"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

domenica 31 maggio 2015

LETTERA APERTA AD UNO SPONSOR


E' sempre positivo quanto un'azienda che opera sul territorio decide di contribuire al “bene comune” e questo oggi è anche incentivato (ma solo per i beni notificati) dal cosiddetto “art bonus”. Ci sono però delle questioni che credo sia necessario chiarire bene, sopratutto a chi i soldi non li trova nella cassetta delle tasse, ma li guadagna con il sudore del lavoro suo e dei propri operai.
Per questo, non richiesto e certamente non benedetto dalle P.A., mi permetto di dare alcuni semplici consigli per evitare che i soldi (pochi o tanti non fa differenza) che vengono elargiti da un' azienda privata (la CAME) non finiscano nel Sile senza alcun costrutto.

La questione è quella di un “intervento urgente per la riapertura delle passerelle dei burci” detti di Casier, ma in realtà di tutti e soprattutto di Treviso.
Un intervento è certamente necessario ed io sono tra coloro che l'ha detto da subito, ancora nel lontano settembre 2013, quando ho redatto un certificato di idoneità statica provvisorio per sei mesi dopo che le passerelle erano rimaste aperte per un anno senza alcun certificato di collaudo valido, visto che quello dell'arch. Paro era scaduto nel 2012.

La necessità prioritaria è di capire cosa si vuol fare di queste passerelle che possono essere recuperate e mantenute come sono con un costante ed attento intervento di manutenzione. Se la volontà è di demolirle e ricostruirle come pensano l'Ente Parco Sile ed il Comune di Casier che hanno approvato il progetto dell'ing. Napol in conferenza di servizi nel febbraio di quest'anno, questi soldi sono buttati al vento.
Anzi peggio, sono un insulto verso chi potrebbe usare meglio questi soldi.

E' essenziale quindi, credo, per l'azienda che offre il suo contributo che sia chiaro per cosa si useranno i soldi, chi sarà responsabile delle loro gestione, chi deciderà quali interventi urgenti fare e sceglierà l'impresa che eseguirà i lavori.
Affidare anche solo 15.000 euro a chi ne ha già sprecati 200.000 euro nel 2011 per un intervento inutile e persino dannoso, non credo sarà un grande pubblicità.

Attendiamo quindi riscontro ufficiale per capire:
  1. chi gestirà il contributo della ditta CAME;
  2. chi gestirà tecnicamente l'intervento di manutenzione straordinaria (progettista e direttore lavori)
  3. chi eseguirà i lavori e con quale motivazione si sceglie tale ditta
  4. chi controllerà i lavori e redigerà il certificato di idoneità statica e per che durata

Ribadiamo che la nostra associazione è contraria al progetto di demolizione e ricostruzione delle passerelle dei burci come progettato dall'ing. Napol e si adopererà per far fallire tale scelta.
Con cordialità
per ITALIA NOSTRA Treviso Romeo Scarpa

BUON VOTO A TUTTI.... PER LORO

Non serve che io dica che è opportuno votare anche, se sono delle mosche bianche in un mare di merda i candidati meritevoli che si presentano come nostri rappresentanti alle Regionali del Veneto.
Alcuni sono impresentabili in modo assoluto e anche qui non serve che io faccia nomi...

Credo che non servano grandi discorsi per motivare chi andrà a mettere un segno su un foglio, sperando di avere un rappresentante serio nel prossimo consiglio regionale veneto, ma Vi mando un sorriso che sono certo Vi farà decidere per il meglio...
Buon voto a tutti. Votiamo anche per loro, ricordatelo

"NON ABBIAMO MONETA.... " dice il PARCO CICLABILE DEL SILE

"Non abbiamo 7500 euro per fare manutenzione, ma pensiamo di poter gestire 2,5 milioni di euro per l'ultimo miglio della Treviso-Ostiglia"...

INCREDIBILE!!

Le dichiarazioni di TORRESAN, Presidente dell'Ente Parco CICLABILE del Sile, dimostrano chiaramente che abbiamo ragione nel pensare che l'ente parco si deve tesserare con la FEDERCICLISMO.

Se non pensassi di fr torto morale al grande Nani Pinarello, aggiudicherei la maglia nera a Torresan ed ai suoi (e quualcuno sarebbe pure contento...)

RIECCOLI....I COMMERCIANTI PER L'INTERRATO DI PIAZZA VITTORIA

I commercianti del centro sono certamente una categoria importante, ma sono assolutamente sopravvalutati sia come importanza elettorale che come "idee per il futuro"...
Pensare di uscire dalla crisi che loro stessi hanno accettato votando persone che hanno riempito di centri commerciali la periferia e incensando il Presidentissimo di Cassamarca e Luca Zaia che hanno portato gli uffici in periferia, dimostra che la loro lungimiranza arriva solo... fino al loro portafoglio, cioè di solito sulla tasca di dietro dei pantaloni. Non è una visione molto lontana...

Riparlare ancora di parcheggio interrato in piazza Vittoria dimostra che per i commercianti il tempo passa per nulla e non impareranno mai nulla dalle tendenze di altre città: andate a Padova o a Mestre o a Rovigo e vedrete che non sono i parcheggi dietro i vostri negozi a darvi i clienti...

Però, credo sia inutile continuare ad insistere con loro: lasciamo il dibattito al manager Pellegrino ed all'assessore Camolei, che è uno di loro e quindi si capiranno benissimo.
Chiederei all'Assessore all'URBANISTICA dove sono previsti i parcheggi multipiano scambiatori che sono promessi da mesi, da anni....


INFRASTUTTURE PRECARIE...

Riceviamo e pubblichiamo alcune foto utili per chi volesse percorrere i PERCORSI NATURALISTICI INFRASTRUTTURATI nel territorio di Casier e Casale.
Dovete avere il telefono cellulare per chiamare i soccorsi perchè è "pieno di pericoli" e di "cose guaste": ponti, passerelle e via infrastrutturando.

E' fantastico vedere che l'unica cosa che anima i trevigiani è il commercio e quindi si danno indicazioni di sicurezza per non perdere clienti al bar: il potere dello SPRITZ??



Provate a chiamare l'ente parco sile....
Una domanda: ma è un cartello istituzionale? Il Comune di Casier contro il Comune di Casale...
Possiamo pensare di organizzare un duello?

venerdì 29 maggio 2015

SOTTOSCRIVIAMO ANCHE NOI, L'APPELLO DI ALBINO


PARCO SILE DA CHIUDERE? ALLORA TORRESAN NON VOTA Z...

Trovo abbastanza ridicolo che a due giorni dal voto regionale il Presidente Torresan dell'Ente Parco Naturale REGIONALE del Fiume Sile dichiari alla stampa “che la struttura da lui gestita non puo' continuare a sopravvivere ed è meglio che venga chiusa”.


Altrettanto sorprendente è che non si riesca a veicolare sulla stampa un minimo di messaggio informativo per i cittadini elettori circa le responsabilità politiche di questo disastro lungo vent'anni.

