"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

giovedì 29 dicembre 2016

afFONDAZIONE CASSA(vuota)MARCA

Un sussulto di dignità da parte di UNINDUSTRIA che con la sua Presidente manifesta pubblicamente il suo stupore per le nomine del Presidente di Cassamarca della scorsa settimana: Giampaolo Gobbo e la sua segretaria!.

Diciamo che "meglio tardi che mai", ma ora è veramnte troppo tardi ed è drammatico pensare che un solo uomo è riuscito a azzerare un patrimonio di 1000 milioni di euro che oggi sono ridotti pressochè a zero (40 milioni di azioni Unicredit a fronte di 200 milioni di euro di debito cioè circa ZERO).

Per me il Presidentissimo non ha diritto nemmeno ha l'onore delle armi, che pare tributargli Piovesana, perchè ha scientemente costruito una macchina personale che in 30 anni ha dilapidato quello che si era costruito in 500 anni come dice Malvestio.

Significa buttare nel cesso mediamente circa 33 milioni di euro all'anno cioè il costo di una corte regia: la corte del Dino(sauro).

L'analisi di Malvestio è lucida e nota da tempo; da buon democristiano e dal suo buen ritiro di Malta, il Massimo salva anche troppe persone, che nulla hanno fatto per scongiurare questo disastro, ma si sa i trevigiani sono sempre in prima fila contro i poveri diavoli, ma si cagano sotto se devono affrontare i potenti.

mercoledì 28 dicembre 2016

CIMA GRAPPA: UN RESTAURO... "CENTRALISTICO"?

Dal sito del Governo ed in particolare da quello relativo alle celebrazioni del Centenario veniamo a sapere in modo abbastanza laconico che è stato approvato in conferenza di servizi un progetto di recupero del Sacrario di Cima Grappa, luogo simbolico della Prima Guerra Mondiale.
Il luogo è anche simbolo del frazionismo veneto visto che sulla cima convergono tre province e sette comuni che hanno sempre fatto fatica a dialogare.


Ora il Governo ci mette circa 6 milioni di euro per il restauro del Sacrario con annesso albergo da 120 posti in progetto di finanza di cui si conoscono solo alcuni fotomontaggi (vedi sotto) dello studio Citterio-Viel di Milano, vincitore della gara per l'affidamento del servizio di progettazione per circa 500mila euro.

Nel documento preliminare alla progettazione si prevede la "riqualificazione ambientale dell’area ex base NATO, anche attraverso la riqualificazione ambientale dell’area. Per tale edificio si prevede la possibilità di un recupero della volumetria per la realizzazione di un’infrastruttura di servizio turistico da attuare attraverso un project financing."

Cosa ne sanno i Comuni? 
Cosa ne sa la Regione Veneto, che dovrebbe essere anche partner? Cosa ne sanno le Associazioni d'Arma e le Associazioni ambientaliste?

E' una domanda che porremo ai Comuni interessati, alla Regione Veneto ed al RUP dle progetto, tanto per avere un minimo di informazione su come si pensano di spendere i soldi pubblici e su cosa succederà in Cima Grappa.







lunedì 26 dicembre 2016

PARCHEGGI ITALIA SI ACCORDA...



Sulla politica dei parcheggi a Treviso si registra una definitiva archiviazione (interrato di Piazza Vittoria) e due sospensioni (Cantarane e ex Pattinodromo), che non fanno presagire nulla di nuovo e di buono.

In primis si giunge oggi all'archiviazione del demenziale parcheggio con tre interrati in Piazza Vittoria senza che nessuno sia responsabile dell'iniziaiva profondamente sbagliata che arrivò alla firma del contratto con un progetto temerario. I politici salvano i politici confermando il detto che "can non magna can" ed alla fine le scelte sbagliate le paghiamo noi in ritardo di esecuzione di ciò che serve e soldi sprecati.

Secondariamente si insiste su un parcheggio ininfluente (Cantarane, che al massimo potrebbe servire per i residenti) e su un altro (ex Pattinodromo, che penalizza le mura e conferma il ruolo di "canale divisorio" del PUT fra centro e periferia): ma dove sono le nuove strategie dei parcheggi scambiatori, magnificate da tutti per anni?

Un centro storico come Treviso dovrebbe già essere pedonalizzato da anni, prendendo esempio da Mestre, Padova etcc... , ma dovrebbe aver visto la realizzazione di importanti scambiatori all'ex Foro Boario, a Treviso Servizi ed a sud  con servizi navette efficienti.
Lamentarsi del fatto che ora la gente va a Noventa e sperare di contrastare l'esodo verso "i centri commerciali" con magnifici alberi di natale è illusorio.

La scarsa opposizione della Lega alla politica di questa giunta dipende da una crisi del partito leghista, ma anche dalla constatazione che molto del programma "verde" è portato avanti dai "nostri", che si avviano ad avere lavori in piena campagna elettorale. Strateghi...

domenica 25 dicembre 2016

PIANO DEGLI INTERVENTI PER TREVISO

Il Piano degli Interventi presenta ai cittadini le intenzioni di una coalizione nel breve periodo del mandato di una giunta; a Treviso siamo quasi al capolinea (primavera 2018) ed a breve ci troveremo a discutere con la PA del futuro di Treviso senza aver capito quale città vuole questa giunta.
Dalle dichiarazioni del Sindaco appare chiaro solo che una delle sue priorità è la realizzazione del 4° lotto, che non era nella sua agenda al momento dell'elezione nel 2013.

Si riprongono grandi temi e grandi aree dove non si arriverà a nulla perchè sono aree incancrenite che potrebbero venir smosse solo da azini di penalizzazione dello status quo.
Veder crollare un'area come quella dell'ex ENEL o dell'ex Consorzio Agrario senza fare nulla è desolante, anche solo per l'immagine della città.

Si spera nell'iniziativa dei privati, ma sappiamo bene che i privati agiscono ricordando utili che non ci saranno più e non basteranno i 14 milioni a disposizione per creare "luminose iniziative".

Certamente fulgidi propositi potranno venire da afFondazione CASSAMARCA (privato quando vuole e pubblico quando gli conviene) che ha "nuove menti" pronte a lanciare politiche innovative per Treviso.

Non so. Mi sà l'idea che si sia uno stantio puzzo di acqua morta in questa città provinciale che non riesce ad uscire, nemmeno per un attimo, dalla sua medietà.

Vedremo la rivoluzione del PI, ma parlare di Scalo Motta o di stadio Tenni senza capire cosa si vuole fare in genrerale diventa molto difficile.
Noi daremo il nostro contributo, ma credo che non sarà capito e considerato "estremista", proprio come fa di solito la Lega.

mercoledì 21 dicembre 2016

LA DEROGA PER GLI "AMICI"... ECCELLENTE!!





Riporto integralmente il "pensiero"  dei Consiglieri della Lega Nord che, fieri e tronfi, annunciano di aver innovato la normativa urbanistica consentendo alle imprese eccellenti di derogare sostanzialmente a tutto...
Cosa sono le "imprese eccellenti"?
Beh, lo stabilirà una Commissione "ad hoc" costituita e nominata da chi? Da loro... e quindi è molto presumibile che saranno loro amici.
Praticamente si istituzionalizza la "deroga per gli amici"...
Più che "norma innovativa" direi che è una formalizzazione di quanto fa la mafia in Sicilia.
Come diceva un vecchio Presidente di Regione:" In Sicilia la mafia commette illeciti ed abusi, in Veneto gli abusi ed illeciti si mettono in legge..."
Economia - Montagnoli (LN) e Calzavara (Zaia Presidente) "Veneto primo in Italia ad agevolare le aziende eccellenti"

