"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

venerdì 21 dicembre 2018

UN ATTACCO MIOPE E SCONTATO AD OPENPIAVE, PER NON DARE RISPOSTE?

Le logiche partitiche e di schieramento prevalgono sul buonsenso e sulla realtà per cui la “nuova” amministrazione di Treviso per dimostrare di avere gli attributi deve cercare lo scontro con Openpiave, una delle poche nuove realtà che si sono sviluppate in una Treviso, che dire a trazione gerontocratica è dir poco, visto che solo da poche settimane si è ritirato il monarca De Poli, con un regno della durata pari a quella di Mobuto o Bokassa!

La questione per la nostra associazione va ben al di là delle pur rilevanti questioni sollevate, perchè riguarda quell'insieme di beni pubblici che abbiamo definito “BUCHI NERI” e che privano la nostra città di una serie di luoghi importanti per la vita sociale.

Basta pensare agli immensi spazi dell'ex Caserma Salsa, all'ex polveriera di Santa Bona, alle varie sedi circoscrizionali chiuse o sotto utilizzate fino ai vari edifici di proprietà pubblica che marciscono dando la sensazione di un degrado diffuso.

Tutto questo peraltro avviene in grave penuria di spazi per attività sportive e sociali, che meriterebbero attenzione e disponibilità al di là dell'appartenenza partitica perchè la “vita sociale” soprattutto dei giovani è il fondamento di una società democratica.

L'ex Caserma Piave ed in particolare i fabbricati ancor'oggi abbandonati lungo via Monterumici e non dati in uso a Openpiave, sono un caso emblematico e che merita risposte precise da parte degli amministratori e non proclami generici sulla “carenza di sicurezza”...

Il glorioso JUDO TREVISO ha dovuto abbandonare la sua storica sede e avrebbe accettato di buon grado una sistemazione negli stabili dell'ex Caserma Piave (promessa prima delle elezioni da Manildo e soci), ma non se n'è fatto nulla per misteriosi motivi...

Ho personalmente fornito ai referenti dell'associazione sportiva i documenti (delibere della precedente amministrazione) che dimostrano che i fabbricati su via Monterumici sono fuori della convenzione Openpiave e quindi disponibili.

Ho personalmente detto all'attuale Sindaco Conte che ci potrbbe essere questa soluzione per il judo, ricevendo un'occhiataccia ed uan laconica risposta circa una soluzione già pronta per il judo..

La realtà oggi però vedi i ragazzi del judo ed i loro allenatori gli atleti del judo che, negli spazi della palestra scolastica Serena, montano e smontano quotidianamente i tatami, mentre quegli edifici sono chiusi ed abbandonati!!

Cosa blocca un'operazione semplice? La blocca il fatto che sarebbe un riconoscimento del poco di buono che ha fatto la giunta Manildo con Openpiave, dando a disposizione gli spazi che prima erano una discarica, ricordiamolo.

La vera domanda da porre all'attuale Sindaco è quale sia il suo programma di riqualificazione dei “buchi neri” o se preferisce avere spazi di degrado per poter fare lo “sceriffo di periferia”?

La vera questione è che la città ed i suoi spazi pubblici sono “beni comuni” (e non di proprietà del Sindaco e della Giunta, da concedere come favori) ed i gruppi sociai e le associazioni hanno il diritto di avere a disposizione quegli spazi, soprattutto se hanno un progetto sociale ed i soldi per togliere il degrado.

O pensiamo ed aspettiamo sempre che arrivi il politico di turno a risolverci il problema? A che prezzo?

TREVISO SI DEVE SVEGLIARE PERCHE' UN ESEMPIO C'E' E NOI AUSPICHIAMO CHE CE NE SIANO MOLTI ALTRI,MAGARI ANCHE DEI FAMOSI “ORSETTI PADANI”..