La “mia” realtà dei fatti è quella, che abbiamo pubblicamente rappresentato il 25 maggio scorso a Treviso e che proclamo ai quattro venti da mesi, cioè che:
  • lo sfascio in cui si trova l'Ente Parco Regionale del Fiume Sile dipende dalla politica regionale sui parchi, che ne ha fatto un “orticello” a servizio di trombati di vario genere o per interessi clientelari; in particolare nel trevigiano la responsabilità politica è INTEGRALMENTE attribuibile al partito della LEGA NORD, che con i suoi alleati del PdL, hanno sempre gestito quest'ente strumentale.
    In sostanza quindi tutti i problemi di cui parla il “soldato” Torresan sono da riportare al suo comandante in campo, colui che si appresta ad essere rieletto Governatore del Veneto cioè Luca Zaia.
    Non si tratta di impressioni, ma di vera e propria responsabilità politica ed amministrative perchè all'interno dell'Ente ha dominato per anni il fido Fulvio Pettenà (due volte presidente) e quindi, almeno in questo caso, il futuro ri-Governatore non potrà dire di “non aver saputo”, come ha fatto con Chisso, Bolzan, Galan & co.
  • Il presidente dell'Ente Parco Sile, Nicola Torresan, dopo una simile dichiarazione ha un solo atto possibile (e fortemente auspicabile): le dimissioni sue e dell'intero Comitato Esecutivo, che tra l'altro, tra poco, verrà decapitato d'ufficio per problemi formali.

Tutto il resto sono dettagli tecnici che è inutile ricordare ora agli elettori.
Noi crediamo nella logica del “merito” che deve premiare chi riesce a portare a compimento le finalità statutarie di un ente.
In questo caso, chi ha governato per vent'anni l'Ente Parco Sile (cioè LEGA NORD e alleati) hanno fallito e quindi dovrebbero venir elettoralmente “puniti”.
Non posso certo dirVi per chi votare, ma è mio dovere ,come presidente di un'associazione ambientalista fortemente impegnata per la difesa del fiume Sile, ricordare ai Soci ed ai Cittadini interessati all'ambiente per chi NON votare.
Buon voto a tutti, anche a Nicola Torresan, che non può votare Luca Zaia se ha un minimo di coerenza
p. ITALIA NOSTRA Treviso presidente Romeo Scarpa

giovedì 28 maggio 2015

IL PARCO DEL SILE DI... AL CAPONE

Ecco il servizio di RETE VENETA, che non mi ha avvisato che sarei stato registrato.... Ho detto ben di peggio di quanto emerge dal servizio.

E' andata bene... Al Capone ringrazia.

RISPOSTE NON BIZZARRE A BIZZARRO SUI BURCI

Mi permetto di dare alcune risposte a Ricky Bizzarro che parla delle passerelle dei burci:

1) il presidente del Parco Nicola Torresan prende 6000 euro/anno, cifra che non copre minimamente il tempo che ruba al suo onesto mestiere di elettricista; prende inoltre una tonnellata di materiale fecale da tutti per cui ammiro la sua resistenza alle .... intemperie! Probabilmente si tratta di lealtà verso qualche potente di nome Luca Z..
2) gli assessori cosidetti che sono Moro-Marangon-Sartorato-Pizzolon prendono, credo, a malapena 2000 euro/anno piu' i rimborsi; due di loro hanno dovuto restituire i rimborsi perchè è dubbia la loro legittimità; anche in questo caso non sono i soldi ricevuti il motivo... Credo si vada dal prestigio (??) al piccolo potere di incidere su scelte anche importanti (discarica Coveri, per esempio). E' noto che un proverbio veneto dice che "cummannare è meglio che futtiri!!"
3) il sindaco di Casier, Miriam Giuriati, brava persona come dice Ricky, si è fatta infinocchiare da questi galantuomini... Per un'assurda promessa di rifare tutte le passerelle in ferro e cemento (però tinta legno) non ha voluto ascoltare i consigli dei gufi... Ora mette le serrande scorrevoli con la CAME.
4) gli altri sindaci? Direi che brillano per assenza.... In questa campagna elettorale potevano almeno chiedere conto a Luca ed al fido Fulvio (non nel senso di cane...) cos'hanno combinato in 20 anni di gestione del parco....
Si è preferito parlare di migranti.... che adesso spero sbarchino sulle passerelle dei burci o a Fiera.



VALLERANI PRESENTA NUOVO LIBRO A RESANA


PICCOLI CONSIGLI (non richiesti) PER NON BUTTARE VIA SOLDI....

Ebbene ce l'abbiamo fatta.... la ricca Marca trevigiana ha trovato 15mila euri per un intervento "tampone" sulle passerelle dei Burci di Casier.

E V V I V A  !!

Mi permetto (non richiesto) di evidenziare un errore che è gà stato fatto in passato dal Parco Sile o dal Comune di Casier o non so da chi che dà l'idea della competenza statica di chi è intervenuto:
LE PASSERELLE HANNO TRE TRAVI PORTANTI: DUE DI BORDO GROSSE ED UNA CENTRALE PICCOLA (E MARCIA).
SE TAGLIATE IL TAVOLATO (come avete fatto in passato) PEGGIORATE LA SITUAZIONE...
MI RACCOMANDO....

Altrimenti la ditta CAME oltre ai soldi dovrà installare anche una TRANSENNA SCORREVOLE perchè la riapertura durerà il battito d'ali di un tuffetto...


mercoledì 27 maggio 2015

PARTE LA MACCHINA DEL FANGO?? BEH, POCO MALE PURCHE' SIA FANGO...

La questione dell'esposto contro SARTORATO e PIZZOLON fa partire la macchina dei media per cui è possibile che tra non molto giri molto fango... e finchè è fango poco male, vedremo il resto.

Rete Veneta che fino ad oggi si è occupata con Bacialli di sbarchi di migranti e crisi economica, mi comunica che Ruggero Sartorato lancia "pesanti accuse" nei miei confronti e si rivolge al Sindaco Manildo, che ha firmato il progetto della GREENWAY dicendo che si dovrebbe porre delle domande.
Pare affermi anche che l'attuale polemica è "esclusivamente" un polemica politico-partitica, ma qui casca proprio male perchè io  sono stato nominato da una maggioranza, ma non ho particolari vincoli di mandato come invece lui pensa debbano avere tutti...

Io sinceramente non so nemmeno se lui sia del PdL, di Tosi o della Lega e non me ne frega neppure molto.

So solo che hanno dimostrato di essere ARROGANTI , INCAPACI ed INCOMPETENTI nel gestire un parco naturale. La mia è una chiara ed esplicita critica al modo di gestire l'ente PARCO REGIONALE NATURALE DEL FIUME SILE.
Lo stato dei luoghi di maggior pregio da San Michele Vecchio alle Risorgive passando per i mitici Burci confermano quello che dico ed inoltre ritengo che nemmeno la GREENWAY sian conclusa, visto che hanno inaugurato solo il 1° stralcio con i ponti ancora chiusi ed una denuncia per danno ambientale a Lughignano, luogo vicino a casa del buon Sartorato che gli dovrebbe essere noto.

