"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

lunedì 31 maggio 2021

DIFFERENZA FRA FIUME E CANALE

 Ritorno per l'ennesima volta sulla differenza che esiste tra FIUME e CANALE, in senso ecologico e lessicale, visto che non si è ancora capito nulla soprattutto tra i miei geniali amici del pOrco del Fiume Sile.

Il FIUME è un corso d'acqua naturale che normalmente inizia in un punto e finisce al mare; il nostro Sile, caso particolare ed unico, è un fiume di risorgive che nasce lungo il suo corso e finisce in Adriatico.

Le sponde dei fiumi, lasciate libere, sono ad andamento sinuoso e libero, normalmente colonizzate e stabilizzate da essenze autoctone adeguate alla molta acqua (ontani, per esempio)... L'erosione non quasi mai un ploblema perchè la portata è mediamente stabile e dovrebbe esserci una vegetazione palustre in grado di ammortizzare l'effetto dell'acqua sulle rive, che non sono mai scarpate di particolare pendenza e consentono agli animali di transitare da terra ad acqua senza problemi.

Il CANALE è un costo d'acqua artificiale creato dall'uoo per esigenze irrigue o altre (i veneziani spostarono la foce di fiumi per non far interrare la laguna); il canale ha andamento rettilineo perchè all'uomo piace la sagoma diritta, allineata, dove i fili d'erba sono sull'attenti. Un canale può avere rive scoscese e palificate per delimitarne e sostenere la sue sponde... Un canale è un prodotto umano che piano piano si trasforma, ma non è un fiume.

Per quale motivo allora il Comune di Treviso o l'ente Parco Sile continuano a fare intervente ecologicamente sbagliati sul Sile??

In corrispondenza del Ponte de Fero è in bella mostra una nuova palificata allineata con rive squadrate dal un giaridniere sottotenente degli alpini... Perchè spendere così i denari mentre le Mura crollano a pochi metri?


Provate a chiedere alle papere o a qualsiasi altro animaletto del Sile se preferisce fare salto con l'asta per entrare in acqua oppure se non è il caso di affidare i lavori sulle sponde di fiumi a tecnici che oltre alla competenza idraulico abbiano anche poche competenze naturalistiche....
So che molti troveranno "bello" avere tutto in riga allineato come un plotone, ma la natura vera non è mai così.... E' variamente diversa come lo siamo noi ed in questa varia diversità sta la nostra forza.
IL PLOTONE ALLINEATO E' SOLO CARNE DA MACELLO PER IL PROSSIMO VIRUS?

 


SVOLTA GREEN PLASTIC

 Tra poco saremo di nuovo bianchi.... Cisgender, eterosessuali e bianchi cattolici, il non plus ultra della veneticità, ma stiamo diventando anche GREEN, 

PLASTIC GREEN...

Non voglio essere più snob di quello che sono, ma proprio per noi padani dentro è difficile fare una cosa veramente ecologica perchè dobbiamo vivere, produrre e guadagnare...

Meritevole il locale che in ampio parcheggio di un anonimo centro commerciale un po' mezzo vuoto della periferia di Treviso si prepara ad attrezzare uno spazio esterno con verde (finto) e fiori (veri). Il pallet è l'unità di misura di questo micro progetto da premiare perchè farà stare i clienti in un ambiente di colore verde in mezzo all'erba finta verticale sotto un gigante ombrellone in mezzo al parcheggio di asfalto dove non c'è un albero che sia uno...

Non ce la possiamo fare... 



 

SPV = SANTA PEDEMONTANA VENETA?

 E' stato veramente "imbarazzante" leggere/ascoltare la scorsa settimana il coro mediatico di giornali e TV locali per la terza o quarta inaugurazione della SUPERSTRADA PEDEMONTANA VENETA fortemente voluta dal Presidente Zaia e da tutto il coro dei Veneti Operosi, che ora stanno diventando tutti ecologisti.

L'insieme dei titoli (per non dire delle trasmissioni..) è persino comico se visto in un quadro generale:

PREMIO ALL'INOPPORTUNITA'


 Motivazione: dopo un anno di pandemia che colpisce propprio i polmoni, affermare che l'economia respira per colpa di una nuova strada dimostra che si è capito poco. Veramente poco.

Si evidenzia inoltre che manca tutta la viabilità complementare, autodennciando l'incapacità di fare un progetto compiuto. VOTO 10 per il sadismo inconsapevole e perchè già si richiedono fondi PNRR per altre strade. Chi li chiede? Chi ha interesse a fare strade e poi sui caselli costruisce Colline of Veneto...

PREMIO AL SOGNO DI UN CAMIONARO

Motivazione: per uno che possiede una ditta di logistica o camion, è evidente che è un sogno, anche se non sapevo che Marcon potesse sognare. VOTO 6 per una dichiarazione in linea con il ruolo che ha la Provincia nella politica italiana: nullo. Non è colpa di Marcon, ma dimostra che una sedia non si abbandona anche quando a tavola c'è poco .... da dividere.

PREMIO VERITA' SCHIZOFRENICA

Motivazione: schizofrenia titolistica o verità emergente in modo inconsapevole? Venti minuti sono pochi... è il tempo che mediamente attendo in stazione quando ritardano i treni pendolari su una rete dove nn passa più uno spillo, ma devono avere la precedenza le remunerative Frecce.

Undici euro non sono pochissimi... in 22 giorni di lavoro questo pendolare padano verserà a SIS la bellezza di 242 euro oltre a benzina e usura dell'auto. 

Per un giovane che lavora in un centro logistico potrebbe essere il 20% dello stipendio mensile per non arrivare tardi a fare lo schiavo. I Veneti sono votati a fare gli schiavi: gran lavoratori, onesti (non sempre), caritatevoli (purchè i negri non si facciano vedere troppo e non preghino Allah)...

VOTO 8: due verità in un colpo solo e la fila a fare abbonamenti da 200 euro/mese andare in SPV; vedo anche nigliaia di padroncini sgomitare per entrare in SPV e portare soldi a SIS

PREMIO FUNERARIO

Motivazione: Onere al Culo. Si è giocato la faccia su un'opera senza grande senso, molto costosa ed in ritardo di anni... Il COVID ha impedito di evidenziare le decine di problematiche irrisolte e solo il futuro dimostrerà (purtroppo) che per questo Veneto nulla cambia se percorri sempre la medesima strada.

