"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

lunedì 29 febbraio 2016

TREVISO-OSTIGLIA: TAGLI ROBINIE E OCCASIONE PERSA

Abbiamo segnalato a COMUNE DI QUINTO, COMUNE DI TREVISO (rispettivi assessori all'Ambiente), PARCO DEL SILE e CORPO FORESTALE DELLO STATO Uff. Prov.le la nota che riporto di seguito per la TREVISO-OSTIGLIA.


Riceviamo segnalazione, per il tramite di un cittadino che ha chiamato la sezione WWF di Villorba e Treviso, che sono in corso lungo il tratto della Treviso-Ostiglia dei tagli, presumibilmente non autorizzati di piante da parte di privati.
Riteniamo che tale prassi non sia accettabile nel contesto di un Parco Naturale, dove il controllo della vegetazione non dovrebbe essere demandato allo “spontaneismo” dei privati, ma dovrebbe essere regolato da un serio piano di manutenzione con controlli e precise responsabilità.
La prassi del “taglio spontaneo” di alberi lungo l'ex ferrovia è una prassi consolidata, che sia le Amministrazione che l'Ente Parco Sile “tollerano” senza particolari problemi, anche dove la normativa lo vieta, perchè, di fatto, sostituisce l'intervento pubblico (ed i relativi costi) per mantenere il verde a corretta distanza dalle abitazioni.
Tutto questo ha dei risvolti deleteri da un punto di vista dell'educazione ambientale, perchè
  • tollera comportamenti privati vietati per cui il rispetto delle norme diventa un'opzione;
  • non mette a sistema questi “privati” che con corretta gestione e controllo potrebbero collaborare a tenere sotto controllo le piante
  • dà chiara evidenza della sostanziale incapacità dell'Ente Parco Sile (o dei Comuni fuori area Parco) ad essere gestori di un corretto piano di manutenzione
Segnaliamo inoltre che il taglio di qualche decina di robinie è un ben piccolo “reato” a confronto della devastazione che è stata fatta per realizzare in modo inconsulto l'attuale pista ciclabile, ignorando le segnalazioni ed i consigli delle associazioni (WWF insieme ad altre 18 associazioni tra cui ANS, Italia Nostra, LIPU, etc) che avevano sottoscritto una proposta unitaria per la realizzazione "compatibile" del tratto più lungo di pista ciclabile (quello Padovano).

Tale proposta avrebbe consentito la conservazione del “bosco lineare” e della sua funzione di (vero) corridoio ecologico; purtroppo di ciò non si è tenuto conto ed il bosco lineare è andato perduto.


venerdì 26 febbraio 2016

BUROCRATI DEL DETTAGLIO? TREVISO FA CAUSA AD ATS

Certamente l'amministrazione leghista dello scorso ventennio non brillava per formalità e quindi sono molti le "petole" che si è trovata la nuova giunta da risolvere (vedi la sede del mitico Parco del Sile senza agibilità) o l'attuale questione con ATS...

Diciamo che andare in contenzioso legale con il gestore del proprio acquedotto è un modo stupido di risolvere questioni banali, visto che mi pare sensato quello che afferma ATS (cioè che vadano scalati i costi di manutenzione a carico del proprietario sostenuti da ATS dal nuovo canone).
Non so se il canone (38.000 euro/anno) sia un prezzo di mercato, ma se è vero che nessun altro potrebbe andare al posto di ATS, diciamo che il coltello dalla parte del manico non ce l'ha Manildo, ma il duo Schiavon-Fighera.

Ma a Treviso servono questi soldi di affitto oppure servirebbe una vera collaborazione con ATS per fare finalmente qualche metro di fognatura?
Possibile che si debbe arrivare ad un contenzioso per la sede e non si è mai voluto mettere in discussione il rappresentante del Comune in ATS (credo che Schiavon sia targato LN)?
Possibile che il magico ufficio bilancio del Comune non abbia saputo trovare il modo di garantire liquidità ad ATS per avere prestiti per fare fognature in città??

E' terribilmente triste pensare alle energie (e soldi) spesi per cause legali che potrebbero piu' utilmente essere impiegate per depurare le nostre acqua dalla cacca di ,,,, maiali e non solo.

MORGANELLA: BRAVO TORRESAN, MA ADESSO COMPLETA L'OPERA...

Il Consiglio Comunale di Treviso (prima di insultarsi l'un l'altro come in una commedia di Ionesco) ha approvato all'unanimità la mozione di Giorgio Torresan (Lega Nord) contro l'approfondimento della cava Morganella.

Direi che è un evento: adesso è sufficiente andare da Zaia e Muraro per affondare finalmente tale progetto e chiedere la riconversione del sito.

Non è difficile, basta farlo.. siete tutti d'accordo.
 

CONTRADDIZIONI O PAROLE IN LIBERTA'?

La rubrica delle lettere è sempre interessante perchè ci sono degli aficionados che scrivono (anche correttamente e con buon senso), ma certe volte partono per la tangente...

Un caso è certamente il sig. Vittore Trabucco, noto pasdaran del 4° lotto della tangenziale di Treviso che augura a tutti buon enfisema perchè San Giuseppe soffre.
Il sig. Trabucco è spesso pubblicato dalla Tribuna di Treviso ed è un bene perchè maggiore è il numero delle opinioni maggiore è la democrazia. Serve però anche un confronto quando si citano dati oppure si esprimono giudizi perchè altrimenti non c'è possibilità di capirsi.