(Arv) Venezia 20 dic. 2016 -     “Con l’approvazione di un emendamento al Collegato alla Legge di stabilità, che modifica la Legge regionale n. 55 del 31 dicembre 2012 in materia urbanistica, le imprese alle quali sarà riconosciuto un grado di eccellenza potranno svolgere attività in deroga anche agli strumenti urbanistici comunali, con il dimezzamento dei tempi necessari per il rilascio di un’autorizzazione amministrativa”. Lo affermano in una nota i consiglieri regionali Alessandro Montagnoli (Lega Nord) e Francesco Calzavara (Gruppo Zaia Presidente), commentando “l’approvazione dell’emendamento presentato e successivamente votato in aula consiliare, con il quale si dispone che le imprese e le attività alle quali venga riconosciuta una specialità, possano derogare le normative urbanistiche oggi vigenti dimezzando, inoltre, i tempi di rilascio delle autorizzazioni amministrative”. “Per la prima volta in Italia – affermano Montagnoli e Calzavara – una Regione premia le attività eccellenti, favorendone lo sviluppo e di conseguenza la crescita economica ed occupazionale. Offrire questa opportunità alle imprese, non solo favorisce lo sviluppo del territorio sul quale queste sono inserite, ma anche significa credere nella capacità di fare impresa, una risorsa, questa, che caratterizza da sempre il tessuto produttivo veneto”.  “Nello specifico – spiegano Montagnoli e il Presidente della 2^ Commissione consiliare – le imprese che svolgano una determinata attività produttiva da almeno cinque anni, alle quali sia riconosciuta l’eccellenza da parte di una commissione regionale appositamente istituita dalla Giunta, potranno derogare gli strumenti urbanistici territoriali, il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e il Piano di Assetto Territoriale Intercomunale, compreso il limite relativo alla Superficie Agricola Utilizzata”. “Quella approvata ieri in Consiglio regionale- ricordano i consiglieri regionali - grazie al nostro emendamento, come peraltro sottolineato dall’Assessore al Territorio Corazzari, è una  norma innovativa in materia urbanistica, che guarda con attenzione alle imprese del nostro territorio. Le eccellenze produttive sono una realtà  in Veneto ed individuare un percorso di semplificazione rispetto agli strumenti urbanistici in vigore, calibrato sulle esigenze delle imprese stesse, favorisce il rilancio dell’economia e lo sviluppo del territorio, anche alla luce della crisi economica in atto”. “Siamo quindi di fronte ad un’apertura importante da parte della nostra Regione – concludono Alessandro Montagnoli e Francesco Calzavara -  che permetterà di premiare le realtà produttive che investono veramente sul nostro territorio, creando occupazione e benessere”.

CAVE, CHE PASSIONE..

Nell'esame del collegato alla finanziaria regionale è chiaramente emerso il fronte dei consiglieri che appoggiano la lobby delle cave ed un ruolo non secondario lo svolge il consigliere regionale di Forza Italia, Massimo Giorgetti.

"Io ti finanzio e tu porta avanti i miei interessi..." sembra essere lo schema politico nemmeno tanto segreto che anima la nostra politica.
E' bene saperlo ed evitare confusioni al momento di scegliere...

Leggete la cronaca di Marco Milioni e ... meditate.

giovedì 15 dicembre 2016

CONSIGLIO COMUNALE A TREVISO - 21 DICEMBRE 2016

Consiglio comunale di Natale a Treviso con panettone e cotiglioni...

Argomenti ermetici ma interessanti come le variaizoni di bilancio ed il piano delle opere pubbliche che dà sempre qualche sorpresa come altri tombinamenti di fossi o rondò...

Mozione per sgombera il CSA(ffittato) DJANGO della Lega che schiuma pandolo...



POLVERI SOTTILI E FORUM PER AMBIENTE

Ricevo da Verona questa comunicazione:
"L’osservatorio territoriale VeronaPolis ha firmato, assieme a oltre cinquanta cittadini, un esposto da presentare alla Procura della Repubblica, nel quale si richiede se vi siano, nei plurimi superamenti della soglia PM10, gli estremi di reato e possibili penali responsabilità da parte della Pubblica Amministrazione.
E’ allarme inquinamento a Verona, con un emergenza che ha portato lo smog alle stelle, superando ampiamente le 35 giornate consecutive di PM10 (limite massimo di giornate sopra i limiti di legge). Da tenere presente che in un rapporto dell’Agenzia Europea dell’ambiente del 2015, in Italia sono stati stimati circa 59.500 morti all’anno causa le polveri sottili (PM10 e PM2,5).
A Verona, ogni inverno la situazione si ripete, nel 2015 si contarono 24 giorni con le PM10 oltre i limiti. La Pubblica Amministrazione non ha mai preso provvedimenti decisivi per migliorare la qualità dell’aria, anzi, a causa delle sue assurde scelte urbanistiche, sarà ulteriormente incrementato il traffico a motore e di conseguenza  l’inquinamento atmosferico.
Di fronte a questa drammatica situazione, la Pubblica Amministrazione sta per prendere alcune deboli e inutili iniziative, come abbassare di qualche grado il riscaldamento domestico, vietare l’uso di autoveicoli sino a Euro 3 diesel ed Euro 1 e 2 a benzina, o la chiusura delle porte ai quasi due terzi dei negozi di via Mazzini che le tengono aperte con uno spreco eccessivo di riscaldamento. Da stigmatizzare la reazione di alcuni dei commercianti interessanti a tale chiusura; a domanda precisa la risposta è stata: “...una tragedia per lo shopping, così ci complicano la vita, entrerebbero molti meno clienti. Mi auguro che questo provvedimento non passi.” Sarebbe terribile se questo fosse realmente il senso civico di alcuni operatori commerciali di via Mazzini. Mi auguro che si siano intervistate le persone sbagliate, anche se gli ostacoli che la categoria ha sempre posto alle varie ipotesi di riduzione del traffico non lascia ben sperare. Voglio sperare che di fronte ai guadagni di pochi,  la salute di tutti non passi in secondo piano.
Mi chiedo cosa stia ancora aspettando la pubblica Amministrazione a chiudere al traffico le ZTL, ad investire nel trasporto pubblico ed a piantare alberi a ridosso delle grande arterie stradali ed alle autostrade quali filtro contro l’inquinamento."
Giorgio Massignan (VeronaPolis)
 
Il problema è "nuovo" ogni inverno e non riusciamo nemmeno a metterci d'accordo su quali siano le cause (pellets, auto, stufe, sigarette, e...).
Il vero problema non siamo noi anziani ormai destinati alla casa di riposo, ma sono i ragazzi...
Ma il problema è troppo grande per essere affrontato per cui ci si gode il Natale smoggoso...

Io propongo che tutte le polveri sottili siano buttate dentro il forum.... denll'ambiente, così oltre alle parole ci sarà anche del materiale tossico.

SILIFFE - ENNESIMO "SUCCESSO" DEL PARCO SILE...

Ieri non ho potuto partecipare all'interessante conferenza promossa dall'Ente Parco Sile dalle ore 17 alle 19 con gli agricoltori, ma, dai commenti dei presenti, molti come me non ce l'hanno fatta...
Come mai?

Un progetto europeo così ben fatto non riesce a coinvolgere nessuno ed ieri sera credo che il numero totale di "esterni stakeholders" fosse inferiore alle dita della mano di un falegname!!

Sono progetti di cartone che vengono presentati, vinti e fatti per spendere i soldi dell'Europa, ma non servono a nulla e non modificano di un millimetro i comportamenti assurdi di chi amministra il parco e di chi elegge simili rappresentanti per difendere il personale interesse.

Agli agricoltori interessa arare fino sulla riva oppure interessa che vengano fatti canali di bonifica come fece il mai dimenticato Confortin alla sorgenti in modo.... da prosciugare le risorgive!!

Siamo alla follia di un ente che dell'acqua, della fauna e di tutti i veri obiettivi se ne fotte e si preoccupa di fare finte conferenze e spendere i soldi dell'Europa.
Anche questa è gestione spicciola del potere.
"Marchette" come stanno facendo i loro santi in Consiglio Regionale??.

Quando ieri ho chiesto ai naturalisti se il temolo tornerà, mi hanno riso in faccia chiedendomi se erano state rimosse le cause che l'hanno fatto sparire.
Io ho detto che intanto hanno fatto un giro in Slovenia, che li acquisteranno e li semineranno. Dureranno da sera a mattina, ma intanto avremmo fatto una bella azione (inutile) con i fondi europei...

