"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

venerdì 26 giugno 2020

CASALE: LA DEMOCRAZIA E’ UN’ALTRA COSA

 

Non consentire ad un cittadino o ad un giornalista di assistere e riprendere la discussione di un Consiglio Comunale è una grave lesione del diritto di partecipazione ed informazione.

Non può trovare alcuna giustificazione la scelta di ieri sera del Sindaco Giuliato di Casale di non ammettere a seguire i lavori del Consiglio Comunale, alcune persone che avevano intenzione di filmare gli stessi per poi fare i loro servizi giornalistici o i loro report.

L’organo istituzionale di governo di un Comune non è una proprietà privata del Sindaco, né può sfuggire alle regole generali della Costituzione (art.21) e quindi è gravissimo l’atteggiamento di ieri sera, al di là di ogni questione di merito sul tema PUA “Parco Tematico”.

L’opposizione, se informata, avrebbe dovuto immediatamente richiedere di ammettere queste persone oppure avrebbe dovuto lasciare il CC in dissenso con tali scelte, ma io non sono l’opposizione.

E’ necessario che, se esiste un’autorità a garanzia del regolare funzionamento degli organi istituzionali (il Prefetto) che venga fatto un esposto circostanziato sulla questione.

lunedì 22 giugno 2020

PTRC VENETO: URBANISTICA A MARCIA INDIETRO, BUROCRAZIA E FRAINTENDIMENTI

Non era mia intenzione sprecare nemmeno mezz’ora per commentare questa mezza approvazione di un PTRC della Regione Veneto, che manca degli elementi più importanti per la semplificazione da tutti invocata: la valenza paesaggistica che renderebbe più semplici i procedimenti edilizi.

Stiamo parlando di uno strumento urbanistico che dovrebbe precedere ed informare tutti i piani di scala inferiore (provinciale e comunale) ma che arriva buon ultimo e che per trovare una vera efficacia avrebbe dovuto trovare un accordo con la Soprintendenza Regionale e poi dovrebbe essere recepito da tutti i Comuni: un’operazione che forse avremmo potuto vedere durante il settimo Governo Zaia, cioè tra 20-25 anni, se guardiamo i ritmi della legislazione urbanistica.

Stiamo quindi parlando del Nulla Urbanistico, cioè di uno strumento che ha l’unica funzione di aggiornare la ricognizione del territorio con una serie di costosi studi che almeno aggiornano la situazione al 2015, cioè a 5 anni fa….

Questi sono i tempi dell’urbanistica a posteriori, che serve tutt’al più a fare il rilievo di quello che si è già fatto. Altro che pianificazione strategica!

 

Il PTRC versione attuale non può avere valenza paesaggistica perché molti vincoli sono stati posti in fase di controdeduzione del PTRC 2009 alle molte osservazioni del 2013 e quindi si necessitava, a rigore, di una ripubblicazione almeno parziale per evitare di mettere nei casini le Amministrazioni che avevano già fatto edificare in zone poi inserite nel vincolo.

Il solito caos tra il FARE ed IL PIANIFICARE, che nel Veneto, al massimo, dà origine al FAR FINTA….

Si fa finta di avere un nuovo PTRC che non sceglie nulla perché le scelte si fanno altrove (Olimpiadi a Cortina, B&B targati Unesco, Pedemontane e centri logistici…): a cosa serve un documento simile? A pianificare cosa? A semplificare cosa?

Forse la Giunta Regionale confonde pianificare con … vinificare (azione su cui è molto più preparata!).

 

Ad onor del vero però, è necessario anche dire che c’è un conflitto di potere tra Soprintendenza e Regione, che potrebbe deflagrare nella famosa "autonomia" sulla quale Zaia a buttato al vento quasi 2 o 3 milioni di euro circa 1000 giorni fa.[1]

La Soprintendenza non si fida della Regione, la Regione non sopporta la Soprintendenza e quindi, vedendo che non si arrivava a nulla, la Giunta regionale ha deciso (grazie al COVID) di incassare i titoli dei giornali (allineati) mettendosi al petto un’altra  medaglietta: “Abbiamo approvato il PTRC dopo trent’anni”.

Chi si accorgerà che è mezzo PTRC e che non dice nulla?

Nessuno, nonostante le tardive strilla delle opposizioni e delle associazioni perché la storia la scrive (sui giornali) chi è in TV ogni sera da 3 mesi.

La politica si fa coi i titoli e con i post, non con articoli che parlano del merito... Semplificare, semplificare....

 Quindi che dire? Che fare su questo tema?

Non vale la pena di fare nulla di più di quanto succederà per motivazioni squisitamente partitiche:

  • · il Governo forse impugnerà la legge in Corte, pensando che sia una strana manovra del Veneto per aggirare i vincoli ed avvicinarsi all'autonomia...

  •   la Giunta Veneta ribadirà che non c’è valenza paesaggistica per non farsi impugnare il mezzo PTRC, affermando con ciò che serve quasi a nulla

  •  le opposizioni e le  associazioni inveiranno quel tanto per fare la loro parte, ma senza il risultato di bloccare il voto in Consiglio Regionale o far ritirare il piano...