Emblematico che il Presidente sottolinei il fatto che siamo in presenza di un'opera d'arte (la galleria di Malo?) e di una meraviglia artistica. Non credo che sia così gretto, ma deve dare in pasto al suo nuovo look da Governatore EcoGreen PNRR (skei che riva..) queste scemenze. Poi... ormai basta che saluti nonna Lidia e quello di Radio Lnna per essere osannato anche dall'opposizione. VOTO 7: poteva fare di più.. che so una processione con la Madonna Nera dell'Asfalto di Biasuzzi lunga 90km, per esempio.

PREMIO ECOGREEN SULLA VIA DI DAMASCO DEGLI EZZELINI


Motivazione: in questo coro della Sciocchezza non poteva mancare la dichiarazione del Costruttore, Matterino Dogliani, che con i suoi scagnozzi ha tormentato tutti gli espropriati con azioni amichevoli e cordiali. Ora il nuovo genio della poetica ecogreen dichiara che gestirà questo nastro di asfalto come un giardino (!!). Poi specifica di aver affidato ad uan ditta senza alcun interesse edilizio in veneto il raccordo. Sorgeranno nuove Colline of Veneto?? Se il raccordo fosse stato fatto direttamente da SIS magari non sarebbe mai finito, viste le difficoltà a pagare  subfornitori?

VOTO 8: la trovata della gestione come giardino è geniale e dimostra che la provenienza sarà forse piemontese, ma l'anima è radicata nella poetica napoletana, nel calembour della Campania e può rivaleggiare con il mitico De Luca di Crozza. Anzi meglio l'originale.

 PREMIO SPECIALE PATTUME D'AUTORE

Motivazione: come per i film importanti, la dichiarazione di Dogliani prende due citazioni perchè rivelatoria.... 50 discariche in 90 chilometri?? Cioè una discarica ogni due chilometri? "Ostia, ma non gaveimo portà tutto in Campania...?" dichiara l'entourage del Presidente al K3.

"No, dai... costava massa skei e po' i teroni li meteva soto tera e noaltri che SEMO furbi che gavemo copià l'idea. I gavemo ciavai..."

VOTO 10 e lode: siamo fffffurbi.... furbi come l'andrangheta?

PREMIO LEGGEREZZA


Motivazione: il Potere dell Stato non poteva che rendere omaggio alla nuova Santa (Pedemontana Veneta). Peccato che non l'abbiano avvisato che il traffico non correrà solo su 92 km nuovi ma dovrà uscire e portare i pacchi Amazon anche in prefettura. Alleggerirà? Meno pericoli? Non voglio fare polemica con l'Autorità Statale in un momento di euforia, ma qualche riflessione ponderata sarebbe meglio farla perchè al primo morto in uscita da San Pedemontana Veneta ci sarà chi chiede conto di dichiarazioni simimli e di una visione molto ortodossa dello sviluppo. Voto 4

Tutto bene quindi??

SAN PEDEMONTANA VENETA è viva e lotta con noi per il progresso. Dopo le code di camion dall'est su A4 e PASSANTE, avremo anche le code lungo la SANTA??

Non credo perchè il pedaggio è troppo ato ed i conti li fanno anche gli Tzigan ed i Barbari. Però sono certo che avremo i camion e le auto dell'imprenditoria veneta e di tutti gli artigiani che non lasceranno fallire questa meravigliosa OPERA D'ARTE.


Didascalia: Veneto bello e tempestoso con politici .... "piccoli". Erano Piccoli nella prima repubblica e non sono cresciuti politicamente neanche oggi.



venerdì 28 maggio 2021

PERCHE' SI E' PERSO AL 1° TURNO?? SE NE PUO' DISCUTERE??


Preciso subito che non è una questione mia privata perché i miei ultimi voti al PD sono state rare eccezioni, date da motivi “personali”, ma mi spiace che un’associazione di persone, che dovrebbe essere il “lievito della democrazia”, si riveli, in tutto o in parte, un’accozzaglia di gente che spara m…. uno sull’altro senza nemmeno una strategia, che non sia quella della guerra per bande o per stare su una sedia.

Gli adulti ragionevoli e razionali cercano di superare le antipatie, anche profonde, se sono animati da un comune ideale e cercano di superare questi fatti personali con un’analisi (politica e non psichiatrica), analizzando errori e responsabilità di quanto fatto e  soprattutto non apprezzato dagli elettori. I vecchi comunisti come Renato Zanivan lo facevano in modo persino ossessivo, ma almeno lo facevano.

Oggi lo chiamiamo “feedback”. Un tempo si chiamava analisi politica e portava a mettere cambiare strategia politica e struttura del partito.

Essendo ormai tutto “liquido”, si ha che dopo un’ebollizione, che ha portato il PD trevigiano dal governo del Comune all’opposizione cioè ad evaporare, sia tornato tutto come prima. O quasi.

Il PD (come la LEGA) sono insiemi di persone con più anime e con meccanismi non lineari, ma ricordo che il “potere logora chi non ce l’ha”. 

Nel caso del PD trevigiano, il potere lo ha “logorato” anche quando ce l’aveva… ed infatti Manildo & Co. sono stati mandati a casa al primo turno con un umiliante 37%! 

E non per la forza dell’avversario di turno.

Per esempio, la visione da distante dell’ultimo (o penultimo) CC di Treviso è stata per me “illuminante” com’è istruttiva ogni osservazione. Questa capacità, particolarmente acuta nei naturalisti (che purtroppo non è il mio caso) consente di andare oltre a quello che guardi e arrivare a conoscere l’oggetto guardato in modo più profondo.

Non fa differenza se sono fiori, insetti o politici.

La diatriba tra Pelloni+Tocchetto e Conte+Iannicelli con claque plaudente e le accuse ad Antonella di essere stata “in linea” con la Giunta Manildo, mi ha reso evidente che il PD non potrà fare nessun passo in avanti, se non fa chiarezza con se stesso e con i suoi elettori.