Parlino pure di polemica partitica.....

LETTERA APERTA PER IL FIUME SILE

L'impegno di ognuno in ruoli pubblici dovrebbe corrispondere ad un'idea di futuro, anche dai contorni imprecisi, ma almeno definita nei valori fondamentali ed inoltre ognuno dovrebbe chiedersi, periodicamente, se il suo ruolo sia utile ed efficace o quanto meno possa contribuire allo scopo ideale per il quale ha dato e dà il suo impegno.

Sono stato nominato consigliere dell'Ente Parco NATURALE Regionale del Fiume Sile dal Consiglio Comunale di Treviso nel 2013 dopo aver dichiarato ai quattro venti che tale ente andava.... chiuso.
Sono stato rinominato da un altro Consiglio Comunale nel 2014 a rappresentare ancora il Comune di Treviso insieme a Nicola Torresan (oggi Presidente dell'Ente) e Raffaela Mulato.

Oggi mi sorge più di un dubbio sul mandato di rappresentanza che mi è stato dato dal Consiglio Comunale, pur avendo potuto svolgere il mio mandato in piena autonomia e libertà.
Non ho particolari avvisaglie, né segnali di alcun genere, ma colgo un evidente disinteresse, o meglio, un imbarazzante silenzio del Consiglio Comunale di Treviso per le questioni ambientali ed in particolare per gli ultimi clamorosi sviluppi di questo ente regionale, a cominciare dalla nomina di un condannato come Direttore dell'ente Parco per arrivare alla commedia tragica delle passerelle dei burci.

Per questo motivo, chiedo, pubblicamente un'esplicita conferma da parte del Consiglio Comunale di Treviso, nei modi e nei tempi che riterrà più opportuni (ma senza aspettare le calende greche..) di alcune questioni, che ritengo essenziali per poter proseguire nel mio mandato di “consigliere dell'Ente Parco Naturale Regionale del Fiume Sile in rappresentanza del Comune di Treviso”.
Per evitare fraintendimenti, riepilogo i punti su cui ritengo fondamentale la condivisione da parte del Consiglio Comunale di Treviso.
Punti su cui, per me e per l'associazione a cui appartengo, non è possibile alcuna mediazione:

  1. censura dell'attuale gestione del Comitato Esecutivo (Torresan-Sartorato-Pizzolon-Moro-Marangon) per manifesta incapacità gestionale, atteggiamenti superficiali ed arroganti con scelte dannose per l'ambiente e con spreco di soldi pubblici del bilancio regionale; mi pare il minimo che si chiedano in modo formale le immediate dimissioni di questo esecutivo;
  2. fortissima preoccupazione per lo stato di conservazione delle aree di maggior pregio naturalistico, che dovrebbero essere il vanto dell'Ente Parco e sono invece abbandonate in condizioni deplorevoli con danni ambientali, a nostro avviso forse irreparabili.
    Per capirci sto parlando della zona delle Risorgive, dell'ansa di San Michele Vecchio, della palude del Barbasso ed anche delle famose passerelle dei Burci, che sono però, a livello naturalistico il minore dei problemi, anche se il più visibile; ovviamente dopo la preoccupazione deve esserci anche una volontà di incidere nei fatti per rispettare le prioritarie finalità della LR 8/91 (vedere articolo 2 commi a-b-c-d)
  3. assunzione di un ruolo guida da parte del Comune di Treviso nella difesa delle questioni ambientali per il fiume Sile in coordinamento con gli altri Comuni del bacino idrografico
  4. impegni concreti (cioè soldi o garanzie) per lo sviluppo della rete fognaria della città di Treviso con investimenti, progetti innovtivi, garanzie ad ATS ed altre azioni utili ad avviare un programma che porti in 10 anni ad aver un depuratore funzionante ed almeno il 70% del Comune allacciato (e non viceversa com'è oggi).
  5. censura totale ed assoluta del comportamento della Regione Veneto, ed in particolare della Direzione Foreste e Parchi, che agisce sotto il controllo dell'Assessore Manzato e del Governatore Zaia per responsabilità politiche ed amministrative gravissime, che vanno dal balletto sui direttori non adeguati alle gestione “allegra” dei fondi pubblici (tra cui contributi per convegni fatti transitare in bilancio del parco a sostanziale insaputa del Comitato Esecutivo) fino a finti commissariamenti.
Purtroppo un minimo di discussione sulla politica regionale per i parchi non è stata fatta in questa campagna elettorale, nonostante da parte nostra si sia tentato di rendere di pubblica evidenza tale questione.
Ora sto meditando di organizzare uno sbarco di migranti proprio sulle passerelle dei burci di Casier con annesso respingimento in Sile per il fatto che le passerelle sono pericolanti o per violazione dell'ordinanza sindacale di Casier.
Forse è l'unico modo per “fare notizia” ed avere qualche dichiarazione d'intenti dei futuri consiglieri regionali o dei governatori...

Questo pubblico sfogo non è da considerare un abbandono, ma una richiesta esplicita, e spero chiara, di definire le squadre in campo, al di là di partiti, ormai sempre piu' solo contenitori di candidati.
Voglio capire se io sono il rappresentante di una qualche maggioranza del Comune di Treviso oppure sono “solo” un esagitato esponente ambientalista.
Se il Consiglio Comunale di Treviso ha persone più “adatte alle strategie del Comune di Treviso”, è sufficiente che me lo faccia sapere in modo chiaro e valuterò cosa fare.1

Forza, vediamo se si riesce a smuovere la palude....

Nel frattempo mi siederò in riva al Sile a finire di leggere il libro di Maino, quel “Cartongesso” che ormai è anche dentro i nostri cervelli, i nostri polmoni ed i nostri cuori.
Con passione e senza mezze misure.

Treviso , 27 maggio 2015
Romeo Scarpa
presidente sez. Treviso Italia Nostra
consigliere Ente Parco Sile per Treviso

Post Scriptum
Vista la precedente esperienza del novembre 2013, dichiaro da subito che rifiuterò qualsiasi nomina nel Comitato Esecutivo del succitato Ente Parco Naturale Regionale del Fiume Sile.


1Magari come fa Pierantonio Fanton con il suo ruolo pubblico nell'ATER di Treviso...

ANCHE ITALIA NOSTRA VOTA PER IL CONSIGLIO NAZIONALE

Cara socia / caro socio
in questi giorni ti sta arrivando la scheda di votazione per le  elezioni del Consiglio Nazionale di Italia Nostra: non siamo soddisfatti della Direzione Nazionale che sta finendo il suo mandato perché Italia Nostra ha brillato per l'assenza in televisione e sui grandi giornali a distribuzione nazionale pur continuando ad essere presente in tutto il territorio con una molteplicità di attività positive. 