COSA C’E’ DI INTERESSANTE IN QUESTI MOVIMENTI?

NULLA, ASSOLUTAMENTE NULLA

COSA SERVIREBBE FARE?

Non vale nemmeno la pena di scriverlo perché approvare un simile mezzo PTRC, che non cambia nulla, mentre la pandemia COVID reclamerebbe coraggio e cambiamenti radicalI, è semplicemente una vergogna.

Tempo perso per andare sui giornali


f.to Romeo Scarpa



[1] Vogliamo chiedere quanti tamponi si fanno con 2,5 milioni di euro al nostro Governatore??

lunedì 15 giugno 2020

PUA(H) PARCO TEMATICO A CASALE - HANNO IL CORAGGIO DI APPROVARLO IN CONSIGLIO COMUNALE?


OSSERVAZIONE 5 - PUA(H) CASALE SUL SILE - PARCO TEMATICO




Presa visione della PROPOSTA DI PIANO URBANISTICO ATTUATIVO “PARCO TEMATICO” versione 3 (protocollo 3328 del 25-2-2020)

CONSIDERATO CHE 

  • · il PARLAMENTO ED IL CONSIGLIO EUROPEO CON DECISIONE n.1386/2013/UE del 20 novembre 2013 hanno approvato un PROGRAMMA GENERALE DI AZIONE IN MATERIA DI AMBIENTE FINO AL 2020;
  • · la LR 14/2017 “DISPOSIZIONI PER IL CONTENIMENTO DEL CONSUMO DI SUOLO E MODIFICHE DELLA LEGGE REGIONALE 23 APRILE 2004, n. 11 “NORME PER IL GOVERNO DEL TERRITORIO E IN MATERIA DI PAESAGGIO” è entrata in vigore in data 24-6-2017; 

VERIFICATO CHE:

  • · il PUA adottato prevede un consumo di suolo “extra consolidato” di 500.000 mq pari a 6 volta la quota attribuita al Comune di Casale dalla DGRV 68/2018 da 2018 al 2050 (!!);
  • · la Regione Veneto, dopo l’entrata in vigore della LR 14/2017, ha registrato nel 2018 l’aumento di consumo di suolo più rilevante in Italia (+923 ha), dato rapporto ISPRA 2019;
  • · esistono in aree limitrofe decine di zone industriali semi-abbandonate dove l’insediamento potrebbe trasferirsi con minore danno

TUTTO CIO PREMESSO, SI OSSERVA CHE

1. il PUA adottato costituisce una grave violazione della politica ambientale europea e regionale;

2. il PUA adottato contrasta con l’interesse comune di preservare il consumo di suolo agricolo;


La vera domanda da fare alle prossime elezioni regionali al Presidente Zaia, all'assessore Corazzari  ed al Presidente della 2° Commissione è
"Come mai le leggi regionali vengono sostanzialmente "ignorate" o meglio danno come risultato
VENETO 1° IN CLSSIFICA PER CONSUMO DI SUOLO 
per anno 2018-2019 ed anche 2020"??

Non è un bel viatico per la verniciata verde della prossima campagna elettorale......


OSSERVAZIONE 4 - PUA(H) CASALE SUL SILE - PARCO TEMATICO





Presa visione della PROPOSTA DI PIANO URBANISTICO ATTUATIVO “PARCO TEMATICO” versione 3 (protocollo 3328 del 25-2-2020)

CONSIDERATO CHE 

  • · la LR 14/2017 “DISPOSIZIONI PER IL CONTENIMENTO DEL CONSUMO DI SUOLO E MODIFICHE DELLA LEGGE REGIONALE 23 APRILE 2004, n. 11 “NORME PER IL GOVERNO DEL TERRITORIO E IN MATERIA DI PAESAGGIO” è entrata in vigore in data 24-6-2017;
  • · la prima proposta di PUA è stata protocollata al Comune di Casale sul Sile con prot.1542 in data 23-6-2017.

VERIFICATO CHE:


  • · il PUA, sia quello originario versione 1 2017 che quello versione 3 adottato, è carente in relazione alla DISPONIBILITA’ DELLE AREE, che è attività in capo ai Proponenti come da legislazione vigente, ribadita anche dalla con DGC 11/2020, che ha dato disposizioni puntuali su tale argomento;

  • · il PUA adottato è carente rispetto alla dimostrazione della disponibilità delle aree oppure delle azioni per conseguire tale disponibilità visto che la relazione che accompagna il PUA adottato non dà alcuna indicazione sulle modalità di reperimento di tali aree, non ottemperando quanto richiesto con DGC 11/2020

  • · Il PUA adottato riguarda aree in Comune di Quarto d’Altino, alcune di proprietà del Comune stesso, che in carenza di accordo tra gli Enti determinerebbe ulteriori modifiche sostanziali del PUA, già palesemente diverso da quello originario (versione 1 del 2017)

  • · ci sono aree interne al PUA, che sono parzialmente destinate a standards di cui nulla è dato sapere circa la procedura di variazione e circa la disponibilità o la modalità di acquisizione;

