"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

domenica 26 dicembre 2010

CENTRALE PORTO TOLLE - RICORSO CONTRO TRASFORMAZIONE A CARBONE

E' stato depositato APPELLO al Consiglio di Stato contro il progetto di trasformazione a carbone della centrale di Porto Tolle.


Il ricorso in appello è stato notificato e depositato al Consiglio di Stato ove ha preso il numero10216/2010 di RG;  con quest'ultimo numero si può consultare lo stato del procedimento sul sito www.giustizia-amministrativa.it


La situazione della centrale di Porto Tolle è emblematica di un sistema di potere dove soggetti come ENEL si comportano con modalità chiaramente al limite della legalità, usando un potere di "persuasione" molto forte ed il ricatto del "posto di lavoro".
Solo una revisione di questo "sistema di potere", che poco ha da invidiare ai sistemi mafiosi, e dun confronto libero delle opinioni potrà dare un futuro a questo paese.

TANTI AUGURI DA ITALIA NOSTRA

Anche il 2011 ci vedrà protagonisti nella difesa e promozione del patrimonino culturale e naturale. Aiutaci in questo compito preoccupandoti un po' per i "beni comuni", vera risorsa dell'Italia.
I nostri principali obiettivi per il 2011 sono:
  • monitorare e promuoverela tutela del nostro patrimonio storico e artistico minacciato dall'incuria;
  • contrastare lo smembra mento e il sottofinanziamento dei nostri parchi nazionali;educare i giovani al valore del patrimonio culturale e  naturale;
  • fermare il consumo del territorio, bene pubblico che va esaurendosi;proteggere con rinnovate campagne i nostri "paesaggi sensibili";
  • lottare per il risparmio energetico e per le energie non inquinanti e non distruttive dei nostri paesaggi e  territori
  • continuare l'impegno per i centri storici dell'Aquila e dei paesi colpiti dal terremoto (leggi come diventare "socio speciale" dell'Aquila).
L'impegno volontario in un'associazione puo' ridare forza a valori che sembra desueti. No pasàran.
Nota nazionale, leggermente modificata

PIATTAFORME LOGISTICHE

Il progetto di legge 67 vuole modificare la LR n. 8 del 2006 "Iniziative di sostegno alla produzione ed all'utilizzo di biomasse legnose per scopi energetici", che rientra nel filone delle direttive europee per la diversificazione della produzione di energia.

E' interessante osservare come la produzione di "energia rinnovabile", sostenuta da incentivi europei e statali, stia diventando un affare e ci siano molti tentativi di sostenere tale filone con obiettivi diversi dalle finalità primarie, ma molto utili per approvare progetti di legge DEROGATORI.

La relazione del PdL 67, promossa dal Consigliere Bond (detto James dagli amici e nemici) e dai suoi sodali, sembra ispirata al sostegno delle politiche energetiche e di salvaguardia dell 'ambiente e che costituiscono un concreto strumento di pianificazione energetica regionale e di sviluppo delle fonti di energia rinnovabile.
La preoccupazione di Bond è quella di incentivare
"la produzione e l'utilizzazione dì biomassa, prodotta da piante espressamente coltivate per scopi energetici (piantagioni destinate alla produzione di biomassa legnosa) ovvero derivante da utilizzazioni forestali (materiale legnoso derivante da cure colturali ai boschi abbandonati o degradati)". In pratica Bond incentiva l'abbandono dei boschi!!

La legge regionale n. 8 del 2006 si affianca ad altre iniziative volte a incentivare la produzione e l'impiego di biomasse legnose (in modo particolare le misure 123/F e 221 del Programma di sviluppo rurale per il Veneto 2007-13; sarà opportuno vedere cos'hanno già predisposto...) e tutte insieme, accanto a obiettivi generali di carattere economico e ambientale, intendono favorire il consolidamento della filiera legno-energia.
La norma infatti agisce contemporaneamente e sinergicamente (quando vedo la parola sinergicamente, mi insospettisco...) sulle tre fasi della filiera
  • produzione, raccolta
  • commercializzazione,
  • trasformazione, utilizzo finale
così da stimolarne lo sviluppo, la dìffiisione e l'autonomo sostentamento.

Tuttavìa le opportunità offerte dalla legge regionale non sono finora state pienamente colte, a causa sembra della scarsa convenienza lamentata dagli operatori della fase della raccolta, stoccaggio e trattamento del prodotto in funzione della successiva commercializzazione. Ecco i "portatori di interesse" di James Bond!! Gli operatori non hanno convenienza... Poveri....

In particolare però gli amici di Boond sono sopratutto gli imprenditori che hanno macchine di grossa dimensione e svolgono attività per i vari agricoltori e non sanno dove mettere i loro mezzi, nonostante ci siano milioni di metri cubi di aree industriali... Infatti la relazione del progetto di legge specifica senza alcun pudore che "Tra questi, oltre alle imprese agricole e forestali che svolgono attività di utilizzazione forestale in proprio o per conto terzi, meritano attenzione gli altri soggetti esercenti attività agromeccanica, di cui all'articolo 5 del D.Lgs. 29 marzo 2004, n. 99 nonché imprese del settore commerciale o industriale, titolari di impianti di trasformazione o condizionamento della biomassa legnosa.

Pare (pare???? pare un par di palle!!) che il limite maggiormente vincolante sia dato in particolare
dall'impossibilità di disporre di idonee superfici per lo stoccaggio del prodotto, in particolare legno cippato, nelle aree classificate agricole, limìtrofe ai boschi o prossime alle sedi dì lavorazione o utilizzazione delle biomasse. Ecco cosa si chiede!!
L'alternativa è attualmente quella dì ricorrere allo stoccaggio in aree prevalentemente a destinazione industriale con un aggravio di costi tale da rendere non conveniente trattare il citato materiale che è caratterizzato da grandi volumi, basso valore unitario, tempi lunghi di stoccaggio per consentire
una conveniente riduzione del grado di umidità del materiale legnoso. Ergo, siccome gli imprenditori agromeccanici e della trasformazione del legno non guadagnano abbastanza è necessario che il territorio agricolo venga ulteriormente massacrato per fare piazzali con tettoie per il deposito di legno di aree di bosco o prato che verranno sempre piu' abbandonate!! FURBISSIMA STRATEGIA!!