Nell'ultimo articolo di oggi (vedi allegato) ci sono alcune cose simpatiche a cui mi piacerebbe rispondesse perchè magari è stato il giornale (sempre colpa dei giornalisti) a tagliare:

1) "Siamo tutti ambientalisti di facciata": beh, direi che c'è verde e verde e credo che la truppa di San Giuseppe fautori della loro salvezza a discapito degli altri è di un verde diverso...
2) la fonte dei dati proposti (Bank of America Merryl Linch) è un'autorevolezza in materia di inquinamento ambientale? Forse qualche piccolo conflitto d'interesse c'è con il mondo di auto e aerei...
3) i dati esposti sono in grammi... ma di cosa??

Per il resto Trabucco ha perfettmente ragione: se non si inverte il trend i nostri figli saranno spacciati e dovranno emigrare perchè qui ci sarà il deserto fra 100 anni (forse anche prima).

La questione che non capisco veramente è come fanno questi rivoluzionari della tangenziale a coniugare la necessità della diminuzione delle auto con l'aumento delle strade...
Tutto è perfetto finchè ci parliamo addosso da soli?

mercoledì 24 febbraio 2016

COMUNICATO ALLE ASSOCIAZIONI A CUI INTERESSA IL SILE

L'altro giorno ho partecipato alla presentazione che si è tenuta presso l'auditorium della Provincia del progetto LIFE 14 NAT/000809 che è stato approvato dalla Commissione Europea per oltre 3 milioni di euro di interventi in co-finanziamento.

I partner sono Bioprogramm snc, Provincia di Treviso, Regione Veneto e Ente Parco del Sile (coordinatore del progetto) come emerge dalla sintesi del progetto (cliccate sul link se sapete l'inglese)

Come consiglieri dell'ente Parco Sile avevamo richiesto di conoscere tale LIFE in fase di progettazione, ma, come al solito, non abbiamo saputo nulla...
Anche la prima presentazione al Sant'Artemio è stata un'esposizione di politici in orario da pensionati e quindi il mio commento sul blog è stato piuttosto pepato, anche se riconoscevo che per la prima volta si parlava di spendere dei soldi per non fare piste ciclabili, che è stata l'unica occupazione di quanto ente “Parco Ciclabile”.

Stamane una funzionaria della Regione Veneto, sezione Parchi e Biodiversità mi ha chiamato chiedendo se potevamo organizzare insieme una presentazione di questo progetto.
Ho risposto, a nome di tutti, che noi, a differenza dei politici di professione, non godiamo nel far fallire i progetti se questi sono utili veramente per la biodiversità, ma pretendiamo che i soldi pubblici siano spesi in modo almeno utile.

Per questo ho proposto un incontro per il giorno LUNEDI' 14 MARZO 2016 alle ore 19 (o 20) presso la nostra sede, che si trova a Treviso in via Cornarotta (ex Scuderie di Palazzo Bomben Caotorta). La sala non è grandissima (ci stanno 30-35 persone) per cui Vi richiedo di darmi già una pre-adesione a questo incontro e diffondere questo messaggio tra altre associazioni che si occupano di ambiente in zona Sile.


AGRICOLTURA E PAESAGGIO: IL CASO "PROSECCO"


"SILIFFE", INCONTRIAMOCI E PROVIAMO A COLLABORARE

Questa mattina ha parlato con la Regione Parchi, Sezione Biodiversità, che si rammaricava del mio commento di ieri sul progetto SILIFFE presentato.
Ho chiarito che il mio rammarico è soprattutto per la situazione dell'ENTE PARCO SILE, gestito come un fortino, ma nulla posso dire sul contributo dei funzionari e dirigenti di Provincia e Regione, che anzi ieri mi sono apparsi i piu' brillanti, spiegando cose che non sapevamo (possibilità di uso dei fondi comunitari PSR).

Noi, definiti eco-terroristi dall'ex Presidente Pettenà, non siamo degli scemi e quindi abbiamo molto gradito l'invito a capire bene di cosa perla questo progetto, che forse per la prima volta parla di BIOVERSITA' PER IL SILE e non di piste ciclabili.

Siamo perfettamente disponibili ad organizzare un incontro per capire cosa si farà e come si puo' collaborare perchè il nostro fine non è di entrare nella "governance" del Parco, ma di non sprecare soldi come spesso fatto fino ad oggi.

Un plauso, un grazie  ed un merito quindi alla Sezione Biodiversità della Regione ed alla sezione Pesca della Provincia.

martedì 23 febbraio 2016

BURCI: FAR E DESFAR, ZE' TUTO UN LAVORAR...

Ecco un animale alloctono che devasta la zona... Chiamate le guardie di Torresan..

Pali di ex passerella: tre buoni ed uno marcio...

Pali e burci... dopo resteranno i burci???

CONFERENZE DI ARCHEOLOGIA: GRAZIE MARCO PERISSINOTTO

Ieri sera c'è stata la prima conferenza di archeologia del 2016 con la lezione di Marco Perissinotto, che ci ha intrattenuto su Palmira (tristemente in alcuni momenti).

Mi ha detto che, secondo lui, nè io nè lui potremo piu' rivedere quei posti e non certo perchè pensi che la nostra vita finisca domani.
Questo è molto triste...

La nostra sala era molto piena: meglio così..

GRAZIE MARCO


LA PROVINCIA PER LA BIODIVERSITA'?

Noto che nei prati di Sant'Artemio è presente una nutrita colonia di talpe, che si fanno beffe dell'ex assessore Lorenzon..

