"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

mercoledì 7 luglio 2021

MIGRARE E' IL NOSTRO DESTINO


La temperatura verso fine secolo (2100 D.C.) è proiettata verso la soglia di 4°C di media al di sopra della temperatura considerata sicura per non alterare in modo irreversibile gli ecosistemi attuali.

I negazionisti climatici affermano che “non c’è alcun cambiamento climatico per la Terra perché si tratta di cicli, che si sono già presentati sulla Terra… e quindi non possiamo fermare il progresso.”

Purtroppo entrambe le affermazioni sono vere, ma con alcune precisazioni sulla tesi negazionista non sono trascurabili:

  • 14-15 milioni di anni fa la temperatura media sulla Terra era di 4°C superiore a quella attuale e la Terra esisteva ancora con calotte polari più piccole ed un livello del mare di circa 10-20 metri più alto di oggi;
  • l’homo sapiens compare sulla terra circa 250.000 mila anni fa.

Il problema quindi non è dire se la Terra “sopravviverà” all’alterazione dei cicli fondamentali (carbonio, fosforo, azoto e acqua), ma se sopravviverà la specie umana come la conosciamo oggi.

Non c’era nessuno dei nostri antenati nel Pliocene e quindi su questo non abbiamo esperienza, ma possiamo ben guardare a quanto succede ai nostri amici migranti per capire cosa succederà a noi (o ai nostri figli o ai nostri nipoti) quando il nostro territorio si inaridirà per mancanza d’acqua ed eccesso di calore.

Migreremo a nord, se…. un nord ci sarà ancora.

E qui mi torna in mente l'antica saggezza che ti ricorda di fare gli altri quelli che vorresti facessero gli altri a te.

Non c'è speranza.

BIG GREEN FICUS LEAF?


La promozione delle proprie attività e del proprio lavoro è un’arte che il nostro molto amato Governatore ha ben insegnato ai suoi referenti locali: una buona immagine ed una buona comunicazione valgono molto di più di mille fatti reali.

Venire a conoscenza che TREVISO è tra le 5 città finaliste dell’EUROPEAN GREEN LEAF AWARD 2022 mi incuriosisce perché, vedendo la realtà da qui, o la percezione che ho è errata (possibilissimo) oppure si tratta di un’operazione di marketing ben strutturata.

Se penso alle politiche attive della Giunta Manildo per l’ambiente, posso anche concordare che la Giunta Conte stia facendo di più: il quasi nulla del centrosinistra è difficilmente eguagliabile ed infatti Conte non perderà al primo turno come fece il rappresentante del centrosinistra, che deluse tutti già alla nomina dei suoi assessori.

Mi pare però di ricordare che sulla raccolta differenziata ci fu un ritardo di circa 10-15 anni da parte delle giunte leghiste ante Manildo: oggi invece gli stessi eredi di Gobbo e Gentilini si fanno vanto di una gestione  “riciclona”, anche con le raccolte rifiuti promosse da altri!

 Pensare che Treviso sia una delle 5 città (tra 20mila e 100mila) abitanti migliori ambientalmente del continente europeo mi stupisce non poco, ma forse siamo messi proprio male in Europa.

Tra i fatti che Manera e Conte NON hanno certamente raccontato alla prestigiosa giuria del GREEN LEAF (foglia verde) ci saranno questi temi:

a)       un piano di ampliamento di un aeroporto da 20 milioni di passeggeri/anno in area SIC ZPS e con voli che passano da anni radenti sopra Quinto ed in futuro sopra Treviso;

b)      una cava ai confine del Comune (Morganella) che viene approfondita sotto falda fino a 60m con pericolo di cross contamination;

c)       adesione acritica (se non genuflessa) a leggi regionali e nazionali sulla densificazione edilizia, che favoriscono i grandi proprietari e mettono l’un contro l’altro i cittadini (vedi Ca’ delle Alzaie o le decine di mostricciatoli cubici). Forse la forestazione è quella prevista da Boeri in riva al Sile?

d)      i nuovi tratti di superstrade che vengono progettati da 30 anni (Terraglio est e IV lotto) invece che utilizzare in modo completo le strade esistenti (leggi A27).