Forse mi sono perso qualcosa, causa lockdown, ma non ricordo che il PD o il CSX trevigiano abbia fatto una benchè minima analisi dei motivi per cui l’allora SuperManildo del 2013 sia finito a perdere vergognosamente nel 2018 al 1° turno di voto.

Se gli iscritti al PD ed i simpatizzanti non faranno un severa e pubblica valutazione dei 5 anni di disastro Manildo+Camolei+Gazzola+etc… non ne usciranno mai, nemmeno con forze nuove e giovani perché si sprecheranno energie in ricerca di alleanze e padrini/padroni invece di lavorare sul teritorio.

Faccio solo notare che oggi, per esempio, la Lega di Mario Conte e Zampese oggi di mette al petto una bella medaglietta sul progetto di Piazza Martiri Belfiore (progetto Manildo) modificato in modo intelligente da Zampese e cittadini.

Manildo e Michielan non ci potevano arrivare?  

mercoledì 26 maggio 2021

LA "LEGGE" DEL PARCO SILE: CASE PER INSETTI POVERI E RICCHI

 Non riesco, mio malgrado, a restare fuori dalle "prodezze" dell'Ente Regionale del PARCO SILE perchè spesso i fatti mi rincorrono e le persone mi cercano per riferirmi di fatti, per loro incredibili.

Per me, nulla è INCREDIBILE se proviene dall'Ente POrco perchè in 30 anni ne hanno combinate di ogni genere...

L'attuale richiesta di aiuto mi proviene da un amico scout che per un gruppo scout, mi pare di Vedelago, ha chiesto all'Ente Parco Sile di poter costruire una CASETTA PER INSETTI in area parco a Casacorba.

Cos'è una CASETTA PER INSETTI? 

Non è altro che un insieme di legname autocostruito dai ragazzi che serve per dare specifico habitat agli insetti a scopo educativo.

Si tratta chiaramente di un manufatto ecocompatibile, di dimensioni limitate, a scopo educativo e quindi la Sezione FORMAZIONE dell'ENTE PARCO SILE (che però non esiste) dovrebbe collaborare e aiutare gli scout a trovare il posto giusto per posizionare la loro CASETTA....

In un parco naturale (vero), gli insetti dovrebbero avere ampi posti di ricovero, ma diciamo che apprezziamo la volontà degli scout di fare una "cosa ecologica" e di dare alloggio agli insetti sfaticati che non trovano ricovero...

 

Dopo aver presentato la richiesta agli Uffici del Parco, la replica amministrativa è stata quella di sottoporre il progetto a VALUTAZIONE DI INCIDENZA AMBIENTALE.

Ho spiegato che è una prassi normale perchè una norma del Piano Ambientale prevede che ogni costruzione in ambito Parco Sile faccia redigere ad un professionista abilitato questa relazione che esamina gli aspetti interferenti tra la "costruzione" e l'ambiente..

Ho precisato di non poterli aiutare perchè serve una competenza specifica  per fare questa relazione VINCA, ma ho indicato persone disponibili a "regalare" la relazione, che dovrà chiarire alcuni aspetti non indifferenti: niente uso di legni trattati con vernici, niente chiodi per solo cunei in legno per evitare di avere rischio di tetano e altre simili roboanti elementi.....

Fino a qui NULLA DI NUOVO PER ENTE PARCO SILE: un'applicazione rigorosa (e un po' stupida della norma), l'assenza di qualsiasi sezione FORMAZIONE dell'Ente Parco e la pessima figura fatta con gli SCOUT...

IL FATTO CHE SALTA SUBITO ALLA MENTE E' LA DIFFERENZA DI TRATTAMENTO CON UN'ALTRA "CASETTA" SORTA IN RIVA AL SILE...

Sono altre tre CASETTE per la precisione, costruite in riva al Sile, in centro a Treviso, che ENTE PARCO ha lasciato costruire senza battere un colpo sull'impatto...

Ovviamente, tutto a norma di legge, perchè in quella zona il Parco del Sile è solo l'alveo...

Ma ENTE PARCO non ha nemmeno obiettato nulla sull'altezza (il vulnus della questione) dando strumenti a Comune per rigettare la SCIA. 

Hanno fatto una RACCOMANDAZIONE....

Hanno, pilatescamente, chiesto di verificare se l'altezza degli allora erigendi fabbricati fosse legittima, invece di dare un parere CONTRARIO MOTIVATO.

Ci voleva coraggio e "chi il coraggio non ce  l'ha non se lo può dare...", diceva un mio amico prete.

O ci sono altri motivi che non conosco, ma vi lascio intuire...

 

RESTA SOLO LA MANIFESTA DIFFERENZA (a norma di legge) TRA LA CASETTA PER GLI INSETTI VERI E LE CASETTE PER GLI INSETTI RICCHI....


PS: aspetto sempre di essere convocato dal Sindaco e dalla Commissione Urbanistica per spiegare che non ho dato alcun parere sul progetto di Cazzaro quand'ero consigliere del Parco Sile. Posso però fornire i nomi del Consiglio Direttivo dell'Ente PARCO di allora, che sono tutti prossimi alla Lega ed alcuni anche in CC.

 
 



martedì 25 maggio 2021

LA BEFFA DI CIANO

1.     Premessa

Le grave del Piave ed in particolare le grave di Ciano sono un Sito di Importanza Comunitaria (SIC) e una Zona a Protezione Speciale (ZPS) per lo Stato Italiano e per l’Europa e quindi anche per il Veneto. Questo significa che abbiamo sottoscritto un impegno per la conservazione e la protezione di questo habitat, che ha caratteristiche particolari uniche e non replicabili e possiamo anche ricevere finanziamenti per progetti europei.

Come è possibile che la Regione Veneto rinneghi tutto questo e pensi di creare un’opera ingegneristica (cassa di espansione) con scavi in alveo, cemento armato a tonnellate e distruzione delle grave stesse?

Dicono: “Il problema è la natura torrentizia del fiume: il Piave… la Piave…. che in caso di piena travolge ponti, distrugge case e vite.

“E’ una priorità per difendere le vite umane e le attività economiche…”.