RACCONTI DALLA PROVINCIA di Armando ERVAS


PROGETTI DI PARTITO (SUL SILE)

Spiace non aver potuto ascoltare le parole di Muraro e Corazzari, ma noi dobbiamo anche lavorare...
Ho presenziato oggi con Fausto Pozzobon di Legambiente e Berto Zandigiacomi alla presentazione del PROGETTO LIFE provato dalla Comunità Europea per il quinquennio 2014-2018 che ha come titolo “SILIFFE, un neologismo non proprio felice, che ricorda il Sile, l'indice di Funzionalità Fluviale e l'Ambiente (in inglese).

Prima di parlare dei contenuti del progetto (che per una volta non è un'infrastruttura!), è necessario fare i conti con la triste rappresentazione liturgica che si è tenuta nell'auditorium della Provincia di Treviso: poche persone e quasi tutti di fede politica “verde”, ma non ambientalista, a rappresentare un enclave che non si è ancora arresa e lotta per sopravvivere con i soldi della Comunità Europea.

Non ho particolari competenze specifiche per dire se il progetto scientificamente ha una sua validità, ma certamente so che nessuno di “disomogeneo” da Parco Sile, Provincia di Treviso e Regione Veneto (cioè di fiducia degli amministratori leghisti) avrebbe potuto partecipare a questo bando, che infatti è stato secretato al Consiglio dell'Ente Parco, che non ne ha mai discusso e presenta obiettivi validi ed altri allucinanti...


Questa è la triste realtà, per cui non possiamo fare a meno di essere “prevenuti” su questo progetto, che sarà probabilmente solo un altro modo per spendere soldi un po' a caso, dispensando consulenze “verdi” e soldi agli agricoli, che non sono mai sazi di sussidi.

Ovviamente non tutti i tre milioni saranno sprecati ed alcuni Uffici seri (come quelli della Provincia, e non certo per merito di Muraro) troveranno il modo di impiegare una parte delle risorse a favore della biodiversità, ma siamo molto lontani da una normalità e da una vera trasparenza.

Diciamo solo che:
  • si propone un Tavolo di Concertazione con gli agricoltori quando non si è mai convocata in vent'anni la Consulta del Parco, che è organo previsto dallo statuto dell'ente;
  • si acquisteranno nuove aree, mentre quelle già di proprietà vanno in rovina (vedi Bosco di San Michele Vecchio su cui non si sono riusciti a spendere nel 2015 i 100mila euro reperiti);
  • si produrranno delle schede per trovare un indice “scientifico”, mentre Treviso continua a non avere fognature e l'acqua si intorbidisce sempre piu' con i devastanti effetti sulla fauna e flora endemica.
  • (….)
Potrei continuare per molto, ma ormai mi annoio a ripetere sempre le stesse cose che non interessano a nessun politico, salvo il M5S che mi ha appena chiamato..

Noi, come associazioni ambientaliste, resteremo ai margini di questo progetto, ma continueremo ad osservare e controllare che i soldi pubblici europei ed italiani siano tutti spesi per azioni utili.
 
Credo che avremo molto da lavorare e come prima iniziativa faremo una presentazione di questo Progetto LIFE per motivare altri soggetti istituzionali a fare la loro parte ed a dare opportunità ai nostri giovani per un vero contributo alla biodiversità, disincagliato dai bollini partitici.

p. ITALIA NOSTRA Treviso 
il presidente Romeo Scarpa

lunedì 22 febbraio 2016

TAGLIO ALBERI A TREVISO: “AGRONOMIA DIFENSIVA” ?





Non ci posso credere, ma sarà meglio accertare in modo rapido se hanno minimo fondamento le voci che arrivano alle nostre orecchie (sparse sul territorio) in tema di perizie agronomiche e taglio di alberi, in un momento in cui le polveri sottili ci assediano e non è mai sufficientemente ricordata la funzione di filtro svolto dalle piante.
La questione è abbastanza semplice e non nasconde particolari interessi o tramacci, quanto piuttosto un “modo di ragionare in autotutela”, che vale in tutti i campi dove serve un giudizio professionale. In ambito ospedaliero si chiama “medicina difensiva”, qui parlerei “agronomia difensiva”.


L'esempio lo faccio sulla statica degli edifici (1): quando c'è un edificio o una struttura che si ritiene possa creare “pericolo”, viene chiamato un professionista (a volte anche i Vigili del Fuoco in emergenza), che deve dare un giudizio sull'effettivo rischio e provvedere a dare indicazioni per interventi di tutela del bene e delle persone.

Ovviamente non tutti gli ingegneri hanno la stessa sensibilità statica, la stessa visione, la stessa competenza ed a volte anche lo stesso “coraggio”, perché si tratta di dare un giudizio e rischiare le conseguenze civili e penali del caso, in caso di errore.

Un altro esempio lampante sono le passerelle dei burci di Casier che “si sono volute demolire”, non facendo alcuna manutenzione per anni (2) e incaricando un professionista con l'input di demolire e ricostruire tutto, invece di provvedere a diversi e meno costosi interventi con minore impatto estetico ed ambientale (3).
Con simili amministratori e tecnici, una città di Venezia non esisterebbe piu'...

Il giudizio tecnico dipende quindi dal soggetto che se ne assume la responsabilità e dal valore del bene da conservare: tutti (4) capiamo che un resto greco-romanico va conservato, mentre molti faticano ad accettare di conservare e consolidare un muro in calce ed antinelle del 1500... Per questo è stato previsto un organo di tutela (le Soprintendenze) che, quando agiscono con competenza ed indipendenza, svolgono un ruolo fondamentale per la tutela della nostra cultura ai sensi dell'articolo 9 della Costituzione.

