"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

domenica 22 giugno 2014

CHIAMATE UN'ESORCISTA...

L'ad di SAVE dà le sue spiegazioni sul fatto che l'aeroporto "Canova" ancora non riesce ad ampliarsi: "colpa degli "assatanati" che si oppongono al progresso per i loro piccoli interessi"




Le dichiarazioni ledono la dignità di questo finanziere che, perduti i riferimenti in Regione con gli ultimi arresti, sta già cercando di farsi nuovi amici, ma lasciano traparire una debolezza di argomentazioni tali da meritare solo il piu' bieco sarcasmo...


Il suo "luminoso" Masterplan, frutto del lavoro di valenti e ben pagati professionisti, è stato bocciato 48 a 2 in Commissione VIA Nazionale (che ora diventa per lui un caso di burocrazia..)!!
Certo è preferibile avere commissari VIA  "affidabili" che siano disponibili a giustificare che Gesu' è morto di raffreddore....
Forse l'onda degli scandali non è ancora finita e andrebbe data una siera occhiata ad ENAV ed al sistema delle concessioni aeroportuali...
 
Il buon Marchi minaccia anche di andare via Treviso paventano catastrofi  per la città...
Dovrebbe iniziare a rispettare la legge come tutti i normali cittadini (limite massimo dei voli) ed iniziare ad investire per i danni che ha già fatto come indicato dalla Commisione VIA.

Poi iniziamo a discutere se serve o non serve ampliare, magari andando anchea  vedere se la Mestrinaro ha per caso messo in modo fraudolento rifiuti rifacendo i sottofondi nel 2011...

Altro che esorcista, qui ci vuole qualcuno che insegni al dott.Marchi che la "legge è uguale per tutti", anche per chi ha soldi e sopratutto per chi li ha fatti grazie ad infrastrutture messe nel posto sbagliato, cioè in riva al Sile e danneggiando i beni comuni.


sabato 21 giugno 2014

GOVERNARE AREA METROPOLITANA COMPLESSA 25-6-2014


CAMBIA SOLO IL CLIMA? PERCHE'? COSA COMPORTA?


MEGAIMPIANTI EOLICI NEL SALENTO? NO, GRAZIE..

 Finalmente è stata scritta la parola fine
ai mega impianti eolici nel Salento

Esulta la Sezione Sud Salento di Italia Nostra
per i risultati raggiunti in dodici anni di impegno contro l’eolico selvaggio


         Con la decisione del Consiglio dei Ministri del 6 giugno u.s. riguardante tre progetti di centrali eoliche previste in Puglia è stata posta definitivamente la parola fine anche al progetto di tre torri  alte circa 100 m da installare sulla collina di Palmariggi (Località Quattro Macine) e per il quale la Sezione Sud Salento di Italia Nostra  si era attivata, anche in sede di Consiglio di Stato, per supportare il Ministero per i Beni Culturali nell’impugnazione della sentenza del TAR/Lecce che - invece - aveva accolto favorevolmente il ricorso della socie-tà proponente SPES srl avverso il parere negativo al progetto espresso dalla Soprintendenza ai Beni paesaggistici di Lecce.

        La stessa parola fine è stata posta in questi giorni dal TAR di Bari con le sentenze nn. 685, 686 e 687 del 2014 (depositate lo scorso 6 giugno) riguardanti i progetti dei tre mega-impianti eolici che la società Nextwind srl intendeva realizzare nei territori di Parabita-Neviano (progetto di 11 torri), di Galatone-Neviano-Sannicola-Seclì-Tuglie (progetto di 16 torri) e di Martano-Zollino (progetto di 17 torri) tutte dell’altezza di 150 m e da 3 MW di potenza, per i quali l’Associazione Italia Nostra – Sezione Sud Salento si era attivata sin dal primo momento presentando osservazioni già in sede di V.I.A., e al cui provvedimento negativo della Regione la Nextwind aveva inoltrato ricorso al TAR di Bari nella cui sede – appunto - Italia Nostra si era costituita  ad opponendum con l’Avv. Donato Saracino.