ATTENDO SEMPRE LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTONE SILIFFE ALLE ASSOCIAZIONI...
Spero che ci sia qualche resoconto sulla stampa di questo fondamentale momento di partecipazione...

venerdì 9 dicembre 2016

SILIFFE - TEMOLO DI CAPORETTO

Non sono in grado di dire se quest'azione sia adeguata allo stato del nostro fiume e quindi riporto la notizia per lasciare il commento agli esperti pescatori veneti e non veneti.

Prendiamo il temolo a Caporetto? Non mi pare proprio un evento simbolicamente di buon auspicio, ma sarò il solito gufo, che magari si è mangiato tutti i temoli che c'erano o sono emigrati?

I miei amici naturalisti e qualche buontempone emiliano mi dicono che "i pess l'è come i ratt..." cioè tornano se c'è un habitat adeguato, ma magari non è vero ed i temoli se ne sono andati solo perchè non sono leghisti..

Intanto vi metto il link sia in italiano che in inglese, però d'inglese c'è solo il titolo perchè l'articolo è sempre in italiano: un modo per risparmiare o non sapevamo tradurre?

PARCO SILE - AGRICOLTURA E DIFESA FITOSANITARIA?

Mi associo all'appello del vipresidente dell'Associazione Naturalisti Sandonatesi, Alessandro Faggian, per essere presenti all'incontro pubblico che il PARCO CICLABILE DEL SILE organizza sul tema
AGRICOLTURA E DIFESA FITOSANITARIA
che si terrà a Quinto di Treviso (tutto si fa solo in Comuni di stretta osservanza leghista...) dalle ore 17 alle 19 il giorno 14-12 con un preavviso minimo.

Noi come associazioni nell'agosto 2015 abbiamo sottoscritto e mandato una lettera al PARCO DEL SILE a cui abbiamo avuto una parziale risposta solo dopo insistenze in Regione.

Questo LIFE è meglio di nulla dicono alcuni... Io credo che in mano a questi signori sia meglio nulla...  e soprattutto non soldi pubblici che potrebbero essere utili se ben impiegati.
Magari qualcosa lo faranno, ma è come una "parrocchietta" che si gestisce il tutto in casa e questo è possibile perchè i Comuni a partire di Treviso se ne strafregano, tanto loro mica sanno cosa fanno al Parco Sile...

Anche l'orario è indicativo dell'importanza dell'incontro e del fatto che la partecipazione è fondamentale: dalle 17 alle 19 perchè sono interessati gli agricoltori, che vanno a letto presto e sono sempre i più sensibili nell'attenzione alla natura e nell'uso dei pesticidi...
Speriamo che coinvolgano anche i piscicoltori di Quinto che sono altri soggetti che danno un contributo fondamentale alla (non ) presenza di fauna e flora valle delle peschiere, ma nessuno è mai riuscito a capire dove va tutto il mangine, disinfettante etc.. che usano.
Forse se lo mangiano i famosi cormorani che hanno fatto 600mila euro di danni all'azienda TaldeiTali (e dicono di essere stati dei draghi per aver ridotto il danno che era di 2 milioni!!).

Non mi fa molta voglian andare prima di Natale a vedere questo scempio, ma se ci sono persone che vengono ad assitere oltre ai soliti potrebbe essere un modo per farci gli auguri tra noi.
Là non si cava un ragno dal buco...

giovedì 8 dicembre 2016

TERREMOTO - SEMPLIFICAZIONE IMPOSSIBILE? SMART....ies

Ci riempiamo la bocca di SMART (che non sono le caramelle colorate), ma poi quando è il momento del dunque siamo mentalmente impreparati a gestire in modo semplice una grande massa di informazioni e dobbiamo ricorrere al mitico "modulo" da protocollare...

Ecco un insieme di esempi eclatanti:
  1. tutti gli ingegneri (o architetti) hanno una tessera elettronica del proprio Ordine Provinciale dove ci sono tutti i dati utili; gli altri dati sono presso l'Ordine Professionale che ci ha iscritti... Per dare la disponibilità ho compilato un modulo per l'Ordine di Venezia, uno per la FOIV (Ingegneri Veneto) ed un altro per il CNI (Consiglio Nazionale Ingegneri) per poi arrivare alla Protezione Civile e compilare il quarto modulo trovando le fotocopie dei moduli precedenti! Tutto per produrre un ACCREDITO che è una tessera di riconoscimento per cui abbiamo aspettato in loco per 4 ore...
  2. i cittadini che chiedono di fare il sopralluogo per la FAST devono presentare un'istanza dove riportano dati proprietario, dati immobile da visitare, telefono, dati catastali etc... Per trovare questi dati i cittadini si sono impegnati e sarebbe stato molto utile poterli far inserire direttamente in formato digitale (magari un banale excel). Ma le vecchiette?? Beh, si fa uno sportello Amico... Ecco questi dati li ricopiano quelli del Comune per farci fare il sopralluogo e poi li ricopiamo noi.... Non parliamo poi degli errori che si fanno ricopiando...
  3. gli AGGREGATI sono dei perimetri che uno pensa siano stati fatti da un ubriaco, mentre sono stati fatti in modo automatico da un software perchè non si investe per conoscere il territorio (questo ha detto la Protezione Civile Nazionale...). Da queste forme assurde è necessario risalire ai catastali e da lì ai proprietari e fare scopa con le richieste.. Un lavoro da cretini che dimostra che non ci fidiamo del catasto, che teoricamente dovrebbe essere lo strumento cardine, non solo per i terremoti, ma anche per far pagare le tasse.
  4. Dati gli aggregati, si devono trovare le unità strutturali (gli edifici) che al 90% coincidono con i mappali catastali e quindi converrebbe usare l'identificazione del Catasto; ma non ci fidiamo del Catasto e ricominciamo ogni volta da capo...

Possibile che non sia possibile identificare ogni unità strutturale in modo univoco? Non è un problema "innocuo"... Penso che se lo affidiamo a Google Earth in poco tempo abbiamo tutti gli edifici elencati con le coordinate GPS e ci ripaghiamo gli investimenti per dare ai Comuni delle mappe serie, pronte per le emergenze.

Non sarebbe meglio farlo in "tempo di pace" invece di farlo durante l'emergenza??

TERREMOTO - GIORNO 3

Oggi era festa, ma noi squadre di volontari venute sui luoghi del terremoto abbiamo lavorato lo stesso, perchè molti di noi sono venuti per impegnare il tempo per fare qualcosa di utile e non per andare sul Terminillo o alle Cascate delle Marmore.
Il problema è che il Comune di Antrodoco oggi era chiuso perchè per i dipendenti era festa e quindi siamo diventati i "padroni" dell'Ufficio.

Qui, in un paese di 2800 abitanti, sono state fatte oltre 500 richieste di sopralluoghi soprattutto dopo il 30 ottobre e quindi sono arrivate oltre 10 squadre di due tecnici (ingegneri o architetti) cioè circa 1 squadra ogni 300 persone, diciamo 50 schede a testa.

Il problema maggiore è che l'ufficio comunale è composto da un architetto (a contratto) e da un ingegnere con alcuni altri amministrativi, ma fanno già fatica (per i soliti meccanismi noti a tutti) a fare il lavoro ordinario...
Quindi oggi ci siamo organizzati i sopralluoghi che potevamo fare (5 squadre su 10) ed abbiamo finito.
Domani arriveremo e non ci saranno pronti i fascicoli per poter programmare i sopralluoghi: come avere una Ferrari per corre la F1, ma averle dato solo un treno di gomme, ma non per un Gran Premio... per tutti i Gran Premi!!

Il vero problema è sempre il solito: i Comuni (grandi, medi o piccoli) non ce la fanno a reggere l'urto dell'emergenza burocratica e dovrebbere essere rinforzati da subito con personale.
Pensare di risolvere i problemi con il normale personale presente nei Comuni e dei tecnici volontari è un sistema da paese "fantasioso", ma non da paese organizzato...

Possibile che non si riesca a gestire meglio questo problema??