 Il falso dilemma che viene posto è tra la salvaguardia della Natura e la salvaguardia della vita umana.

Purtroppo, come sempre più spesso accade, si tratta di un gioco di specchi, dove il colpevole dello scempio trasforma la sua indecente immagine in quella del “salvatore delle padane genti”.

Quello che dovrebbe essere ovvio e chiaro diventa spesso complicato solo perché non vogliamo/sappiamo cogliere l’essenziale della questione e ci perdiamo in mille distinguo tecnico ingegneristici, dimenticando le questioni fondamentali.

 Provo a spiegare, in questo caso, le enormi contraddizioni del “ragionamento” della Regione Veneto, che promuove il progetto delle casse di espansione sulle Grave di Ciano in Comune di Crocetta del Montello.

 2.     Cos’è la Piave?

Per tutti il fiume Piave è il corso d’acqua, che nasce dal monte Peralba e sfocia nel mare Adriatico, dopo aver subìto, ad opera della Serenissima, una deviazione per evitare di interrare la laguna: è il fiume simbolo del Veneto ed un po' anche dell'Italia, visto i morti che ci furono lungo il suo greto.

 E’ un fiume di storia (la Grande Guerra), di energia (le dighe degli anni ’60) e di irrigazione (l’acqua che oggi si trasforma in vino)...

E’ anche il fiume delle risorgive e credo sia corretto dire che il Sile sia “figlio” della Piave, madre premurosa, che ha dato alla terra trevigiana il suo magnifico e maltrattato figlio.

 La Piave è certamente un corso d’acqua a carattere torrentizio (soggetto a “magre”, “morbide” ed anche devastanti “piene” come nel 1966), ma è (o forse era…) un corso d’acqua meandriforme, cioè con punti stretti e punti di ampio alveo (anche 4 km), che ERANO la sua naturale valvola di sicurezza per espandere le “piene”.

Negli ultimi 40 anni l’intervento dell’uomo, ed in particolare quello dei cavatori di ghiaia, hanno approfondito l’alveo e reso il fiume meno docile…

Gli agricoltori hanno preso possesso delle fasce golenali per piantare le viti dorate.... altri hanno costruito case e fabbriche... 



 3.     Il problema (o meglio i problemi) della Piave?

Sulle modalità di protezione della vita umana nei confronti degli eventi eccezionali, che eccezionali non sono più a causa dei cambiamenti climatici indotti dallo sviluppo umane, dibattono da decenni ingegneri e politici, tutti concentrati nel trovare il punto migliore dove “domare” il fiume.

Dagli anni ’90, in questo dibattito, si è inserito anche il tema della conservazione dell’ambiente naturale, soprattutto se particolare, che è, proprio oggi, una priorità europea, di tale portata che persino alcuni ingegneri arrivano a capire.

 Non mi dilungo sulle “attività” da boom economico (dighe, escavazioni senza regole per 30 anni, urbanizzazione in alveo) che hanno utilizzato il fiume per creare economia e lavoro a discapito della conservazione, perché si tratta di “acqua passata”. 

Non per questo però dobbiamo dimenticare tutto quello che è stato fatto, se non altro per trarne alcuni insegnamenti.

 Il primo principio che dovrebbe quindi informare un intervento di tutela delle vite umane e delle attività economiche lungo il fiume dovrebbe essere quindi quello di “ridare lo spazio di espansione” all’alveo del Piave in “piena”.

Si tratta di un’opera chiaramente eco-compatibile, già sperimentata con successo in Europa, che cerca di ripristinare le caratteristiche intrinseche del fiume, ridandogli lo spazio rubato.

Il costo di tale opera non è tanto ingegneristico quanto sociale perché si tratta di andare a rimuovere case ed attività insediate, con tutti i pubblici permessi, in aree a rischio.

Se è stato fatto un errore allora concedendo i permessi per localizzare case ed industrie in punti pericolosi, è corretto continuare a sbagliare solo per non volerlo ammettere?

 L’intervento ingegneristico delle casse di espansione proprio, nella zona delle Grave di Ciano, ha il “vantaggio” di non disturbare alcun loro elettore, ma di “espropriare” un BENE COMUNE.

E' una decisione semplice per politici pavidi aggredire e distruggere un BENE COMUNE: una proprietà "di tutti" e quindi di nessuno, conosciuta da pochi, con minimo valore economico (per Lorsignori), anche violando una legge europea.

  

4.     La transizione ecologica di Zaia e Bottacin

La normativa prevede una serie di procedure tecniche per dare un ausilio ai politici nel decidere tra diversi progetti di impatto ambientale in aree protette.

Sono le “famose” VINCA, VAS, etcc.., ma come possiamo fidarci di chi (Regione Veneto) ha insediato una commissione di tecnici “fedeli alla linea” che non eccepiscono nulla, per esempio, sull’approfondimento della Cava Morganella?

 Come non diffidare dell’assessore Bottacin e dei suoi colleghi, che da ormai quasi un decennio, tengono in un cassetto, chiuso a chiave, il Piano di Gestione delle aree SIC ZPS del  fiume Piave, come le Grave di Ciano?

 Come fidarsi dell'ex Sindaca Rizzotto che con il SUAP ha derogato in lungo e largo in quel di Altivole?

Se riuscissimo a spiegare che questo particolare progetto di Zaia e Bottacin non è una scelta obbligata, ma una precisa volontà di “sacrificare” (distruggere) un’area di pregio naturalistico invece di spostare a case, fabbriche, centri di cava e …. campi su campi di vigneti di prosecco, costruiti in zona a rischio esondazione, sarebbe già un  successo. Un piccolo e minimo successo.

Meglio sarebbe salvare le Grave di Ciano, ma per questo servrebbe un sentire comune in termini ambientali, che è molto lontano per la padane genti, che preferiscono ancora scannarsi (metaforicamente) una con l'altra invece di coorperare. Siamo piccole tribù....

 E' però inaccettabile sentire che i fautori del progetto distruttivo sono i "veri ecologisti", salvatori della patria (veneta?) e delle vite umane. E' un falso totale, che ora tutti cercano di cavalcare...

Non abbiamo molte armi. Non abbiamo grandi forze. 

