlo. Vedremo..

Ho fatto presente che Evelino Signori ha trovato accordo per l'esproprio con SIS e questo ha suscitato commenti, che ritengo meritino un chiarimento da parte di Evelino, tanto per far capire la sua posizione nei confronti del Comitato No Pedemontana.
Proseguiremo nella partecipazione ai lavori del Comitato No Pedemontana nella speranza che ci sia più attenzione a contrastare i veri “nemici”, piuttosto che chi, come il COVEPA, ha medesime finalità con altre strategie, sperando che questo non sia interpretato come … tradimento.
Personalmente chiedo che ci sia qualche altro referente di ITALIA NOSTRA Treviso che partecipi alle riunioni del Comitato No Pedemontana.

    2. PONTE DELLA PRIULA
Fatta conferenza a Maserada con Comitato Imprenditori Veneti con presenza di circa 30 persone e sindaco di Pieve.
I lavori sono stati sospesi da ANAS per gravi carenza amministrative (manca autorizzazione su viabilità provvisoria in alveo) e mancava tutela archelogica.

Abbiamo chiesto alla Sopritendenza di rivedere il progetto approvato perchè altera in modo sostanziale lo schema statico del monumento.

Abbiamo chiesto alla Regione Veneto di partecipare alla conferenza di servizi che sarà convocata per approvare la viabilità provvisoria.

    3. INCENTIVI ALLA MINICENTRALI IDROELETTRICHE
Il Comitato Acqua Bene Comune Belluno e Pescatori Bacino 8 hanno fatto manifestazione per ottenere una presa di posizione del PD bellunese. Appoggiamo tale richiesta e la presenteremo anche al PD trevigiano.
Ottenuto incontro con sottosegretario a Roma.

    4. BOSCO IN VIA PALUDETTI
La giunta ha approvato la proposta di ITALIA NOSTRA + MASCI per gestire l'area dove l Comune da PAES ha previsto di piantare 3.000 alberi.
Fatto sopralluogo anche con MASCI e prof. Albertini che collaborerà con scuola geometri di Mirano e preso atto che c'è una situazione tipo... Mato Grosso con rovi fino alla sede ferroviaria.

Si cercherà di fare un primo intervento con macchinario per creare degli accessi che ora sono praticamente impossibili.
Sottolineato che anche il rovo è un habitat da conservare, ma sembra che iì non manchi....
  • da individuare chi è interessato a seguire il progetto
    5. PROGETTO ADOTTA UN FIUME (MUSONELLO)
Letto aggiornamento di Felice Campagnaro che segnala che l'appalto procede, purchè ITALIA NOSTRA Treviso … stia lontana.
L'importante è che l'obiettivo proceda.
Nulla di nuovo sulla questione degli espropri.
    6. CONTRATTO DI FIUME MELMA-NERBON E FORUM AMBIENTE
Presente ing. Pattaro che spiega il senso e lo scopo del “contratto di fiume” sui cui potremo fare serata specifica se di interesse di un gruppo.

Relativamente il CdF Melma Nerbon partecipano Silea, Roncade, Villorba e forse Treviso; ing. Pattaro incontrerà delegato assessore spera di avere assenso alla partecipazione che comporta 3000 euro di costo (che ha detto non esserci per il 2017 noonstante i 25 milioni di euro che si riceveranno da SAVE!).

Il giorno 16-11 si riunirà il Forum Ambiente che l'assessore ha dato per “defunto” in una riunione a Roncade.
Si preparerà un sollecito sia per ricordare che il forum Ambiente ha chiesto impegno su una serie di azioni relative agli affluenti del Sile sia per la partecipazione al Cdf Melma-Nerbon che così potrebbe essere ampliato a Limbraga e Storga.

Meneghel e Pattaro spiegano che Genio Civile impiegherà 200mila euro per scavare per 40-50cm circa 200m del Limbraga, in modo da portarlo alla quota minima quota piezometrica rilevata l'anno scorso dagli anni '70.
    7. PIANO INTERVENTI: VARIANTE CANTARANE
Cagnato ha partecipato all'incontro con Tazzer e resp. Urbanistica per vedere la variante alle NTA che verrà adottata nel prossimo CC per consentire “nuove edificazioni in centro storico per opere pubbliche”.
Rilevato che una simile norma potrebbe essere usata in modo molto arbitrario.
Si faranno osservazioni in sede di procedimento.
    8. MURA E PARCHEGGI
In data 11-11 c'è un convegno per il 500° anniversario delle Mura con partecipazione anche di urbanisti come Di Benedetto.
Ieri è stato presentato il progetto per il progetto interrato in zona Pattinodromo che altera in modo irreversibile il sistema Mura!
Si decide di prendere posizione contro l'opera prevista (vedi comunicato stampa)
    9. CONVEGNO SU VALORI E POLITICA
Si contatterà Fondazione Benetton per organizzare un incontro sui “valori e la politica” partendo dall'enciclica papale e dalla Costituzione con il prof. Giuseppe Fornari.
Possibile partecipazione anche del prof. Settis (da verificare).
    10. SCUOLE ELEMENTARI “VOLTA”
Mercoledì 15-11 si farà sopralluogo per vedere la struttura della scuola “Volta” da destinare a spazi sociali; non è ancora chiaro come intenda procedere il Comune (restauro diretto, bando...)

