"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

domenica 7 febbraio 2016

RIFLESSIONI SU COMITATI (ARIA PULITA) E NOSTRO AGIRE...


Premesso che non intendo dare giudizi né consigli, né fare il saputello, cerco di mettere insieme una serie di ragionamenti ed idee personali e dell'associazione per fare in modo che questo Comitato possa continuare a dare frutti positivi a Treviso.
Il confronto fra persone con diverse competenze è sempre positivo e porta e migliorare (certe volte a peggiorare..) i rapporti; vanno precisati bene gli obiettivi perché poi di solito ci si divide per carenza di chiarezza o per mancanza di condivisione dei metodi o per semplici antipatie personali; L'“inquinamento aria” è una questione ampia con diversi risvolti; io consiglio di far declinare ad ogni competenza la sua idea e la sua proposta (una o due cartelle con riferimenti precisi e dati da fonti citate), da passare agli altri e poi da discutere per portare in un'assemblea pubblica.

1.Cito ad esempio alcuni temi usciti e da approfondire:
  • cosa sanno i cittadini di PAES e di inquinamento? Come lo percepiscono? 
  • ordinanze servono o non servono? Chi puniscono? Cosa si fa da altre parti? 
  • censimento emissioni e fonti energetiche: chi lo deve fare? Con quali fondi? 
  • problema biomasse: perchè è di attualità? C'entrano incentivi? 
  • Bicicletta: come sviluppare una vera convenienza per questo mezzo? 
  • aeroporto: dati su emissioni in fase decollo? 
2. il comitato va presentato alla cittadinanza con persone, obiettivi e metodo sia di gestione che di partecipazione; ovviamente all'inizio ci sarà una gestione da parte di chi ha avviato il comitato che poi sarà sottoposta ad un verifica assembleare senza burocratizzare troppo (chi lavora, gestisce...) 

3. Attenzione a non parlarsi sempre addosso o a presentarsi facendo sempre i soliti discorsi: il tempo è prezioso per tutti e si rischia di stancare... Per presentarsi è sufficiente un breve CV indicando i campi di competenza e le esperienze; fondamentale capire cosa uno vuole dare e quali sono i suoi obiettivi personali. Vanno date e rispettate delle regole: tempi intervento massimo di 5 minuti, verbali delle riunioni, pubblicazione di sintesi per chi era assente. Riunioni pubbliche con sito e uso dei social, ma non solo...

4.Va subito definito in via preliminare uno-due o tre persone che facciano da portavoce del Comitato (meglio se non sono le piu' “esposte”, ma volti nuovi...); successivamente i ruoli vanno decisi pubblicamente e possibilmente ruotati nel tempo. Da formalizzare anche incontri con forse politiche, altra associazioni (commercianti, etc..) per riconoscere gli altri ed essere riconosciuti.


Quello che intendiamo fare noi come Italia Nostra Treviso insieme ad altri (Ass. Ecologia Umana).

La nostra piu' grande preoccupazione è quella di non disperdere questo impegno civico che nasce dai Comitati per problemi reali e sentiti, ma che si scontra con realtà molto consolidate (stampa, partiti, amministrazioni) e con una disabitudine a lavorare assieme che deriva da trent'anni di delega.

L'ho detto varie volte: la colpa piu' grande di questa amministrazione è di aver deluso una grande voglia di partecipare e contribuire: molte persone avrebbero potuto dare il loro piccolo/grande contributo a creare una Treviso diversa, ma sono state sostanzialmente castrate (consapevolmente o inconsapevolmente non so) e questa è una perdita secca. Le varie parti dell'attuale coalizione non hanno una base (nemmeno il PD) e vengono gestite in modo centralistico senza ascoltare critiche.

Noi, se vogliamo incidere, dobbiamo procedere in modo diverso e realmente partecipato.
Quella fatta da Manildo e soci NON E' PARTECIPAZIONE, è al massimo una minima informazione con tutta una serie di manovre e manovrine tra le stesse parti della coalizione, che non danno certo l'idea della coesione. La nostra idea è di non perdere ancora molto tempo a criticare questi comportamenti, che oramai sono evidenti, consolidati e credo irriformabili.

Secondo noi sarebbe opportuno:
  • costituire 4-5 AREE TEMATICHE (ARIA, ACQUA, TERRA, TRASPORTI, SOCIALE o altri da definire) dove i vari Comitati specifici, associazioni, partiti e singoli (IV lotto, Terraglio est, Aeroporto, ecc..) possano confluire in modo organizzato per dare il contributo su temi piu' generali (combattere il fenomeno nimby di cui spesso siamo accusati); ogni area tematica ha un referente che coordina.
  • promuovere GRUPPI DI LAVORO dove possano partecipare i Comitati, singoli ed altri su temi che abbiano l'interesse almeno di 4-5 persone; per esempio uso del verde per ridurre inquinamento oppure ricerca su best practice di trasporto, cosa serve per aver car sharing, funzione il sistema tram ecc..; il Gruppo di Lavoro svolge il suo tema, lo presenta e poi lo si studia e porta in assemblea, raccogliendo idee e proposte;
  • dare un “senso politico a questo agire”, significa per noi, ritrovare parole d'ordine, linguaggi ed ideali comuni e condivisi che leghino tutti i temi e diano un chiaro senso all'azione di questo volontariato attivo; noi pensiamo ad una PERCORSO FORMATIVO PARTECIPATIVO dove:
      • si definiscono insieme gli argomenti da trattare e chi chiamare a “spiegare”
      • si discute sulle motivazioni dell'agire civico e sui riferimenti
      • si acquisisce un lessico comune e modalità di gestione condivise
      • si preparano persone per agire in difesa dei beni comuni con competenza partecipata
Non so se saremo in grado di farlo, ma certamente non potremo farlo da soli perché da soli non si va lontano.

Treviso, 7 febbraio 2016
p. Italia Nostra Treviso
il presidente Romeo Scarpa

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