La comunicazione serve anche per farci conoscere e per far capire che non siamo isolati in quello che stiamo facendo: è un modo per aiutare tutta l'Associazione.

Riteniamo che sia necessario cambiare e per questo ti invitiamo a mettere un segno sui seguenti nomi:
AGOSTINI ILARIA
BARISON SONIA
DEL VESCOVO ENRICO
FERRARI SALVATORE
LOSAVIO GIOVANNI
MONTANARI TOMASO
RICCETTILUCIO
VALLERANI FRANCESCO
Fra i molti non noti avrete sicuramente notato Tomaso Montanari, spesso presente in televisione e nei libri, e il nostro amico Francesco Vallerani.


Per i probi viri  Liguori Francesca e Pelagatti Giancarlo

Se avete problemi potete chiamarci o consegnare la scheda alla Sezione di Treviso che poi provvederà all'inoltro con le preferenze indicate.


Vi sollecitiamo comunque a votare : è molto importante.

p. la Sezione di Treviso di Italia Nostra
il presidente
Romeo scarpa

LA PREFETTURA CI SPIEGA I FATTI PER ALTIVOLE



martedì 26 maggio 2015

BURCI E ALTRO: FORSE SERVE UN ESORCISTA...

La “Triste storia delle passerelle dei burci” diventa sempre piu' interessante e meno triste con il passare dei giorni, consentendoci di allietare questi piovosi giorni di maggio.

La questione sta ormai travalicando gli aspetti specifici di una semplice infrastruttura in legno a servizio dei trevigiani in passeggiata ed instilla un atroce dubbio in alcuni di noi:
Ma.... fanno sul serio??
Chissà se operano in questo modo anche in altri settori della Cosa Pubblica??”

Se così fosse, diventerebbero “comprensibili” molte altre questioni trevigiane, ma ci sarebbe da... rabbrividire!!

Veneto Strade quando progetta un tratto di tangenziale è così “approssimativa” da usare un rilievo obsoleto, non una, ma sue volte, anche dopo che gli è stato detto??

L'azienda ULSS9 quando appalta un nuovo ospedale da 250 milioni di euro è “avveduta” ed ottiene la conformità urbanistica al progetto prima o dopo aver approvato il progetto? I lavori appaltati ed aggiudicati partiranno mai?

AERTRE-SAVE quando impostano un programma di sviluppo trentennale di un'infrastruttura importante come un aeroporto, si sono accorti che esiste una cittadina che si chiama Quinto, che svoltano su un altro borgo che si chiama Zero Branco e che sono in riva al fiume Sile??

Il Comune di Treviso quando fa le fognature pubbliche in viale Luzzati si è reso conto che esiste, da tempo immore, una rete di canali affluenti di un corso d'acqua denominato Botteniga??

I Comuni di Silea, Treviso e Casier insieme con Ente Parco Sile ed ENEL riescono a decidere come risolvere l'annoso problema delle erbe trattenute dallo sgrigliatore della centrale di Silea senza ributtale erbe a valle e ritrovarle tutte a Casier??

(ecc... ecc..)

Dìtecelo, per cortesia.

Fatecélo sapere prima delle elezioni regionali perchè qui non c'è bisogno solo di un voto “nuovo”.

Serve un esorcista!

lunedì 25 maggio 2015

FLORA E FAUNA DELLA PIANURA VENETA ORIENTALE n.17 - venerdì 29-5

Piuttosto che un vuoto dibattito politico dove non dicono nulla, meglio andare a vedere cosa ci resta come flora e fauna in pianura orientale.
Le "bestie" sono altre...

domenica 24 maggio 2015

IL PARCO DEL SILE ENTRERA' NEL DIBATTITO PER LE REGIONALI 2015??

La campagna elettorale volge al termine e di solito nell'ultima settimana ci sono molti che decidono come e per chi votare....
Noi non daremo indicazioni per chi votare perchè siamo un'associazione a-partitica, ma operando sul territorio e con finalità molto politiche (la politica dei BENI COMUNI), certamente diremo per chi NON VOTARE...

Domani alle ore 18 presso l'auditorium di FBSR in via Cornarotta tenteremo, come associazione insieme ad ASTEA e ASN, di far entrare in questa campagna elettorale un tema che non sfonda e sembra non interessare cioè quello della  gestione dell'ambiente ed in particolare dell' 
ENTE PARCO NATURALE REGIONALE DEL FIUME SILE.

Il tema, che con un certa continuità esplode sui giornali per la tragicomica vicenda delle passerelle dei burci, è stato silenziato dai capibanda e non trova riscontro in coloro che hanno gestito gli ultimi 20 anni dell'Ente PARCO SILE, portandolo al collasso totale con interventi dannosi per l'ambiente e financo per il turismo che volevano favorire!!

I principali responsabili "politici" di questo sfascio hanno nomi e cognomi precisi, che sono gli ultimi Presidenti dell'ENTE PARCO (Torresan, Pettenà1 Magaton, Pettenà2, Confortin), gli assessori Regionali ai Parchi dell'ultimo ventennio (Manzato, Silvestrin, Valdegamberi, ec...) e Governatori (Galan e Zaia)...
Ci sono nomi ormai passati in archivio, altri che sono agli arresti domicliari (ed in Parlamento) ed altri che ancora si ricandidano...

Ecco Quelli che oggi ancora si ricandidano a governare un ente strumentale regionale come l'Ente Parco SILE dovrebbero dare una spiegazione chiara di cosa intendono loro per "ENTE STRUMENTALE"....
Noi domani pubblicamente spiegheremo cosa hanno fatto in 20 anni di gestione e trarremo le conclusioni sulla STRUMENTALITA' dell'ENTE PARCO SILE, che è stata chiarissima in base ai risultati!!
Lo diremo molto chiaramente ai cittadini ed agli elettori, confidando che possano essere presenti in molti ed anche quelli che noi riteniamo i responsabili dello sfascio per replicare in modo democratico.

Sappiamo che saremo delusi....


MESTRINARO LANCIA LA CAMPAGNA ELETTORALE DI ZANONI

Nemmeno a pagarlo poteva risultare meglio riuscito l'intervento dell'industriale (?) Mestrinaro in quel di Zero Branco di fronte ad un gazabo di Andrea Zanoni.
Il fatto che Mestrinaro si arrabbi contro Andrea è la miglior pubblicità elettorale possibile....

Diciamo che il sig. Mestrinaro ha rimediato ai danni fatti in Veneto dalle dichiarazioni di Del Rio sulle Grandi Opere...

Grazie Mestrinaro, mi saluti il procuratore Gava.

VERNIZZI AMBIENTALISTA??

Finalmente il Commissario Unico per la Viabilità del Veneto, l'ing. Silvano Vernizzi, fa una dichiarazione seria di fronte al suicidio di 9 sindaci che chiedono di uccidere il loro territorio con altre strade.

Pedemontana, crea traffico?? Volete le opere complementari ai caselli?? Beh, non ci sono i soldi e se rompete amcora le balle non si fanno nemmeno i caselli.