11. CORSO FORMAZIONE “SCOPERTA GESTIONE E CONSERVAZIONE PAESAGGI TERRAZZATI e MOSTRA
Dal 12-1-2018 a marzo 2018 ci sarà un corso di ITALIA NOSTRA Veneto sull'argomento. Segue programma per chi è interessato.
La sezione di Treviso pagherà la quota di iscrizione al corso auspicando la partecipazione di alcune persone.

La Regione Veneto ha finanziato una mostra sui paesaggi terrazzati che chiederemo di portare a Treviso in sede opportuna; MASCI disponibili per eventuale assistenza.
    12. VISITA MUSEO ALTINO
Rinviata ad una prima domenica del mese. Da organizzare
  1. CENA PRE-NATALIZIA?
Forlani per LBT ha proposto di fare un serata conviviale a Cendon di Silea in struttura parrocchiale prima di Natale. Si tratta di un evento che usualmente era da loro organizzato, ma quest'anno non si farebbe per problemi personali di Corrado.
Io ho dato la mia adesione, ma vorrei che ci fosse un'adesione più ampia anche nell'organizzazione in modo da fare un momento di incontro tra persone di varie associazioni che a vario titolo collaborano sul territorio.
Io propongo venerdì 15-12 o sabato 16-12, ma attendo adesioni singole o di gruppo prima di rendere tale incontro effettivo.

PARCHEGGI ITALIA E MURA DI TREVISO: PEZO EL TACON DEL SBREGO...

La vicenda di PARCHEGGI ITALIA sta ancora producendo gravi danni e tutto dipende dalla insufficiente capacità della Pubblica Amministrazione di far valere le sue ragioni di fronte ad errori macroscopici di scelta.

Ricapitoliamo brevemente la vicenda:
  • molti anni fa Parcheggi Italia propone un parcheggio con tre piani interrati in centro storico (piazza Vittoria) approvato dalla giunta leghista del Sindaco Gobbo con protervia fino alla firma del contratto d'appalto, nonostante fosse chiaro che era illogico ed impossibile realizzarlo in quel sito ed in quel modo;
  • la Giunta Manildo prende in carico tale questione ed invece di chiedere la rescissione del contratto con l'inevitabile contenzioso, sceglie di andare ad una trattativa con questo privato, che sembra sempre più una società che si occupa di far affari sulle spalle dei cittadini più che un partner privato per risolvere problemi. La potenziale penale era allora di 800mila euro, che sarebbe stata oggetto di contenzioso civile, che tutti sappiamo non è certo una via semplice...
  • Oltre a questo, politicamente, sarebbe stato importante definire un principio per cui l'amministratore che firma contratti di questo tipo ne deve rispondere, anche a livello patrimoniale come “danno erariale”; altrimenti si alimenta la sensazione che ogni politico “protegga” il suo omologo, anche se di schieramento diverso. Recedere da questo vincolo imposto dai leghisti sarebbe stato un elemento di chiarezza, anche in caso di soccombenza nel giudizio civile.
  • Oggi apprendiamo che il Comune di Treviso pagherà 2,6milioni di euro alla società di Trento per una soluzione alternativa e quindi appare che l'impegno del nostro Sindaco Avvocato ha portato a triplicare i soldi da dare a Parcheggi Italia!!



Tutto questo discorso economico è però il minore dei mali, visto che i soldi arrivano “gratis” dalla vendita delle quote in SAVE-AERTRE....
Il peggio in senso assoluto è che viene localizzato un parcheggio interrato proprio nell'unica zona dove potrebbe essere recuperata l'integrità delle Mura Trevigiane (ex Pattinodromo) e questo “successo” lo si propaganda proprio nel 500° anniversario della nostra cinta muraria.

Già Fondazione Cassamarca, nel secolo scorso, aveva tentato di fare un interrato in quella zona incontrando problemi autorizzativi con la Soprintendenza e pratici per la presenza della falda, che fecero abortire quel progetto.

Perchè torniamo ancora su questa tipologia di parcheggio proprio in quella zona?

Perchè non siamo in grado di andare oltre, nemmeno con un'Amministrazione che, a parole, si propone di valorizzare il nostro contesto storico e le Mura di Frà Giocondo?