TERREMOTO -GIORNO 2

La situazione è peggiore di quanto io pensassi, ma non perchè ci siano molti problemi nel Comune dove sono di servizio, ma perchè nulla è mutato come organizzazione rispetto al terremoto de L'Aquila!!
Siamo alle solite con una Protezione Civile che dovrebbe essere il fulcro dell'organizzazione, ma non parla con i Comuni perchè i Comuni devono parlare con i COR (Centri Operativi Regionali), che in tre regioni confinanti hanno 3 acronimi completamente diversi!!

Ora siamo qui a fare delle schede FAST che sarebbero delle schede per il rilevamento sui Fabbricati per l'Agibilità Sintetica port-Terremoto che sostanzialmente prevedono due casi opposti (tipo il referendum):
  • edificio agibile
  • edificio non utilizzabile o non utilizzabile per rischio esterno
La questione buffa è che se un edificio viene dichiarato non utilizzabile è necessario fare un'ordinanza di sgombero ed i tecnici del Comune non sono in grado di farla in breve tempo e quindi ci hanno chiesto di richiedere (se lo riteniamo) un altro tipo di scheda AEDES...

Altro fatto, quanto meno inquietante, è che la scheda AEDES la puo' fare solo chi ha fatto un corso di 60 ore (costo 600 euro) e gli altri no...
Io ho già fatto le schede AEDES sia a L'Aquila che in Emilia, ma ora non posso più farle... perchè non ho fatto il corso e quindi siamo tutti a fare delle nuove schede che non servono ai Comuni!!

Se ci fossero i tedeschi a fare il nostro lavoro avrebbero già fatto la rivoluzione, mentre noi tutto sommato andiamo a vedere queste case rassicurando le signore, ma è uno spreco totale di risorse perchè con lo stesso tempo potremo fare una scheda più di dettaglio ed invece magari qualcuno dovrà ripassare...


martedì 6 dicembre 2016

TERREMOTO - GIORNO 1

Sono in  centro Italia a Terni e riassumo il primo giorno di missione per rispondere, insieme a 500 altri da tutta Italia,  alla richiesta della Protezione Civile e del Consiglio Nazionale degli Ingegneri per fare dei sopralluoghi "rapidi" (schede FAST) per capire cosa è agibile e cosa no e quanto moduli abitativi servono.
Premesso che non ho informazioni particolari sull'organizzazione ministeriale e che questa è la terza esperienza, cercherò di fare brevi sintesi per evidenziare le questioni più originali (belle o brutte).

Per il primo giorno è successo questo:
  • dopo aver dato la disponibilità due settimane fa, siamo stati convocati via mail domenica 4-12 mattina; in teoria ci si chiedeva di arrivare a Rieti per il giorno 6-12 alle ore 10 cioè partendo alle 4 di mattina...
  • l'esperienza ha consigliato di partire solo alle 5,30 per arrivare alle 12 ed essere perfettamente puntuali con la presentazione, mentre eravamo in ritardo per l'accreditamento;
  • l'accreditamento è la creazione di una tessera ex novo quando tutti noi abbiamo già delle tessere plastificate dei rispettivi Ordini provinciali... in ogni caso abbiamo atteso fino alle 16 per avere la consegna di questa nuova tessera
  • poi ci hanno mandato al DICOMAC di Rieti per aver la destinazione, ma lì non sapevano nulla.. Poi si sono capiti e ci hanno chiesto se volevamo (io ed il mio compagno) stare a Rieti o Androdoco. Scelto Androdoco che non so dov'è, ma dev'essere un paesello e non una città..
  • rispetto agli altri terremoti, qui siamo in albergo a Terni ma dobbiamo andare a fare rilievi a circa 50km... 
Nella sostanza nulla di nuovo, siamo alla solita Italia di grande impegno e solidarietà, ma non ci sono investimenti per avere mappe significative degli edifici (non delle unità immobiliari).
Siamo sempre all'anno zero, come per le tessere, che rifacciamo ogni volta con migliaia di moduli compilati con gli stessi dati che sono già nella tessera del codice fiscale...

Però ci siamo e forse daranno anche i rimborsi della benzina...

domenica 4 dicembre 2016

PARCO DELLA STORGA: “COME FARE E COSA FARE” NOTE PER UN CONTRIBUTO COLLABORATIVO



Il sopralluogo di sabato è sostanzialmente stato un “buco nell'acqua” (di risorgiva) perchè quello che per me era un giro esplorativo per cercare di capire come poter fare il lavoro che ci siamo proposti di fare, si è trasformato per alcuni nello svolgimento del lavoro vero e proprio con segnalazioni mediante nastro bianco-rosso e per altri è stato motivo di passeggiata con discussione su temi molto (troppo) ampi...

Non voglio essere polemico con nessuno, ma tutto questo dimostra che non ci sono idee chiare nemmeno tra di noi e quindi figurarsi se possiamo dare indicazioni ad altri su “cosa e come fare”!!

Vorrei ricordare gli obiettivi di breve, medio e lungo periodo per migliorare la situazione ambientale a Treviso ed in particolare per questo splendido “parco urbano” per crescere tutti insieme al di là delle inevitabili diverse sensibilità che devono restare una ricchezze e non motivo per insensate divisioni, anche perchè chi gestisce ama il “divide ...et impera”.


Il primo obiettivo di breve periodo (entro gennaio, ma probabilmente marzo 2017) è quello di dare indicazioni precise alla Provincia che ha intenzione:
  • di fare un'esercitazione di Protezione Civile proprio nel parco della Storga, per prendere due piccioni con una fava e cioè fare una dimostrazione obbligatoria per tenere in esecizio i volontari e nel medesimo tempo intervenire in modo “gratuito” sul parco che è in stato di abbandono. Questo primo intervento sarà limitato al ripristino in sicurezza dei soli sentieri già tracciati con opere di riparazione o eliminazione di strutture pericolose e/o non utili.
Teniamo conto che l'opzione “normale” per una P.A., con problemi di bilancio sempre più gravi, è sempre quello di fare meno manutenzione possibile oppure di farla ad intervalli sempre più lunghi per cui gli interventi di taglio sono spesso massicci...

In pratica quello che ritengo debba essere il nostro compito entro febbraio 2017 riguarda:
  • la valutazione delle piante da tagliare perchè potenzialmente pericolose (entro un periodo di 1-2 anni) per il transito sui sentieri 
  • gli interventi da fare entro 5-10 metri per ogni lato sul sottobosco 
  • gli interventi da fare entro 5-10 metri per ogni lato sull'edera 
  • cosa è importante preservare nella fascia di intervento mantenere una gradualità di passaggio tra la parte del sentiero e la parte di non-intervento 
  • quali infrastrutture mantenere e quali eliminare subito oppure non appena arrivano a fine vita (tipo i parapetti).

Tutto questo mirato, non a fare filosofia o accademia, ma a dare istruzioni il più chiare possibili a 200 persone che faranno un intervento in 2 soli giorni.
Ho richiesto oggi, tramite il consigliere Iannicelli, di avere le planimetrie del parco per poter graficizzare le nostre proposte con i punti sopra indicati da verificare sul campo.

Ovviamente ritengo che siano utili uno o più sopralluoghi con esperti di vario genere e diverse sensibilità per raccogliere il maggior numero di informazioni utili prima di fare le proposte: attendo quindi di avere i nominativi di chi è disponibile per contattarlo in modo da fare anche un corso di educazione ambientale per adulti, che credo sia utile a molti.

Ritengo anche necessario che una parte di noi diventi “Protezione Civile” in modo da poter essere presente a questo tipo di interventi: attendo volontari.

Questo però non è l'unico obiettivo che abbiamo, ma è necessario puntare ad altro ed oltre per valorizzare e far diventare un vera eccellenza questo luogo!

Il ripristino dei sentieri e la nostra capacità di essere interlocutore collaborativo con la Provincia diventa fondamentale per questi più importanti obiettivi, che mirano a:

  • analizzare le aree diventate “naturali” per abbandono con censimenti di piante, alberi e fauna in modo da caratterizzare questi nuovi habitat; 
  • proporre la ricostruzione (o meglio la creazione) dei famosi “prai de acqua” valutando possibili gestioni 
  • valutare e capire quali sia la qualità dell'acqua e quali siano gli interventi più opportuni per eventuali depurazioni e per la conservazione delle risorgive e della flora e fauna ittica 
  • proporre un serie di infrastrutture minime in area specifiche per dare un servizio a chi fruisce del parco, valutando possibilità e modalità di gestione 
  • impedire che il parco della Storga diventi un altro “modello veneto” di turismo ambientale tipo le passerelle dei Burci dove si vede un fiume con nutrie, gamberi della Louisiana e tartarughe americane di fronte a resti di zone industriali in degrado...