TUTTO CIO PREMESSO, SI OSSERVA CHE

1. il PUA versione 3 è stato adottato in carenza di elementi fondamentali e con necessità di accordi e modifiche che devono trovare l’accordo di altri Comuni;

2. Manca la dimostrazione della disponibilità delle aree e/o del modo di reperimento come richiesto anche dal Comune di Casale con DGC 11/2020

3. Non sono stati rispettati dai Proponenti i termini indicati dal Comune di Casale nelle disposizioni 6-10 della DGC 11/2020;

4. Sono presenti all’interno del PUA elementi che sono standards e non appaiono congrui con la futura destinazione della zona se il PUA andasse a buon fine;

E’ evidente che tutte le trasformazioni al PUA adottato, già sostanzialmente diverso dal PUA versione 1 2017, dovranno alla fine essere rivalutate TECNICAMENTE per verificare se la versione FINALE del PUA (ancora in fieri) sia da sottoporre o meno ai limiti di cui alla LR 14/2017 visto che le aree sono integralmente poste fuori dal perimetro del “consolidato”.

OSSERVAZIONE 3 - PUA(H) CASALE SUL SILE - PARCO TEMATICO




Presa visione della PROPOSTA DI PIANO URBANISTICO ATTUATIVO “PARCO TEMATICO” versione 3 (protocollo 3328 del 25-2-2020)

CONSIDERATO CHE 

  • · la LR 14/2017 “DISPOSIZIONI PER IL CONTENIMENTO DEL CONSUMO DI SUOLO E MODIFICHE DELLA LEGGE REGIONALE 23 APRILE 2004, n. 11 “NORME PER IL GOVERNO DEL TERRITORIO E IN MATERIA DI PAESAGGIO” è entrata in vigore in data 24-6-2017;
  • · la prima proposta di PUA è stata protocollata al Comune di Casale sul Sile con prot.1542 in data 23-6-2017. 

VERIFICATO CHE:

  • · In virtu’ di quanto previsto all’articolo 13 comma 4 lettera b) e comma 5 lettera b) della LR 14/2017 “sono fatti salvi i procedimenti in corso alla data di entrata in vigore della presente legge relativi (…) ai piani urbanistici attuativi, comunque denominati, la cui realizzazione comporta consumo di suolo; per procedimenti in corso di cui al comma 4 si intendono, nel caso di piani urbanistici attuativi, i procedimenti già avviati con presentazione al Comune della proposta corredata dagli elaborati necessari di cui alla legge 14/2004”
  • · nella sostanza può essere fatto salvo il PUA, presentato un giorno prima dell’entrata in vigore della LR 14/2017, solo se la proposta PUA versione 1 (prot.1252 del 23-6-2017) o 1.1 (prot.1253 del 1-7-2017) presenta tutti i documenti elencati dal’articolo 19 della LR 14/2004. 

Cosi non è perche’ gli elaborati di cui il PUA è formato sono stati sostanzialmente modificati e integrati, al punto che il piano che ne risulta è un piano nuovo e diverso che con il primo ha in comune soltanto I PROPONENTI E lo scopo dell’intervento originario.


Inoltre il PUA deve ancora essere valutato dall’esame tecnico amministrativo dei Comuni contermini con conferenza de servizi che e’ stata avviata dopo l’adozione del pua 2020 E QUINDI CI SARANNO ULTERIORI MODIFICHE, CHE FARANNO DIVENTARE IL PUA DA APPROVARE UN PROGETTO TOTALMENTE DIFFORME DA QUELLO ORIGINARIO.


RISULTA infatti CHE,

  • · il procedimento, ipoteticamente considerato “continuo”, sarebbe iniziato il 23-6-2017 (PUA prot.1252) e concluso con la presentazione della terza modica il 25-2-2020 (PUA prot.3328), quasi 3 anni (!!), un tempo che già vale a dimostrare come non si tratti di mere modifiche di approfondimento del progetto iniziale, ma di un’integrale e sostanziale revisione, che con il progetto originario presentato il 23-6-2017 non ha alcuna attinenza, a parte Proponenti e titoli degli elaborati;
  • · che, per scelta dell’Amministrazione, l’adozione ha preceduto l‘espressione dei pareri della Conferenza di Servizi con i Comuni contermini (in particolare quello di QUARTO D’ALTINO) sul cui sedime insiste parte del PUA versione 3 2020 

TUTTO CIO’ PREMESSO OSSERVA E RITIENE CHE

IL PIANO ADOTTATO CON LE EVENTUALI MODIFICHE CHE SARANNO ADOTTATE DALLA CONFERENZA DI SERVIZI IN CORSO NON AVRA’ ALCUNA ATTINENZA CON IL PUA ORIGINARIO (prot.1252-1253/2020) e DOVRA’ QUINDI RISPETTARE LA LR 14/2017.



Si evidenzia che, se sussistessero VALIDE motivazioni di “pubblico interesse” tali da giustificare un simile intervento, l’Amministrazione può sempre procedere a richiedere alla Giunta ed al Consiglio Regionale la modifica delle LR 14/2017.