Il nostro giudizio è che tutte le forze politiche trevigiane manchino di “coraggio ed idee” per valutare una diversa mobilità, che esca dal vincolo “autocentrico”, definito dall'autodromo del PUT e dall'assenza di una mobilità pubblica di sistema per un piccolo centro storico come Treviso.
Pochi interventi di parcheggi scambiatori fuori terra in posizioni strategiche (Foro Boario, area stazione, ex Consorzio Agrario) e collegamenti gratuiti con bus elettrici circolari e frequenti garantirebbero un analogo servizio.
Chi paga i bus elettrici gratuiti? Coloro che vogliono continuare a parcheggiare in centro a Treviso...

La soluzione dell'ex Pattindromo interrato con un prato verde a raso è una scemenza architettonica di portata galattica per vari motivi:

  1. crea un pregiudizio grave alla valorizzazione delle Mura, proprio nel momento in cui l'Unesco ha sancito che uno degli elementi è quello di garantire la conservazione del “sistema Mura”, che non sono solo i mattoni che emergono, ma anche tutto il sistema che nel tempo è stato occultato e che associazioni benemerite come Treviso Sotterranea stanno riportando in luce con grande soddisfazione dei cittadini; in questo caso tutto il “sistema” viene distrutto in modo irrecuperabile! Ottima valorizzazione..

  1. il piano interrato lascerà “in vista” la controscarpa delle Mura con una fantasiosa parete vetrata che è destinata ad essere una schifezza a livello di gestione, oltre ad essere un problema per il contenimento della falda;

  1. si perpetua l'afflusso di auto in una zona già fortemente critica per il traffico con accessi ed ucita dal parcheggio interrato, per cui nulla migliorerà rispetto ad oggi. Si consolida in modo sostanziale un sistema che già sopporto 40mila auto al giorno attorno alle Mura.

Questo ci porta ad essere CONTRARI a quest'opera in senso assoluto e la contrasteremo in tutte le sedI ed in tutti i modi perchè illogica ed irrazionale, oltre che molto dispendiosa a livello economico.

Attendiamo di sapere quali forze politiche appoggeranno tale opera, oltre a quelle che la promuovono, per vedere se siamo i soli a pensare che non è in questo modo che si valorizzano Treviso e le Mura di Frà Giocondo nel loro 500° anniversario.


p. la sezione di Treviso
il presidente
Romeo Scarpa

domenica 5 novembre 2017

CONVOCAZIONE DIRETTIVO VENERDII' 10-11-2017 ore 20


Si convoca il direttivo della sezione di ITALIA NOSTRA TREVISO pe
 venerdì 10-11-2017 alle ore 20 con il seguente Ordine del Giorno:

1) situazione SPV Pedemontana e partecipazione a Comitato No Pedemontana
2) Ponte della Priula e PIave: attività svolte ed iniziative
3) Bosco da piantare in via Paludetti: predisposizione progetto con MASCI
4) Parco della Storga: analisi situazione dopo intervento forestali ed iniziative future
5) Progetto Adotta un Fiume: aggiornamenti
6) Contratto di Fiume: incontro da programmare, informazioni da reperire per futuro intervento su Limbraga e nomina delegati per Cdf Melma-Muson; note ass. Franchin su "scioglimento" del Forum Ambiente
7) Piano degli Interventi Comune di Treviso: aggiornamenti su riunione
8) Mura di Treviso e parcheggi
9) "movimenti" politica trevigiana e posizione associazione; preparazione incontro sui valori della politica per febbraio 2018
10) incontro su politica culturale (Rodin e oltre)  
10) visita a Museo di Altino o marcia sul Cansiglio per 12-11
11) Cena pre-natalizia a San Elena di Silea con MASCI e LBT

PARTECIPATE NUMEROSI
DIRETTIVO (coem sempre aperto a soci e amici)

p.ITALIA NOSTRA TREVISO
il presidente Romeo Scarpa

venerdì 3 novembre 2017

PONTE PRIULA CROLLA?

Sul Ponte della Priula adesso arrivano gli allarmi degli ingegneri che parlano di "rischio gravissimo" e di "atto quasi criminale" a carico di chi vuole fermare questi lavori??
Crediamo che in primis si debbano rispettare le regole ed se è necessario avere un'autorizzazione per la viabilità provvisoria questo non sia un capriccio come sembra pensare il Sindaco di Susegana...
Forse a Susegana non si rispettano le leggi??

Quanto ai problemi sulla struttura in calcestruzzo armato del ponte, è vero che esistono, ma non sono così gravi, anche perchè solo pochi anni fa è (dovrebbe) essere stato fatto un lavoro per restaurare proprio tali problemi. Lavoro fatto coi piedi? Stucco e pittura??

Se il Sindaco o Anas o la Regione pensano che il ponte possa crollare che lo dicano e lo dimostrino con una perizia statica e non con una serie di foto.

