"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

lunedì 31 luglio 2017

"PRIMA LE PERSONE E L'AMBIENTE, POI IL PROFITTO" - LAUDATO SI'


Il messaggio del parroco di Sant'Andrea sul Muson contro l'allevamento intensivo di polli è molto forte e trova le sue radici nell'ecologia INTEGRALE di Papa Francesco.

AVANTI.... con  noi c'è anche Marco/Marcon...
Solo unendo tutte le forze e partendo dai territori potremo avere dei risultati che non siano solo ..nimby.

PRIGIONIERI DI UNICREDIT?? MA VA LA'....

Le dichiazioni di questa mattina dell'ing. Piero Semenzato sono INCREDIBILI!! 
AfFondazione CASSAMARCA sarebbe prigioniera di UNICREDIT!!

Veramente non c'è pudore... Ma quando arrivavano gli utili non erano prigionieri??
Forse UNICREDIT ha capito che la gestione attuale di afFondazione CASSAMARCA deve dimettersi

POCHE CIANCE! 
A CASA! 

 

domenica 30 luglio 2017

ARTUTO MARTINI, SCULTORE

Chiudo la mia giornata di "lavoro" con una nota positiva che riguarda la bellezza ed uno dei nostri migliori cantori



TALETE, SPINOZA, HEGEL E L'HOMO VENETICUS

Per la gioia dei cantori del Parco Agro Industriale e Ciclabile del Parco del Dile pubblico un lungo articolo che loro certamente apprezzeranno perchè sano cos'è la cultura e si immergono spesso in letture impegnate tali far sfigurare i nostri locali filosofi.

BUONA LETTURA


LA SINISTRA, LA DESTRA ..... E L'ACQUA

Raffale K. Salinari (che mi ricorda sempre un libro di testo di italiano) fa un riflessione importante che dovrebbe riportare il dibattito politico a sinistra (ma anche a destra...) sui temi concreti e non su fanta formule per prendere il potere.

Il potere è giusto darlo a chi ha un progetto: quale?
Ecco quello che pensava Gaber


A ROMA QUALCOSA DI MUOVE SULL'ACQUA...

Il Movimento 5Stelle ha la possibilità di far vedere da che parte sta: le riforme si fanno con le delibere e con le leggi.ripubblicizzare la gestione dell'acqua come chiesto da referendum è il primo passo. Dappertutto.

Il resto sono chiacchiere...


L'ACQUA SERVE COME FOGNATURA O AL MASSIMO PER FAR CORRENTE... ELETTRICA

La razza Venetica non riesce a vedere l'acqua come elemento essenziale per la vita e quindi prima la inquina con le industrie, ora dismesse, non bonifica e poi pensa a ricavarci soldi con le mini centraline. Questo è l'uso del Meschio...

PERFETTO! Un capolavoro di coerenza...


DANNO ALL'ALLEVAMENTO A CODOGNE' E ALL'AMBIENTE?

FOTO REPERTORIO. ORMELLE
Leggo questa notizia e mi permetto di fare una considerazione "da spaccaballe": qualcuno lava una cisterna e sversa il tutto in un corso d'acqua...
La sostanza oleosa si infiltra nel laghetto dove c'è l'itticoltura e si valuta un danno di 20 mila euro..

MA QUALCUNO HA PROVATO A VEDERE IL DANNO SUL CORSO D'ACQUA?
QUELLO NON CONTA?

UN PESCE LIBERO NON VALE NULLA??



POLLI IN DEROGA SOLO PER GLI AMICI DEGLI AMICI?

Non è strano che la REGIONE VENETO si esprima per DEROGHE visto che il concetto è uno dei più abusati e sfruttati.
Si fanno le leggi e poi si fanno le deroghe: così va il VENETO da sempre...

Certo che è dura parlare di investimenti stranieri che non arrivano se la legislazione si fa per deroga. O no?

POVERI SINDACI CHE SI SVEGLIANO ORA...

Sulla Pedemontana nasce il fronte contro i camion che devono passare con la terra...