e)      un ente parco Sile gestito come un’oasi per la gestione del piccolo potere più che per la difesa della biodiversità e dove le piste ciclabili ed il turismo sono la priorità rispetto alla conservazione della biodiversità

f)        il “regalo” a privati cittadini di risorgive da sempre pubbliche come fatto a Monigo

g)       le varianti concesse in deroga per poter costruire anche due piani interrati in pieno centro, favorendo problemi statici e problemi idraulici per mancanza di valutazione preventiva dei problemi idrogeologici (ex Questura)

Ovviamente la replica sarà che sono tutti indicatori che non erano previsti, ma è proprio per questo che i premi vanno pesati per quello che sono ed i veri giudizi vanno dati sulla politica ambientale generale di un Comune e non su iniziative, che sanno di greenwashing da miglia e miglia di distanza-

Non voglio quindi andare oltre perché è facile affermare che dico sempre le stesse cose, ma è altresì abbastanza evidente a chi non ha proprio gli occhi foderati di prosciutto, che l’obiettivo di questa politica è dare una patina di verde alla propria azione.

Su questo Conte è molto più abile di Manildo: ascolta tutti (non le associazioni che sono brutte e cattive), dice a tutti che hanno ragione e  che si terrà conto delle loro osservazioni (vedi i demenziali sottopassi su viale Orleans), ma …. alla fine non succederà nulla.

La politica leghista utilizza i metodi “romani” , quelli del divide et impera…. si muove facendo un po’ dove non ci sono grandi interessi, ma poi, al momento di fare vere operazioni che potrebbero dare risultati significativi, tira fuori una bella BIG GREEN FICUS LEAF.

A trevigiani basta ed avanza, come ai Veneti basta quello che dice San Luca da Covid.

VIVA L’ITALIA (non ITALIA VIVA)

PAC E BIODINAMICA


Lo scopo di queste riflessioni è nella mia intenzione di promuovere in maniera reale quella che si definisce TRANSIZIONE ECOLOGICA, ma che fino ad oggi appare solo una definizione di comodo per poter spendere soldi che l’EUROPA presta o regala dopo la pandemia COVID.

La modalità di promozione un chiarimento sul concetto di TRANSIZIONE ECOLOGICA è quello di un’informazione che evidenzi le questioni in gioco proponendo soluzioni, anche alternative, con i loro rispettivi problemi, senza però arrivare alla pura propaganda, che non aiuta nessuna, ma divide le persone in tifosi più che in esseri in grado di ragionare.

Un tema di confronto è certamente il modo in cui sono stati spesi i soldi dell'Europa per il PAC (Programma Agricolo Comunitario) dell'ultimo decennio.

Una risposta, misconosciuta ed anche presa in giro, riguarda l'AGRICOLTURA BIODINAMICA, tema su cui vorrei fare chiarezza sentendo chi pratica questo modalità di coltivare.

Per gli agronomi biodinamici "il suolo è il centro dell’ABD e la prima domanda che ci facciamo è “quanta vita c’è in questo suolo?”; tra piante e terreno c’è una relazione reciproca e non univoca: da una parte la pianta trae dal suolo gli elementi che le servono, ma anche restituisce tramite gli essudati … ci sono processi biochimici, che in un suolo vivo, portano alla trasformazione di sostanza organica per arrivare ad humus… se non ci sono organismi, funghi, etc.. posso dare tutta la sostanza organica che voglio, ma non succede nulla."

  • la prima riflessione riguarda l’inquinamento delle acque e la circolarità del processo BD dove la piante utilizza il terreno per crescere, restituendo essudati che portano a trasformare il materiale organico aggiunto che si metabolizza… Quando questo non succede il materiale organico permea e si diluisce nelle falde superficiali creando un inquinamento che cresce al crescere della quantità aggiunta, che sarà tanto maggiore quanto meno il suolo è vivo.  
  • interessante la questione che l’aumento di solo 1% della quantità di humus prodotto (non raggiungibile con AC o AB) comporta una sottrazione di CO2 pari ad 1 ha di foresta che impiega 50 anni a crescere.

“La pianta non ha bisogno di nulla… è autonoma dall’uomo, ma ci deve essere un terreno in equilibrio, vivo… Se non c’ questo equilibrio, la pianta va assistita….” 