Ma possiamo certamente dire che la “conversione” ecologica di Zaia, Bottacin, Rizzotto e soci, è una vera e propria presa in giro per tutti i Veneti.

 

Treviso, 24 maggio 2021                                     Romeo Scarpa

domenica 23 maggio 2021

UNA PROPOSTA PER DIMOSTRARE DI ESISTERE O PER SENSO DI COLPA?

 Osservo che IMPEGNO CIVILE, lista capeggiata dal prof. Franchin con ing. Negro (mi pare) dichiara oggi sulla stampa che una "terza via" per il parcheggio interrato ex pattinodromo serebbe farlo spostandolo di 6 metri verso la carreggiata del PUT....

Secondo loro si rispettarebbe il fossato sacrificando solo i platani... Mah, non capisco! 

Se uno vuol preservare il SISTEMA BASTIONATO con mura, fossato, spianata e muro di controscarpa dovrebbe fare la soluzione già proposta al Sindaco o non fare nulla.

Se uno è preoccupato per la penale e per i bilanci di Parcheggi Italia, faccia il parcheggio interrato...

Una mezza via pare assolutamente inutile.

Gli unici motivi per portare all'attenzione dei cittadini questo proposta "nè carne nè pesce" è forse dimostrare di esistere anche fuori dalle periodiche competizioni elettorali?

Oppure è senso di colpa per aver approvato un parcheggio, salvando il culo ai leghisti?


Energie rinnovabili, superare gli ostacoli del passato?

 


L’articolo del prorettore dell’Università “La Sapienza” evidenzia i “problemi” che hanno avuto fino ad oggi le energie rinnovabili, imputando anche alle Soprintendenze ed ai vincoli per la tutela del paesaggio, difficoltà e blocco di uno sviluppo esteso di fotovoltaico, idroelettrico e eolico.

 Se dobbiamo parlare di “problemi” per le energie rinnovabili, dobbiamo parlare di tutti i problemi e di quello che è successo fino ad oggi.

Nel Veneto, che conosco bene, i fatti reali sono questi:

·      il mini-idroelettrico nel bellunese ha fatto scomparire i torrenti come il Cordevole e non ci sono stati strumenti per fermare uno scempio che oggi i residenti comprendono bene e resiste a livello economico solo per gli incentivi;

·      il fotovoltaico sulle aree industriali dismesse non lo impedisce nessuno, e men che mai la Soprintendenza, ma stanno in Provincia di Rovigo, si parla di metter pannelli su 200 ettari di suolo agricolo perché costa meno e rende ai proprietari terrieri senza coltivare

·      l’eolico nel Veneto non è molto diffuso, ma certamente sarà da capire se un panorama splendido può/deve essere alterato per produrre energia elettrica, che magari serve per raffrescare un locale che tiene le porte aperte.

Il patrimonio naturale non è pari all’energia perché serve sempre valutare se la produzione di quell’energia è essenziale (morirò di freddo o di caldo? Non avrò acqua da bere?) oppure è un’energia superflua.

Quanti megawatt vale la vista delle Tre Cime di Lavaredo? Quanti megawatt vale la laguna di Venezia?

Credo che, in primis, sia da pensare al risparmio di risorse e poi a mettere “vera” energia green, dove non si fanno danni.

L’energia è un bene condiviso ed anche comune, ma è secondario rispetto al rispetto della Natura e della Terra. Basta ricordarlo.

martedì 18 maggio 2021

LA BELLEZZA DELLE RONDINI IN CENTRO A TREVISO

 Quando torno da Venezia al tramonto, passo per via San Nicolo' dove ci sono molti portici con travi a vista.

 Ci sono sempre stati dei nidi di rondine che periodicamente ritornano da molto lontano ed è una vera felicità vederli volare nella via da un portico all'altro.

Questi piccoli volatili cinguettano e volano, oltre a catturare zanzare, e mi danno la sensazione di un piccolo paradiso...

Ve ne siete mai accorti?


 




lunedì 17 maggio 2021

LASCIAMO IL FOLKLORE E PARLIAMO DEL MERITO, CARO ASSESSORE ZAMPESE?

 Sentirsi accusare di esprimere opinioni fokloristiche da chi fino a poco tempo fa andava a fare il rito dell'ampolla per il dio Po e venerava la Padania, fa sorridere.

Quello che emerge dalla replica dell'assessore Zampese ed anche dalle recenti livorose insinuazioni del sindaco Conte è il fatto che non si entra mai nel merito delle contestazioni, ma si va sempre oltre, sul personale o sul fatto che siano critiche politiche e/o non collaborative.

Il tutto è poco utile ai cittadini, salva che non si voglia solo fare teatro, cosa che riesce benissimo a certi soggetti.


Vediamo alcune delle affermazioni della replica di Zampese pubblicata oggi:

1) Le mie ricostruzioni sono imprecise? Le mie idee di amminnistrazione sono piene di  pregiudizi ed opportunistiche?

Dire che ITALIA NOSTRA TREVISO,  nel periodo in cui sono stato presidente, era una quinta colonna della giunta Manildo è solo una FALSITA'. Io non ho tempo, nè voglia per querele, ma ci sarebbe da ridere in un eventuale giudizio..

Certamente abbiamo festeggiato quando nel 2013 la Lega di Gobbo-Gentilini (e Zampese) venne mandata all'opposizione dopo oltre 20 anni di potere assoluto; la festa finì però con la nomina degli assessori di Manildo (Camolei in primis...) e basta un briciolo di onestà intelettuale per saperlo e capirlo. Però fa più comodo dire che siamo stati zitti, quando ci sono decine di nostri interventi contro la politica ambientale ed urbanistica di Manildo, forse quasi più dell'opposizione fatta dalla Lega al tempo.

 2) Sul terraglio est e sul IV lotto

 La posizione specifica di Zampese da assessore all'urbanistica su Terraglio est ed anche su IV lotto nel 2010 erano di dubbio e contrarietà

Nel primo caso perchè si andava a toccare il "suo" elettorato di Sant'Antonino e ci sono dichiarazioni pubbliche facilmente rintracciabili sul web. Nel secondo caso è agli atti del Comune di Treviso lo stop al progetto proprio sotto di lui. Questo è colpa mia? Sono io che ho cambiato idea? Cosa c'è id falso in quello che dico?

