"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

sabato 27 marzo 2010

LASCIATE STARE STRADA DEL CORNAINO...

Martedì sera abbiamo saputo che l'Amministrazione Comunale intende approvare durante il prossimo Consiglio Comunale del 31-3 p.v. il progetto preliminare di Strada (non via) del Cornaino a Santa Bona per una spesa di quasi trecentomila euro.
Stavamo discutendo nei locali della Parrocchia di Monigo sulla lettera del 22-3 dell'Assessorato LL.PP. che spiegava di non avere i fondi ed il tempo per l'esproprio di un angolo di terreno per fare una rotatoria completa tra SS. Feltrina e via Cisole, ma invece si faranno i..

Non abbiamo visto il progetto predisposto, ma il solo titolo fa temere il peggio e basta l'esperienza di via Sovernigo per diffidare!
Strada del Cornaino non ha bisogno di alcun allargamento; al massimo serve una pista ciclabile, un parcheggio per il cimitero, i sottoservizi ed un rifacimento del manto.


Non si tratta certamente di un intervento essenziale ed è difficile intuire la logica puo' dare priorità ad un simile intervento su una strada a senso unico di campagna che dovrebbe essere solo tutelata come residuale testimonianza del nostro paesaggio perduto. Un allargamento che non serve e porterà solo maggior traffico piu' veloce, complicando non poco le due immissioni sulle strade che via del Cornaino collega.
I modelli del mobility manager hanno verificato tale problemino?
Non ci sono spiegazioni logiche e siamo convinti che anche in questo caso, qualche piccolo ras di quartiere avrà “sensibilizzato” la giunta, salvo poi “pentirsi” ad intervento completato, come ha fatto il Consigliere Moretto per via Sovernigo.

Chiediamo ai Consiglieri comunali tutti di richiedere il rinvio dell'intervento su strada del Cornaino e lo storno della somma prevista per realizzare una rotatoria come dio comanda sull'incrocio Feltrina-Cisole.
Invitiamo anche l'Assessore Basso ad avviare le procedure di esproprio per parte dell'area Eredi Carniato (fu Poldo) che consente di realizzare una rotonda seria e non una “porcheria” come quella predisposta ed approvata, prima di dover strillare per altri incidenti e piangere per altri morti.


Chiediamo ai Cittadini che hanno sottoscritto la petizione per la rotatoria su Feltrina-Cisole di partecipare al Consiglio Comunale del 31-3-2010 per esprimere tutto il loro dissenso per tali (assurde) decisioni, che contraddicono quanto scritto dallo stesso Assessore il 22-3 u.s. relativamente all'impegno per “ridurre il differenziale temporale tra la rotatoria parziale ed il suo completamento” sulla Feltrina.

SALVIAMO STRADA DEL CORNAINO


sabato 20 marzo 2010

VILLA FRANCHETTI E FONDAZIONE (IMMOBILIARE) CASSAMARCA

Il Terraglio poteva diventare un parco, poteva essere un'attrazione turistica. poteva....
Ora il Terraglio, strada di straordinaria importanza storica e culturale, sembra destinato a diventare un'ennesimo anonimo stradone intasato dal traffico, che sarà meglio raddoppiare ad est e magari anche ad ovest!!.

Il progetto di legge presentato nel 2007 è una foglia di fico per molti, che teoricamente disquisiscono di "valorizzazione..." e poi dal lato pratico “lavorano” proprio finalità opposte.

In questo desolante panorama politico, dove poche voci dicono quello che pensano, operano anche “strani” soggetti, che, con lo scudo di una presunta “pubblica utilità”, si comportano come promotori immobiliari, decidendo la politica urbanistica dei Comuni.
Gli accordi di programma che Fondazione Cassamarca ha stipulato con i comuni di Preganziol e Casier propongono un intervento di fortissimo impatto urbanistico assolutamente scoordinato dalla viabilità esistente e futura (SMFR) e passano, nella sostanza, al di sopra della testa dei cittadini, delegando le scelte ad un gotha che ai autoperpetua da 25 anni nell'acquiescenza di chi dovrebbe essere delegato da noi a governare.

Italia Nostra, sezione di Treviso, intende approfondire pubblicamente la problematica di Villa Franchetti e dell'ex area Secco, come simbolo di come si trasforma una zona di particolare pregio ambientale ed architettonico del territorio in assenza di contradittorio.
Chiederemo pubblicamente a tutti coloro che condividono tale preoccupazione di unirsi per valutare il progetto della Fondazione Bancaria, dove la valorizzazione del patrimonio comune sembra l'ultimo dei pensieri del promotore...

In fondo non siamo “paròni a casa nostra”!!
Quindi almeno la discussione sui progetti del Principe sarà possibile, o no?

IL (progetto del) PARCO DEL TERRAGLIO


Nel febbraio 2007 un gruppo eterogeneo di Consiglieri Regionali (da Atalmi a Sernagiotto passando per Bettin, Bottacin, Causin, Bond, ecc..) presentano un Progetto di Legge per “l'istituzione del Parco del Terraglio”.
Considerando l'antica bellezza, il numero ed il valore delle ville e dei loro parchi, il nome con cui era chiamato (“giardino di Venezia”), si poteva pensare che la proposta fosse finalmente un riconoscimento dell'importanza storica e culturale di questo antico percorso: la prima strada di terra costruita dalla Repubblica, tesa ad espandersi anche in terraferma, a costruire lo “Stato di Terra”.
Certamente non è facile immaginare un “Parco del Terraglio”: abitazioni, negozi, supermercati, grandi e piccoli alberghi hanno fatto scomparire il paesaggio agricolo che esisteva tra una villa e l'altra e, soprattutto, 40.000 automezzi che ci passano quasi ogni giorno, festivi esclusi.
40.000 automezzi sono 1.166 all'ora, 27 al minuto, 1 ogni 2 secondi, mediamente, cioè giorno e notte. Nelle ore di punta: un caos!
La Regione ha un rimedio: fare SMFR (che significa Servizio Metropolitano Ferroviario Veneto): un servizio che collega il Trevigiano con il polo di Venezia, veloce, frequente, con nuove stazioni, eliminazione dei passaggi a livello.
E poi c'è il Terraglio Est su cui convogliare il traffico pesante. Peccato che abbia alcune strozzature, che passi per il centro di Dosson e che faccia fatica ad innestarsi nella tangenziale di Treviso, che sia troppo stretto, ma c'è (il progetto).
Per ora, per inciso, anche SMFR è un progetto ed i pendolari conoscono bene come funziona l'attuale servizio ferroviario.
Anche il Progetto di Legge resta un progetto: conclusa la legislatura sarà chiuso in un cassetto e lì resterà.

Ne sentite per caso parlare in campagna elettorale?

L'articolo è stato inviato ai quotidiani che o l'hanno ignorato (Tribuna) oppure l'hanno tagliato (il Treviso) in modo da renderlo incomprensibile... Berto è anche diventato Presidente di Legambiente... Per fortuna che ho spedito la mail dal sito di Italia Nostra. La qualità dell'informazione è grande!!