         Con questi provvedimenti Italia Nostra ritiene che può considerarsi totalmente chiusa l’intera vicenda dei mega impianti eolici nel Salento; a parte i due progetti realizzati  circa 10 anni fa a Lecce e a Carpignano salentino, difficilmente altri impianti potranno essere più installati in provincia di Lecce anche in ragione delle azioni intraprese da Italia Nostra in sede di Valutazione di Impatto Ambientale, con i vari ricorsi al T.A.R. e al Consiglio di Stato e con i provvedimenti emessi dal Consiglio dei Ministri.

        Da qui l’entusiasmo della Sezione  Sud Salento di Italia Nostra che per prima, a  partire dal 2002,  si è adoperata incessantemente in Puglia e nel Salento per sostenere la necessità che gli impianti di energia rinnovabile venissero programmati e realizzati solo sulla base di rigo-rose scelte urbanistiche, energetiche ed ambientali al fine di evitare che  determinassero im-patti significativi al territorio, al paesaggio e all’economia agricola e turistica. Allo stesso tempo sistematica e determinata è stata l’azione  per contrastare il rilascio delle autorizza-zioni ad una miriade di richieste per la realizzazione di mega-impianti eolici che, fantomatiche società  costituite spesso ad hoc, intendevano realizzare  in molti comuni del Salento.  


       In tali attività il ruolo svolto dalla Sezione Sud Salento è risultato - appunto -  decisivo anche perchè, attraverso una serie di iniziative (convegni, dibattiti, documenti, articoli, parte-cipazione a trasmissioni televisive, audizioni in commissioni, ecc.), si è riusciti a coinvolgere cittadini, associazioni e amministrazioni locali a far crescere l’attenzione verso queste proble-matiche e per impedire che venissero agevolmente  rilasciate le autorizzazioni da parte degli organismi preposti anche  impugnando quelle stesse che non risultavano rispondenti agli obiettivi di salvaguardia del territorio e dei suoi beni culturali ed ambientali.

       Attraverso questo impegno, determinato e costante,  i cieli del Salento sono rimasti liberi di essere ammirati e - allo stesso tempo -  ampi territori ed i paesaggi di oltre 30 comuni della provincia di Lecce si sono salvati dalla devastazione delle circa 200 torri eoliche, di media e alta potenza e dall’altezza da 100 ai 150 m., per le quali erano state presentate le relative ri-chieste di autorizzazioni.

        E’ stata questa una battaglia impari portata avanti dalla Sezione Sud Salento di Italia Nostra nel sostenere la necessità di ricorrere all’utilizzo delle energie rinnovabile e - allo stesso tempo – nel contrastare l’installazione di impianti di tale portata nella convinzione che il Sa-lento non poteva subire passivamente un assalto di tale portata che avrebbe determinato lo stravolgimento totale ed irreversibile dell’identità salentina.

Parabita, 17 giugno 2014         
                                                                                           Marcello Seclì
                                                                       (Presidente Associazione Italia Nostra – Sezione Sud Salento)




giovedì 19 giugno 2014

CAMBIARE VERSO....

L'incontro di ieri sulla tangenziale è sempre "positivo" perchè si adotta un metodo di confronto per valutare temi che non sono mai stati affrontati con serietà e senza improvvisazione da parte dei nostri amministratori regionali.

Pensare di fare il 4° lotto fino all'iPERLANDO senza che poi si possa proseguire con il 5° e 6° lotto, spiega tutto sulle capacità di programmazione della nostra REGIONE VENETO!!