E' vero che le giunte di centro sinistra di Casier hanno mendicato per anni il terraglio est per il fatto che hanno fatto 3 zone industriali in pochi chilometri quadrati, ma come può Zampese affermare di aver lavorato per liberalizzare A27, quando la Lega è stata al potere in Comune a Treviso, in Provincia, in Regione ed anche a Roma (per alterni periodi, moihito permettendo)??

Dove sono i documenti che provano che la Lega ha tentato di intervenire con i gestori dell'autostrada? In verità non è stato fatto nulla. Nulla di nulla. Un po' come l'autonomia del Veneto di cui si festeggiano in questo periodo  i 1300 giorni dall'inutile referendum (qualche milione di euro nel cesso).

Perchè negare di aver avuto il potere e di non aver saputo fare nulla? Perchè questo dimostrerebbe una palese incapacità di visione politica  e strategica. Non è folklore, è un giudizio.

3) sul defunto PARK VITTORIA trasformato oggi in PARK PATTINODROMO

Zampese nella replica glissa sulla questione più rilevante per me: il fatto che proprio Lui, come presidente di ACTT, era il socio di PARCHEGGI ITALIA nella demenziale proposta di 3 piani interrati, che gli allora sindaci Gentilini e/o Gobbo apprezzarono e acquisirono come "progetto di pubblico interesse" per cui tutto si avviò...

Proprio un bell'affare per il Comune di Treviso, visto che dal fallimento di quella Sua proposta, oggi deriva il danno da 3 milioni di euro che sarebbe da pagare per non fare nulla. 

Sono io che non so gestire i Lavori Pubblici o è Lui che fece una proposta che adesso paghiamo noi?

"Volevamo la gestione dei parcheggi... mentre Manildo.....". Questi discorsi non c'entrano nulla.    Quello che è successo dopo (anche se fu un errore dietro l'altro) è solo una conseguenza perchè tutto nasce da quell'idea del Presidente di ACTT che pensava che Treviso fosse priva di acqua nel sottosuolo e propose un progetto tecnicamente molto impattante, che miseramente è fallito.

Tra l'altro era anche assai dubbio il fatto che una simile proposta potesse essere fatta da una società controllata dal Comune, come ACTT, al Comune stesso: un'AUTOPROPOSTA??

Ma si sa che a Treviso è quasi tutto consentito perchè mai nessuno commette o ha mai commesso alcuna illeggitimità (accertata).

La considerazione, politica e non pregiudiziale, ma semplicemente storica, è che il danno del parcheggio dell'ex pattinodromo nasce proprio per "merito" di Zampese e soci con Manildo corresponsabile.

Romeo Scarpa, a titolo personale

e non come vice presidente di ITALIA NOSTRA Treviso 

 post scriptum

TANTO PER NON DOVER PERDERE TEMPO A SCRIVERCI SUI GIORNALI, IO SONO SEMPRE DISPONIBILE AD UN PUBBLICO DIBATTITO IN PIAZZA PER FARE CHIAREZZA SU QUESTO PUNTO E SU TUTTI GLI ALTRI CHE LORSIGNORI VORRANNO..

 

p.s.2: avanzo ancora un invito in commissione urbanistica, presieduta dall'ottimo Visentin , per dare le mie spiegazioni e replica alla fantasiosa accusa di Conte circa una mia presunta approvazione del Bosco Verticale quand'ero in Consiglio dell'Ente Parco Sile. 

Attendo con trepidazione di poter spiegare la distinzione dei compiti tra consiglieri dell'ente parco e giunta dell'ente parco sile. 

Mi pare che Conte abbia tra i suoi anche un ex Presidente, a cui potrebbe chiedere qualche info sulla questione prima di sentire quello che gli devo dire. Sempre pubblicamente. Perchè io non parlo in camera caritatis...


 



sabato 15 maggio 2021

CONTE VUOLE SOLO GENTE COLLABORATIVA...


 Il Sindaco Conte incontra i cittadini e fa bene perchè un sindaco rappresenta tutti i cittadini e dovrebbe ascoltare quello che dicono e chiedono garantendo a tutti parità di trattamento e decisioni improntate al bene comune e non a favorire questo o quello.

Il Comitato per il sottoppasso di viale Cacciatori ha incontrato Sindaco e collaboratori per esprimere alcune normali osservazioni, visto che le scelte pubbliche impatteranno la loro vita privata.

Il commento?

 "Un incontro positivo fatto con l'intento di collaborare... ed un invito a non seguire i cattivi consigli della politica locale."

Conte, ovviamente si sente al di sopra delle parti e gradisce solo cittadini che chiedono cortesemente... senza troppo disturbare la stampa o fare domande troppo scomode o che gli facciano fare brutta figura perchè la sua dignità di sindaco ne potrebbe risentire.

Sembra una fiaba in cui il povero sindaco si ritrova a gestire una città dove pensa che il suo partito (in Comune, Provincia e Regione) non abbia fatto quasi nulla in 25 anni: in parte ha ragione perchè grandi passi avanti non ci sono stati per merito della Lega. Ricordo che la grande novità della raccolta differenziata è stata chiesta a gran voce dalla consigliera Tocchetto ben prima che la Lega ne capisse il valore, tanto per fare un esempio. Ora se ne fanno una vanto, ma prima l'hanno ritardata per 10 anni.