Conclusione (provvisoria)

Lasciamo quindi perdere le inutili questioni polemiche e cerchiamo di strutturare un modo comune di lavorare sul campo, restando per il momento sugli obiettivi di breve periodo.

Tutto serve per imparare, anche capire che non si è capito.

Ora percepite il Natale e lasciatemi andare in Centro Italia, ma cercatevi ognuno un piccolo compito da fare e portatelo alla prossima riunione, perchè non possiamo fare tutto, ma non possiamo nemmeno delegare tutto ai “famosi” tecnici.

Molte è da fare ed è assurdo non trovare il modo per poterlo fare con serenità, gusto e divertimento. 













SCHIFEZZE REGIONALI NEL COLLEGATO - articolo 33

Il “Collegato alla Legge di Stabilità Regionale” è una di quelle leggi omnibus dove trovano spazio le peggiori nefandezze legislative, scritte direttamente dalle consorterie che appoggiano consiglieri regionali, per lo più arroganti, che sono interessati solo a “risolvere” problemi particolari del loro elettorato di riferimento.

In un mare magnum di articoli su tutte le materie ci sono anche perle di rara bellezza come l'invenzione di “nuove procedure accelerate per valorizzare i beni delle ULSS” per finanziare un settore che già si mangia oltre il 70% delle risorse.
Ecco cosa prevede l'articolo 331:

Relazione esplicativa dell'articolo 33 
La norma è finalizzata a dare luogo ad una operazione straordinaria e accelerata di dismissione di beni immobili di proprietà degli enti del Servizio Sanitario regionale, non funzionali all’espletamento dell’attività sanitaria e quindi facenti parte del patrimonio disponibile.
L’alienazione è volta all’acquisizione, da parte del Servizio Sanitario regionale, di risorse finanziare da utilizzare per gli importanti investimenti richiesti dall’espletamento dell’attività spiccatamente sanitaria2.
Si prevede un’autorizzazione per legge alla vendita, in applicazione dell’art. 5, comma 2, secondo periodo, d.lgs. 502/92. L’autorizzazione per legge è peraltro provvisoria e straordinaria e quindi pienamente compatibile con il principio stabilito dall’art. 5, comma 2, secondo periodo, d.lgs. 502/92
E’ prevista una procedura accelerata per la variante urbanistica4 volta alla valorizzazione dell’immobile mediante il modulo della conferenza di servizi, in coerenza con quanto già previsto dall’art. 16 della l.r. 18/06, in attuazione della norma di principio di cui all’art. 10, comma 1, del dpr. 327/01.

Art. 33 - Disposizioni in materia di immobili rientranti nel patrimonio disponibile delle aziende e degli enti del Servizio Sanitario Regionale. 1. Le Aziende e gli enti del Servizio Sanitario Regionale sono autorizzati, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 5 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, fino al 31 dicembre 2017, salva proroga di un anno disposta dalla Giunta regionale, al trasferimento della proprietà degli immobili classificati ai sensi dell’art. 20, comma 4, della legge regionale 14 settembre 1994, n. 55, come beni del patrimonio disponibile e non utilizzati per i fini istituzionali.
2. Le Aziende ed enti predetti devono procedere alla vendita di tutti gli immobili non utilizzati a fini istituzionali già classificati come beni del patrimonio disponibile alla data di entrata in vigore della presente legge, pubblicando entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge medesima, sul profilo dell’ente e dandone ogni opportuna pubblicità, idoneo avviso di alienazione. Le Aziende ed enti procedono alla vendita degli immobili non utilizzati a fini istituzionali classificati come beni del patrimonio disponibile dopo l’entrata in vigore della presente legge, procedendo come stabilito nel periodo precedente entro sei mesi dall’atto di classificazione del bene nel patrimonio disponibile.
3. La perizia di stima degli immobili è affidata all'Agenzia delle Entrate, all'Agenzia del Demanio, a tecnico abilitato dipendente o a professionista esterno.
4. Ove sia necessario procedere alla variante urbanistica ai fini della valorizzazione del bene da trasferire, il direttore generale dell’Azienda o dell’Ente del Servizio Sanitario Regionale convoca una conferenza di servizi, ai sensi dell’articolo 14 e seguenti della legge 7 agosto 1990, n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” e successive modificazioni, alla quale sono convocate le amministrazioni interessate e comunque la Regione. Il verbale della decisione della conferenza costituisce variante urbanistica,
anche in caso di mancato assenso del Comune.5 5. Le risorse derivanti dall’attuazione del presente articolo sono destinate al finanziamento degli interventi sul patrimonio immobiliare utilizzato a fini istituzionali e per investimenti.6

La questione principale è che in questo modo la Regione Veneto in collaborazione con le ULSS oppure (meglio) il Direttore Supremo della Sanità insieme con la Giunta Regionale si inventano un nuovo modo di fare varianti urbanistiche, non per una singola opera, ma per tutto il patrimonio non più funzionale degli Enti del Servizio Sanitario regionale!La volontà è finalizzata a “valorizzare il bene da alienare”, anche in contrasto con la pianificazione specifica territoriale che è di competenza di ogni singolo Comune.
Questo è chiaro ed evidente anche se è stato eliminato il periodo che specificava che l'eventuale mancato assenso del Comune ad un atto di sua specifica compentenza non era vincolante.

Con simili legislatori che derogano in modo pervasivo e sfacciato su tutto e contro tutti, dove pensiamo di andare?
Quale pianificazione può resistere ad una simile senso delle istituzioni, che getta nel cestino la “leale collaborazione tra istituzioni pubbliche”?



La Regione Veneto praticamente chiede di fare, per legge, q uello che molti vorrebbero fosse scritto a caratteri cubitali sul prossimo Testo Unico Urbanistico Veneto:
art. Unico 
Ognun casa sua fa queo ch'el vol e mi che sono a Region fasso mejo e pì de tuti, ostia!!
(come d'altronde fa già con la pianificazione entro il raggio di 2km dai caselli austradali.)

note

1 Leggermente modificato per decenza in commissione...

2 Interessante l'aggettico “spiccatamente” che deve rendere l'idea che si cercano soldi per curare i malati?

4 Procedura accelerata..... come un treno?

5 È stato tolto in Commissione il periodo “anche in mancato assenso del Comune” in quanto palesemente illeggittimo...

6 Qui, diversamente dalla relazione, non si parla più di “attività spiccatamente sanitarie”, ma di fini istituzionale o investimenti....

sabato 26 novembre 2016

VALLE VECCHIA

Allora, domenica non pioverà, se vi fidate di arrivare nella nebbia, speriamo non intensa, ci si vede alla Brussa ristorante "I Gabbiani", ove, qualcuno ne abbia bisogno, potrà fare una veloce colazione e usufruire dei servizi.
Dopo di che, a poca distanza, lasceremo le auto al parcheggio per inoltrarci nell’area di nostro interesse che percorreremo almeno per una decina di chilometri.

La temperatura sarà non rigida, non da fare il bagno, ma se qualche salutista lo vorrà, libero di farlo.
Se avete cani al seguito (sconsigliato) dovrete tenerli rigorosamente al guinzaglio, infatti in questo periodo l’avifauna, specialmente migratrice, potrebbe riceverne un forte disturbo.

Consigliati invece i binocoli (nella speranza che la nebbia si alzi presto).
Chi parte da Mogliano farà l’autostrada fino a San Stino, poi la triestina bassa fino a Sindacale e di là alla Brussa, ristorante I Gabbiani.
Alle 10 dovremmo cominciare a camminare.