Tutto questo per dire che nel caso degli “alberi” la questione è la stessa: il patrimonio arboreo andrebbe mantenuto con interventi competenti e fatti nei tempi e modi adatti.

Se ci sono situazioni di potenziale pericolo (tipo il grande pioppo di Conegliano recentemente abbattuto), esse devono essere affrontate, ma il modo con cui si affrontano e le persone che si chiamano non è neutro...

Ci sono consulenti agronomi piu' “coraggiosi”, che cercano di tutelare l'albero prima di dare un giudizio di abbattimento, e ce ne sono altri invece, che sono molto piu' “tranquilli” se il loro responso tecnico elimina ogni rischio per la loro carriera e professione e consiglia abbattimenti diffusi.
Quando mai un alberello di 2 metri crea pericolo??


Ulteriori fattore che concorre a consolidare il concetto dell'agronomia difensiva è il fatto che simili decisioni sono in capo, di solito, a dirigenti dei Lavori Pubblici dei Comuni, che hanno molta dimestichezza con l'asfalto ed il cemento, ma poca con il verde e sono molto attenti (5) al concetto di “responsabilità”, per cui tendono con facilità ad accettare relazioni agronomiche con classificazioni pessime, che danno il via agli abbattimenti.
Per loro sarebbe molto più oneroso seguire le indicazioni specifiche di quell'agronomo che volesse intervenire per salvare una pianta...

L'Ente pubblico o il dirigente pubblico è più tranquillo se tutti gli alberi di una certa dimensione vengono mutilati, come vediamo fare sul Terraglio, anzi... questa azione è funzionale a far ammalare l'albero ed a portarlo a morte celere, in poter avere nulla o più rassicuranti piantine alte 2 metri e con un fusto da 10 centimetri di diametro...

A volte, addirittura, si parla di “alberi rischiosi” per gli automobilisti, ma non perchè ostacolano la visibilità (6), ma perché esistono a bordo strada ed ogni tanto qualcuno ci finisce contro.

Tutta questa grande premessa teorica per dire che le voci che arrivano alle nostre orecchie parlano alcune diverse perizie sui medesimi alberi, con differenti giudizi, che portato il Comune di Treviso a scegliere la perizia meno conservativa (7)...

Le domande che poniamo sono:
  1. Vorremmo capire se questo è vero
  2.  Se fosse vero, vorremmo avere le copie delle perizie e capire i motivi della scelta..
E non ci si dica che si pianteranno altri nuovi alberi... perchè è sufficiente andare a vedere in che stato è il Terraglio per capire che l'alterazione del paesaggio, se non programmata con cura è devastante.

P.S. Ditelo anche al Sindaco di San Polo di Piave che vuole abbattere 56 tigli in viale delle Rimembranze..


p. ITALIA NOSTRA Treviso
il presidente
Romeo Scarpa

NOTE

1che è il mio campo professionale specifico
2 come previsto da una convenzione tra Ente Parco e Comuni dal 2000 al 2010
3vedrete che meraviglia saranno a fine lavori...
4quasi tutti...
5 o spaventati??
6 per cui è corretto provvedere, come non si fa da anni all'incrocio da via Castagnole e Via Sant'Elena Imperatrice dove
7 cioè quella che prevede piu' abbattimenti..

CONFERENZA ARCHEOLOGIA SU PALMIRA

Questa sera alle ore 20.45 presso la nostre sede in via Cornarotta a Treviso il nostro socio Marco Perissinotto ci racconterá COS'ERA PALMIRA, sito archeologico che oggi non esiste più. Dove non è riuscito il tempo, è riuscito l'uomo...
In memoria di Aassad custode dei tesori ucciso dai pazzi...

domenica 21 febbraio 2016

ELEGGI ALBERO DELL'ANNO IL CEDRO DI RONCADE ..e soprattutto non accettare che abbattano alberi curabili

Barbara mi chiede di segnalare questo evento:
ELEGGI L'ALBERO DELL'ANNO 2015

IL CEDRO DEL LIBANO di villa GIUSTINIANI ,ora Ciani -Bassetti di Roncade (TV) ,é giunto in semifinale  grazie anche ai vostri voti!

 Sarà VOTATO MARTEDÌ 23 FEBBRAIO e confido ancora nella vostra generosità e pazienza.

Grazie !

venerdì 19 febbraio 2016

NON ABBATETE TUTTI I TIGLI DI VIALE DELLE RIMEMBRANZE A SAN POLO

Al Signor Sindaco del Comune di
SAN POLO DI PIAVE

Alla Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il Paesaggio del Veneto Orientale

e,p.c. Ai Soci di ITALIA NOSTRA

e,p.c. Alla stampa locale ed alle associazioni ambientaliste locali

Oggetto: Viale delle Rimembranze a San Polo di Piave. Decisione di abbattere 56 tigli.
Diffida e richiesta di ritiro delibera.

Alcuni nostri soci e cittadini di San Polo, oltre alla stampa che si è già interessata della questione, ci informano che è stata approvata una delibera che prevede il taglio di tutti i tigli del Viale delle Rimembranze a San Polo di Piave.