Vediamo le domande poste sui sottopassi dal comitato:

  1. si ritiene il sottopasso troppo largo (due carreggiate da 3,5m + pista ciclopedonale da 2,5m + strade laterali)... Il Sindaco non ha detto che magari è stato il Comune a chiedere tale larghezza perchè fa andare il sottopasso verso viale Orleans ed i bus stanno stretti su 3m di carreggiata in curva? Non se lo ricorda o lo ha chiesto Manildo?
  2. sulla pista mista cicli e pedoni farà un sopralluogo per capire.... Come mai non lo ha fatto prima? Di solito i progetti sono in mano alle amminsitrazioni mesi prima e non si è accorto di nulla. Essere geometra cona architetto ai lavori pubblici è un'aggravante rispetto al povero Manildo, che era un legale con uno sportivo ai lavori pubblici. .. Ritengo che sia meglio fare una bella passerella in presenza degli elettori per dimostrare interesse... poi tanto potrà dire che non si riesce a fare nulla.
  3.  sulle garanzie per i danni cosa ha risposto? Spero nulla perchè dipende tutto da RFI e dal contratto che sarà stipulato che però è un contratto d'appalto per lavori pubblici. Se arriva una ditta approssimativa, il sindaco non può fare un bel nulla.... Intercederà con l'assessore Berti o direttamente con ad RFI?
  4. Mitico Zampese che garantisce che gli alberi saranno ripiantati a cittadini che non avranno più nemmeno il loro giardino..... Farà un bel viale... dove?  Lascerà loro delle foto di com'era bello un tempo il loro viale? O darà un rendering tutto alberelli e verde prato?

 Le domande che non gli sono state fatte e che faremo a breve, senza avere risposte perchè sono domande "cattive e non collaborative" sono queste:

  1. come mai il sottopasso su via Benzi è solo ciclopedonale? Forse era meglio dividere il traffico veicolare invece che portarlo tutto su via cacciatori
  2. quelli di via Plinio il Vecchio si sono accorti che il traffico raddoppierà sulla loro via?
  3. in merito alla rotonda sul PUT mi basta la secca dichiarazione dell'arch. Rizzon, che certamente non è un mio amico. Condivido al 200%
  4. che studio del traffico esiste che dimostra che il nuovo sottopasso fluidificherà il PUT? Conte ha fatto qualcosa o andiamo a palpo come al solito?

A Treviso è sempre tutto molto bello perchè è sempre colpa di qualcun altro ed si respira profondo il senso della città del futuro:  

AUTO + ASFALTO oppure ASFALTO + AUTO

 

DUE PAROLE SULLE FOGNATURE


 Non mi permetto di discutere la perizia dei tecnici di ATS né quella dei consulenti ingegneristici, ma mi permetto di riproporre qualche domanda politica che faccio da anni alla varie amministrazioni ed alla Regione Veneto per tentare di capire come stiamo messi con lo stato del Sile.

 Treviso risultava, ante Manildo al 33% degli allacciamenti, oggi, mi dicono siamo al 43%, ma per me sono solo numeri visto che non è disponibile un planimetria pubblica dove si possono vedere i tratti di fognatura attivi ed il numero di allacciamenti per via. 

In primis, un po’ di trasparenza non guasterebbe…

Secondariamente è noto che uno dei grossi problemi della rete che colletta al depuratore di Sant’Antonino è il fatto che non è a tenuta e quindi porta un refluo diluito poco utile ai processi di depurazone e pericoloso per l’impianto: anche in questo caso non è nota l’entità di questo problema perché si preferisce il silenzio, che genera dubbi e diffidenze, rispetto ad un confronto tecnico.

Sul tema del centro storico pare ci sia una “gara”, poco sensata, tra un ex assessore ai lavori pubblici karateka ed un geometra diventato sindaco per incapacità di altri.

Facciamo per semplicità che Treviso abbia 100mila abitanti e che oggi ci siano 43mila abitanti allacciati alla fognatura; il centro ha al massimo 5mila abitanti non allacciati ed il resto (100-43-5)=52% abitanti sono fuori dal centro.

Voi, casalinghi di Treviso, se doveste spendere dei soldi per migliorare tale percentuale quale fra queste due alternative scegliereste?

  •  spendo un sacco di soldi per allacciare 5mila abitanti del centro storico  ed arrivo a 48% di allacciamenti?
  •  spendo gli stessi soldi per allacciare almeno il 25% dei cittadini fuori centro storico ed arrivo al 70%, che è una cifra appena accettabile?
La domanda politica da fare al presidente di ATS e all’Amministrazione è  la seguente:
  •  perché si fanno “grandi opere” (di merda?) per fare finta di fare dell’ambiente mentre servono per farsi belli??

venerdì 14 maggio 2021

REQUIEM PER SISTEMA BASTIONATO DI TREVISO

 Il sindaco Conte con la collaborazione degli ex sindaci Manildo, Gobbo e Gentilini e con la partecipata collaborazione del'ex presidente di ACTT (nota 4) annunciano alla cittadinanza tutta che a breve perirà la possibilità di valorizzare il 

SISTEMA BASTIONATO DI TREVISO, 

che sarà seppellito per sempre da una bara di calcestruzzo di circa di circa 21.000 mc di calcestruzzo armato (pari a 2350 bellissime autobetoniere dei nostri amati cavatori).

La tumulazione ad opera di PORCHEGGI ITALIA è prevista non appena il cadavere sarà veramente freddo e saranno giustiziati dalle milizie gli ultimi trevigiani che si permettono di chiedere perchè e come mai la penale è passata da 350.000 euro di 16 anni fa a 3.000.000 euro di oggi....

La Soprintendenza mestamente ha cambiato idea rispetto al passato, ma cambiano i tempi e non ci sono più nè le mezze stagioni, nè gli uomini interi...