COLLABORAZIONE CON LICEO CANOVA PER BIBLIOTECA ED ARCHIVIO

Ieri ci siamo incontrati con i professori Chieffo, Cappello e Grandi per valutare la proposta di collaborazione all'interno dell'ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO per un'attività di catalogazione dell'Archivio e della Biblioteca dell'Istituto.

Oltre a me, c'era Alessio Imbò, docente al Pio X ed Angelo Rigo, titola della DISMA che cura la messa in rete delle biblioteche per la Provincia di Treviso. Assente (per lavoro) la nostra socia di contatto con Rigo: Patrizia Canton.

Nella sostanza la situazione è la seguente:
a) la biblioteca posta a piano terra non è fruibile perchè carente di inventario
b) l'archivio invece è già inventariato dalla Fondazione del Liceo fino al 1946 (materiali da 1922 al 1946), mentre il resto è tutto da fare

L'attività prevista dal Liceo è un "potenziamento del corso di storia" e quindi prevede una parte teorica tenuta dal prof. Chieffo fino a gennaio su temi generali e poi si svolgerà:
  • o in ultima ora dalle 12.50 alle 13.40
  • oppure per due ore (14-16) ogni due settimane
Si è concordat di predisporre un progetto che preveda:
  1. corso per la valutazione critica dell'inventariazione già fatta
  2. corso base per  poter gestire la catalogazione sia dell'archivio che della biblioteca
  3. inizio dell'iter burocratico per chiedere alla Provincia ed alla Regione la messa in rete della biblioteca una volta terminato il lavoro
Specificando che la richiesta ci arriva tramite una consigliera regionale di Italia Nostra (Sonia Barison, ex Soprintendente Archivistica) dal Provveditorato Scolastico Regionale, non è proprio il nostro mestiere.... ma proviamo ad impegnarci lo stesso con le nostre forze.
Ovviamente il nostro lavoro sarà volontario e gratuito e quindi cerchiamo la disponibilità di chi è interessato alla questione, vuole partecipare ai corsi e vuole fare qualche ora di tutor con i ragazzi.

 

lunedì 21 novembre 2016

ITALIA NOSTRA SU RADIO RADICALE

Trovate qui di seguito il link 


al programma "Fatto in Italia", condotto da Nicolas Ballario e Oliviero Toscani, andato in onda ieri, domenica 20 novembre su Radio Radicale interamente dedicato al Premio Nazionale Giorgio Bassani Italia Nostra. 
 
Radio Radicale e il programma "Fatto in Italia" hanno ricevuto all'unanimità la Menzione Speciale del Premio per "sottolineare la costante presenza e attività di Radio Radicale a sostegno delle battaglie di Italia Nostra per la difesa del patrimonio culturale e del paesaggio, in particolare l'’azione incisiva di divulgazione del programma radiofonico "Fatto in Italia".
 
Sono intervenuti il Presidente, Marco Parini, Alessandra Mottola Molfino Presidente della Giuria del Premio e Paolo Conti, giornalista del Corriere della Sera e vincitore del Premio Nazionale Giorgio Bassani 2016. 


Chi volesse scaricare il file, può farlo al seguente link: 

Cordiali saluti
Maria Grazia Vernuccio
Italia Nostra - Ufficio stampa

TURISMO IN AMBIENTE NATURALE: I PASTICCI DI ZAIA & Co.


Tra poco sarà approvato il COLLEGATO alla LEGGE DI STABILITA' REGIONALE, che si trasforma in una mega Legge Omnibus dove si butta dentro di tutto e di più alla faccia della semplificazione e della chiarezza.

Una perla è l'articolo 48 della Proposta di Legge 154 che prevede che tra poco potremo ospitare i turisti sugli alberi, su "edifici" galleggianti (edifici!), su palafitte o in .. botti.

Forse pensano ai nostri alpini che amerebbero riposare in botti, magari non vuote.

Io chiedo solo di sapere cosa si fumano questi della Giunta Regionale perchè deve essere roba veramente buona.... anche se i risultati per il paesaggio sono pericolosi e DEROGATORI.

Come sempre..


venerdì 11 novembre 2016

PIANTARE E' MEGLIO CHE ABBATTERE...

Riceviamo (con piacere) un formale invito del Comune di Treviso per un'iniziativa di piantumazione di 50 nuovi alberi in quel di Santa Bona.
Crediamo che sia un'iniziativa lodevole e che troverà pochi "polemisti" perchè piantare è meglio di abbattere.

Resto convinto che gli alberi (come gli uomini) abbiano un ciclo di vita e che ci siano dei casi dove si debba procedere a tagli, ma non voglio andare oltre...
Credo che sia necessario affermare che il saldo totale di verde in una città più vivibile  debba essere sempre in crescita e questo non significa solo piantare alberi, significa anche trovare i soldi per fare meno rotonde e strade e piu' manutenzione del verde.

Intanto andiamo il 2o novembre tutti a piantare questi 50 nuovi alberi: che possano diventare 100 il prossimo anno.
L'obiettivo resta un tasso di crescita adeguato (+5%) ed il rifacimento dei viali storici, per esempio il Terraglio...

martedì 8 novembre 2016

PARCO STORGA - INCONTRO CON PRESIDENTE PROVINCIA

Il Presidente della Provincia Marcon ha già risposto  alla nostra richiesta di incontro per discutere del Parco della Storga.
Lo ringraziamo della rapidità della risposta e della disponibilità e ricordiamo che giovedì 10 ottobre p.v. alle ore 21 ci troveremo proprio per coordinare tale incontro.
Rinnoviamo la richiesta a tutti coloro che hanno idee, proposte e disponibilità a farcele pervenire sicuri che questo sarà l'inizio di un percorso.
Vedremo dove porterà..


 Gentile Sig. Scarpa,
Le confermo che è fissato l'appuntamento con il Presidente Stefano Marcon e il Cosnigliere Delegato Iannicelli Giancarlo il giorno lunedì 14 Novembre alle ore 15.30 presso la Provincia di Treviso.
Cordiali saluti.
SEGRETERIA DI PRESIDENZA
--
Provincia di Treviso
Via Cal di Breda, 116 - 31100 Treviso
Tel. 0422.656370/285/302/005 - Fax 0422.548213
Mail: presidente@provincia.treviso.it
P.E.C.: protocollo.provincia.treviso@pecveneto.it
www.provincia.treviso.it

lunedì 7 novembre 2016

SALVATE I PALU' - FBSR martedì 8-11 ore 17


INCONTRO SU PARCO DELLA STORGA - LUNEDI' 14-11 ore 20.30


PARCO DELLA STORGA GRUPPO DI LAVORO

Ai Soci di ITALIA NOSTRA TREVISO
Agli Amici di ITALIA NOSTRA TREVISO 
Alle Associazioni di Volontariato
e,p.c. Alla Stampa

Oggetto: GRUPPO DI LAVORO PARCO DELLA STORGA

Sul tema degli interventi urgenti sul Parco della Storga, con il supporto della stampa ed in particolare di Rete Veneta, stiamo procedendo e dopo l'incontro del 28-10 con il progettista coordinatore del “Progetto risorgive 2001” arch. Dalla Torre abbiamo previsto:
  • incontro con dott. For. Renzo Trevisin, DL Progetto Risorgive 2001 per lunedì 14-11 ore 20.30 presso la nostra sede
  • richiesto incontro con Presidente Provincia Treviso

Per passare dalle parole ai fatti, è necessario creare un gruppo di lavoro in base alle competenze, disponibilità e capacità di ognuno e pertanto faremo un incontro 
 giovedì 10 novembre p.v. ore 21
  presso la nostra sede per dividerci i compiti e capire chi e come è disponibile.

Considerando il breve tempo di avviso, invitiamo chi fosse interessato a mandare brevi proposte scritte con le idee e modi per realizzarle a treviso@italianostra.org in modo da consentirci diinserirle in un quadro coordinato.

Gli aspetti che consideriamo importanti sono:
  • gestione manutenzione del verde
  • gestione manutenzione dei manufatti in legno
  • censimento del verde (alberi, sottobosco, flora)
  • censimento della fauna
  • stato delle acque (qualità, ostacoli, flusso e ristagni)
  • zone di fruizione e zone di protezione

Fatevi avanti perchè da fare c'è per tutti...