Ma dov'erano i sindaci come MARCO SERENA quando la Pedemontana è stata approvata dal suo sodale LUCA ZAIA??

Difficile pensare che la politica possa essere utile alla gente se viene gestita con l'ottica del paesello.

La sindrome NIMBY oggi va declinata in dialetto padano??


GAJO DICE LA PURA VERITA'....

Non conosco Giorgio Gajo, ma condivido la sua analisi che dimostra perfettamente che un UOMO SOLO AL COMANDO come è stato il Presidentissimo DE POLI ha fatto solo danni.
Lo dice da sempre Malvestio, lo dice Alfio Bolzonello ex consigliere comunale anche lui inascoltato.

La cultura umanistica del Presidentissimo non è servita a fargli capire la differenza tra BENE COMUNE e PATRIMONIO PERSONALE e con questo ci siamo giocati anche la cultura, che ora non ha più soldi per alcun finanziamento.

E' finito il tempo delle "vacche grasse" e di grasso è rimasto solo lui.

Da chiedersi come mai un capoluogo come Treviso non si accorga mai di questi POTENTI che fanno gli affari loro fingendo di fare il bene di tutti.
Le colpe sono quindi da distribuire anche alla POLITICA E ALLA SOCIETA' che si è sempre inginocchiata di fronte a questo EX POTENTE, che quando lascerà non sarà mai tardi.
In primis la LEGA di Gobbo e Gentilini e poi anche il nostro/vostro centrosinistra...

Ci vorrebbe veramente un MANIFESTAZIONE DI PIAZZA, ma questa non è cosa da trevigiani. L'bbiamo visto che le banche affondate mettendo sul lastrico migliaia di risparmiatori truffati da altri "benefattori"

MI NO VAO A COMBATAR....

COSSA COMANDA, SIOR PARON??


 

BATTAGLIA PERSA CONTRO IL SILURO?


Non sono un esperto pescatore e questo lo sanno tutti (specie il Forlani ed il Rimoldi), ma qualcosa ho capito.
Quando c'è il siluro nelle acque, c'è solo lui, l'acqua è una merda torbida e proliferano alieni anche umani che lo deguastano (avendo altri gusti alimentari).

Nella sostanza c'è il degrado, la monofauna ed una cessione territoriale.
Perchè abbiamo già perso? Perchè non ci sono politiche serie di bonifica come quelle che ho visto fare all'ittiologo Marco Mancini.

Sempre volontà politica di investire. Schèi....

LA BALLATA DI TEMI - MICHELE ZANETTI RACCONTA



LA PESCA DEI FORTI

Tutto il mondo è paese e non solo Kasier ha problemi di pesca, ma anche il Ticino o l'Isonzo... O l'Adriatico con la Croazia che non rispetta il fermo biologico per dare tregua ... ai pesci.

Sempre la stessa storia... anche a YOFF



sabato 29 luglio 2017

IL TEMA DELL'ACQUA DEVE DIVENTARE CENTRALE COME "BATTAGLIA CIVICA"

Petrella è stato a capo del Comitato promotore del Referendum del 2011 e sarà anche un'idealista, ma credo anch'io che la poltica non sia in grado di affrontare seriamente e senza interessi altri un tema così importante.


MANOVRE PARTITICHE SULL'ACQUA.... PILATO GALLETTI "RISOLVE"??

PONZIO PILATO GALLETTI
PRIMO LITIGANTE
SECONDO LITIGANTE

















Tra Zingaretti e la Raggi, il ministro Galletti fa il Ponzio Pilato, sperando che piova e che dimezzando il prelievo dal lago già in grave sofferenza.
Si fanno le leggi e poi si deroga: Bracciano è già sotto il limite di guardia, ma ACEA non sa cosa fare ed anzi non si sa nemmeo quanto preleva perchè se fosse solo l'8% non ci sarebbero problemi.

Si intrecciano interessi economici e parititici. A posto siamo....