PERFETTO!!
Da soli riescono a limitare i danni al solo nastro d'asfalto della Pedemontana facendo veramente una superstrada ad alto scorrimento per lunghe distanze e non il solito "POCIO"...

Ma non ci crediamo perchè la pedemontana vive economicamente solo se qualcuno paga e ci corre sopra ed i caselli servono....
Pero' potreste farli solo in entrata: uscita per tutti a MINSK o dove piffero finisce il corridoio 5

venerdì 22 maggio 2015

FAZEMO META' PAR OMO... BURCI GESTITI A CASO (o forse ho sbagliato consonanti)


La Giunta di CASIER decide di fidarsi ancora dell'ENTE PARCO SILE.....
I Comuni di TREVISO, SILEA e CASALE tacciono come se non fosse cosa loro...

CHE BEL QUADRETTO!!

ATTENDO LE GARANZIE E DI CAPIRE L'EVOLUZIONE DEL PROGETTO, RIBADENDO CHE FAREMO TUTTO IL POSSIBILE PER IMPEDIRE LA DEMENZIALE SOSTITUZIONE DELLE PASSERELLE CON UNA NUOVA STRUTTURA IN CEMENTO E FERRO...

NON SERVE NEMMENO FARE MOLTO, .... FANNO DISASTRI DA SOLI!!


DILETTANTI ALLO SBARAGLIO.... O FURBI??

"Al Parco sono tranquilli perchè hanno fatto una riunione alla presenza dell'impresa..."
Basta questa dichiarazione, che spero sia frutto della "fantasia" dei giornalisti, per capire quanto allegra è la gestione...
Un'impresa partecipa ad un appalto perchè vuole lavorare e spera di fare il lavoro in un certo tempo ed ad un certo costo; se cambiano le condizioni, le date, il progetto... si pagano fior di varianti o penali.

Vedremo.....
.

PASSERELLE BURCI: COLPIRE EL TACUIN... L'UNICA COSA VIVA!!

Ormai non ho piu' parole né voglia di spiegare (a chi non vuol capire) che con le modalità finora utilizzate non si gestirà mai in modo serio un'area naturalistica e nemmeno una misera passerella in legno, che pare diventata il problema dei problemi per il turismo nella marca trevigiana.

Il deperimento, ovvio e naturale, delle passerelle dei burci di Casier, in assenza di efficace e continua manutenzione, è solo un simbolo del “deperimento” amministrativo e politico dal nostro territorio, che pare governato da entità acefale, interessate al loro personale tornaconto (elettorale, politico e persino personale nel senso di affermazione del proprio egocentrismo) da far perdere il normale buon senso e reiterare comportamenti fallimentari.

In primis sarebbe necessario capire come mai parliamo di degrado e pericolosità di queste passerelle dal 2008 e siamo ancora nel 2015 ad intervenire a colpi di interventi urgenti con ordinanze di chiusura a spot??

Possiamo vedere un documento chiaro e condiviso da Ente Parco Sile, Genio Civile e Comuni di Treviso-Silea-Casale-Casier da cui si capisca chi fa cosa oppure è chiedere troppo??
Sono passati appena 15 (quindici anni) dalla loro inaugurazione in pompa magna con Ciccio De Poli ed el Seriffo Genty e le passerelle sono già marce, mentre i loro inauguratori sono ancora in sella a prendere vitalizi dorati...
Risposto a questo due domande, poi forse potremo procedere perchè mi si insegna che prima si guarda all'esperienza passata, si capisce il problema e poi di procede.

Da noi invece siamo alla “kultura del fare (danni)” cioè si interviene urgente a taconàr per poi avere un intervento risolutivo.... in ferro e cemento!

Il mio consiglio a tutti è di procedere con attenzione, cercando di rispettare le mille leggi che vi siete dati e di non sprecare soldi pubblici... Motivate chiaramente le vostre scelte e cercate di far capire bene di chi sono le responsabilità perchè, prima o poi qualcuno sarà chiamato a rispondere dei danni ambientali ed amministrativi prodotti.
So perfettamente che dei danni ambientali non interessa nulla a nessuno (tanto i nostri amministratori di parchi, province regioni e comuni pensano di essere fatti di titanio) e quindi ci concentreremo su danni (magari banali) di spreco di soldi contro Qualcuno, il piu' sfortunato di solito...
Colpiremo el tacùìn, che pare essere l'unica cosa viva del heneto de' cartongesso.

Con amarezza 
 p. ITALIA NOSTRA Treviso
il presidente della sezione di Treviso
anche consigliere del Parco Sile
Romeo Scarpa


SCUOLE ELEMENTARI VOLTA IN RESTERA


LA LEGA DI ALTIVOLE CENSURA CHIAMANDO IL PREFETTO...

I servi sciocchi dell'ex sindaca di Altivole, oggi candidata per LucaZa alle Regionali con speranze spero nulle, ne hanno combinata un'altra di bella: per paura della presentazione di un libro sulla PEDEMONTANA hanno chiamato il Prefetto per chiedergli consiglio ed hanno negato la sala pubblica al nostro amico Elvio Gatto per la presentazione di STRADE MORTE.

Hanno un paura fottuta di vedere morsicato il loro piccolo potere e quindi arrivano a chiedere al Signor Prefetto se le presentazione di un libro si puo' fare.... Accidenti che coraggio!! I leghisti che vanno a chiedere al Prefetto, che ridere...

Sul comportamento del Prefetto, che penso sia la stessa che ha lasciato i migranti in bus per una notte non sapendo cosa fare, ometto ogni commento per evitare incriminazioni.

'INTIOIE è destinato al disfacimento con le sue zonette industriali in piena campagna e con le sue feste del toro pagate da mecenati che in cambio prendono permessi facili da SUAP (Sportelli Unici Accomodanti Perladistruzionedelterritorio) per fare prodotti finto bio destinati a marcire in poco tempo...

GRAZIE PER LA PUBBLICITA': credo che comprero'  il libro STRADE MORTE e daremo loro ospitalità per la presentazione, magari prima delle elezioni regionali e non come pensa sia corretto il Prefetto



giovedì 21 maggio 2015

PROFILO FACEBOOK BLOCCATO PER LE SECONDA VOLTA....

Non sono un complottista e non me ne proeccupo piu' di tanto, ma osservo che per la seconda volta in pochi mesi viene bloccato il profilo FB che uso per ITALIA NOSTRA TREVISO...

Vi avviso che quindi non ci sono piu'....
Poco male. Se qualcuno vuole condividere sulle sue bacheche le nostre opinioni basta che condivida quello che mettiamo qui sul blog... finchè non lo chiudono.

GIO' FERRANTE A PALAZZO DEI TRECENTO



mercoledì 20 maggio 2015

UN FIUME DI CARTONGESSO? PARLIAMONE INSIEME IL 23-5



PARCO SILE: L'ARROGANZA NON PAGA, L'INCOMPETENZA ... SI PAGA...