Treviso, 7 novembre 2016
p.ITALIA NOSTRA Treviso
il presidente
Romeo Scarpa 348 8717810

domenica 6 novembre 2016

ALCUNE DOMANDE SUL PARCO DELLA STORGA - 1

Oggi pomeriggio mi sono perso per due ore all'interno del Parco della Storga incontrando due pedoni (uno correva ed uno aveva un libro) e 5 auto (!!).
Ho fatto un giro proprio dopo una intensa pioggia per vedere quali sono i problemi e cercare di capire cosa è da valutare visto che nessuno ha la verità in tasca su come si interviene su un bosco urbano inselvatichito in area di risorgiva...

Alcune domande restano senza risposta e sarò felice se si aprirà un dibattito tra posizioni diverse, ma altre cose invece sono chiare e limpide (almeno per me).

Vi espongo alcune questioni:

1) STACCIONATE:  sono nel 90-95% dei casi sostanzialmente inutili in quanto non proteggono da nessun pericolo ed hanno solo lo scopo di indirizzare chi cammina sul sentiero come se uno arrivasse a 90 km all'ora. Non sono nemmeno belle perchè fatte con legno tornito e quindi si possono tutte eliminare.
2) PERCORSI: nella maggior parte dei casi i percorsi pedonali sono stati rinforzati con stabilizzato e contenuti con paletti e travi a terra, certe volte anche articolati in modo non rettilineo; l'effetto estetico dopo tanti anni (quanti?) non è terribile, ma si ha la sensazione di camminare su un suolo troppo rigido, oltre ad avere un effetto "corridoio" con rischio di inciampo tra il sedime trattato ed il sedime naturale. Lascerei così sui percorsi fatti, ma eviterei in modo assoluto di fare altro...   Le zone per persone con disabilità motorie devono garantire una serie di percorsi, ma non tutti.


3) ALBERI MORTI: lungo il percorso ci sono una serie di alberi che si sono spezzati, ma sono pochi quelli che incombono sul percorso vero e proprio; il resto è all'interno di zone non normalmente accessibili. Ritengo che sia da mantenere una quota non secondaria di "legno morto" per la biodiversità che in grado di alimentare. Ci sono progetti europei come il MIPP dove le persone segnalano particolare insetti "mangiano" il legno (saproxilici)...

 segue...

venerdì 4 novembre 2016

PARCO STORGA - RICHIESTO INCONTRO A PROVINCIA

Richiesto l'incontro alla Provincia come preannunciato a RETE VENETA ieri sera...


Al Presidente della Provincia di Treviso
dott. Stefano Marcon

Al Consigliere Delegato
dott. Giancarlo Iannicelli

e,p.c. Ai Soci di ITALIA NOSTRA
Alle Associazioni interessate
Alla Stampa
Oggetto: Parco Provinciale della Storga. Richiesta di incontro per definizione gruppo di lavoro ed attività di messa in sicurezza e recupero.

Egr. Sig. Presidente e Consigliere Delegato,
da parecchio tempo la nostra associazione riceve segnalazioni e protesta da parte di cittadini ed associazioni circa lo stato di sostanziale abbandono in cui si presenta il Parco Provinciale della Storga, di Vostra proprietà e compentenza.
Siamo consci che le riforme statali in corso hanno drasticamente ridotto il bilancio della Vostra Amministrazione lasciando inalterate nella sostanza le compentenze, ma riteniamo che un patrimonio ambientale comune di così grande valore non possa essere lasciato nello stato in cui si trova e pertanto, a nome anche di altre realtà associative ambientaliste e di volontariato,
Vi chiediamo con cortese urgenza un incontro,
per verificare le modalità tecniche ed organizzative per attivare una serie coordinata di interventi, anche con contributo volontario.
Le anticipo che, dopo l'incontro del 28 ottobre con l'arch. Dalla Torre, organizzeremo un secondo incontro pubblico lunedì 14 novembre p.v. alle 20.30 presso la nostra sede con il dott. forest. Renzo Trevisin, che seguì la direzione lavori del progetto originario per capire cosa prevedeva il progetto originario, com'è la situazione oggi e cosa è opportuno fare.
Fiduciosi di un pronto riscontro, porgo distinti saluti


Treviso, 4 novembre 2016
p.ITALIA NOSTRA Treviso
il presidente
f.to Romeo Scarpa 348 8717810





martedì 1 novembre 2016

PARCO DELLO STORGA - MANUTENZIONE MINIMA CON 1 CENTESIMO A METRO QUADRO





Una manutenzione di minima è già stata fatta nell'ultimo triennio con 9mila euro all'anno, ma si pu' e si deve fare di piu'....

Per una provincia come Treviso 9000 euro per 70 ettari sono circa 128 euro all'ettaro cioè 1 centesimo al metro quadro.

Se siamo 850.000 persone stiamo parlando di meno di un euro a persona...

sabato 29 ottobre 2016

TG TREVISO (28/10/2016) - PARCO STORGA: CARBONERA CHIAMA GLI ALPINI



Ringraziamo gli Alpini ed il Sindaco di Carbonera perchè ovviamente sono necessarie persone e professionalità, ma crediamo che sia necessario un coordinamento per andare oltre gli interventi episodici.

Per fare questo è necessario ripartire dal Progetto vincitore di un premio in Europa del gruppo dell'arch. DALLA TORRE e da chi, come la BIO FATTORIA MURIALDO, negli ultimi 3 anni con mandato della Provincia, ha gestito i sentieri.

Servono i cittadini ed un processo partecipativo vero per un obiettivo serio e con sviluppi anche sociali molto interessanti per ridare anche un senso "storico" a questo luogo, un tempo azienda agricola ergoterapica dell'EX Ospedale Psichiatrico.

Siamo a disposizione come associazione insieme con chi ha sempre seguito la questione (Ass. AMICI DELLA STORGA di Bortolanza e Co.) per dialogare e fare con tutti...

Se la amministrazioni vogliono fare qualcosa (oltre ai famosi "tavoli") saremo anche da loro, ma crediamo che siano i cittadini che devono e possono prendere in mano la questione.



L'unica certezze è che non si faranno piste ciclabili o altre infrastrutture tipo Parco del Sile perchè quello non è tutelare una zona a vocazione naturalistica... Il cattivo esempio ce l'abbiamo chiaro.

Possiamo solo fare meglio, anche non facendo nulla perchè come diceva ieri sera Sandro Meneghel "pitosto de ponti de fero o passereee, zè mejo i rovi..



TG TREVISO (27/10/2016) - PARCO STORGA, MANILDO: «PRONTI A COLLABORARE»



Ecco la disponibilità del Sindaco del capoluogo che attende di essere convocato ad un tavolo....

E' vero che un "tavolo non si nega a nessuno" e quindi noi all'interno del FORUM AMBIENTE chiederemo che venga messe a disposizione delle risorse per i primi interventi.

Oltre ai tavoli ed alle sedie che producono parole, vediamo di metterci anche i fatti.. al di là delle competenze amministrative.

Aspettando le competenze amministrative in Lombardia è caduto un cavalcavia...


sabato 22 ottobre 2016

SANTA MARIA DEI BATTUTI, MALEDETTI REPERTI?

Sembra che qualcuno manovri contro il settore LLPP del Comune di Treviso seppellendo (anzi, avendo seppellito) un sacco di rovinassi attorno alla Chiesa di San Leonardo in pieno centro storico.
Chissà come mai ci sono muri, scheletri, vasi... è un vero mistero che solo gli storici potrebbero risolvere, se venissero interpellati.

Un cantiere in centro storico è sempre un cantiere archeologico e dovrebbe essere impostato per renderlo una "vetrina" della storia che abbiamo sotto i piedi.
Da anni lo diciamo e qualcosa si è fatto con TREVISO SOTTERRANEA... adesso si tratta di scoprire chi ha messo quei maledetti reperti.

Parco della Storga: la politica urbanistica ed ambientale si misura nei fatti

COMUNICATO STAMPA


Con una notevole discontinuità rispetto ai precedenti strumenti urbanistici l’attuale Amministrazione Comunale, approvando il PAT (Piano di Assetto del Territorio) del 2015, ha istituito il Parco Urbano della Storga lungo tutto il corso del fiume e su entrambe le sponde.