REGIONE LAZIO ANCORA SENZA AMBITO OTTIMALI... VERGOGNA

Qui devo dare ragione a Zaia ed ai padani perchè non è possibile che in Lazio si ragioni ancora in termini non di AMBITI OTTIMALI cioè per BACINI IDROGRAFICI, rispettando la geografia più che la ripartizione dei poteri altri...
Dobbiamo mandarvi er Pomata?
O

REGIONE LAZIO; DEROGHE E TUTLE? SCEGLIERE, PLEASE

Paolo Berdini, ex assessore di Roma all'urbanistica dimmessosi per la questione stadio, mette in dito sulla piaga delle CONTRADDIZIONE DI ZINGARETTI...

Gli agricoli dominano a livello di lobby dappertutto e se ne fottono di leggi e norme. Tutto è loro ed in primis i POZZI (molto spesso abusivi che non pagano nemmeno nulla e sprecano acqua).

ANCHE DA NOI, RICCHI DI ACQUA, IL PROBLEMA E' ENORME MA, NE' IL GENIO CIVILE (o come si chiama dopo lo scandalo MOSE), NE' I SINDACI FANNO NULLA..

VOTATE UN SINDACO CHE VI DICE CHE CENSIRA' I POZZI .... non sarà eletto salvo una grande rivoluzione nella nostra coscienza ambientale.


L'ACQUA E' UN BENE PUBBLICO

Marco Bersani fa un'analisi semplice che può non piacere ai cantori del libero mercato che sull'acqua hanno trovato un nuovo ELDORADO.

Ma l'acqua è vita e non possiamo permettere a nessuno di gestirla in modo capitalista cioè per fare utili sulla pelle di chi non ha soldi per comprarla.
L'acqua va gestita BENE in un contesto FUORI MERCATO, così hanno chierso 27 milioni di italiani nel 2011 e ci stiamo ancora chiedendo perchè siamo ancora a parlarne come una chimera...



LETTERA APERTA AL NUOVO PRESIDENTE NAZIONALE DAL VECCHIO PRESIDENTE...

 La nostra ssociazione è ripartita in Consiglio Nazionale, Consigli Regionale e sezioni che possono essere costituite da un minimo di 15 soci; in Italia siamo circa 11mila ed il presidente nazionale fino a pochi mesi fa era l'avv. Marco Parini di Milano, che manda questa lettera aperta al nuovo presidente nazionale Oreste Rutigliano, che ha preso le redini nazionali dell'associazione dopo un grave periodo di lotte intestine per divergenze su conti, gestione e prospettive.
Non siamo mai stati molto amati dai vertici nazionali in quanto molto, forse troppo indipendenti, ed in fatti non ricordo negli ultimi 7-8 anni alcuna visita dei membri del Consiglio Nazionale di ITALIA NOSTRA che al massimo sono arrivati a Venezia...
Non commento più di tanto la lettera dell'avv. Parini perchè non ho gli elementi conoscitivi per farlo, ma faccio solo qualche piccola osservazione.


Caro Presidente, caro Oreste,

da alcune settimane è intervenuto un cambiamento alla guida dell’Associazione. Una iniziativa di vertice con alcuni Consiglieri che si riconoscevano in un programma e nella continuità della Presidenza iniziata nel triennio precedente e che ora hanno deciso di formare un’altra compagine per la guida dell’Associazione.
Una conduzione con coloro che si presentarono all’elettorato dei Soci con un programma alternativo a quello da noi formulato e premiato da un grande consenso e da una affermazione che non lasciava dubbi sulle scelte programmatiche della nostra base associativa.
Una operazione che ha ribaltato il risultato elettorale nel convincimento di una assenza di vincolo di mandato (1) da parte degli eletti. Un espediente della politica che ove sostenibile renderebbe vano ogni programma.
Ma al di là di tutto ciò, caro Oreste, mi preoccupa il programma del fare, dell’azione, condiviso e premiato per la seconda volta da Soci e Sezioni che per cinque anni, dedicandovi tempo ed impegno, ho visitato ed ho sostenuto nelle tantissime iniziative che sono scaturite da una operatività mai come ora vivificata e sviluppata (2).
Tutto ciò è avvenuto con l’opera e l’entusiasmo di tutti, diecine e diecine di convenzioni, iniziative per la concessione di beni, palazzi, musei, monumenti, riserve marine, aree di pregio ambientale, abbazie e potrei continuare, tutto, seppur ideologicamente osteggiato da una minoranza che contesta il nostro impegno nei principi di valorizzazione contenuti nel nostro Statuto e nel Codice dei Beni Culturali.