Premesso che da un sommario esame di nostri consulenti, emerge che solo una minoranza di piante (8-10) siano in condizioni irrecuperabili e pericolose (derivanti da interventi di potatura effettuati in modo scriteriato) non si comprende per quale motivo debba essere interamente rasa al suolo l'intera popolazione di tigli, perdendo una caratteristica importante del viale e del paesaggio.
Tali alberi, piantati per ricordare i luttuosi eventi della Prima Guerra Mondiale, meritano di essere censiti (se già non lo sono) tra le strutture memoriali della Grande Guerra e pertanto, a nostro giudizio, il Sindaco non dispone della potestà di decidere autonomamente il taglio di tali piante, che vanno considerate “bene culturale” ai sensi della vigente normativa.

Proprio per questo richiedo alla Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il Paesaggio del Veneto Orientale (che legge per conoscenza) di verificare la situazione, accertando se tali piante abbiano un valore paesaggistico e memoriale da tutelare.

Ovviamente, in attesa di un pronunciamento a tal riguardo, diffidiamo il Comune di San Polo di Piave di procedere ad interventi di abbattimento indiscriminato delle piante non pericolanti, richiedendo che vengano rispettate le procedure di legge per eventuali interventi di emergenza.
Distinti saluti

Treviso, 19 febbraio 2016
p. la sezione di Treviso
il presidente
f.to Romeo Scarpa

TERRITORIO IN VENDITA - incontro a MARCON


giovedì 18 febbraio 2016

SILIFE.... COS'E'?? L'INDICE DI FUNZIONALITA' FLUIVIALE COME STRUMENTO...

Mi commuovono quando si inventano questi acronimi bizzarri e che sembrano una malattia....
 SILIFE!!
Un Ente Parco che non ha un direttore, che non ha commissioni, che non convoca il consiglio, che non ha fatto partire la Consulta, che in sostanza ha fallito tutti gli obiettivi importanti che riguardano la natura e non le piste ciclabili, si presenta in pompa magna con politici a fine carriera per presentare il progetto che sarà un insieme di belle idee che nessuno vuole mettere in pratica mentre il fiume marcisce e muore....

Non credo di avere la forza e lo... stomaco di presenziare... delego volentieri chi vuole presenziare.
 

BURCI: LA SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA VERIFICA...


MARCIA PER IL CAMBIAMENTO CLIMATICO A TREVISO


CAVA MORGANELLA IN CONSIGLIO COMUNALE A TREVISO

Il Consigliere Torresan (Lista Gentilini) è giustamente preoccupato della possibile nuova escavazione di ghiaia della cava Morganella in quel di Paese a nord ovest di Treviso.
Per Treviso è certamente un problema perchè la cava Morganella è già a 40 metri (sottofalda da sempre) e dovrebbe essere fermata e non portata a 60 metri...

Ci sono voci che parlano anche di materiali non propri scaricati dentro, ma di questo non abbiamo alcuna prova e quindi le voci restano solo voci...

Indubbio che una bella mozione con un NO corale a questo progeto da parte del capoluogo sarebbe una buona cosa...
Aggiungiamo poi che la lista di Torresan ha "buoni uffici" in Regione e quindi non ci dovrebbero essere problemi per stoppare i cavatori.


mercoledì 17 febbraio 2016

EL MOSTRO - La coraggiosa storia di GABRIELE BORTOLOZZO

ASSOCIAZIONE NATURALISTICA SANDONATESE
SPI-CGIL Sindacato Pensionati Italiani Veneto
RADIOSANDONA’-Spifferi Laboratorio Culturale

CONFERENZE PRIMAVERA-ESTATE 2016
(Centro Culturale “L. Da Vinci”, Piazza Indipendenza, San Donà di Piave, ingresso libero)

Comunicato stampa del 17 febbraio 2016
MARTEDI’ 23 FEBBRAIO
Ore 20,45

EL MOSTRO
LA CORAGGIOSA STORIA DI GABRIELE BORTOLOZZO

Relatore
CRISTIANO DORIGO

E’ una proposta diversa quella che, in collaborazione con lo SPI-CGIL e il format Spifferi di Radio Sandonà, proponiamo in questo caso ai soci e simpatizzanti dell’Associazione.
Non si tratta, infatti, di un tema squisitamente naturalistico o riguardante gli aspetti tecnici di una specifica emergenza ambientale. Si tratta piuttosto di un tema di “ecologia culturale”; nel senso che il filmato di animazione che verrà presentato nel corso della serata e introdotto da Cristiano Dorigo, riguarda, appunto, la storia di un uomo, delle sue azioni e del suo pensiero.
Un uomo scomparso prematuramente, che ha lavorato per decenni al Petrolchimico di Marghera e che ha dedicato buona parte della propria vita e delle sue energie a combattere “Il Mostro”. Un mostro non solo metaforico e dunque non soltanto rappresentato dall’indifferenza e dalla passiva accettazione dei cittadini, ma rappresentato soprattutto dal gigantesco apparato di potere economico e politico del Petrolchimico.
Un Mostro potenzialmente letale, che offriva posti di lavoro a decine di migliaia, purché ci si turasse il naso, in tutti i sensi e si fosse disposti a “chiudere un occhio” sulle condizioni dell’ambiente di lavoro che minavano la salute degli operai. Un Mostro che ha disseminato di discariche di rifiuti tossici l’intera gronda lagunare e contro il quale non si è combattuto con la necessaria convinzione e forza, spesso accettando invece le sue condizioni.
Di tutto questo si parlerà e si discuterà nella serata di martedì 23, perché alla proiezione seguirà un dibattito, con cui ci si potrà confrontare, ricordando la figura di questo nostro “eroe civile”. Noi, infatti, non abbiamo santi che digiunano e pregano, ma eroi civili che lottano e si spendono per la salvaguardia dell’ambiente e dell’uomo.
Nel corso della serata il video “El Mostro” sarà in vendita

SEGNALAZIONE A PARCO SILE E SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA PER BURCI

Prendo atto della risposta prot. 375 del 10-2-2016, ma ritengo che la Vs comunicazione debba essere integrata con il nominativo dell'archeologo incaricato dell'assistenza (che non puo' certamente essere fatta da un ingegnere!) e con la comunicazione ufficiale che di prassi si fa alla Soprintendenza Archeologica per avere il nulla osta all'avvio dei lavori in presenza di resti tutelati.
Faccio formale richiesta di accesso agli atti per tali informazioni e documenti; in difetto di questi elementi, ritengo che i lavori debbano essere interrotti.