Il ponte è un MONUMENTO e va trattato come tale, altrimenti lo si dica e si demolisca, evitando di fare dichiarazioni a vanvera.



BUCHI NERI VIABILITA' O INCAPACITA' DI PENSARE?



Il servizio odierno della Tribuna di Treviso dell'amico Passerini fa la storia di una serie di fallimenti che sono emblematici nella regione che vuole essere "autonoma": TERRAGLIO EST  e IV LOTTO DELLA TANGENZIALE DI TREVISO, ma in realtà non mette l'accento sul vero problema: 

CHE SVILUPPO VOGLIAMO DARE 
A QUESTA "GRANDE TREVISO"?

Le questioni sono talmente vecchie che pochi si ricordano veramente l'iter di tutto e dimenticano occasioni perse, soldi buttati in progettazioni ridicole e dispetti partitici.

Su questo tema non è da salvare nè la Lega (non più Nord) nè la coalizione di Centrosinistra, che ha atteso di prendere i voti dei comitati nel 2013 per poi dichiararsi a favore del pessimo 4 lotto, che ricordiamo collega in pratica solo due supermercati e costa ben più di 54 milioni visto che il quadro economico completo ammonta a 80 milioni di euro.

Il Terraglio est ha visto completato, dopo molte pantomime con Terna e Veneto Strade, un primo stralcio che dà sfogo ad una delle tre zone industriali di Casier (volute dall'allora sindaca Marzullo, ai tempi in cui si faceva cassa con gli oneri di urbanizzazione) ed ora Dosson deve difensdersi dal traffico mentre Sant'Antonino teme l'arrivo delle ruspe!
Parlare di tunnel in zona di risorgive significa non aver capito nulla e fantasticare come pure parlare di 4 lotto che si ferma in Feltrina.... 

Sarà bene che i partiti locali prendano posizione seriamente sulla questione (prima delle prossime elezioni comunali) perchè siccome pare che siamo solo noi e pochi comitati ad essere contrari a questo sviluppo asfaltistico, ci chiediamo come mai siamo al palo da così tanti anni??

Parlare di inquinamento atmosferico e di tutela della salute e poi promuovere ampliamento aeroporto, tangenziali inutili e raddoppi di Terraglio è una politica obsoleta, buona per qualche elettore di San Giuseppe e per il borgomastro di Casier... E' politica della mobilità nuova??

DAI, NON SCHERZATE E MEDITATE SUL FATTO CHE SI SONO RISPARMIATI 120 MILIONI DI EURO, che non essendo il bilancio regionale roseo possono essere usati da altre parti.
Se fallirà anche la PEDEMONTANA (come è probabile visto che il closing è un miraggio..) forse si potrà discutere veramente di come investire i soldi per una NUOVA MOBILITA'

Di questo passo il rischio è di finire le strade sopra citate quando non ci saranno più le auto o i combustibili fossili: sarebbe una beffa terribile... tipico della politica italiana che guarda solo a visione vecchie!

IL VERO PROBLEMA E' INVECE QUELLO DI CAPIRE QUALI SONO I POLITICI CHE SONO IN GRADO DI FARE PROPOSTE NUOVE DI MOBILITA'?

NESSUNO ALL'ORIZZONTE NEL VENETO "AUTONOMO" (ma solo a parole...) visto che i soldi si chiedono al governo.
 


 

mercoledì 1 novembre 2017

MURA E PARCHEGGI

Uno dei temi che vorremmo venisse sciolto è quello di come si possa celebrare il 500° anniversario delle MURA di FRA' GIOCONDO immaginando un parcheggio interrato (o semi::) all'ex Pattinodromo...

Quindi parteciperemo all'incontro del 4-11-2017 per chiedere e capire....

Gentilissimi,
per la gradita partecipazione trasmetto l'invito all'inaugurazione della mostra
"Attorno alle mura: un percorso nella storia" che si terrà 
SABATO 4 -11-2017 alle ore 17.00 presso il Salone dei Trecento.
La mostra curata dalla dottoressa Carolina Pupo costituisce, assieme al Convegno
previsto per sabato 11 novembre, uno dei due importanti eventi conclusivi 
delle iniziative organizzate per i 500 anni delle Mura trevigiane.
Cordiali saluti.

Luciano Franchin

IL VALORE DEL BRAND? NULLO SE LA REALTA' E' DISTRUTTA..

 

E' paradossale che il Comune di Treviso che non si è mai occupato del fiume Sile, che viene devastato dall'Ente Parco, faccia una conferenza sull'importanza del BRAND...

Ma di cosa parliamo? Di cosa parlerà Nicola Torresan? O Franchin? Delle potenzialità del turismo ciclabile?... Dai non scherziamo!!