  •  questa affermazione pare andare contro tutto quello che mi pare di sapere sull’agricoltura per come viene raccontata; nella viticoltura, dopo ogni pioggia, c’è l’ansia di “proteggere” le piante dilavate dai loro protettivi di sintesi o biologici (ma sempre velenosi). Perché non si investono soldi e conoscenze per portare in equilibrio il terreno, riducendo le “aggiunte esterne di assistenza”? Come si fa? Sono pratiche sostenibili e con quali lati negativi (minor produzione? costi?) o è solo più comodo farlo perché è come andare dal medico e farsi prescrivere una pastiglia per un tipo di dolore, senza cambiare la posizione scorretta in cui si sta seduti?

“ABD vuole ripristinare la fertilità del suolo e ridare la corretta relazione pianta-terreno”

  • se fossi un agricoltore sarei entusiasta di un programma che tende a valorizzare la mia proprietà in questo modo. Solo una mente disturbata può pensare di produrre qualcosa di buono e sano partendo da un qualcosa di sterile… La sensazione è che si sia persa la conoscenza “antica” di cos’è la terra, sostituendo quel sapere che derivava dal contatto quotidiano con il suolo con la tecnologia che dà risposte ai sintomi, senza dare però soluzioni ai problemi.
  • Dov’è il punto nascosto di questo ragionamento, al di là degli enormi interessi economici? Le persone (che hanno qualche soldo) stanno arrivando a capire che è meglio mangiare/bere meno, ma avere un prodotto vero da digerire…Restano quelli che non hanno soldi e che devono mangiare il prodotto industriale…I frutti del biologico e/o del biodinamico sono solo per i ricchi?

Cos’è la vita presente nel suolo? Batteri, funghi, alghe, …. lombrichi. Se mancano i batteri, mancano i lombrichi… se manca un anello, manca la completezza della relazione.

Nel 1929 Steiner diede delle ricette ad agricoltori non laureati o istruiti per una produzione di una sostanza in grado di riportare la vita nel terreno. Partiva dal fertilizzante principe (letame da rumine della mucca) per arrivare tramite il famoso corno messo a riposare nel terreno e poi tramite la miscelazione con acqua tiepida ad un formulato semplice che non era altro che una moltiplicazione naturale di battere fermentativi e rigenerativi

  • Chi può pensare che un suolo sterilizzato ed asettico produca qualcosa di nutriente e sano? Come si è modificato nel tempo il gusto di tutti noi? Come mai ci sono moltissimi casi di allergie alimentari?
  • come può essere rispettata la parte storica dell’agricoltura BD facendo una divulgazione rigorosa a livello scientifico, lasciando anche gli aspetti mistici a chi vuole dar loro credito? La scienza deve sempre rispettare quello che non capisce perché non sempre siamo in grado di capire ora; magari capiremo…. Tolomeo era uno scienziato ed anche Galileo era uno scienziato: tempi diversi e teorie contrapposte.

Nel settore vitivinicolo, l’esperienza di utilizzo di tecniche BD lo dà la Francia, che non ammetterà mai, né pubblicizzerà questa metodologia, ma promuove il risultato di una frutto e di una fermentazione con profumi e gusti differenti da territorio a territorio.

  • pensiamo di poter competere a livello mondiale con chi può piantare milioni di ettari e produrre prosek o prosekin uguale al nostro per via sintetica? Faremo una gara sulla qualità  o sulla quantità? O siamo noi che speriamo di produrre sempre più prosecco con meno impegno e fatica verso il suolo?
  • ·a livello regionale esistono contributi o programmi per diminuire l’uso di prodotti fertilizzanti sintetici e migliorare la qualità del suolo? I dati su circa un decennio di finanziamenti europei PAC non sono per nulla incoraggianti (vedi articolo): forse sarebbe opportuno chiedere un vero impegno su questo fronte…

La qualità del letame prodotto dagli animali è scarsa… ci sono alternative in corso di sperimentazione. Il ciclo tra mucca, fieno, letame, suolo, pianta è stato alterato. La mucca è diventata una macchina da latte che viene venduto a prezzi stracciati per competere con il latte prodotto in modo industriale.