FACCIA A FACCIA?? VENIAMO A TIRARE LE TORTE...


EVVIVA!! LE PASSERELLE DEI BURCI RIAPRONO... A LUGLIO

"Tutto è bene, quel finisce bene..." si dice nelle favole di Millecen'è....

La Marca Trevigiana riuscirà a riaprire le passerelle dei burci di Treviso (Casier mi perdoni, ma direi che il capoluogo merita questo onore..) con una spesa di 12.000 (dodicimila) euri ripartiti al 50% tra l'ente venatorio e ciclabile e il piccolo comune rivierasco.

Avendo ormai la notizia saturato anche le orecchie piu' sensibili, lasciamoli fare ancora...

Ci rivediamo tra tre mesi con gli stessi problemi... e probabilmente gli stessi attori di una commedia che ha stancato!



martedì 19 maggio 2015

PASSERELLE DEI BURCI: AVVISATE L'IMPRESA ROSSI

La memoria informatica è letale e permette di avere informazioni interessanti come, per esempio, l'aggiudicazione dei lavori di rifacimento delle passerelle dei burci, tratta direttamente dal sito ufficiale del Parco Sile!!

Vince l'impresa ROSSI RENZO Costruzioni di Marcon (Ve) con il prezzo piu' basso di 410.695,33 euro; su 6 richieste hanno presentato offerta solo in due.
Appalto fatto senza publbicazione di bando nonostante l'importo lavori non fosse inferiore a 500mila euro.

AVVISATE L'IMPRESA ROSSI che i lavori non si fanno... 

Secondo me, avrebbero anche diritto anche un indennizzo per il mancato guadagno..... VEDREMO


PARCO SILE IN CONFUSIONE: CONSULTA AL COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO!

La gestione dell'ENTE PARCO SILE deve essere in un brutto momento, proprio prima delle elezioni regionali....
Secondo il nostro modestissimo parere non ne azzecca una nemmeno per scherzo e si incasina da solo con procedure non richiesta, tanto da farmi sorgere il dubbio che servirebbe proprio un direttore che avesse una laurea in legge!!

Qui parliamo della CONSULTA del PARCO SILE, un organismo di partecipazione previsto dall'articolo 22 della Legge istitutiva che NON SI RIUNISCE DA OLTRE 15 ANNI!!

Bene, domani il Comitato Tecnico-Scientifico che dà pareri su piano ambientale, regolamenti e bilancio viene chiamato a discuterne.... non si sa perchè...

CONFUSIONE TOTALE....


PASSERELLE DEI BURCI E RESPONSABILITA'... PECCATO...

Le lettera aperta del Sindaco di Casier giunge (finalmente) a chiedere un po' di chiarezza al vero responsabile della situazione, quella REGIONE VENETO, che ha amministrato come un feudo il sistema PARCHI, garantendo la sopravvivenza a gestioni opache in passato ed incapaci oggi.

Peccato che arrivi tardi ed in pieno periodo elettorale, quando sarà facile per gli avversari politici dire che si tratta di una polemica strumentale per favorire il ricambio in regione.

Peccato che la lettera sia solo del Sindaco di Casier, come se il problema delle passerelle fosse una questione tra Giuriati e Zaia.

Peccato che la lettera non ammetta che i Sindaci (tutti, non solo Lei) si sono fidati ed affidati a questi incapaci e sono stati presi in giro.

Peccato che arriviamo oggi a chiedere il conto a questa gestione regionale dove la Direzione Parchi (assessore Manzato e presidente Zaia) continua ad incaricare  direttori laureati in legge e omette di prendere posizioni su posizioni di membri del Comitato Esecutivo, che paiono chiaramente illeggitimi da anni

Peccato che si continui a vedere il fiume Sile come un parco giochi, dove fare le piu' svariate infrastrutture, lasciando andare a remengo le particolarità che abbiamo (risorgive, San Michele Vecchio e la stessa acqua del Sile)

Peccato... 

Visto che anche noi sentiamo una grande resposanbilità nei confronti del territorio e dei cittadini, pur non avendo cariche istituzionali, restiamo disponibile a collaborare, ma non senza precise condizioni:
  • dimissioni di tutto il Comitato Esecutivo del Parco Sile e nuove nomime di persone competenti
  • precisi accordi con la Direzione Parchi della Regione Veneto, che deve interferire il meno possibile a livello di gestione
  • sintonia di vedute con i Sindaci per dare le reali priorità al Sile rispetto al resto
Non sono condizioni difficili da capire, se uno ha seguito quello che diciamo da anni..
 



LA TRISTE STORIA DELLE PASSERELLE DEI BURCI...

Ognuno racconta la sua versione, ma i documenti ci sono e sono molto chiari.
Scoprire oggi che la gestione dell'Ente Parco SILE è stata per vent'anni in mano ad un unico schieramento (TEGA NORD!!) è scoprire che l'acqua bagna!!

La vicenda delle passerelle dei burci è emblematica di uno sfascio totale di un sistema di CARTONGESSO, dove al tavolo operatorio ci sono persone che non hanno mai visto un bisturi e ad amminIstrare ci sono persone, anche in buona fede, ma che non hanno una strategia minima e vengono prese in giro da politici di mestiere, che difendono prima di tutto la loro ben remunerata "carega"., vero Luca?

Se la sanità veneta è gestita nello stesso modo in cui sono state gestite le passerelle dei burci, penso che possiamo risparmire il 50% del totale speso, restando un'eccellenza italiana!!

Non sono certo io ad avere la verità dei fatti dei burci, ma dal 2013 la vicenda è sotto la mia lente di ingrandimento e devo dire che come ENTOMOLOGO DELLE PASSERELLE, ho visto cose che voi umani non potete immaginare...

TRA SABATO 23-5 con Francesco Maino e LUNEDI 25-5 con Visotto, Zandigiacomi, Zanetti ed altri inizieremo a raccontarlo, ma sto pensando di fare uno spettacolo teatrale...

lunedì 18 maggio 2015

PARCO DEL SILE: LEGALITA' A GIORNI ALTERNI? MAGARI..



La vicenda dei due consiglieri del Parco Sile, dipendenti di enti pubblici, che sono in carica “in barba alle normative vigenti”, mi consente di fare due riflessioni che, come al solito non interessano piu' o meno a nessuno, sul concetto di LEGALITA'.