Se poi tutto è ridotto a trovate come il Mondiale del Tirameosù, beh allora ci sono molti altri temi da sondare nella città di SIGNORE E SIGNORI... 

IL VALORE DEL BRAND NELLO SVILUPPO DI PROGETTI TURISTICI

INVITO ALLA CONFERENZA
Treviso, 3 novembre 2017
Ore 9,00 - 11,30
Sala Affreschi, Palazzo Rinaldi
PROGRAMMA
Ore 8.45 - Registrazione partecipanti
Ore 9.15 - Saluti Istituzionali
Giovanni Manildo – Sindaco del Comune di Treviso
Luciano Franchin – Assessore beni culturali e ambientali ed al sistema museale Comune di Treviso Nicola Torresan – Presidente Ente Parco Sile
Ore 9.30 – Inizio Lavori
Moderatori: Francesco Redi e Debora Oliosi, fondatori, Twissen “La Tiramisù World Cup, un progetto turistico internazionale”
Alice De Bortoli, Responsabile marketing, Studio SMA
“Il processo di certificazione ambientale dei grandi eventi”
Salvatore Messina, Presidente Dipartimento Jean Monnet di Locarno
“Youth without borders - Giovani, patrimonio culturale e arte contemporanea”
Nicola Grassetto, Ad di Time2Marketing
“Come pianificare una strategia di promozione utilizzando i dati del territorio”
Paolo Giulini, Co-founder di Musement
“La tecnologia a supporto del sistema museale”
Fabio Fabbri, Owner di Vivara Viaggi “Visit Ferrari and Pavarotti Land”
Ore 11.00 Question time e conclusioni

domenica 29 ottobre 2017

TUTELARE LA STORIA E LA LEGALITA' PER IL PONTE PRIULA

I titoli dei giornali e le sintesi non fanno sempre giustizia dei ragionamenti.
A Santa Lucia con il Comitato Imprenditori Veneti 2000 abbiamo tentato di fare un pò di chiarezza proprio nel giorno in cui ANAS ha sospeso unilateralmente i lavori.

La questione è complicata ma non difficilissima da capire:
  1. il PIAVE è zona SIC ZPS e quindi non è possibile fare ciò che si vuole in alveo; una viabilità provvisoria per 40mila auto con un percorso da rally non è un'opera secondaria... 
  2. la zona è di vincolo archeologico e quindi doveva essere ottenuta la preventiva autorizzazione della competente Soprintendenza che doveva essere attivata prima di rimuove le fondazioni del vecchio ponte in legno e non dopo
  3. il progetto statico del ponte è un pasticcio che la Soprintendenza ha approvato senza capire bene che contraddice lo spirito del vincolo in quanto altera totalmente lo schema statico 
Se queste cose le fa un privato per la sua casa oggi sarebbe denunciato per gravi reati contro il patrimonio storico.....
Qui non succederà nulla ed useranno la "burocrazia" per giustificare il ritardo dei lavori.

Dilettanti allo sbaraglio con i nostri soldi.

 

SUSEGANA SI PREOCCUPA DI COSA?

La Sindaca di Susegana (mia omonima) si preoccupa ma è sempre stata favorevole ad un'opera che non cambierà nulla a livello sostanziale anche quando sarà finita.... se mai sarà finita visto che dopo 6 mesi siamo arrivati al 5% dei lavori.

Se procedessero con questa "velocità" ci vorrebbero 10 anni per finire e quindi la Sindaca dovrebbe preoccuparsi della viabilità provvisoria che è una bissabogola nell'alveo del Piave che creerà veri problemi.

Ovviamente Lei non sa quasi nulla dell'opera e si fida dei suoi in Regione che parimenti non sanno nulla.

A posto siamo!

L'ASSURDO DI UN PONTE SU UN FIUME QUASI MORTO

A luglio hanno inaugurato il cantiere in pompa magna ed ora fanno finta di litigare... Ma chi sono questi che ci amminsitrano??

Aver calcolato in 120 secondi il tempo di percorrenza della viabilità provvisoria dimostra che mai nessuno vede quello che succede ogni giorno a Ponte Priula e si fanno i calcoli teorici come se fosse un circuito di Formula 1... Curve controcurve ponte Bailey ed immissione in scarpata per bilici è un'opzione economica, ma difficile da credere e forse è un bene essersi fermati prima.

Quanto alla "lotta alla burocrazia" anche qui la Regione Veneto deve guardare a cosa fa quando legifera visto che "deroga e proroga" sono i suoi vocaboli...
Inutile lamentarsi ora contro Roma e Anas: qui siamo all'improvvisazione e speriamo che vengano dimessi coloro che non hanno vigilato e che hanno appaltato un lavoro senza le autorizazioni.

Inutile punire i cittadini e poi dare questi esempi...