·       La logica del mercato regolatore che produce il bene al prezzo più conveniente per l’utilizzatore finale è una truffa perché viene alterato il bene venduto (latte) ed il mezzo di produzione (mucca) per massimizzare solo il profitto. Questa politica viene difesa e premiata in Europa? Ci sono alternative?

Serve soprattutto che l’agricoltore resti connesso con il terreno, con il suo terreno per tornare a comprenderlo ed a verificare la sua salute.

venerdì 2 luglio 2021

LEGA VERDE O LEGA LADRONA (ora che sei amica di ROMA)?

Quando gli interessi economici e di potere sono rilevanti, la politica “lavora”, mentre quando sono gli interessi ambientali a diventare centrali tutto diventa “difficile”: è questa la riflessione che mi viene dopo aver letto le gesta del sen. Stefani, le dichiarazioni dell’assessore De Berti ed aver constatato che sono 40 anni che chiediamo di aprire A27 invece di fare altre strade, senza alcun esito.

 


E’ da tempo che Regione Veneto si è alleata con ANAS, la più romana delle istituzioni operative, a livello di scelte infrastrutturali ed è una scelta puramente di convenienza e potere per i due enti, che ambiscono a costruire/gestire nuove strade per dimostrare che la transizione ecologica non è solo piantare alberi, ma resta sempre il sacro vincolo dell’asfalto nero ad unire gli interessi (cavatori, costruttori, grandi elettori, prenditori).

Il sen. Stefani, che sarà anche un “libbberale” in economia si premura di presentare un emendamento al Decreto Semplificazioni per consentire a Concessioni Autostradali Venete (CAV) di gestire/costruire autostrade in Veneto e Friuli VG, invece che mandare in gara europea la concessine trentennale di A4, ben sapendo che una nuova società Società Autostradale Alto Adriatico (SAAA) incorporerà tutto, se i pescecani non litigherano..


 Da questa sintesi si capisce che:

  1. il tanto decantato LIBERO MERCATO vale solo per i lavoratori precarizzati, ma non per chi gestisce autostrade…. Una concessione di 30 anni, che è una gallina dalle uova d’oro e che nessuno vuole mandare in mani straniere, anche se il dogma della concorrenza lo imporrebbe. Fottiamo l’Europa in nome della padanità? 
  2.  Scommetto che i rappresentanti delle società di gestione (CAV e SAAA) sono di nomina strettamente politica; certamente saranno i più competenti nel loro settore, come si conviene oggi, ma anche non sgraditi (o “amici” per le malelingue) verso chi li elegge; avranno certamente la massima attenzione per le loro società e per gli interessi dei cittadini; i loro padrini politici avranno la loro riconoscenza, ma non mi permetterei mai dire che cercheranno di essere riconoscenti perché i sistemi degli appalti gonfiati o delle mazzette, sono cose del passato, vero? 
  3.     un’altra questione è la pervicacia con cui Regione Veneto e Veneto Strade portano avanti progetti vecchi di 30 anni e sostanzialmente inutili come il TERRAGLIO EST ed il IV LOTTO DELLA TANGENZIALE DI TREVISO.  Possono fare tutte le simulazioni che vogliono, gli studi tecnici più sofisticati al mondo, ma il risultato sarà sempre che questi 7-8 chilometri di superstrade che costano oltre 100 milioni di euro, non servono a nulla. La stessa Lega, quando era Nord, era contraria (chiedete all’assessore Pelatino già allora)…    Oggi che sono diventati nazionalisti (W ANAS e W ITALIA) la Lega nonNord li promuove con una faccia di bronzo, che è pari solo a quella del consigliere che è stato trombato per aver chiesto i ristori COVID nonostante lo stipendio da consigliere regionale (leggasi Riccardino, cuor di gattopardo).
 

Non si tratta di dare argomentazioni contro queste opere inutili, si tratta solo di dire che la LEGA ITALIA è al potere per fare affari e non c’è alcuna rivoluzione VERDE che può essere gestita da questi soggetti…

Salvo che il verde non si riferisca al colore del dollaro USA (E GETTA) e ritorniamo alla questione sul perchè la LEGA sia di lotta e di governo (dei soldi).