I fatti (che vanno al di là delle persone) sono i seguenti:
  • nel 2012 un tizio viene indicato dalla Provincia come suo rappresentate nell'Ente Parco Sile e a dicembre 2012 Luca Zaia, come Governatore del Veneto, ne decreta la nomina;
  • Le regole (fatte da noi stessi, non da dio...) dicono che se uno è pubblico dipendente deve avere l'autorizzazione del suo datore di lavoro
  • Questo dettaglio sfugge.... la domanda di autorizzazione è inviata dal tizio nel novembre 2013 e la risposta arriva nel maggio dello stesso anno: un evidente caso di “ritorno al futuro” o di efficienza estrema di Poste Italiane! Sarà anche un dettaglio, una dimenticanza – dite quello che volete – ma è così la regola...
  • Inizia un ping-pong tra uffici regionali, provinciali, difensori civici etc.. che dura ancora oggi e che dà l'idea del piu' totale caos gestionale, determinato dalla volontà di voler sanare un'evidente inadempienza arrampicandosi sugli specchi. Pensate a quante energie vengono sprecate ed a quante tensioni si generano su questo e capirete perchè su temi piu' importanti si fanno pasticci incredibili (ma non divaghiamo...).
  • Nel agosto 2014 il direttore del Parco Sile, un avvocato dirigente regionale, mica un naturalista (!!) chiede lumi alla Direzione Parchi delle Regione Veneto su questo tema e da allora attende risposta. Anzi, imbarazzato da una simile situazione e non essendo un fantoccio, dà le sue dimissioni nel gennaio 2015 e passa a miglior incarico, ma la risposta ancora non c'è..

Ora le semplici domande, per le quali non avrò alcuna risposta come al solito, sono:

  1. Ma se le regole dicono una cosa perchè, dopo aver constatato che non si sono rispettate, ci si ostina a contestarle? Cambiate le regole e dite che invece di “previa autorizzazione” è sufficiente ottenere, quando ci si ricorda, “autorizzazione”. Basta togliere “previa”: non è difficile
  2. Un simile comportamento è profondamente diseducativo non tanto per la violazione della “regola”, che, a mio giudizio, è possibile se si spiega il motivo per cui lo si fa e uno si assume le sue responsabilità per la violazione, ma per l'arroganza di voler aver ragione nonostante tutto
  3. I danni sono enormi a livello di credibilità se coinvolgono istituzioni pubbliche: che credibilità puo' avere una Direzione Regionale Foreste e Parchi, che “non risponde” ad una chiara richiesta di un suo funzionario, lasciandolo in balia degli umori dei “politici”... Una direzione piu' ossequiosa ai suoi referenti politici che alla realtà, pare?

Non traggo conclusioni ora, ma ve le per due prossimi appuntamenti, dove cercheremo di spiegare pubblicamente perchè NON E' POSSIBILE STARE IN SILENZIO:
  • incontro del 23-5 ore 18 presso le elementari Volta di Fiera dove ne parlerò con Francesco Maino e Silvia Madiotto
  • incontro per il giorno 25-5 ore 18 presso auditorium FBSR, quando come gruppo consiliare del Parco del Sile (con Visotto, Carturan e altri) denunceremo questa ed altre, ben piu' gravi, nefandezze..
Sappiamo per certo che non avranno coraggio di essere presenti perchè le elezioni regionali sono troppo vicine per "scendere" a discutere con noi nel merito delle questioni.
Sappiano che ci saremo anche dopo...


domenica 17 maggio 2015

LA MISSIONE DI ITALIA NOSTRA - RINNOVO DIRETTIVO NAZIONALE... i pareri di due persone non ricandidate..


L’ormai imminente rinnovo del Consiglio Direttivo Nazionale dell’Associazione sta determinando il normale impegno dei tanti candidati volto a sollecitare il sostegno degli iscritti e l’appoggio alle proprie candidature.
Questa azione promozionale è ampiamente giustificata e merita un doveroso apprezzamento, purché rimanga nei limiti del reciproco rispetto e non evidenzi giudizi perentori di totale negatività nei confronti degli altri concorrenti.
E’ certa, infatti, a mio parere, l’onestà degli intenti e l’adesione di tutti gli iscritti e, quindi, di tutti i candidati ai principi fondanti che caratterizzano e giustificano la presenza nel paese della Nostra Associazione, che , è bene ricordarlo, è nata per la “Tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione”
Quindi nessun “ unto del signore” , che si possa presentare come depositario dei principi fondanti della Associazione, rispetto agli altri che invece ne vorrebbero stravolgere “ l’anima”.
Se ciò è esatto, appare invece ampiamente giustificata la richiesta di una franca discussione su quella che deve essere “ la missione “ dell’Associazione da adeguare ai profondi cambiamenti che caratterizzano la condizione del paese rispetto a quella del periodo in cui è stata costituita.
Da un paese povero e privo di risorse, l’Italia si è trasformato in un altro completamente diverso: maggiore ricchezza, più corruzione, progressiva sperequazione nella distribuzione dei redditi.
Il cambiamento più eclatante va individuato, peraltro, nella composizione e nei comportamenti della classe dirigente, espressione, nel periodo di fondazione dell’Associazione, specie per quanto riguarda la rappresentanza politica, dei partiti, ancora saldamente ancorati ai principi fondamentali della Costituzione Repubblicana.
E, deve ritenersi, proprio questa caratteristica ha consentito alla nostra Associazione di condizionare, sovente, le scelte nel campo delle tutela del patrimonio storico, artistico e naturale del paese.
Non che le battaglie vinte abbiano completamente bloccato gli appetiti delle consorterie speculative e parassitarie.
Tutt’altro! Rispetto alle battaglie vinte e ai successi indubbi, si deve riconoscere, infatti, anche la deriva drammatica dei danni arrecati al paesaggio, l’espansione senza regole ed illimitata della marea edilizia, la drammatica realtà delle periferie senz’anima e senza qualità.
Senza voler considerare la condizione dei Centri Storici, salvi forse nella loro definizione formale, ma in buona parte soggetti alla sostanziale perdita del loro ruolo e della vitalità originaria.
Così ai centri storici sostanzialmente morti, e qui vorrei citare gli esempi di Ascoli Piceno e Monte S’Angelo di cui conosco le attuali tristi condizioni, vanno aggiunti quelli, come Venezia e Firenze, completamente snaturati da forme insostenibili di inquinamento turistico, con l’aggravante per Venezia del fenomeno impressionante del transito di navi sovradimensionate che sembrano pronte a distruggere ogni suo delicato equilibrio, oppure quelli in cui , espulsi gli antichi abitanti e le tradizionali attività, sono stati occupati da banche, pizzerie, jenserie, bar e ristoranti, insomma palcoscenici di attività privi di memoria storica.
La condizione del paese si è aggravata, poi, quando alla vecchia rappresentanza politica e all’ antica classe dirigente, si è sostituita quella espressa dal cosiddetto “populismo mediatico”.
E’ evidente che rispetto a questa drammatica realtà, la nostra presenza se non in grado di adeguare le proprie strategie, potrebbe ridursi facilmente alla sterile condizione dei cosiddetti “grilli parlanti”, che ripetono nei propri conciliaboli le critiche al sistema , ma poi risultano sostanzialmente inefficaci e non determinanti.
L’adeguamento della nostra azione alla nuova realtà appare , pertanto, irrinunciabile, se non si vuole apparire come qualcosa di ancorato al passato.
E, d’atra parte, il fatto che buona parte dei nostri iscritti sia della terza o quarta età, ci dovrebbe far comprendere la nostra condizione non ottimale.