LA COSA PIU' ASSURDA E' INOLTRE CHE IL FIUME E' IN COLLASSO E SENZA ACQUA E NOI PENSIAMO AI CAMION...
TRA POCO SI PASSERA' DIRETTAMENTE SUL GRETO.... PER SEMPRE


ENTI INUTILI, MA AUTONOMI

Emerge una carenza totale di visione ed una richiesta sempre e solo di soldi: manca un milione dice l'ineffabile Vernizzi con gli occhialoni da Al Capone....
Il presidente della Provincia Marcon ammette che non può fare nulla essendo l'ente sostanzialmente inutile anche se avrebbe il coordinamento urbanistico della provincia!

L'assessore Camolei spera in qualche miracolo ma nessuno si fa vedere a Sant'Antonino per dire dove passerebbero. Nemmeno quelli della Lega ci provano perchè lì non si passa, ma si continua a fare credere che il IV lotto cambierebbe qualcosa.

Il motivo della disaffezione dei cittadini dalla politica sta anche in questa carenza totale di idee: al massimo chiedono di fare una o più nuove strade.

Per fortuna non ci sono i soldi e nemmeno la testa. Però siamo autonomi e quindi lasciate stare Roma Ladrona.

INDUSTRIALI E STRADE

L'abbiamo spesso detto che gli industriali trevigiani devono mettere amno al portafogli se vogliono nuove strade e non fare le solite dichiarazioni vittimistiche... Tirino fuori 150 milioni di euro e poi vediamo dove fare le strade che servono loro per .... competere.

Ricordiamo solo che pochi anni fa la stessa associazione industriale trevigiana prevedeva di fare due nuovi INCENERITORI per rifiuti nel trevigiano in una provincia che oggi arriva all''80% del riciclo, mentre per esempio vicino all'area Scardellato sulla Treviso-Ostiglia troviamo resti di manganese ed altro che non credo siano arrivati portati dai cittadini o da noi.

L'industrai trevigiana ha approffittato dei politici per costruire capannoni dovunque e comunque (ricordate la Legge Tremonti?) ed ora chiedono strade dappertutto.
Forse sarà il caso di intervenire insieme per l'unica vera opzione seria: L'USO INTENSIVO DELL'AUTOSTRADA A27 prima di fare altro....

Altrimenti mano al portafoglio e poi ne parliamo perchè togliere soldi alla sanità o al sociale per fare strade è stupido oltre che criminale per l'ambiente

PONTE PRIULA: “INFORMARSE, CONTROEAR E … SVEJARSE PRIMA MAI?

Sull'incredibile questione dello pseudo restauro del Ponte della Priula e sui tira-e-molla tre ANAS e Regione ci permettiamo di dare un parere che deriva dall'esserci informati e studiati la questione prima che questa diventasse un'emergenza, visto che ancora a luglio scorso abbiamo dato la nostra adesioni del Comitato Imprenditori Veneto 2000 di Diotisalvi Perin.

In primis vorremmo ricordare all'Assessore Corazzari che il progetto è stato certamente visto dalla Regione Veneto perchè non è pensabile che ANAS preveda un intervento di questa portata e con questo impatto senza informare la Regione Veneto o i suoi omologhi di Veneto Strade; l'inaugurazione, in pompa magna (Zaia presente con codazzo) in mezzo all''alveo (secco) del fiume, non lascia dubbi sulla corresponsabilità, almeno in vigilando della struttura regionale, che altrimenti dimostra di essere “autonoma”, ma dal buon senso, visto che non si occupa di quanto di notevole succede sul territorio e sul suo agonizzante fiume.

Il secondo elemento che ricordiamo, anche al Sindaco di Susegana, è che oggi non c'è nessun blocco dei lavori che crei danni al traffico “normale”, ma semplicemente ci si è fermati prima che potesse succedere il disastro, visto che la viabilità provvisoria prevista dal progetto ANAS ha molte criticità, che il Sindaco Scarpa e gli amici industriali dovrebbero studiare, prima di proporre manifestazioni che non faranno mai.
Il progetto ANAS infatti prevede infatti una viabilità alternativa durante i lavori con curve e contro curve a 90°, saliscendi ed immissioni ardite con un ponte Bailey da 120m, che verrebbe fermato in caso di piene superiori ai limiti progettuali (tempi di ritorno 5 anni).
In questo caso il traffico verrebbe rinviato sulla viabilità esistente (!!) cioè facendo il giro per Ponte di Piave e Ponte di Vidor, il che dimostra che nessuno ha ben capito cosa potrebbe succedere se i lavori continuassero a procedere con l'andamento lumacoso attuale e ci fossero alcune grosse piene.
Si tenga conto che in 8 mesi le tubazioni in alveo sono gà state spazzate via tre quattro volte...