Ora mi chiedo, si vuol dimenticare quanto fatto, le Sezioni non devono più riconoscersi in questi contenuti e valori? Un primo segnale lo colgo nel mancato accoglimento della nostra domanda di concessione del Castello di Canossa.
Speriamo che non nascano problemi per la gestione dell’Eremo di Santo Spirito, esperienza fortemente osteggiata da taluni e che insieme alla sezione di Pescara ha ridato vita ad un monumento di grande valore storico.

Spero, caro Oreste, che il difficile equilibrio tra diverse visioni, nell’attuale inedita maggioranza, non crei pure un ribaltone programmatico con il progressivo abbandono dei suoi valori. (3)
La tua proposta di costituire un comitato scientifico con Tommaso Montanari ed altri ormai incamminati verso la politica attiva mi preoccupa e fa intendere l’avvio di una svolta ad opera di una componente di Consiglio che rischia di condizionarti.

Mi preoccupa la contiguità con dibattito della politica partitica e correntizia diversa da quello che si è sempre affrontato in Consiglio anche quando vi sedevano molti parlamentari perfino vice segretari di partito.
Quando mi comunicasti che Montini era dimissionario ho pensato ai problemi che poteva aver creato la sua nomina per chiamata diretta a dirigente di Roma Capitale dalla Giunta Raggi, avvenuta successivamente alla sua designazione a Segretario Generale ed all’episodio mediatico ed imbarazzante della sua ipotizzata nomina ad assessore all’urbanistica di Roma, in sostituzione dell’arch. Berdini, nella bufera creata dalla vicenda dello Stadio e da tutti noi appreso dalla stampa. Circostanze, caro Oreste, che hanno creato confusione e disorientamento.

Caro Presidente ti invito a non abbandonare il programma per il quale siamo stati eletti.

Il cambiamento del vertice associativo che solo ora ti vede protagonista, è partito da lontano, dalle quotidiane contestazioni via mail su tutto inviate da Luigi De Falco tra i primi dei non eletti, riuscito poi ad entrare in Consiglio ed ora finalmente, giunto al governo dell’Associazione, e dal bilancio 2016. Bilancio del cui andamento contabile del primo semestre riuscii ad avere contezza solo ai primi d’ottobre, ormai tardi per rimediare, registrando il mancato avvio e previsione d’introito per i progetti interni. Bilancio con un passivo in assoluta controtendenza rispetto agli esercizi precedenti ma che comunque attesta la fondamentale importanza dei progetti e l’errore di coloro che vi si oppongono.

Detto questo il bilancio andrà approvato nonostante le conclusioni inspiegabilmente e tardivamente (in una riunione telefonica) assunte dai Revisori ed immotivate rispetto al tenore e contenuti della relazione stessa ed alle erronee considerazioni sul Fondo Monti, divenuto ormai un pensiero quotidiano del Revisore uscente ing. Zenucchini, inspiegabilmente concentrato sulla Sezione di Milano.