Mi pare assurdo discutere con chi (REGIONE) è interessato a fare l'opera solo per spendere il soldi (e molti stanno scoprendo perchè si è tollerato questo "sistema"...) senza preoccuparsi di cosa succede al contorno (Pedemontana, altri comuni a nord) e credo che la prossima campagna elettorale per le regionali si giocherà su come e per cosa si spendono i soldi pubblici.


Risanamento ambientale (fognature e manutenzioni e trasporto ferro) o ancora strade e case??


L'unico appunto che faccio a TREVISO è che  la dinamica della "responsabilità" non deve essere un pretesto per proseguire una politica di continuità con una strategia che crediamo sbagliata: quindi oltre alle analisi tecniche, servono SCELTE POLITICHE; inoltre nella composita maggioranza ci sono molte voci e molte teste (un inno alla biodiversità...) e mi pare che sia ancora molto forte l'idea che "una nuova strada sia sempre un segno di sviluppo".

Parlare oggi di gerarchizzazione delle strade e dell'utilità di un sistema tangenziale è un po' fare accademia...
Mi spiego con i paragoni medici che vedo riscuotono sempre molta attenzione: il nostro territorio è come un'anziano signore novantenne con il sistema vascolare provato da una vita sregolata (dieta a base di piani casa?), dove un medico specialista immagina di fare un trapianto di una nuova arteria...
Un intervento locale, rischioso e costoso che non serve nel transitorio a risolvere una crisi, ma che poi non incide per migliorarli la qualità della vita.
Non ci sono miracoli per ridare "fluidità" alla sua circolazione, servono azioni lente, costanti e DIVERSE: forse un po' di dieta, una bicicletta,  una compagnia affettuosa ed un animale....
Magari la circolazione sarà ancora difficoltosa, ma morirà piu' contento e sano..


 Credo che la speranza di molti cittadini (compreso quelli di San Giuseppe) sia di migliorare la qualità della vita e l'ambiente con meno auto e piu' movimento alternativo.

Si faccia il blocco dei camion di fronte alla chiesa di San Giuseppe intanto... e poi si valuti questa bretella dietro che però confligge con l'espansione del marcato ortofrutticolo (che andava spostato...).
Inutile però abbozzare soluzioni parziali senza una seria strategia, però se continuiamo a pensare che l'auto sia LA soluzione di tutto, le strade non basteranno mai....

mercoledì 18 giugno 2014

4° LOTTO TANGENZIALE OPERA "URGENTE" DAL 2002...

I dati non sono semplici da trovare nei siti di Regione e Veneto Strade, ma dal bilancio 2013 della società amministrata da Vernizzi emergono alcune evidenze:
1) il preliminare del 4° lotto è del 2002 ma già allora non si concluse la conferenza di servizi convocata da Veneto Strade...
2) sotto la reggenza Zaia della Provincia vennero fatte tre opere (cavalcavia silea, ospedale e noalese) con una spesa totale di 39 milioni di euro
3) a margine rilevo che altri 11,9 milioni sono stati spesi  per lo stralcio A del Terraglio est che spero continui a giacere inerte dov'è ora con al massimo il collegamento verso il passante della zona industriale di dosson;
4) nel triennale 2009-2011 si sono integrati 5 milioni di euro per il 4° stralcio....

Il progetto è denominato intervento 225 e costituisce un'immobilizzazione materiale (vedi tabella I del bilancio) che ha un valore al 31-12-2013 di 457.650 euro che (credo) corrispondano ai costi sostenuti finora per il progetto che è da rifare!!





 

martedì 17 giugno 2014

ASSE MANILDO-ZAIA PER LE GRANDI OPERE?