Faccio presente che in data 6 febbraio 2016 è stato fatto un'estesa documentazione fotografica sullo stato delle imbarcazioni, che provvederò ad inviare alla Soprintendenza Archeologica con separata comunicazione.

Ho inoltre sentito la disponibilità degli archeologi Claudio Fadda e Marta Laureanti, che leggono per conoscenza e stanno facendo un progetto di recupero proprio sui burci.
Sono disponibili per effettuare dei sopralluoghi di monitoraggio durante le fasi piu' delicate dei lavori: richiedo pertanto che a tali archeologi sia consentito, nei modi e nei tempi da coordinare con il Coordinatore per l'E
secuzione del cantiere, di verificare, per conto della nostra associazione, che le varie operazioni siano svolte con la dovuta “delicatezza” e secondo le prescrizioni che saranno impartite dalla Soprintendenza Archeologica.

Distinti saluti.

Treviso, 17 febbraio 2016 p. la sezione di Treviso
il presidente f.to Romeo Scarpa

martedì 16 febbraio 2016

“IL PARCO SILE NON NECESSITA DI UN DIRETTORE...” LO DICE L'ASSESSORE REGIONALE CORAZZARI


La Regione Veneto ed in particolare il Presidente Zaia per il tramite del suo Assessore Corazzari non sono più “arrabbiati” con la Giunta Esecutiva dell'Ente Parco Regionale Naturale del Fiume Sile.
Fino a pochi mesi fa (prima delle elezioni regionali) c'erano dichiarazioni di fuoco su sprechi ed inefficienze, tanto da minacciare il commissariamento mentre oggi c'è una stupefacente “luna di miele”, che ci lascia basiti.

Come gruppo consiliare dell'Ente Parco, tramite il capogruppo prof. Visotto, abbiamo chiesto un incontro con l'assessore Corazzari, che ha la delega ai parchi naturali; quest'ultimo invece di fissare una data, come si conviene tra persone normali, ha direttamente dato le risposte agli argomenti che gli volevamo sottoporre.
Un'efficienza degna di un mago che legge nella sfera di cristallo: rispondere ancor prima di aver sentito le argomentazioni di chi ti chiede un incontro.
Sono veri e propri miracoli o tracotanza??

In verità l'Assessore probabilmente nulla sa di parchi e tanto meno dell'Ente Parco del Sile, ma si fida ciecamente dei “suoi” uomini, che si occupano da vent'anni della gestione di questo pozzo di San Patrizio, che ha sprecato centinaia di migliaia di euro dalla sua istituzione e continua a farlo, visto che, in questo periodo di vacche magre, ha impegnato 1,8 milioni di euro per rifare ex novo i Burci di Casier e un pezzo di pista ciclabile (1,3km) a Quarto d'Altino, mentre il Sito di Importanza Comunitaria di San Michele Vecchio va in rovina (ambientalmente parlando).

In ogni caso al Corazzari l'Ente Parco Sile non interessa molto perchè è un feudo trevigiano ed questo è emerso in modo evidente all'avvio dei lavori per rifare le passerelle dei burci, a cui ha presenziato il trevigianissimo Caner, che regge l'assessorato al Turismo.


Altro fatto che emerge dalla nota del'assessore Corazzari è la dichiarazione circa l'inutilità di un Direttore con professionalità in materia ambientale per gestire un ente parco; nonostante le leggi, che si sono fatti loro stessi, è sufficiente un dirigente amministrativo per gestire l'ente e anche gli appalti in corso.


Estratto della risposta dell'assessore Corazzari in data 15-2-2016 al prof. Visotto

“Il Comitato Esecutivo ritiene di non procedere a nuova nomina fino all'approvazione della nuova legge sui Parchi” - dice l'Assessore, avvalorando una situazione “fuorilegge”, che dimostra che per loro i parchi sono “luna park”, dove al massimo si possono fare ponti e passerelle di ferro e piste ciclabili!

A che serve un direttore che conosca la materia ambientale? E' sufficiente un laureato in legge, anzi è la miglior scelta, viste le beghe in cui si ficca si solito l'Ente!

Chissà se il Presidente Zaia arriverà a dire che per gestire una sala operatoria o un ospedale, puo' bastare un bidello (senza offesa per i bidelli).

Per di piu' il dirigente amministrativo che oggi regge il parco e gestisce come RUP i due appalti da 1,8 milioni di euro è lo stesso di sempre, colui che era stato emarginato da questo stesso Comitato Esecutivo ed ora si prende un'evidente rivalsa, ritornando da trionfatore sulla scena dell'Ente. 

Tutto cambia perché nulla cambi?