Caro Presidente, Milano è importante, potrà non essere amata da taluni, ma è importante. Tra le prime per fondazione, conta mille soci, un decimo dell’intero corpo associativo. (4)

Il tuo primo atto, mi riferisci richiestoti dagli uffici, è stato quello di revocarci la procura ad operare sui contratti da sempre conferita a Milano per la sua complessa operatività. Ti basterà leggere quelle rilasciate da Losavio e Mottola a tue mani. L’hai lasciata a Milano nord con il suo Boscoincittà e l’hai tolta a noi. Inspiegabile questa diversità di trattamento come inspiegabili appaiono le continue e-mail e lettere inviate per raccomandata che ci trasmetti ed anche qui mi dici che le preparano gli uffici sottoponendotele alla firma. Lettere e mail che con ormai costante frequenza arrivano direttamente dagli uffici della Sede e dal citato ing. Zenucchini, che ormai le invia per raccomandata da Brescia. Milano chiede chiarezza, non comprende ne accetta questo clima di vendicativo e rancoroso.
Sii chiaro, spiega! Si desidera deprivare Milano dopo la sua operatività anche delle sue risorse? Si vagheggia un accorpamento a qualche altra Sezione? Si opera nei suoi confronti in modo palesemente discriminatorio! E’ una domanda che il suo Consiglio Direttivo si pone. Il Consiglio che all’unanimità ha deliberato l’affidamento di un contenzioso ad un legale ove, dopo 22 anni, la Sede Centrale, decidesse di avocare a se la gestione del Fondo Monti modificando la sua delibera del 1995 e contravvenendo al parere dell’Esecutore Testamentario.

Ed ecco giungere una proposta di Regolamento per la Trasparenza inserito in cartellina il giorno dell’ultimo Consiglio Direttivo Nazionale e che molti tra cui il sottoscritto non ha potuto leggere, seguendo il dibattito, ma approvato a fine giornata quando in Consiglio erano rimasti solo 13 Consiglieri, giusto il numero legale! Alla faccia della trasparenza! Questo regolamento contiene norme di discutibile legittimità con profili di nullità.
Contiene norme che comunque devono essere inserite, ove legittime, nello Statuto. A puro titolo esemplificativo l’art.17 ove si afferma che chi ha un contenzioso con l’Associazione, ove eletto decade, così non consentendosi alcuna contestazione o legittimo ricorso al Tribunale contro decisioni assunte da Giunta e Consiglio Nazionale.
Una palese violazione di legge ed una svolta autoritaria che non ha precedenti nell’Associazione.

Poi abbiamo una perla, ideata “ad personam”. Come è noto il sottoscritto, con Pietro Petraroia, Massimo Bottini ed altra socia ha costituito una società di consulenza in materia di beni culturali. Dopo 22 anni d’insegnamento universitario ed una ancor più lunga esperienza, abbiamo deciso con Pietro, chiamando anche Massimo di dar vita una società facendo professione dei nostri convincimenti di una vita di militanza. Si chiama Cultura Valore srl. (5)
Temendo la nostra e mia ricandidatura dato il consenso registrato in passato, nel regolamento sulla trasparenza art.17 si è cesellata una norma ad personam che sancisce per noi l’incompatibilità. Ci sarebbe da ridere se non presupponesse, caro Presidente, una deriva autoritaria timorosa del confronto e decisa ad orientare l’Associazione verso contenuti ed indirizzi lontani dal pensiero dei suoi fondatori.

Una previsione d’incompatibilità (peraltro da inserirsi nello Statuto) che non riguarda passati Presidenti impegnati professionalmente e con società come ad esempio, Floriano Villa, sui nostri temi che non coinvolge gli architetti magari urbanisti, che operano sulla pianificazione del territorio da soli o in forma associata, i restauratori, i geologi, i giornalisti associati impegnati sui temi ambientali, i componenti e membri di cooperative, consorzi e società di progettazione. Ne il regolamento prevede l’incompatibilità per coloro che detengano partecipazioni in società che producono pale eoliche, che gestiscono rifiuti, commerciano in carbone o promuovano la caccia o la pesca industriale. Ho citato solo degli esempi. Come non ricordare l’apporto dato da industriali, banchieri, editori, grandi manager, storici dell’arte impegnati professionalmente che tanto hanno dato all’Associazione. Con questa norma i tredici Consiglieri non avrebbero accolto nemmeno Giulia Maria Crespi con le sue società di grande valore ambientale.