In particolare, le imprese di utilizzazione forestale di natura extra agricola sono tipiche aziende di trasformazione (trasporto dal bosco ai centri di utilizzo) e pertanto necessitano di superfici caratterizzate da un basso livello infrastrutturale (pavimentazione e tettoie aperte), dove stoccare ì materiali legnosi. Pensate... non c'è nemmeno da dire che ci sarà incremento di posti di lavoro perchè basteranno enormi piazzali e qualche mulettista per gestire queste piattaforme!! Sono furbi o no gli imprenditori amici di Bond??

Lo scopo dell 'articolo 2 del presente progetto di legge è appunto quello di consentire la realizzazione di piattaforme logistiche (assimilabili agli insediamenti agroindustriali di cui al comma 7 dell'articolo 44 della legge regionale 23 aprile 2004, n. Il, recante norme sul governo del territorio) in aree
classificate agricole anche da parte di imprenditori non agricoli che esercitano la loro attività per la produzione di energìa da biomasse, in deroga ai commi 2 e 3 dell 'articolo 44 della legge regionale n. 11 del 2004. La maggioranza quindi dice che è stata fatta una legge urbanistica, ma ci sono troppi vincoli e bisogna lasciare spazio alla mano del mercato e quindi... oplà facciamo una bella deroghina che consenta a chiunque di trasformare aree agricole in piattaforme logistiche, poi, quando non ci sarà piu' il business della biomassa, diremo che sono "aree degradate" e le trasformeremo in aree per chissachecosa.. vero??
 
Siccome gli imprenditori agricoli amici di Bond non sono scemi si preoccupano anche di tutelarsi da leggi di vincolo che magari rendano obbligatorio il "bosco" che per loro è solo mezzo per far soldi e quindi si preoccupano di specificare che è un bosco "non bosco" e che tutto cio' che è sotto il campo (5000 mq) non ha le caratteristiche di bosco. In pratica, finora ho devastato il bosco planiziale fino a renderlo un residuo ed ora faccio una legge per eliminare anche tale residuo. 
Il bosco di Olmè, se si riduce sotto i 5000 mq, puo' essere raso al suolo?
Contestualmente, con l'articolo 1, la proposta di legge cerca di dare unmaggior impulso al perseguimento di altri due obiettivi della legge regionale n. 8 del 2006 rappresentati dal recupero produttivo di superfici a prato e a pascolo colonizzate da specie arbustìve o arboree e dal correlato incremento delle disponibilità di materiale legnoso da utilizzarsi per scopi energetici
(rispettivamente lettere d) ed e), comma I, articolo 1 della legge regionale n. 8 del 2006).

A tal fine la novella del testo originario introduce un 'integrazione della definizione delle superfici da considerare a "non bosco", al fine di consentire un più agevole utilizzo delle biomasse legnose come biocombustibile. L'interesse per l'ambiente è chiaro: un "fuoco che arde nelle viscere di questi imprenditori...
La prima di tali modifiche riguarda la possibilità di utilizzare macchie boscate o boschetti dì dimensioni inferiori a 5.000 metri quadrati, realizzati anche a prescìndere da eventuali sussidi pubblici. Soprattutto per i territori di pianura, ciò dovrebbe consentire l'incremento della realizzazione, da parte di proprietari di superfici di modesta estensione, di piccole aree a funzione naturalistica, senza incorrere nei vincoli legislativi conseguenti alla classificazione dì "bosco", in particolare per quanto attiene alla eventuale reversibilità di uso delle superfici a ciò adibite.
L'instaurarsi del cosiddetto "vincolo forestale" infatti spesso ha agito come deterrente dall'intraprendere iniziative di imboschimento.
Occorre rilevare peraltro che la soglia di 5.000 metri quadrati corrisponde alla dimensione minima di attribuzione della qualifica di zona forestale secondo il sistema FAO, adottato anche dalla UE con l'articolo 30 del regolamento n. 1974/1986 (cioè ho trovato un appiglio per giustificare la cagata che sto proponendo...) .
La seconda modifica introduce nuovi criteri per la classificazione a "non bosco" di superfici agricole o forestali imboschite naturalmente per colonizzazione di prati o pascoli abbandonati, consentendo di ripristinare le originarie destinazioni mediante semplice operazione colturale, cioè mediante il
taglio della vegetazione e l'utilizzo per fini energetici della biomassa così ricavata. Viene infatti previsto che il processo di colonizzazione naturale sìa in atto da non meno dì 15 anni e che la vegetazione forestale spontanea abbia raggiunto un 'altezza inferiore a 7 metri.
La logica è sempre la stessa: voglio fare quello che mi rende soldi a prescindere dalle ricadute ambientali e tenendomi le mani libere per tornare indietro a magare usare soldi pubblici per rifare pascoli, oppure chissà cos'altro... Ah, l'amore per la terra degli agro-industriali è proprio grande...

Preciso che la prima prima commissione consiliare ha espresso il proprio parere favorevole con nota prot. n. 18307 del 27 ottobre 2010 con 40 voti favorevoli, nessun astenuto e nessun contrario.
La quarta commissione consiliare, competente per materia, ha iniziato l'iter nella seduta del
9 novembre 201, mentre la seconda commissione non è state giudicata competente in materia nonstante si deroghi alla legge urbanistica.

Il testo definitivo è stato approvato dalla quarta commissione il 23 novembre 2010 e il consigliere  , Dario Bond primo firmatario del progetto di legge, è stato indicato quale relatore del provvedimento in Aula. Gli altri responsabili del progetto di legge sono i consiglieri Cortelazzo Piergiorgio, Padrin Leonardo, Bendinelli Davide, Toniolo Costantino, Mainardi Mauro, Conta Giancarlo, Tesserin Carlo Alberto.

venerdì 24 dicembre 2010

VERBALE DIRETTIVO NATALIZIO 23-12-2010

Ieri sera al direttivo prenatalizio, mancavano Federica, Sergio, PaolaC ed erano presenti Berto, Francesco, Evelino ed io oltre a Michela e marito, Alessio, Anto.