Direi che si tratta di una perfetta continuità ventennale che garantisce il mantenimento “degli armadi chiusi”: chissà quali segreti ci sono in quegli armadi?
Credo in verità che i “segreti negli armadi” siano in verità molto piu' “normali” e, come voci, girano già da anni tra i trevigiani (finanziamenti illeciti?): si tratta solo di approfondire e trovare le prove da consegnare ad una magistratura, che voglia procedere.

Per nostro conto, in attesa di una gestione che abbia qualche attinenza con un parco naturale, restiamo vigili ed in attesa: prima o poi succederà quello che sta succedendo in questi giorni in Lombardia con la sanità. 

 Mi vedo già le contrite dichiarazioni che diranno che “siamo tutti delusi ed incazzati”...

                                                          p. ITALIA NOSTRA Treviso 

                                                          il presidente 
                                                          Romeo Scarpa

EDUCAZIONE AMBIENTALE A VENEZIA: INSETTI DI CASA NOSTRA


EDUCAZIONE AMBIENTALE CON "IL PENDOLINO"


giovedì 11 febbraio 2016

PROGETTO BURCI

Tanto per capire come siamo interessati alla nostra cultura, vi metto un link di un progetto di ricerca di due archeologi di Caorle che hanno trovato sostegno alla loro iniziativa a ..... Southampthon!!

Dobbiamo andare dalla perfida Albione per prenderci cura delle nostre cose??

Qui se non stiamo attenti, gli enti preposti alla tutela.... demoliscono....

VERBALE DIRETTIVO 10 FEBBRAIO 2016



1.Passerelle Burci Casier
E' stato preso atto della segnalazione di molti soci ed è stata inviata comunicazione a Parco Sile e Soprintendenza Archeologica e B.A.P.
Il RUP Ente Parco Sile, dott. Bucci, ha risposto in data 10-2 con informativa su modificata tecnica di messa in opera pali (non battuti, ma di tipo “a vite).
Il presidente ha fatto ulteriore accesso atti per capire com'è stata gestita la gara e la rinuncia della precedente impresa a favore della Brussi Costruzioni.
Si decide:

2. Forum Cultura
L'ultimo incontro è stato sostanzialmente inutile a causa di problemi di mail della cooperativa che gestisce... in pratica socializzazione...
La prossima riunione del FORUM è prevista per il 23-2-2016 ed in quella data le varie associazioni dovranno portare un elenco di eventi possibili da consegnare ai 3 rappresentanti delle associazioni.
Si discute sui 30 giorni di gestione comunale di Comunale ed Eden e su cosa fatto finora dal Forum (sostanzialmente indicazione di creare elenchi di associazioni e spazi).
Si decide:
  • di fare una riflessione di ognuno sui temi ed eventi da presentare come associazione alla nostra referente Renata Giacomini entro 22-2;
Tra i temi che propongo come presidente c'è il progetto di Centro di Educazione Ambientale presso Villa Letizia che è già stato oggetto di un documento consegnato al Sindaco da parte di un gruppo di lavoro della coalizione, a cui abbiamo partecipato. Esito da allora: nullo...
Cerco il documento fatto allora, ma sul tema si puo' sentire Michele Zappia o qualche altro coordinatore.

3. Progetto partecipato “Ex Caserma Piave”
E' emersa la preoccupazione da parte di alcuni soci che hanno aderito al gruppo di lavoro ARRU per uno stop dell'esperienza dopo la consegna del report all'amministrazione.
Il documento è consultabile sul sito del Comune ed Eugenia darà una lettura per il prossimo direttivo soprattutto della parte obiettivi e modalità.
IUAV ha finito il suo incarico.
Un gruppo di studio che fa un master sulla partecipazione aveva chiesto di accedere agli spazi, ma tale possibilità è stata negata.
E' programmato un workshop cpn adesione di 40 persone per gli spazi esterni...
Alcuni ritengono che Amm.ne, dopo aver accontentato giovani e IUAV, voglia temporeggiare.... mettere tutto sotto sabbia.
Si discute di un'ipotesi di bando per la gestione...
Si decide:
  • di attendere informazioni da parte del gruppo di lavoro su iniziative da promuovere in coordinamento
  • ritenendo che l'esperienza sia di valore come modalità partecipativa, si è fin d'ora disponibili a sollecitare Amministrazione per una presentazione pubblica del lavoro fatto fino ad ora
  • in caso di latitanza si organizzerà autonomamente tale evento pubblico con presentazione del lavoro ed esempi su modalità di gestione e di affidamento.
4. Fondazioni Musei Civici Treviso
Visto che si discute nei corridoi di questa possibilità già praticata in altri Comuni, alcuni richiedono di attivare un lavoro di informazione specifica su esperienze fatte e su come mantenere un controllo pubblico non di facciata su queste strutture.
Si discute se provare a chiamare Tomaso Montanari (che ha scritto sul tema) a fare un incontro pubblico.
Si decide:
  • di attivare una ricerca da parte dei soci interessati su bibliografia, normative ed esperienze;
  • di sentire la disponibilità di Tomaso Montanari o altri per un incontro pubblico sul tema
5. Progetto Risorgive
Il lavoro sul campo è stato fatto ed ora c'è da fare un lavoro a tavolino per capire come mostrare il lavoro e per quali obiettivi (mostra? libro?).
Il coordinatore resta Berto Zandigiacomi, che convocherà incontro specifico; danno disponibilità FrancescoP, PatriziaC, Eugenia, PaolaC, Diego, AndreaM.
Si decide:
  • di delegare Berto a convocare riunioni
  • di fare alcuna altre uscite da marzo
  • di inviare specifiche comunicazioni (o passa parola) ad altri che potrebbero essere interessati