E come non preoccuparsi dell’art.1 comma secondo, del regolamento sulla trasparenza, che hai o avete preparato ricomprendendo testi obsoleti e inapplicati, per intervenute norme sulla riservatezza dei dati.
Basterà che una persona si associ, magari direttamente alla Sede centrale, perché possa disporre di tutti i dati amministrativi e contabili dell’Associazione tutta, dai dati sul personale, sugli appalti ai nostri fornitori, alle consulenze professionali, alle determinazioni e strategie contenute in programmi e verbali.
Il socio ha tutti i poteri dei Revisori, organo eletto dai Soci e statutariamente previsto. Non si tratta di segretezza ma di un minimo di riservatezza ed autotutela!

Caro Oreste, comprendo le tue preoccupazioni ma non consentire una svolta autoritaria ed accentratrice. La tua esperienza, lo sai, è a tempo, non potendoti ricandidare per una quarta volta. Non consentire che Italia Nostra cambi pelle, seguendo le sirene di nuovi movimenti politici o incrementando un centralismo romano che tutto decide.(6)
Comprendo le tue preoccupazioni, oggi il bilancio della Sede centrale è gravato da notevoli rischi da me già da tempo denunciati come:
  • il contenzioso con la Soprintendente di Venezia che chiede a Italia Nostra 200.000,00 euro di risarcimento danni, per una richiesta di sua rimozione dall’incarico, avanzata dalla Sezione di Venezia in modo maldestro;
  • la gestione della causa d’appello Corsini-Oneto per l’acquisto dell’immobile in Roma occupato dalla Sede centrale, disastrosamente condotta in primo grado come spiega l’avvocato Bucci, incaricato di un disperato appello, nella sua nota a commento a tue mani, che ci ha portato a pagare 110.000,00 euro e che ora rischia di farcene pagare altrettanti 110.000,00 euro in appello;
  • la vicenda della malversazione e raggiro legato ad un finanziamento pubblico nelle Marche che, con coraggio, il Presidente regionale Maurizio Sebastiani ha portato alla luce ed ora nelle aule giudiziarie;
  • la richiesta che comunichi essere pervenuta da parte dell’avv. Mirco Ricci per il pagamento di 127.000,00 euro di sue parcelle per giudizi affidatigli in un lontano passato;
E potrei continuare con le Sezioni come Vicenza che non riescono a pagare i costi di una soccombenza in giudizio con richiesta di accollo da parte della Sede centrale. Ero ancora io alla Presidenza.(7)

Caro Oreste, rimetti invece in discussione avanti al Consiglio il regolamento per gli adempimenti sulla responsabilità delle persone giuridiche, ex legge 231, al quale l’avv. Bucci su incarico del Consiglio ha lavorato per la trasparenza e sicurezza dell’operato dell’Associazione.

Non fare che sparisca nei cassetti!

Caro Oreste, caro Presidente non farti travolgere dalla quotidianità, dal volere degli uffici, dalle richieste di parte, da regolamenti fasulli ed avrai un aiuto.(8)

Un caro saluto.