NOTE 

  1.  Il vetro segnato nel rendering è una delle più luminose cazzate che io abbia mai visto e mi sorprende che nessuno rida vedendo il rendering. Un vetro che vede le Mura? Sottofialda? Ma avete mai guardato il parapetto del mirabile ponte di Portoghesi e De Poli dove c'è la più grande collezione di ragni del veneto??
  2. il bellissimo prato, che tanto esalta Conte e chi guarda il rendering in modo superficiale, è un prato su una grande soletta di calcestruzzo; vi lascio immaginare cosa diventerà nel lungo periodo. A Mestre li hanno tutti asfaltati perchè non cresceva nulla... Poi quando passerà il tempo vedremo le infiltrazioni piovane nell'interrato. Tutto già visto, tutto già fatto... Vedere per curiosità i problemi del capolinea del tram a Mestre... Ce la racconteremo... 
  3. Dove il rendering mostra solo alberetti e forse qualche pannello da autostrada, c'è l'autodromo del PUT che nei momenti di punta sopporta 40.000 auto al giorno. Una meraviglia che tutti i pediatri consigliano alle mamme trevigiane (forse però forse il consiglio viene dato solo a mamme straniere e badanti...) per portare i pargoli a prendere una bella affumicata di PM10 e PM2,5. Manera consiglia di non fumare perchè fa male. 
  4. questa nota  è solo per dire che mi pare che tutto nasca da chi propose a quei creduloni di Gobbo e Gentilini un progetto di finanza perfetto per Treviso: park p.zza Vittoria... . Chi è questo soggetto? Ma.....acciderbola mi pare sia l'attuale assessore ai Lavori Pubblici Zampese, che da presidente di ACTT insieme a Parcheggi Italia andò dall'amministrazione per proporre di fare 3 piani interrati in piazza Vittoria...  Un'ideona così bella che Gobbo (o Gentilini) andarono in gara, che dopo il contenzioso, portò alla fine di un contratto..... irrealizzato. Non si è mai caito per colpa di chi (sarà stata colpa mia?). Sta di fatto che da quel momento Parcheggi Italia ha avuto in tasca un jolly da soldi (350.000 euro nel 2006 pr arrivare oggi a 3.000.000 di euro).  Un affarone aspettare e non fare nulla: più passa il tempo e più guadagni...

Poi la storia la sapete: " .... E' colpa solo di Manildo.... colpa della Tocchetto che votò a favore e di Pelloni che già a Liceo disegnava parcheggi interrati.... "

La Lega? Mai fatto nessun errore. 

Perchè la Lega nel Veneto e soprattutto a Treviso ha fatto solo (anche?) cose buone.

mercoledì 12 maggio 2021

LE MEZZE VERITA' DI ZAMPESE

 


L’assessore Zampese si unisce al suo sodale Conte, maestro delle frasi fatte e delle provocazioni quasi quanto me, nel fare affermazioni verosimili sulla questione dei vincoli e dei diritti acquisiti oltre che sulla questione del marchio Unesco sul sistema bastionato e sulle inderogabilità dei progetti esecutivi.

Non avendo molto tempo da dedicare a chi racconta cose verosimili, ma sostanzialmente inesatte, o meglio incomplete (sempre nello stile delle fiabe a cui credono i bambini trevigiani...), la replica è la seguente:

1)    chiedere un vincolo monumentale sul sistema bastionato è certamente un’operazione “forte” perchè mette in agitazione tutti i proprietari che hanno costruito o comprato case filo mura o demolendo le mura, tra cui anche il Collegio Vescovile al bastion degli Spiriti. Tra le associazioni che avanzano questa richiesta non ci sono bolscevichi pronti ad espropriare i nobili e prelati trevigiani. Dovrebbe solo essere avviato un lungo percorso per condividere con questi proprietari e con la Soprintendenza, tempi e modalità di applicazione di questo vincolo. La prima replica all’assessore Zampese (quello che non si sarebbe mai fatto il Terraglio est…) è quindi che questo tipo di percorso non può essere una mannaia che cade sulle varie proprietà, ma solo un percorso condiviso. Serve volontà politica (che la Lega non ha) e condivisione delle proprietà (mentre la Lega preferisce difendere tout court la proprietà priva rispetto al recupero della della storia trevigiana... Questi i difensori dei Veneti?? 

 

2)    Uno che ha fatto per anni l’assessore all’urbanistica dovrebbe sapere che i diritti acquisiti esistono, ma sono limitati dal pubblico interesse (art. 42 della Costituzione); l’urbanistica è la materia dove il potere normativo dei Comuni può imporre vincoli, destinazioni etcc.

Non lo hanno voluto fare né Camolei-Manildo, nè Zampese-Gobbo, né Zampese-Gentilini, né Zampese-Conte: di cosa vogliamo parlare? Di diritti acquisiti... perché mai nessuno ha pensato di difendere un bene comune?

 

3)    La Lega ha creato una squadra per l’Unesco dopo il successo delle colline del Prosecco (previa prima bocciatura, ricordiamolo…). Ergo con il soldi nostri si fanno questi progetti e nessuno mette in dubbio che il sistema bastionato in alcune parti  sia meritevole di tutela.

Difficile coniugare il parcheggio ex pattinodromo, che impedirà PER SEMPRE, di riproporre la struttura originaria con la tutela.

Suppongo che i geniali estensori della proposta Unesco diranno che il parcheggio è colpa di Manildo-Tocchetto & Co. e Loro, povere stelline, non possono farci nulla.

Chiedono la tutela UNESCO della “stalla” sistema bastionato dopo che “i bò zè scampàii??” (danni irreparabili con ex pattinodromo)?

Oppure per dirla con un leghista doc e sincero: “Fazèmo ‘e seghe ai tori?”

 

4)    il parcheggio ex pattinodromo è al progetto esecutivo e non si può fermare? In primis spieghi Zampese come mai era nella cordata di chi quel parcheggio l’ha proposto a Gentilini-Gobbo quando era presidente di ACTT. Poi ci dica come mai quel progetto è fallito. Infine chiedano i giornalisti che lievitazione ha avuto la penale che nel 2006 era di 350.000 ed ora è di 3 milioni di euro.


 Quanto a Conte che immagina un bellissimo prato in bocca al PUT con erba e alberi che crescono sopra il cemento, risponda solo alla domanda se è stato mai verificato con il Ministero della Difesa la possibilità di realizzare un multipiano fuori terra nel perimetro della caserma di viale Luzzati. Ecco una possibile alternativa. Oppure come mai non si è ancora fatto un multipiano sul retro dello stadio?

Le distanze sono di 300-500m e sarebbe molto ecologico anche per il Sindaco promuovere l’attività fisica dei cittadini.

 

 

SO GIA’ CHE NON RISPONDERANNO A QUESTE DOMANDE, NE’ CHE MAI ACCETTERANNO UN CONFRONTO PUBBLICO SU QUESTI TEMI.

PIU’ FACILE RACCONTARE LA “TUA” VERITA’ SENZA CONFRONTO, COME FA OGNI GIORNO DA QUASI DUE ANNI IL PRESIDENTE ZAIA-