6. Dimissione Tomaso Montanari da Consiglio Nazionale
E' stata inviata la lettera al prof. Montanari che ha risposto promettendo di venire a trovarci.
Il presidente ha predisposto una bozza di lettera inviata al Consigliere Regionale IN Adriano Marchini, che l'ha fatta girare per le sezioni del Veneto per un documento unitario.
Il documento unitario (ancora in bozza è stato inviato al direttivo); quando definitivo sarà pubblicato sul blog.
Si decide:
  • di confermare la necessità di chiarimento sia delle accuse di Montanari sia della semplicità con cui il Presidente Parini ha accettato tali dimissioni;
  • si cercherà di avere un confronto pubblico sul tema in caso Montanari venga a Treviso
  • si valuterà statuto e composizione associativa per proporre eventuali modifiche a livello nazionale (chi si vuole interessare di questo?)
7. Delibera su 4° lotto tangenziale
Il presidente fa un resoconto, peraltro disponibile sul blog, degli ultimi sviluppi ed in particolare della votazione del 28-1-2016, presa con molta delusione da molti cittadini, dal Comitato per la Viabilità a Nord di Treviso e anche da Italia Nostra Treviso.
Si discute sulla “vittoria” del Comitato e di Italia Nostra, che sostanzialmente ha ottenuto di far uscire la maggioranza dal ricatto del Presidente Regionale... Si discute se la partita sua stata o meno riaperta, senza giungere a conclusione.
Si riafferma autonomia e coerenza della posizione della sezione di Treviso e del Comitato che non hanno particolari strategie politiche da garantire e di comprende il difficile equilibrio della coalizione, ma restano problemi tra i partiti politici ed i cittadini.
Si decide:
  • di promuove un incontro di chiarimento tra i partiti della coalizione che lo desiderano, il Comitato per la Viabilità e Italia Nostra;
  • seguiranno iniziative coordinate con il Comitato per la viabilità a Nord e con il Comitato su Terraglio Est
  • si ribadisce che è necessario far un salto di qualità per andare oltre il singolo intervento e garantire un movimento di opinione piu' vasto su questi temi.
8. Comitato ARIA PULITA
Il presidente, Orietta ed AndreaM, su invito, hanno partecipato ad una riunione del Comitato ARIA PULITA che si sta strutturando a Treviso sulla questione inquinamento.
Si elencano i partecipanti e la questione di evitare di fare solo contrapposizione all'Amministrazione, che peraltro fa molto poco sul tema.
Alcuni precisano che non bisogna scadere nel medesimo comportamento che si contesta al Comune (cioè di fare informazione e non partecipazione) con iniziative autoreferenziali.
Tutti concordano sulla necessità di aumentare la consapevolezza di tutti sulla questione.
Si segnala il "lancio"della campagna nazionale di SEL contro lo inquinamento atmosferico; i rappresentanti di SEL Treviso sono più che disponibili alle iniziative che vanno in questa direzione.
Si decide:

9. Area Zanotti in via Battisti ed altri immobili
Un socio rappresenta dubbi sull'operazione emersa dalla cronaca; si tratta di un'area privata venduta ad un privato che realizzerà quanto previsto nel PAT e nel primo PI (cioè il PRG).
Potrebbe essere interessante capire se lo scoperto verrà in parte reso pubblico e cosa faranno, ma non ci sono elementi per dare giudizi.

Si decide:
  • di valutare la normativa urbanistica per capire se esistono vincoli e cosa potrebbe accadere;
  • di prendere contatti con il nuovo committente per avere una presentazione del progetto

Si segnala che in zona Santa Maria del Rovere in una ristrutturazione è stata demolita un edificio di un certo pregio.
Si discute e si evidenzia che se l'edificio non aveva un grado di tutela, l'intervento di ristrutturazione con demolizione è ammesso.
Se i soci hanno cognizione di beni da tutelare, va fatta una segnalazione al P.A. e/o alla Sopritendenza perchè sia presa in considerazione l'ipotesi di mettere un vincolo; vanno fatte delle schede quartiere per quartiere.

Si decide:
  • che chi è interessato a questa attività inizi a raccogliere la documentazione fotografica da esaminare preventivamente
10. Gite sociali
La prima gita sociale è fissata per il giorno domenica 20 marzo a Cividale del Fruili con programma da definire su suggerimenti di Evelino.

Successivamente si valuterà tra VISITA STUDIO A CENTRO COMMERCIALE AUCHAN, visita a villa Alberedo, visita Sotterranei Mura, visita ad agricoltore friulano,etcc..
Per andare in gita bisogna fare un po' di studio ed info e poi si propone..

Treviso, 11 febbraio 2016
p. la sezione di Treviso
il presidente
Romeo Scarpa

mercoledì 10 febbraio 2016

PALI IN ACCIAIO "A VITE" PER LE PASSERELLE DEI BURCI

Il RUP dell'Ente Parco Sile risponde alle nostre preoccupazioni. Il progetto originario che prevedeva pali in cemento battuti (appaltato e vinto dall'impresa Rossi Renzo Costruzioni) è stato modificato con questi pali piu' agevoli da mettere in opera.
La vigilanza archeologica c'è... speriamo bene.

In ogni caso raccomando ai nostri soci, la vigilanza del cantiere che è sempre interessante.

L'area adiacente alle passerelle è stata liberata da rovi e sterpaglie come mai era stato fatto ed ora potranno entrare i mezzi.