Non solo, negli “obiettivi strategici” e nei “valori” del PAT, si sottolinea insistentemente l’importanza di “fermare la corsa al consumo di suolo” di “limitare le trasformazioni al solo reimpiego di aree degradate o dismesse” e di “favorire la formazione di un sistema paesaggistico ambientale unico ed integrato tra Parco dello Storga e Parco del Sile rafforzando i corridoi, le connessioni più deboli …, anche con operazioni di credito edilizio connesse ai processi di trasformazione più rilevanti dell’edificato consolidato” (Relazione Tecnica, artt. 3 e 5, 13.2.4 - Norme Tecniche 2.1.1, espressioni ripetute poi nei vari ambiti).

Il Documento del Sindaco del 15.09.2015 nella Variante al P.I. “Aree Verdi” va anche oltre richiamando la Legge Regionale n. 4/2015 che prevede, con apposita procedura,la possibilità di spogliare le aree edificabili della loro capacità edificatoria con il precipuo scopo di contenere il consumo del suolo”.

Ora il Parco Urbano Rurale della Storga è istituito e perimetrato, ma è una scatola vuota, che andrà riempita di contenuti durante la successiva fase di progettazione urbanistica del P.I. (Piano degli Interventi) il quale, dopo tali autorevoli premesse, prevede come 1° intervento all’interno appunto del Parco della Storga …

un Piano di Lottizzazione.

Si tratta di una variante ad un progetto fermo da 7 anni, in netto contrasto con il PAT, approvato con Delibera della Giunta Comunale del 10.08.2016, da realizzare nel punto più critico del nuovo Parco della Storga appena approvato dalla medesima Giunta: 12.000 mc di edificato (9000 residenziali + 3000 commerciali) oltre a parcheggi, strade e infrastrutture di supporto, in una area verde posta tra viale brg. Marche e via Panigai, a 300 metri lineari da un’area SIC, e senza dover fare alcuna Valutazione di Incidenza Ambientale. E come è possibile ottenere l’autorizzazione?

Semplice, ignorando che esista!


Forse a qualcuno disturba che il fiume Storga sia stato dichiarato area SIC, ma la Giunta Regionale del Veneto con delibera n° 2673 del 06.08.2004 disponeva una revisione dei Siti Natura 2000, includendo nell’area S.I.C. IT3240031 “Fiume Sile da Treviso Est a S. Michele Vecchio” tutta l’asta del fiume Storga più due slarghi in aree significative, oltre che il fiume Melma. Si trova scritto nei documenti della Regione, del Ministero e dell’Europa. Questo fatto trova invece difficoltà ad essere recepito nel Comune di Treviso.

E lo è diventato per la ricchezza di vita animale e vegetale che vi alberga, fatto purtroppo raro al giorno d’oggi, in ambiente di risorgiva anch’esso ormai piuttosto raro, ma non dimenticato da migliaia di cittadini. Informata di questa “svista” il 02.09.2016 l’Amministrazione si è premurata di non rispondere.

E le norme del PAT sul consumo di suolo? e il Documento del Sindaco? Non crede questa Amministrazione che qui si gioca l’asserita validità normativa dei documenti che essa ha approvato e che, scegliendo questo progetto, assieme al suolo andrebbe a “consumare” anche la sua coerenza e credibilità?


Tutta l’area della Storga si trova all’interno del Parco Urbano Rurale previsto dal PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale approvato nel 2010) negli artt.28 e 42 N.T. e nell’All. FF, Quaderno Progetti n. 5, che vi individua un importante corridoio ecologico tra le Fontane Bianche e il Sile, e “fulcro per la posizione geografica, la struttura ambientale e le componenti faunistiche e vegetazionali”, di un’area verde più ampia comprendente anche il Melma e che si estende ai Comuni di Silea, Carbonera e Villorba.

Un progetto di respiro europeo, un polmone verde a due passi dal centro storico, che è nel contempo un prezioso corridoio ecologico e in prospettiva un’area fruibile a piedi o in bicicletta con percorsi ciclopedonali, sentieri natura, percorsi culturali presso i vecchi opifici e, perché no, luoghi di ristoro e percorsi in canoa.

Già nel 1989 l’Amministrazione Provinciale, autonomamente, aveva promosso il Programma Risorgive Storga, un progetto di recupero ambientale dell’ex Azienda Agricola del S. Artemio di 66 ha di superficie e che, presentato a Bruxelles nel 1991 fu premiato quale miglior progetto e a cui furono assegnati dei finanziamenti che, uniti ai soldi delle nostre tasse, hanno permesso di realizzare nel 2001 l’attuale Parco della Storga della Provincia.

Ora è abbastanza stupefacente che, dopo essersi proposta per anni motore di valorizzazione di questo ambiente, averne patrocinato lo studio e presentato un progetto in Europa, coordinato la realizzazione a Parco, prospettato e regolamentato la valorizzazione di un’area ancora più estesa perché è importante e strategica, ora stia di fatto pianificandone il suo abbandono e la sua distruzione.

Transenne e nastri con l’avvertimento a chi vi accede che lo fa a suo rischio e pericolo, infrastrutture sovente inutili realizzate in abete, belle all’inizio ora marce (ma era prevedibile), tavolato che in ambiente di per sé umido è il più delle volte scivoloso, parapetti cui è meglio non appoggiarsi e ponti con tavole semi sfasciate o mancanti, sfalcio dell’erba e taglio di rami invadenti non fatti da mesi e manutenzione che appare inesistente.

Sta forse progettando un’area dedicata al “trekking estremo”?




Il sistema “parco” come progettato dalla Provincia è marcito; sono marcite infrastrutture tra l'inutile ed il pericoloso come ponticelli per scavalcare fossetti, passerelle scivolose da cui puoi solo cadere, parapetti per non cadere in fossi con 30cm di acqua (!!) e panchine recintate con tavolini sotto alberi che crollano!


Praticamente spendiamo soldi per fare infrastrutture brutte, inutili e pericolose che poi dobbiamo intercludere: geniali!
La situazione è veramente tragicomica perché ci vantiamo di essere una regione tra le più ricche dell'Italia, ma non abbiamo i soldi per sistemare due misere ponticelli (quelli che servono, gli altri vanno rimossi) e soprattutto per una corretta gestione di uno spazio naturale, che non ha molte necessità, ma non puo' essere lasciato al totale abbandono.

Per questo motivo è nostra intenzione stimolare la Provincia ed i Comuni contermini, in primis il capoluogo, ad assumersi delle responsabilità perché è non si può parlare di Grande Treviso solo quando conviene (strade) e lasciare marcire il resto per presunte incompetenze amministrative.

La prima iniziativa ci vedrà impegnati prossimamente (probabilmente domenica 6-11 p.v.) a sistemare in modo reale uno dei passaggi oggi interclusi perché quello che manca non sono i soldi, ma la buona volontà.
Se Provincia di Treviso e Comuni non sono in grado di gestire queste piccola manutenzioni, possiamo benissimo chiudere “baracca e burattini”.... però non vogliamo vedere nuove rotonde o asfaltature perché altrimenti il problemi non sono i soldi, ma come e dove si spendono...

Proporremo inoltre una serie di incontri tecnici e con i cittadini (il primo il 28-10 presso la nostra sede) per avviare un processo partecipativo per la tutela ambientale e la promozione del Parco della Storga, ripartendo dal progetto predisposto dall'urbanista Dalla Torre e mai attuato in modo completo.

La politica, se vorrà seguirà, perché ormai siamo stanchi di promesse e chiacchiere.



RADICI FELICI     Renzo Anelli
GRUPPO DI LAVORO STORGA Ermanno Bortolanza
ITALIA NOSTRA - Sez. di Treviso    Romeo Scarpa
Legambiente Piavenire Marco Fintina 
Ass. Eco filosofica   Scroccaro
Salviamo il Paesaggio – TV Sud  Carturan
Salviamo il Paesaggio - Mogliano Paolo Favaro