Terzo elemento riguarda la tutela archeologica che è obbligatoria sia per i privati che per il pubblico (che non può sempre far finta di essere esonerato dalle leggi che lui stesso promuove): il ponte in legno, precedente quello attuale è noto come posizione ed interasse dei pali ed è soggetto a tutela, mentre, solo le denunce di Perin e poi nostre, hanno portato in evidenza tale mancanza che, oltre che sanata con un controllo archeologico adeguato, va sanzionata in modo esemplare con sostituzione del RUP, chiaramente non adeguato a comprendere quale procedura dovesse essere individuata per il progetto.

Altro forte elemento di criticità, di cui è “colpevole” anche la Soprintendenza che ha approvato il progetto statico (credo senza ben comprenderlo) è che la soluzione progettuale di ANAS stravolge lo schema statico del ponte in cemento armato “a tre cerniere” dell'ing. Miozzi e lo rende un ponte ibrido con pile portanti e nuovo impalcato in ferro e calcestruzzo su cui, come abbellimento posticcio appoggeranno i parapetti, e senza più alcuna funzione per l'ardita (per il tempo) strutture ad arco Mounier. In pratica è come se su un edificio storico fosse autorizzata una copertura in ferro e calcestruzzo, tenendo la struttura originale in legno come elemento accessorio ed aggiungengo i coppi sopra le lamiere: un pasticcio di compromesso che non tutela e nemmeno è troppo funzionale per lo scopo. Il peggio del peggio...

Il rischio ulteriore, molto forte con un ribasso come quello dell'Appaltatore, è che, in corso lavori, emergano “imprevisti” problemi sulla struttura in c.a. ad arco che sarà danneggiata dalle demolizioni dell'impalcato con ritardo nei lavori ed aumento dei costi. Al danno si aggiungerebbe la beffa!

La sospensione attuale consentirà, oltre che di sanare l'insanabile cioè l'ignoranza delle leggi, di mitigare l'andamento lento lentissimi dei lavori che in metà del tempo contrattuale ha svolto solo il 5% del lavoro. I motivi saranno annacquati tra archeologia, bonifica bellica e carenze istruttorie, ma certamente alla fine non sarà colpa di nessuno, come buona pace dei Sindaci che nulla sanno e nulla fanno per informarsi se non tirare la giacchetta ai loro referenti politici regionali tipo la Scarpa con Zaia.
Almeno il Sindaco Szumsky ha avuto il buon senso di dare spazio alle informazioni (parziali) che abbiamo tentato di dare con i Comitato Imprenditori Veneto 2000.

Ultimo elemento che sottolineaiamo è che il fiume PIAVE sembra il Far West dove comanda chi urla più forte, che non è la Regione Veneto:
  • nell'alto Piave, ENEL fa quello che vuole ed “asfalta” il Boite con tutte le carte in regola (secondo loro) uccidendo per 10 anni il fiume
  • sempre in alto Piave la Regiove Veneto (assessore anche bellunese!) sta seccando i torrenti per le minicentrali idroelettriche
  • nel medio Piave da sempre i cavatori dettano le regole ai loro eletti e sono giunti a profondità da record (oltre 13m) proprio poco a valle di Ponte Priula senza che mai nessuno si accorgesse di nulla (forse la ghiaia vola?)
  • nella Piave manca l'acqua e la Regione si tiene in cassetto un piano di gestione da ormai sei-sette anni perchè non sa come gestire gli opposti interessi di cavatori e agricoltori
  • nella Piave manca la manutenzione dell'alveo e si continua a concedere di scavare in acqua ghiaia pulita perchè l'altra non è conveniente


Se questo è quello che intendono, coloro che chiedono più competenze allo Stato, dimostrare di saper far meglio, è opportuno che ci capiamo bene “su chi fa cosa”, perchè altrimenti vale la pena chiedere di essere annessi …. all'Austria o alla Svizzera.


Cordiali saluti
p. la sezione di Treviso
il presidente
Romeo Scarpa

martedì 24 ottobre 2017

SULLO STATO DEI COMITATI (o della sinistra o dell'alternativa.. fate vobis)

Devo ammettere di aver gravemente sottovalutato il problema e di essere molto sospreso da quanto radicati restino i “residui del passato” nell'animo di molti, che si impegnano per il miglioramento/cambiamento della società e dell'ambente.

Questo non sarebbe nemmeno il male peggiore, se il ricordare la storia servisse a non ripetere gli errori, mentre vedo che c'è un gusto (che ritengo suicida) nel riproporre schemi e questioni “antiche”, anche oltre gli obiettivi comuni, che pur ci sono e sono urgenti.

L'esempio attuale è la questione della Superstrada PEDEMONTANA VENETA, che è un gravissimo problema che ha già devastato il vicentino e sta devastando il trevigiano.