Argomenti trattati:

a) esame richieste per sede legale presso ex Scuderie Pal. Bomben
è stato verificato che non è possibile dar risposta positiva al gruppo 3VISO3 che ha richiesto di avere la sede legale presso le scuderie di Pal. Bomben perchè nella sostanza la sede è gestita da Fondazione Benetton con comodato con Italia Nostra e altre associazioni, ma era stato concordato da BZ un limite di numero e di livello per evitare di avere un insieme troppo numeroso di persone da gestire (abbiamo già "forzato" per qualcuno...).

Rimane la disponibilità di concedere i locali in uso gratuito per riunioni con le modalità finora adottate. Da perfezionare modalità prenotazioni (calendario su web a cura Emergency), accessi, pulizie etcc.. Comunicata decisione a referenti di 3VISO3 che erano presenti per riunione.

b) Lista rossa
ribadito elenco proposto da Berto che verrà formalizzato lunedì 27-12 in apposita riunione da Berto insieme con Francesco.

c) Impianti bio massa, fotovoltaico e altre rinnovabili
E' in corso di discussione in consiglio regionale una proposta di legge per "piattaforme tecnologiche a servizio dello stoccaggio per biomassa" che prelude a nuova perdita di suolo agricolo come per le serre o per il fotovoltaico estensivo.
Il tema è da seguire perchè ci sono gruppi economici interessati al settore che rende economicamente grazie agli incentivi ed alle prescrizioni del protocollo di kyoto e di direttive europee.
Il progetto di legge piu' "insidioso" è quello di Dario James Bond e del PdL che ha il numero 67 e si puo' trovare al link piattaforme tecnologiche per biomasse del PDL

Perchè da noi tutto cio' che potrebbe avere risvolti positivi, assume sempre una piega "diversa" ed è da valutare con attenzione??

d) forum nuclerare: vedi post specifico

e) prodotti ecor:
Evelino propone di gestire due/rte volte all'anno gli acquisti; i cataloghi sono ancora presso RS che è disponibile per inviare lista prodotti agli interessati con i prezzi.
Primo ordine previsto per metà gennaio

FORUM NUCLEARE: INFORMAZIONE CORRETTA?

Da qualche giorno sui canali TV c'è uno spot di una partita a scacchi tra due persone uguali che si pongono domande sul "nucleare"...

Un sito forum di informazione per capirne di piu', ma chi paga? Perchè ora?
Sembra un forum vero dove tutti possono dire la loro, ma c'è un po' di  "puzza" perchè alcune domande hanno già risposte ed altri dubbi invece non vengono mai fugati...

La strategia "partecipativa" è ottima, ma chi la propone, perchè??... chi paga gli spot?
Un' po' di trasparenza, please...

Alcuni (Greenpeace, in particolare) hanno già posto in evidenza alcune precise questioni: quanto uranio c'è ancora? scorie sicure, ma dove?

Oggi 55 italiani su 100 pensano che i rischi del nucleare siano superiori ai benefici, 27 su 100 il contrario ed il resto non sa... Dopo l'informazione come saranno le percentuali?

Clicca su "sito forum" titolo e visita il sito del forumnucleare.it... vigilare e capire non costa nulla, anche perchè le centrali da noi sono 3...
Cambia poco che siano in Francia, ma lì non sono ladroni come da noi!

giovedì 23 dicembre 2010

LISTA ROSSA

Il Consiglio Nazionale di ITALIA NOSTRA sta preparando  per il Corriere della Sera, approfondimenti e segnalazioni sulla nostra "Lista Rossa", cioè sui monumenti ed i siti archeologici a rischio di crollo e di abbandono, ignorati dai visitatori e dai turisti. Immense risorse culturali "sprecate".

La nostra campagna sui "Monumenti da salvare" sta procedendo bene, e la "Lista Rossa" interessa molto alla stampa. Abbiamo ricevuto dalle nostre Sezioni oltre 100 segnalazioni su 11 regioni italiane. Purtroppo da regioni come la Lombardia ed il Veneto non ci è pervenuta nessuna indicazione utile alla nostra campagna. Non crediamo che monumenti o siti a "rischio abbandono" non siano presenti in queste due importanti regioni!

Per questo incoraggiamo nuovamente tutti ad inviarci ancora segnalazioni e foto in modo da poter arricchire sempre di più la nostra "lista" ed arrivare ad un vero e proprio dossier di monumenti da salvare.

Potete inviare segnalazioni foto e commenti a    Irene Ortis - paesaggisensibili@italianostra.org

I DONI INVISIBILI: RACCONTI E MUSICHE PER IL NATALE

AUDITORIUM CHIESA SANTA CROCE
QUARTIERE LATINO - TREVISO
sabato 18 dicembre 2010 - ore 17.30

I Doni Invisibili
racconti e musiche per il Natale


da un idea di Margherita Stevanato

testi di Gianni Rodari, Guido Gozzano, Marco Lodoli, O.Henry, Alf Prøysen

musiche di Robert Schumann, Antonio Vivaldi, Johannes Brhams, George Philipp Thelemann

Margherita Stevanato voce recitante
Caterina Marcuglia pianoforte
Mariagrazia Seren flauto

con la collaborazione di Margherita Antonello

C'era una volta una famiglia, non troppo ricca, che durante il Natale si prodigava a regalare poesie, racconti, musiche e canti agli amici ma quando veniva il momento dei doni non ce n'erano poi molti da scartare. Allora, un giorno, il figlio chiese al padre: "Perché non ho tanti regali per me?". Il padre rispose: "Tu ti sei commosso con quelle poesie, ti sei emozionato con quei racconti, ti sei lasciato trasportare da quella musica e hai condiviso quei canti, e tutto ciò l'hai fatto con i nostri amici che hai sentito più vicini sorridendo allegramente con loro. Non ti pare di aver ricevuto  un dono bellissimo?". Musica e parole, è innegabile, non si potranno toccare ma le opere di grandi artisti, musicisti o scrittori che siano, si possono considerare dei grandi doni. Ed è con spirito natalizio - lo spirito del natale di dickinsoniana memoria - che proponiamo alcuni  racconti e favole che hanno per tema il Natale in tutte le sue sfumature. Sono storie ora tenere ora ironiche e divertenti accompagnate dal suono di un piano ed un flauto per ritrovare un emozione e sorriso. (M.Stevanato)

domenica 19 dicembre 2010

DIRETTIVO PRENATALIZIO 23-12-2010 ore 20.30

Con la presente si convoca il Consiglio Direttivo per il giorno

giovedì 23 dicembre 2010 alle ore 20,30

per breve direttivo sugli ultimi argomenti di attualità e per farci gli auguri

Ricordo a tutti che l'Assemblea annuale della Sezione di Treviso è convocata per il giorno

venerdì 14 gennaio 2010 alle ore 19

presso la sede della Sezione: ex scuderie di Palazzo Caotorta con accesso dal giardino della Fondazione Benetton- Via Cornarotta
con il seguente Ordine del Giorno:

