Il Piano degli Interventi presenta ai cittadini le intenzioni di una coalizione nel breve periodo del mandato di una giunta; a Treviso siamo quasi al capolinea (primavera 2018) ed a breve ci troveremo a discutere con la PA del futuro di Treviso senza aver capito quale città vuole questa giunta.
Dalle dichiarazioni del Sindaco appare chiaro solo che una delle sue priorità è la realizzazione del 4° lotto, che non era nella sua agenda al momento dell'elezione nel 2013.
Si riprongono grandi temi e grandi aree dove non si arriverà a nulla perchè sono aree incancrenite che potrebbero venir smosse solo da azini di penalizzazione dello status quo.
Veder crollare un'area come quella dell'ex ENEL o dell'ex Consorzio Agrario senza fare nulla è desolante, anche solo per l'immagine della città.
Si spera nell'iniziativa dei privati, ma sappiamo bene che i privati agiscono ricordando utili che non ci saranno più e non basteranno i 14 milioni a disposizione per creare "luminose iniziative".
Certamente fulgidi propositi potranno venire da afFondazione CASSAMARCA (privato quando vuole e pubblico quando gli conviene) che ha "nuove menti" pronte a lanciare politiche innovative per Treviso.
Non so. Mi sà l'idea che si sia uno stantio puzzo di acqua morta in questa città provinciale che non riesce ad uscire, nemmeno per un attimo, dalla sua medietà.
Vedremo la rivoluzione del PI, ma parlare di Scalo Motta o di stadio Tenni senza capire cosa si vuole fare in genrerale diventa molto difficile.
Noi daremo il nostro contributo, ma credo che non sarà capito e considerato "estremista", proprio come fa di solito la Lega.
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