Marco Parini

nota ITALIA NOSTRA TREVISO
(1) il vincolo di mandato è una pura invenzione che non porta da nessuna parte... Ogni consigliere è libero di esprimere il suo pensiero e di aderire ad un progetto.. Se il progetto cambia o cambiano le convinzioni, ci deve essere libertà personale. Ovviamente questo si presta a derive personalistiche da parte ci chi ambisce solo il potere per il potere, ma in questo caso non c'è norma che tenga
(2) Noi di Treviso, Parini ed il consiglio dei milanesi non l'abbiamo mai visto... Non sapevo nemmeno che faccia avesse e la foto che ho trovato non gli rende giustizia..
(3) i valori sono quelli indicati nello statuto dai fondatori: da Cederna e dagli altri... Non serve cercarne altri. Come per la Costituzione: bastano ed avanzano. Sufficiente applicarli con rigore e costanza.
(4) Millano ha mille soci e noi ne abbiamo 60-80 a secondo del tempo e della voglia che ci mettiamo per fare le tessere che restano un obiettivo secondario del nostro agire. Chiediamo certamente che non si pesino solo le tessere perchè altrimenti il gioco diventa come quello delle correnti di partito...
(5) Non c'è nulla di male a creare una societò che si chiami Cultura Valore Srl, ma c'è forse un problema di conflitto di interessi che in Italia per i milanesi è una parola non comprensibile (vedi il ben più noto SilvioB). Nulla di male, ma un pò di imbarazzo ci dovrebbe essere..... Presidente nazionale di ITALIA NSOTRA e fondatore di una società che promuove il valore della cultura o la cultura come valore? Meglio scegliere. Non servono norme "ad personam": dovrebbe bastare il buon senso per liberare tutti dagli imbarazzi formali e reali.
 (6) per noi padano veneti (pensa cosa mi tocca dire!!) non va bene nè il centralismo romano, nè il centralismo milanese... Mi vanno bene le persone oneste di Roma e Milano e soprattutto anche di altre città, che rappresentino l'associazione in modo moderno e reale.
(7) Per Vicenza come pensiamo di fare??
(8) "Non farti travolgere dagli uffici... ed avrai un aiuto". E se non lo fa? Non una bella chiusa avv. Parini (detto tra noi e con un po' di ironia)

L'UOMO CHE PIANTAVA ALBERI

Un impegno costante gratuito per dare frutti veri e duraturi... Una storia commovente che trasforma il paesaggio e gli uomini

POLLI DI PARTITO A CASTELFRANCO?


La vicenda del muovo mega pollificio a Sant'Andrea di Castelfranco ci vede schierati con chi si oppone all'insediamento perchè riteniamo che non sia questo il tipo di agricoltura ed pollotecnia che vs promosso, visto che di solito più che polli si alleva per la.... merda che produce energia grazie agli incentivi sempre più da togliere.

Quello che è ridicolo è che il presidente e sindaco di Calstelfranco Marcon/Macron e quelli del PD litighino su presunte beghe di sapevi e non sapevi piuttosto che sul tema e ci troviamo a fianco di Macron/Marcon e contro il PD.

Poco male... Che differenza c'è?? Noi stiamo sul merito ed il merito di diceSì AD UN DIVERSO MODO DI CONCEPIRE GLI ALLEVAMENTI PER I POLLI




FALLIMENTO CERTIFICATO PER DE POLI

Non è una sorpresa per nessuno visto che se ne parla da 10 anni, ma sostanzialmente resta tutto IMMOBILE come spesso (sempre?) accade a Treviso.

Fondazione CASSAMARCA è un ente che ha fallito e dilapidato il patrimonio e lo dice lo stesso Ministero, che aveva "avvertito" il dominus che però ha fatto di testa sua riducendo il patrimonio a nulla, visto che i teorici 496 milioni di euro sono solo iscritti a bilancio, ma puzzano come il pesce dopo 20 giorni al sole...

In tutto questo non dimentichiamo la politica codina che si è accodato ed è ancora all'ombra del Presidentissimo come nella foto del Re Nudo. Sappiamo bene che non appena cadrà saranno pronti a sbranarlo e lo sa anche Lui perchè la politica trevigiana non brilla per decisione e coraggio.
Al massimo per peso (Gobbo) e per ambiguità (Manildo & C).



venerdì 28 luglio 2017

IL LAMENTO PER LA PIAVE: MA CHI CI SENTE?

Periodicamente la stampa riprende il problema ACQUA ed in primis quello del FIUME QUASI SCOMPARSO che è la PIAVE.

Molti di noi fanno interventi appassionati ma con quale esito? che il giorno dopo tutto resta come prima.

Serve una strategia per incidere sull'enorme monatgna di interessi che gira intorno al nostro fiume simbolo che, tra l'altro, alimenta anche il SILE.

Dispiacerebbe arivvare tardi oppure aver ragione postuma.

CHI HA IDEE PER INCIDERE LE METTA SUL TAVOLO