1- Relazione sull'attività svolta nel 2009
2- Programma di attività 2010
3- Esposizione e votazione del bilancio consuntivo
4- La “LISTA ROSSA”: è l’iniziativa lanciata dal Nazionale per denunciare tutte le opere ed i progetti che mettono in pericolo monumenti o luoghi di particolare interesse. Si propone di inserire nella lista e di segnalare a Roma:
  1. il parco di Villa Franchetti sul Terraglio e la nuova operazione di cementificazione di Cassamarca
  2. la prevista escavazione di Via Antiga, residuo di centuriazione romana
  3. la distruzione del vallo romano di Castello di Godego
  4. la trasformazione del campo antistante la filanda Motta a Campocroce
5- Programma gite (si accettano proposte) ora si propone:
  1. fine aprile:la rivisitazione dell’azienda di agricoltura biologica di Breda di Piave e dell’ECOR di Manzana
  2. in maggio: Il monte Grappa con visita al museo e al monumento al Partigiano di Bepi Davanzo

Altre comunicazioni:
  • tutti possono liberamente commentare le notizie nella sezione "commenti"
  • chi volesse contribuire a inserire le notizie prenda accordi diretti con Romeo e/o con il direttivo per l'invio dell'autorizzazione informatica all'accesso al blog
  • sollecitiamo i soci che cambiano indirizzo di posta elettronica di comunicarci tempestivamente il cambio email scrivendo a: treviso@italianostra.org

vi aspettiamo tutti per farci gli auguri di Buon Natale e di un felice Anno Nuovo






sabato 18 dicembre 2010

BASTA RIFIUTI A TREVIGNANO

Petizione contro l’ampliamento della discarica di rifiuti “Postumia 2” di Trevignano

Al Sindaco di Trevignano
Al Consiglio Comunale di Trevignano
Al Presidente della Provincia di Treviso
Al Consiglio Provinciale di Treviso
Alla Regione del Veneto

I sottoscritti cittadini, venuti a conoscenza del progetto di ampliamento della discarica per inerti denominata “Postumia 2” sita a Trevignano,
considerato che
  • l’ampliamento riguarda ben 1.545.000 tonnellate di nuovi rifiuti;
  • i camion di rifiuti previsti in circolazione per i prossimi 10 anni saranno più di 100.000 (28 al dì);
  • l'autorizzazione viene chiesta per 10 anni, ma la cava è così grande che proroga su proroga l'attività di discarica potrebbe proseguire per tutto il secolo;
  • sono previsti anche i rifiuti da bonifica provenienti dai siti contaminati ed i fanghi di dragaggio;
  • il 3 novembre 2010 è stato scoperto dalla Provincia lo sversamento di percolato nel fondo della cava,
chiedono
a) che la discarica venga chiusa definitivamente e che il progetto di ampliamento venga respinto;
b) che il sito venga riqualificato per essere destinato a verde.

NOME e COGNOME

(STAMPATELLO)
VIA E CIVICO

(STAMPATELLO)
COMUNE

(STAMPATELLO)
Email @
(leggibile)
Firma
(leggibile)

……………………...

……………………..

…………………..

………………….


………………..

………………@

…………………


……………………..




















Il presente modulo anche se non completo va consegnato entro il 31 gennaio 2011 a: Legambiente Via San Gerardo, n.1 31050 Trevignano - Per informazioni: Legambiente Trevignano 0423/812562 o 0423/670077 o 0423/670426.

domenica 12 dicembre 2010

Gilberto Cavallin ci segnala che:

"che sono stati avviati i lavori per la realizzazione di un campo fotovoltaico di circa 2.500 mq. in Via Feltrina 153, dietro il Ristorante "La Capra Negra", che sarà montato su una struttura sopraelevata di quasi 5 metri, perchè penso ci sia poi l'intenzione di utilizzare in qualche modo lo spazio sottostante, sono già stati fatti i getti per i piloni di sostegno e tutto il materiale necessario per la costruzione è stato scaricato nel posto. Non ci sono cartelli che indicano il tipo di progetto, l'eventuale autorizzazione, il nome del proprietario e la ditta che realizza i lavori.
Dalle informazioni raccolte mi risulta che il proprietario e la ditta che realizza i lavori sia la METALCO srl di Castelminio di Resana, in particolare nella persona di uno dei titolari dell'azienda Claudio Bertino al quale, come confinante, ho inviato una lettera per chiedere chiarimenti e verifiche sul ripetto delle norme e dei regolamenti vigenti.

mercoledì 8 dicembre 2010

PERCHE' CI ALLAGHIAMO?? PIOVE, GOVERNATORE L......??