Cosa fare, allora?
Ritengo che ci debba essere in primo luogo un franco confronto su queste problematiche, senza che nessuno si erga a fustigatore degli iscritti e con spirito tollerante, con intelligenza aperta e con la capacità di utilizzare le nuove tecnologie individuare i sentieri più validi che permettano di ridare all’Associazione il ruolo che Le compete per la lunga storia che ne esalta l’immagine.
Avendo ben presente, comunque, l’esigenza di individuare quelle strategie che consentano di abbandonare i consueti sentieri, e permettano di coinvolgere nelle innovative progettualità tutti i portatori d’interesse, dai giovani agli imprenditori, dagli artigiani ai professionisti, dai docenti agli uomini di cultura per acquistare una forza rappresentativa capace di contrastare i rozzi messaggi populistici.
E’ necessario, a mio parere, che l’immagine dell’Associazione appaia come quella di una struttura dinamica, ancorata sì ai principi irrinunciabili della tutela, ma capace in pari tempo di indicare i nuovi orizzonti verso cui indirizzare lo sviluppo del paese nel rispetto delle tradizioni, del paesaggio, dei valori urbani, dei monumenti, delle professionalità e dei talenti, da far diventare elementi formidabili di attrattività e di sviluppo e non sterile deposito di oggetti senza vita messi quasi sotto formaldeide.
Mi ero permesso di indicare una direzione verso indirizzare questo percorso innovativo. Probabilmente la proposta non era quella più corretta ed adeguata.
Si discuta e ci sia, quindi, un confronto franco per individuare sentieri e proposte migliori.
E’ questa la strada da seguire, evitando assolutamente la condanna aprioristica di chi ha differenti opinioni.
Vorrei , per chiudere, ripetere ciò che scrissi, come Vice Presidente dell’ Associazione:
“ La proposta, frutto dell’ottimismo della volontà, è di far sì che Italia Nostra diventi sempre di più una illuminata “ Agenzia di Elaborazione e Promozione Culturale”, che, partendo dal presupposto che l’Italia è un unico organismo, elabori e formuli proposte di interventi di tipo sistemico, capaci, in pari tempo, di favorire economie di scala e di rendere effettivo il potenziale vantaggio competitivo di un patrimonio oggettivamente ricco e diversificato, che invece perde forza se promosso ed utilizzato con interventi puntuali, disomogenei e, sovente, estemporanei.
L’Associazione, quindi, guidata da questi principi e ancorata ad una moderna e rigorosa “Cultura del territorio”, dovrà elaborare una serie di proposte riguardanti i sistemi urbani, con particolare riferimento al recupero delle immense desolate periferie; l’integrità del paesaggio; il progetto avveniristico di un enorme museo diffuso che comprenda e valorizzi come un tutt’uno i beni monumentali, i centri storici, le opere d’arte e le risorse archeologiche; il disegno della messa in sicurezza anche sismica dei manufatti e dei beni monumentali senza attendere il fatale verificarsi degli eventi calamitosi; la tutela dell’integrità dell’universo agricolo; la valorizzazione e il recupero delle immense risorse musicali; una nuova idea del turismo che privilegi quello della conoscenza rispetto a quello di mero consumo e rapina, l’innovazione del sistema dei trasporti che contribuisca a migliorare la qualità della vita specie nelle grandi città; la realizzazione delle infrastrutture non legandole agli eventi occasionali (ultimo in ordine di tempo l’Expo 2015) ma ad una programmazione ordinaria rigorosa e coerente, la realizzazione dei Distretti Culturali, da quelli tradizionali a quelli evoluti .
Indiscutibilmente un impegno eccezionale per le gracili spalle dell’Associazione. Pure una grande opportunità per cercare di rompere con intelligenza e in maniera definitiva gli atteggiamenti di opaca chiusura di gran parte della comunità nazionale, attirare un numero sempre più grande di giovani appassionati e preparati, creare le condizioni per costruire insieme in’Italia più civile, più bella, più giusta e più ricca……. autenticamente.
Gaetano Rinaldi- Consigliere Nazionale Uscente- Non ricandidato


Caro Gaetano,
in questa grave decadenza morale e in questa crisi economica senza fine, le possibilità di incidere della nostra Associazione per la tutela e la protezione dei beni comuni sono sempre più limitate.
Certo la nostra associazione non sta facendo nulla per affrontare con determinazione questa realtà. La sua estrema debolezza si palesa soprattutto quando arriviamo al momento delle votazioni: il posto di consigliere nazionale diventa ambitissimo, tanto da creare liste, cordate, acquisto di voti (basta ricordare i vergognosi 200 (?) nuovi soci domiciliati tutti all’ACI di Roma alcuni anni fa).
Ho proposto INUTILMENTE in questi due trienni di cambiare le modalità di elezioni del Consiglio: ogni Regione DEVE  avere UN suo rappresentante che sieda in Consiglio e che deve essere nominato dai soci di quella Regione; è chiaro che le Regioni con più iscritti ne potranno e dovranno averne due o tre.
Oggi assistiamo ad una predominanza di consiglieri lombardi e milanesi (ben 5 nell’ultimo triennio) e nessuno a rappresentare il Veneto, la Sardegna, la Liguria….
Come ben sai non mi ricandido perché non ho sentito l’appoggio del Nazionale per la questione Apuane: non devono esistere solo le conferenze stampa, né i proclami sui giornali; la difesa dell’ambiente è fatta di atti concreti: esposti, denunce , segnalazioni a tutti i livelli: Guardia di Finanza, Ministeri, Procura, Commissioni europee, Corte dei Conti, interrogazioni parlamentari. Questo perché, quando gli interessi economici sono mostruosi e quando c’è collusione con le forze politiche di destra o di sinistra, solo battaglie condotte in questo modo capillare possono riuscire a dare una svolta. Certamente se c’è la firma di un’associazione che ha ancora un peso di rilievo per la sua storia, ogni esposto avrà una considerazione maggiore rispetto alla mia firma.
Non mi ricandido e non ho idea di come sarà composto il prossimo Consiglio, ma mi auguro che i  consiglieri possano avere un bilancio elaborato con maggiore accuratezza: digitare uno zero in più può scappare a tutti, ma quando la differenza è notevole (da 48.000 a 480.000 euro!) uno si chiede COME è stato elaborato quel bilancio. Forse è il caso di avere revisori dei conti competenti e iscritti all’albo, da selezionare nell’albo di città diverse da Roma in modo che non abbiano conflitti di interessi con lo studio o la persona che stende il nostro bilancio.
Inoltre, se i consiglieri hanno una qualche responsabilità, è indispensabile che si torni alla buona consuetudine di dare copia dei verbali della Giunta.  Il “cerchio magico” alla Renzi non consente di far marciare la nostra associazione sui binari di scambio democratico e collaborativo già consueti nelle passate presidenze.
Un caro saluto
Franca