Mi pareva utile, anzi lo credo ancora e sempre di più essenziale, riunire l'esperienza dei comitati del vicentino con quelli dei comitati da poco nati nel trevigiano e quindi sono stato da subito fautore di contatti con il COVEPA, che è sul tema da molti anni, come pure mi pare essenziale avere rapporti di collaborazione con quei partiti (M5S, SI e Pd cioè Zanoni) che sul tema non sono proprio favorevoli tout-court all'opera.

Il Comitato NO PEDEMONTANA di Treviso, di cui facciamo parte, ha appena finito di fare varie iniziative sia su territorio (ad Altivole) che in città, ma nella pattumiera di FB vedo salire una tensione che non è giustificata solo dalla diversità di opinioni sul tema o sulle strategie, ma da rancori più profondi, che sarà bene cercare di dissolvere una volta per tutte.
L'alternativa è quella di sprecare energie, non per contrastare l'opera Pedemontana ed i suoi promotori SIS+Zaia, ma dire che “io sono meglio di te” o “tu sei più venduto di me...”, gioco che credo si facesse alla scuola materna.

Era già successo per l'iniziativa di Andrea Zanoni che aveva fatto gazebi dove si chiedeva di “finirla”, ma la scintilla che ha fatto deflagrare un contrasto da tempo latente non sono state le differenti visioni sui percorsi alternativi, né le diverse strategie di contrasto dell'opera, ma alcune considerazioni di metodo ed opportunità su un'iniziativa del CSO Django nei confronti della Lega Nord alla periferia di Treviso.

E' ben vero che il CSO Django è libero di “desalvinizzare” tutto quello che vuole quando vuole, ma dovrebbe porsi almeno la domanda se è opportuno farlo il giorno prima del referendum, quando Salvini non è nemmeno in loco e prima di un un incontro con tutti i Comitati che avrebbe meritato migliore copertura di stampa, visto il tenore dei relatori e degli intervenuti.

Si è preferito (cioè quelli del CSO Django hanno preferito) una loro specifica iniziativa rispetto al progetto costruito da tutti e così la visibilità mediatica (con tutti gli stravolgimenti che usualmente vengono fatti in questo caso) è andata alla desalvinizzazione.
Un volantinaggio con fumogeni, nella sostanza innocuo, è passato come un assalto all'OK Corral per i media, ma questo è un dato che va considerato, per cui le azioni (anche le più sacrosante) devono poi sottostare a queste regole (non giuste), ma che ci sono e ci sono sempre state.
Tutti i soldi messi da Zaia nella propaganda al referendum sono andati ai media locali, mica in beneficienza e quindi questo è il logico ritorno...

Direi, a posteriori, quindi che l'iniziativa del CSO Django, per quel che riguarda il convegno sulla Pedemontana, è stato un grandissimo autogol, anzi una doppietta di autogol nel miglior stile di Niccolai, mitico difensore dle Cagliari anni '80.

Stupirsi quindi delle critiche e reagire in modo piccato (“siamo solo noi quelli che hanno il coraggio di attaccare la Lega...” o di fare certe “azioni”) non mi pare un buon modo di condividere un percorso, ma, come spesso accade (e come mi dicono è sempre accaduto in passato) è il modo che dà fastidio e fa sembrare quasi ricercate queste coincidenze (che per me restano solo stupide coincidenze, che però fanno la storia e le storie).

Se vogliamo chiarire sia questo che il passato, anche remoto (Dal Molin e non so che altro), siamo pronti ad un confronto con tutti da Zanoni al COVEPA, ai Beati Costruttori di Pace fino a tutti i centri sociali del mondo, altrimenti saranno inevitabli le divisioni ed i distinguo perchè nessuno accetta di fare un percorso con chi ti tira, a forza, su una strada, che consideri non fruttuosa.

Non vuole essere un discorso paternalistico, né da buon padre di famiglia, ma un discorso di chiarezza perchè siamo tutti amici, ma la politica si fa e si pratica per avere dei risultati nel breve1, medio e lungo periodo.
Altrimenti si fanno provocazioni, azioni, flash mob, contestazioni: tutto bello e sacrosanto, ma ricordando che a Treviso non è mai stato questo non è mai stato un buon viatico per nulla che abbia un seguito rilevante perchè la città è molto borghese e piccina e non da oggi.

Sono disconsi triti e ritriti, sentiti mille volte, che si possono fare per i comitati come per la sinistra in generale.

Non è ora di risolvere la questione una volta per tutte con onerstà intelettuale e senza vecchi pregiudizi?

Fatemi sapere perchè cose da fare ce ne sono molte e non è detto che dobbiamo farle per forza insieme.

Con cordialità e rispetto.
p. la sezione di Treviso
il presidente
Romeo Scarpa
1Che a noi ed a me in particolare non interessa