TAV

STORIE DI PRECARIETA' a PONZANO - 17 dicembre 2010

C’E’ CHI E STANCO DI NAPOLI, NOI SIAMO STANCHI DELLE MENZOGNE SU NAPOLI

Caro Roberto Saviano

mi chiamo Raphael Rossi, non ci siamo mai conosciuti ma ti sono debitore perché, con il tuo monologo sulla “macchina del fango” hai svelato e messo a nudo un meccanismo di cui sfortunatamente ho subito anche io gli effetti. Una macchina che si è infatti messa in moto da quando si è saputo che la mia denuncia era all’origine dell’inchiesta della Procura di Torino che ha portato all’arresto ed all’incriminazione di un personaggio politico (della stessa area politica in cui mi ero sempre riconosciuto) e dei vertici di un impresa che pensavano di poter “comprare” anche il sottoscritto per riuscire a sbloccare l’acquisto di un macchinario inutile (dal costo di 4,2 milioni di euro) per un impianto di trattamento dei rifiuti a servizio dell’AMIAT, l’azienda pubblica di raccolta rifiuti della Città di Torino. L’insofferenza nei miei confronti si è manifestata in vari modi ma l’amarezza più grande l’ho provata quando una figura politica locale, dopo aver definito la vicenda “insignificante”, ha avuto perfino il coraggio di invitarmi a smettere di parlare con i giornalisti della vicenda poiché sto procurando un danno all’immagine dell’amministrazione comunale. Ma il motivo per cui ti scrivo non è però solo per ringraziarti. Ti scrivo perché mi ha molto colpito il modo in cui la maggior parte dei mass-media, a mio giudizio, è riuscita a stravolgere le reali responsabilità in merito all’emergenza rifiuti nella tua città natale. Un sondaggio di “Donna Moderna”, ad esempio, chiedeva di chi fosse, la colpa del permanere dei rifiuti per strada a Napoli. La risposta è stata nell'ordine:
1) dei cittadini napoletani per il 44 % degli intervistati;
2) della camorra per il 30 %;
3) dello stato per il 26 %.

A questo sondaggio è seguita la pubblicazione di una lettera di una signora di Avellino in cui si scriveva “In Campania siamo stanchi di Napoli. Da gennaio tutte le province della regione avrebbero dovuto avviare la provincializzazione della gestione dei rifiuti… A Napoli città, invece, la percentuale di raccolta differenziata in certe zone è zero. E non mi venite a fare il discorso della criminalità (c’è ovunque). Cari napoletani siamo stanchi: della vostra arroganza, del vostro vittimismo, della vostra inciviltà e del vostro menefreghismo. Non saremo solidali, non più!

A mio giudizio quanto è emerso dal sondaggio e quanto ha scritto la signora di Avellino dimostra inequivocabilmente che i principali mass-media sono riusciti a ribaltare completamente le responsabilità del disastro principalmente sui cittadini napoletani e sulla camorra mentre al contrario, secondo quanto emerge dalle indagini della Procura di Napoli1, della Corte dei Conti2 e dal libro "Ecoballe" dell’Ing. Paolo Rabitti3, la responsabilità della mancata corretta gestione e costruzione degli impianti di trattamento e recupero dei rifiuti urbani in Campania dipende principalmente dalla sistematica violazione delle norme contrattuali da parte di una multinazionale (Impregilo International Infrastructures con sede ad Amsterdam che controlla il principale gruppo italiano nel settore delle costruzioni, Impregilo SpA con sede a Sesto San Giovanni) che si è giovata della mancata vigilanza e del concorso dei vertici dell’Alto Commissariato per l’emergenza rifiuti secondo quanto rilevato dalla Procura di Napoli che ha poi rinviato a giudizio i vertici di questa società e dell’Alto commissariato4.

Risulta quindi veramente paradossale (ma assolutamente funzionale al perpetuarsi dello scandalo) che lo "Stato" sia stato praticamente assolto dal 74 % degli intervistati. Lo stesso Stato che continua a raccontarci che “..Dietro le proteste contro l'apertura della discarica di Cava Vitiello a Terzigno c'è la presenza della camorra che ''soffia sul fuoco'' per alimentarle."5 mentre proprio i magistrati hanno chiarito che la camorra ha interesse ad aprire le discariche, non il contrario6. La tesi delle presunte infiltrazione della Camorra nelle proteste contro le discariche pare anche a me solo un alibi per giustificare le ripetute violazione di tutte le norme stabilite dal'Unione Europea (in primis relativamente allo smaltimento ormai fuori legge del rifiuto urbano tal quale non pretrattato).

Per quanto riguarda quelli che vengono spesso indicati come i principali responsabili del disastro (cioè i cittadini napoletani) se qualcuno pensa che i napoletani siano incapaci o recalcitranti a differenziare i propri rifiuti, posso invece testimoniare che, in base all’esperienza mia e dei miei colleghi dell’Ente di Studio per la Pianificazione Ecosostenibile dei Rifiuti (E.S.P.E.R.) quali consulenti di ASIA per l'avvio del sistema porta a porta nel primo quartieri di Napoli durante secondo semestre del 2008 (a partire da Colli Aminei e poi a Bagnoli, Rione Alto, Chiaiano, Ponticelli ecc.), è vero esattamente il contrario.

Io mi ero trasferito a Napoli in quel periodo e posso testimoniare che cittadini di quei quartieri hanno dimostrato una disponibilità veramente straordinaria ed una gran voglia di scrollarsi di dosso l'etichetta di persone refrattarie ai comportamenti civili e responsabili. Nemmeno a Trento o a Roma (dove pure abbiamo supportato l’avvio della raccolta differenziata porta a porta spinta in lacuni quartieri superando il 70 % di RD) non avevamo visto la gente scendere in strada per applaudire quando venivano rimossi i cassonetti stradali contagiando, con il loro entusiasmo, anche gli operatori ecologici di ASIA. I tecnici e gli operatori ecologici coinvolti avevano infatti lavorato senza sosta mentre l'azienda veniva quotidianamente attaccata da Berlusconi, da Bertolaso e perfino dall’Assessore regionale all’ambiente della Giunta Bassolino, Walter Ganapini. I quartieri coinvolti da tale sistema avevano raggiunto stabilmente livelli di raccolta differenziata da primato a livello nazionale per quanto riguarda le grandi metropoli: Bagnoli l’80% di RD, Colli Aminei 69%, Rione Alto 66%, Chiaiano 72%, Ponticelli 64%, San Giovanni a Teduccio 58%7. L’altissima qualità dei materiali differenziati porta a porta (mentre nel resto di Napoli la raccolta differenziata intercettata con i cassonetti stradali risulta molto contaminata da impurità) è stata inoltre l’ulteriore dimostrazione della convinta adesione dei cittadini dei quartieri coinvolti e l’88 % dei cittadini intervistati ha poi dichiarato di voler mantenere il nuovo modello di raccolta anche in base ad indagini indipendenti di WWF e GreenPeace, rilevate dall’Osservatorio sul PaP, avviato dalle due Associazioni. L’insieme dei quartieri già coinvolti dal sistema domiciliare a Napoli equivale, per popolazione, all’intera città di Salerno ma sui mass-media di questo vero “successo napoletano” non se ne doveva parlare poiché non andava rubato il palcoscenico agli unici veri "Eroi e salvatori dei napoletani" (cioè Berlusconi e Bertolaso). Ed infatti i fondi stanziati per gli investimenti necessari per l'ulteriore estensione del servizio sono stati bloccati e, anche a fronte di ripetute mancate raccolte nel 2010, il livello generale di RD ha cominciato a subire una flessione8.

