La promozione delle proprie attività e del proprio lavoro è un’arte che il nostro molto amato Governatore ha ben insegnato ai suoi referenti locali: una buona immagine ed una buona comunicazione valgono molto di più di mille fatti reali.
Venire a conoscenza che TREVISO è tra le 5 città finaliste dell’EUROPEAN GREEN LEAF AWARD 2022 mi incuriosisce perché, vedendo la realtà da qui, o la percezione che ho è errata (possibilissimo) oppure si tratta di un’operazione di marketing ben strutturata.
Se penso alle politiche attive della Giunta Manildo per l’ambiente, posso anche concordare che la Giunta Conte stia facendo di più: il quasi nulla del centrosinistra è difficilmente eguagliabile ed infatti Conte non perderà al primo turno come fece il rappresentante del centrosinistra, che deluse tutti già alla nomina dei suoi assessori.
Mi pare però di ricordare che sulla raccolta differenziata ci fu un ritardo di circa 10-15 anni da parte delle giunte leghiste ante Manildo: oggi invece gli stessi eredi di Gobbo e Gentilini si fanno vanto di una gestione “riciclona”, anche con le raccolte rifiuti promosse da altri!
Pensare che Treviso sia una delle 5 città (tra 20mila e 100mila) abitanti migliori ambientalmente del continente europeo mi stupisce non poco, ma forse siamo messi proprio male in Europa.
Tra i fatti che Manera e Conte NON hanno certamente raccontato alla prestigiosa giuria del GREEN LEAF (foglia verde) ci saranno questi temi:
a) un piano di ampliamento di un aeroporto da 20 milioni di passeggeri/anno in area SIC ZPS e con voli che passano da anni radenti sopra Quinto ed in futuro sopra Treviso;
b) una cava ai confine del Comune (Morganella) che viene approfondita sotto falda fino a 60m con pericolo di cross contamination;
c) adesione acritica (se non genuflessa) a leggi regionali e nazionali sulla densificazione edilizia, che favoriscono i grandi proprietari e mettono l’un contro l’altro i cittadini (vedi Ca’ delle Alzaie o le decine di mostricciatoli cubici). Forse la forestazione è quella prevista da Boeri in riva al Sile?
d) i nuovi tratti di superstrade che vengono progettati da 30 anni (Terraglio est e IV lotto) invece che utilizzare in modo completo le strade esistenti (leggi A27).
e) un ente parco Sile gestito come un’oasi per la gestione del piccolo potere più che per la difesa della biodiversità e dove le piste ciclabili ed il turismo sono la priorità rispetto alla conservazione della biodiversità
f) il “regalo” a privati cittadini di risorgive da sempre pubbliche come fatto a Monigo
g) le varianti concesse in deroga per poter costruire anche due piani interrati in pieno centro, favorendo problemi statici e problemi idraulici per mancanza di valutazione preventiva dei problemi idrogeologici (ex Questura)
Ovviamente la replica sarà che sono tutti indicatori che non erano previsti, ma è proprio per questo che i premi vanno pesati per quello che sono ed i veri giudizi vanno dati sulla politica ambientale generale di un Comune e non su iniziative, che sanno di greenwashing da miglia e miglia di distanza-
Non voglio quindi andare oltre perché è facile affermare che dico sempre le stesse cose, ma è altresì abbastanza evidente a chi non ha proprio gli occhi foderati di prosciutto, che l’obiettivo di questa politica è dare una patina di verde alla propria azione.
Su questo Conte è molto più abile di Manildo: ascolta tutti (non le associazioni che sono brutte e cattive), dice a tutti che hanno ragione e che si terrà conto delle loro osservazioni (vedi i demenziali sottopassi su viale Orleans), ma …. alla fine non succederà nulla.
La politica leghista utilizza i metodi “romani” , quelli del divide et impera…. si muove facendo un po’ dove non ci sono grandi interessi, ma poi, al momento di fare vere operazioni che potrebbero dare risultati significativi, tira fuori una bella BIG GREEN FICUS LEAF.
A trevigiani basta ed avanza, come ai Veneti basta quello che dice San Luca da Covid.
VIVA L’ITALIA (non ITALIA VIVA)
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