Tu hai scritto infatti una sacrosanta verità e cioè che "La spazzatura tornata nelle strade di Napoli sigla definitivamente il fallimento di un progetto, di un percorso, di una politica. Speriamo che queste verità, in grado di svelare definitivamente le tante menzogne spacciate come successi, possano innescare un percorso di cambiamento che se partisse dal Sud potrebbe davvero mutare il destino del paese9" ed anche io vorrei solo contribuire umilmente a svelare le menzogne che ci vengono quotidianamente somministrate.


Raphael Rossi

Torino, 12 novembre 2010

GRUPPO ACQUISTO ECOR

Ho predisposto un foglio elettrico in excel (chi non lo sa usare è pregato di dirlo senza vergognarsi..) che potrebbe servire per fare degli ordini cumulativi a ECOR con prezzi all'ingrosso.

La lista dei prodotti è visibile sul link PRODOTTI ECOR

Se uno conosce i prodotti ECOR, li segnala a me, così li aggiungo alla lista con codice articolo, numero minimo pezzi e prezzo.
Se uno non conosce sceglie quello che ho preso io dalla lista excel oppure mi dice cosa vorrebbe...

Il problema principale è che ci sono delle quantità minime: per esempio la pasta ECOR Fusilli è acquistabile in 10 confezioni da 500 grammi per cui se io ne voglio solo 500 grammi devo trovare altri acquirenti...

Proviamo a vedere un primo ordine e poi vedremo che complicazioni ci sono.....
Poi servirà chi raccoglie i soldi, etc.... vedremo se ci sono forze ed energie per fare gruppo...

RUBRICA TELEFONICA.... CHI LA METTE A POSTO??

Il vice presidente si è fortemente lamentato dello stato della rubrica delle mail e pertanto servono volontari per questa attività di "messa in ordine" da svolgere a casa o meglio in sede il lunedì così chi vuole puo' imparare...
Potrebbe anche esserci una sessione per:
- gestire la mail di italia nostra
- gestire le informazioni varie da mandare (se interessano.. sarebbe meglio capire quanti leggono prima di buttare...)
- gestire il protocollo della corrispondenza e stampare quello che è piu' importante ... da decidere cosa...
Insomma una vera e propria attività di segreteria....

lunedì 6 dicembre 2010

I RISULTATI DELLA TAVOLA ROTONDA SUL FUTURO DI CAMPOCROCE

Il portavoce del Comitato Proposte per il Paesaggio, Paolo Favaro, ci invia questo resoconto:

"Più di 100 persone erano presenti sabato 27 sotto al porticato della Filanda Motta, un porticato baciato dal sole e che dava la possibilità ai presenti di ammirare il campo che il Comitato Proposte per il Paesaggio vuole lasciare integro (o trasformato in prato) per dare alla frazione di Campocroce l'opportunità di riorganizzare il suo Centro recuperando edifici e funzioni collocati appena 200 metri a Ovest.

Tre docenti universitari: Breda (Università di Firenze) Cunico (Architettura di Venezia) Vallerani (Ca' Foscari) assieme a Luciani della Fondazione Benetton hanno espresso indicazioni e valutazioni di ampio respiro, Favaro e Masiero, con l'aiuto di Manzin del Comitato, ne hanno spiegato gli obiettivi sottolineando come sia necessario dialogare in via preventiva con l'interlocutore principale e cioè il Comune di Mogliano Veneto, PURTROPPO ASSENTE NONOSTANTE IL SINDACO AVESSE ASSICURATO LA SUA PROPRIA PRESENZA.

Presente invece la Provincia col suo assessore all'Urbanistica il dott. Franco Conte che ha sottolineato come il Piano Territoriale di Coordinamento abbia inserito il luogo tra quelli di assoluto rilievo paesaggistico.

Gli interventi della Vicepresidente del FAI Veneto, la Sig.ra Adelina Mistro Secco e Berto Zandegiacomi di Italia Nostra hanno condiviso le preoccupazioni e le proposte del Comitato.

Il Presidente dell'Ass.ne di Quartiere Pietro Lorenzon ha ribadito che, per la sua Associazione, il Centro di Campocroce interessa anche l'area che si vuole preservare da interventi, ma si è limitato a chiederne l'acquisizione come area pubblica.
Alcuni interventi del pubblico hanno ribadito la necessità di pensare a un centro del Borgo di Campocroce nell'area indicata dal Comitato e dopo quasi tre ore di discussione i lavori si sono conclusi.

Per riassumere, le posizioni del Comitato Proposte per il Paesaggio sono le seguenti:
-No ad interventi sul campo antistante la Filanda, come quelli proposti dall'Amministrazione c.le con lo “Studio di fattibilità per gli interventi di riqualificazione della Frazione di Campocroce in Mogliano Veneto” e consegnato in Regione lo scorso 27-10-2009;
-Si ad un modesto allargamento della sezione stradale fronte Chiesa per ricavare dei posti macchina al servizio delle diverse funzioni religiose;
-Si a una riqualificazione di edifici e funzioni dell'attuale Centro (dal campo sportivo al negozio Nogarin) utilizzando i fondi già assegnati dalla Regione e quelli che si rendessero ulteriormente disponibili per le opere complementari al Passante;
-No ad una rotonda al posto dell'attuale incrocio tra via Molino e via Zero Branco, in considerazione che la nuova viabilità complementare al Passante la rende inutile.

Il Comitato continuerà a cercare il confronto con l'Amministrazione c.le e attiverà nuove iniziative tenendo conto anche di quelle che saranno messe in atto dalla medesima Amministrazione e dai rappresentanti dell'Associazione di Quartiere".






COMITATI DI TUTTO IL MONDO UNITEVI?

E' in corso un dibattito sul "manifesto", che coinvolge Asor Rosa, Sullo, Bevilacqua, Viale, Scandurra, Berdini e molti altri sul “neo-ecologismo” che pare agitare la penisola e sul fenomeno dei Comitati che noi ben conosciamo, avendo uno dei promotori della prima ora tra i nostri soci.
Si ragiona e si discute molto sulla “novità partecipativa e democratica” del fenomeno Comitati senza però dar conto di una grave distorsione che deriva da un ventennio (in Veneto anche cinquantennio...) di deleghe in bianco a chi si propone di curare i “tuoi interessi” rispetto agli “interessi comuni”.

Il vero problema dei Comitati è quello di riuscire solo eccezionalmente a passare dal “particolare” al “generale”; dal “mio orto” all'orto di tutti, che “tutti”, di solito, ci sentiamo in diritto di “depredare” perchè non nostro.

Ne siamo eloquenti e diretti testimoni proprio come associazione, dove diventa sempre più' difficile avere partecipazione come impegno volontario ed ideale.
Riscontriamo adesioni ed interessamento, che, di solito, dipende da motivazioni personali ed utilitaristiche, che difficilmente poi si trasformano in occasioni per un impegno più' generale.
Molti pensano di non avere “competenze”, altri credono che il nostro sia un “lavoro” che qualcuno ci paga e deve rispondere a criteri di efficienza; i più' maligni dicono che le associazioni sono il rifugio di chi non trova spazio in politica...

La realtà, mal rappresentata dal nostro impegno parziale e volontario, è invece la volontà di difendere i “beni comuni” per il solo fatto che sono beni preziosi che stiamo perdendo senza nemmeno accorgercene.

Molto spesso rischiamo noi stessi di diventare “agenzie di servizio” per “clienti”, che hanno specifici problemi, che però diventano “non problemi”, se interessano la proprietà di qualcun altro un po' più' distante da casa tua!
E' una logica viva e presente, che dobbiamo necessariamente considerare per non farci abbagliare da tanta “partecipazione” ai vari Comitati.
 
Mi sono sentito chiedere in una riunione dove si discuteva di una nuova strada, di inserire la richiesta di un intervento compensativo edificatorio per il danno generato dalla strada, che però diventa un “non danno”, se porta con sé il classico cambio d'uso del terreno agricolo o l'aumento di cubatura dell'esistente. Tutto è relativo....

La logica è quindi sempre quella del “favore”, dello “scambio”, dei “diritti” non rivendicati ma chiesti con il cappello in mano al potente di turno, proprio come Saviano ha spiegato succede in meridione!
Se non disturbo, tu mi trovi una soluzione” oppure “Ti appoggio perchè ne ricavo un'utilità specifica”, ma non alzo lo sguardo per vedere che ormai il mio beneficio si inserisce in un territorio disastrato,.


La situazione del nostro Veneto alluvionato è emblematica e solo la propaganda puo' farla dipendere da presunti cataclismi. L, ma dalla nostra continua opera di demolizione di ogni sensato criterio di sviluppo urbanistico e di tutela del territorio; quando si costruisce a lato dei fiumi, sotto gli argini, senza prevedere spazi per

l'espansione di eventuali tracimazioni, è colpa di Giove Pluvio o ben di altri sono le responsabilità?

Quanto si impermeabilizzano ettari ed ettari di territorio agricolo, cosa potrà mai avvenire con una pioggia un po' più' abbondante del solito, visto che interventi sulle fognature e sui canali si fanno al massimo per “tombinarli”??

La rete dei Comitati puo' servire solo se mette “in rete” esperienze reali e saperi comuni per facilitare i vari comitati territoriali.
Non servono nuovi statuti, nuovi organigrammi, né tanti discorsi: basta partire dall'articolo 9 della Costituzione Italiana, però non si andrà da nessuna parte se non cresce la coscienza che solo l'impegno personale, volontario, gratuito per i “beni comuni” puo' a poco a poco modificare lo stato di “disastro” che tutti percipiamo.




















MURO SANT'ANNA

I promotori dell'iniziativa lanciano la proposta MURO SANT'ANNA fremono per proseguire l'iniziativa prima che la primavera ridia vigore all'edera.

Nel mese di dicembre, ogni domenica o festivo dalle ore 10 alle 12, un gruppo di troverà al muro per spostare sassi, tagliare alla radice gli alberi ma sopratutto l'edera in modo che non ricresca più fino a primavera.
Poi a primavera si potrebbe riprendere,  anche con aiuti, a mettere su sassi e a completare la parte sommitale.

Referente: berto ed ennio, ma non servono loro per andare a lavorare....

3VISO3, GIOVANI ARCHITETTI ED URBANISTI PER IL CENTRO

Breve resoconto dell'incontro con due rappresentanti di 3VISO3, gruppo di giovani architetti ed urbanisti, che si sta impegnando per capire come trasformare il centro storico di Treviso.

Alberto e Diego ci hanno spiegato cosa intende fare il gruppo 3VISO3 che ha elaborato un progetto di analisi scientifica con un team variegato e composito per capire cosa vogliono i trevigiani per la loro città; sabato e domanica prossima saranno in centro con un sondaggio e nel loro sito 3viso3 sono visibili le loro prime proposte.
Italia Nostra di Treviso è certamente disponibile a collaborare anche se ha evidenziato che:
a) il centro è "teatro" di grandi manovre edilizie per cui piu' che ai trevigiani sarebbe interessante sapere quello che Fondazione Cassamarca vuole fare, visto che l'Amministrazione sembra semplice spettatore delle scelte del Presidente De Poli;
b) le periferie avrebbero molto piu' bisogno di gestione urbanistica visto che l'unico modello portato avanti da 10 anni è quello dell'approvazione di decine di Piani di Lottizzazione senza alcuna progettazione complessiva;
c) chiedere alla "ggggente" cosa vuole non è sempre garanzia di avere una città "a misura d'uomo" perchè spesso le scelte individuali di ognuno non garantiscono una miglior vivibilità ed una tutela dell'ambiente;

Quali modelli di città esistono? 
Quali valori sono da garantire per tutti? Come farlo? 
Che cosa chiedere alla Pubblica Amministrazione? 
Quali sono idee in campo?

La collaborazione è comunque garantita perchè è necessario dare spazio a tutti  i movimenti e punti di incontro di giovani che cercano di capire perchè Treviso è una "città morta" da un punto di vista delle iniziative e della partecipazione.

domenica 28 novembre 2010

LE STAGIONI DI RIGONI STERN - Fondazione Benetton a Treviso

jazz a Treviso: BARRE PHILIPS al contrabbasso


BILANCIO IDROGEOLOGICO PROVINCIA VENEZIA


"Il regime dei padroni" di Giorgio Cremaschi - 30-11-2010 Conegliano

Conegliano - Presentazione del libro e serata dibattito con l'autore

A poco più di un mese dalla grande manifestazione della FIOM del 16 ottobre quella piazza aspetta ancora una risposta. Come si risponde ai trecento mila posti di lavoro che vengono soppressi nella pubblica amministrazione, alla cancellazione dei diritti, al varo della legge sul collegato lavoro, all’arroganza di Marchionne, alla condizione dei precari, ai lavoratori stranieri trattati come schiavi, ai salari e pensioni da fame, alla riforma Gelmini della scuola e dell’Università che distruggerà borse di studio, servizi agli studenti e ricerca universitaria, consegnata, insieme alla didattica, al controllo dei privati.

Marcegaglia, Camusso, Bonanni, Angeletti e Governo una risposta ce l’hanno: un Patto Sociale che regala soldi alla Confindustria e cerca di chiudere per sempre la stagione delle lotte e degli scioperi.

La nostra risposta è una mobilitazione generale e straordinaria contro questa crisi globale sempre più strutturale che sta diventando il pretesto per rendere la precarietà l’unica forma possibile nei rapporti di lavoro e in tutti gli aspetti della vita sociale quotidiana.

La nostra risposta è la costruzione di reti che mettano in comunicazione soggetti associativi, sindacali e di movimento in modo da tenere insieme la difesa del salario con la capacità di garantire autonomia di scelta alle persone costruendo un welfare universale.

La crisi produce paura, individualismo, divisione e frammentazione dei soggetti sociali e produttivi, da parte nostra il Comitato Superamento Crisi Conegliano cerca di ricomporre laddove veniamo divisi, costruendo un percorso comune, unendo lotte anche diverse fra loro, ancor di più dopo la grande giornata del 16 ottobre. Anche nel coneglianese cercheremo di unire la determinazione dei metalmeccanici alle lotte di studenti, precari, movimenti sui beni comuni. Porteremo anche a Conegliano il dibattito sullo sciopero generale, che il Comitato ritiene uno strumento decisivo per la ricomposizione e generalizzazione delle lotte, non uno sciopero simbolico ma uno sciopero ad oltranza, generale e generalizzato che blocchi l’intero paese.

Un prezioso momento di dibattito pensiamo possa nascere anche in occasione della presentazione dell’ultimo libro del compagno Giorgio Cremaschi che abbiamo organizzato il 30 novembre alle ore ventuno  a Conegliano presso l’Auditorium Dina Orsi, alla quale invitiamo tutta la cittadinanza.

La modernizzazione in Veneto tra le due guerre

TERRAGLIO EST: RESOCONTO INCONTRO ARTIGIANI

Ecco una sintesi di quanto detto nella riunione presso Artigiani Treviso il  25-11-2010 sull'argomento viabilità ed in particolare TERRAGLIO EST.
In rosso i miei commenti...
I lavori del primo stralcio del Terraglio Est partiranno presto (ma presto cosa significa?).
Sono una esigenza inderogabile per gli artigiani e le ditte che operano nell'area industriale di Dosson, la seconda per grandezza della Provincia di Treviso. E tutti ci troviamo più o meno d'accordo.

L'importo totale di circa 60 milioni per l'intero tratto è una cifra difficile da coprire, e c'è la complessità del tracciato da Dosson alla tangenziale sud di TV.

Uno degli scopi da raggiungere è la liberazione sempre crescente del traffico dal "boulevard delle ville" del Terraglio, esigenza molto sentita dall'amministrazione di Preganziol.

Toccato anche il tema di Fondazione CassaMarca e dell'investimento su Villa Franchetti, nonché, soprattutto, sull'area ex-Secco e sull'area (ex-) agricola dietro il Parco e in territorio del comune di Casier: si è così sottolineata l'opportunità di una rete viaria di supporto a carico di Fondazione e
integrabile con TE, a maggior ragione prospettandosi nuove edificazioni e addirittura un auditorium da 2-3.000 posti.

In questa direzione è anche stata sollevata l'attenzione sugli effetti pressoché certi sulla viabilità di centro e zone limitrofe di Dosson. E' chiaro, infatti, che non appena si realizzerà il primo tratto del TE con sfogo diretto al nuovo casello di Preganziol, se da un lato si otterrà un volume di traffico pesante nettamente inferiore, dall'altro ciò costituirà un richiamo irresistibile per il traffico delle auto.

La sola apertura del casello suddetto ha già sconvolto, moltiplicandolo, il traffico leggero che passa per il centro di Dosson. Il perché è presto detto: provenendo da Treviso, e già quindi evitando il Terraglio, attraverso le vie Zermanese, Moro, de Pieri, Fermi, Santi, Collegio, Peschiere, addirittura Buel de l'Ovo e così via, si va verso il casello e quindi il Passante di Mestre.
(Non a caso, i primi, anche ante-Passante, a scoprire il trucco sono stati i professionisti, cioè i tassisti di Treviso, che da tempo passano per Dosson per raggiungere l'aeroporto di Tessera).

A questo punto, varato il primo stralcio del TE, sarà intasamento.

Il Presidente della Provincia Muraro allarga le braccia e dice che non è legalmente possibile vietare alle auto l'accesso al TE da Dosson, e che comunque - pia illusione - la presenza di molte rotonde sul tracciato avrà un effetto di dissuasione.
Muraro: al massimo allarga le braccia!!
Ma anche che "Villa Franchetti" e "Terraglio Est" sono due entità distinte...

Il tema non è questione di lana caprina e chi la sottovaluterà, nella semi-perenne campagna elettorale che ci contraddistingue (a primavera prossima, per dire, proprio le Provinciali di Treviso) potrebbe e dovrebbe pagarne le conseguenze...



Piu' strade piu' auto.... piu' auto piu' strade... è difficile dire che una strada risolverà i problemi di un'urbanizzazione scriteriata.
Sicuramente una nuova strada renderà edificabili nuovi terreni e ci saranno furbetti che faranno affari comprando terreni agricoli per poi farli diventare edificabili..