Dalle Tribuna di Treviso di oggi
Appuntamento domani sera alle 20.30 alle medie Stefanini per discutere del quarto lotto della tangenziale. L’incontro è organizzato dalla sezione trevigiana di Italia Nostra per discutere «se è utile e urgente spendere una somma compresa tra 50 e 90 milioni per fare nemmeno tre chilometri di tangenziale dalla Castellana all’Iperlando in Feltrina», si legge nella nota, «Italia Nostra ritiene che sia un grave errore procedere alla realizzazione di una simile infrastruttura in questo momento dove emerge in tutta la sua gravità la sostanziale collusione tra il mondo delle grandi opere e la corruzione. La tangenziale, come progettata da Veneto Strade, non risolve alcun problema di traffico, che anzi è destinato ad aumentare».
Rettifica: 
l'incontro di domani sera non è organizzato da noi come associazione, ma è organizzato dal Comune o dalla Giunta o dalla Coalizione o da qualcuno di loro... 
Io ho solo ripreso la notizia da FB e da quanto aveva detto il Sindaco a San Giuseppe; molti consiglieri comunali non lo sanno e l'assessore ai Lavori Pubblici non ci sarà perchè all'estero.
 Il sindaco Manildo e il governatore Zaia si sono incontrati ieri (era il secondo incontro) per stabilire una linea comune sulla Cittadella della Salute, di cui si è tanto parlato in questi giorni in relazione ai risvolti sulle tangenti per il Mose di Venezia. Ma si è affrontata anche la questione tangenziale. 
Tra il primo cittadino e il presidente della Regione si è formato un’asse per non bloccare i lavori per il raddoppio del nuovo ospedale (un business da oltre 220 milioni di euro). 

NON SEGUIAMOLI SULLA "CATTIVA STRADA"... CAMBIA MODO (NON SOLO VERSO)

E' un'onda di malaffare ed asfalto.... noi lo sapevamo da tempo senza avere le prove, ma la realtà supera la fantasia...
Brutto momento per chi parla di sviluppo ancora attraverso le strade: UNA CATTIVA STRADA!

BOTTACIN 2010 E' DIVERSO DA BOTTACIN 2014?

Cambiare opinione è segno di ragionevolezza e di disponibilità, cambiare opinione cambiando casacca è segno di attaccamento alla propria sedia...

TANGENZIALE 4 LOTTO: IL TRACCIAMENTO...

Nessuno potrà dire che la comunità di Monigo e Sant'Anna non è collaborativa e si oppone in modo insensato al 4° lotto della tangenziale solo perchè "sponsorizzata" da un santo che è solo padre putativo di Gesu'!!

Ieri sera abbiamo fatto i primi tracciamento ed avvisato alcuni residenti che a breve le loro case verranno rivalutate da questa grande opera trevigiana che è diventata URGENTE negli utlimi 20 anni.

Abbiamo fatto i primi segni sull'asfalto (reato commesso anche da Gentilini con i teschi...) in 5 punti che vi chiediamo di andare a vedere come in una piccola CACCIA AL TESORO.

Siamo stati accolti con entusiasmo soprattutto in Feltrina dove ci sono un gruppo di capannoni, proprietà dei soliti noti, che verrano evidentemente rivalutati dalla nuova mega rotatoria composita che sarà la base per una nuova trasformazione commerciale della zona.
Manca infatti qualche ipermercato a Treviso...

quello in primo piano sembra stefano dall'agata ma non so se lo sia (dubbi per digos)



lunedì 16 giugno 2014

BOTTACIN PIU' VERSO IL CENTRO DESTRA CHE VERSO NORD...

Quelle che seguono sono le dichiarazioni del Consigliere Bottacin (ex sindaco di Mogliano, ora a capo di Verso Nord). Sono lontani in tempi in cui il Bottacin era un esponente "AMBIENTALISTA", ora sempre che piu' che verso Nord, il consgiliere si stia spostando verso Zorzato, Camolei ed il nuovo centrodestra, ma non è escluso nemmeno un approdo alla destra piu' "sviluppista"....
Per carità un percorso chiaro e legittimo che dovrà essere consolidati con i voti, che purtroppo per lui sembrano scarseggiare...
Da dire che il nostro è stato consigliere regionale per oltre un decennio e non pare aver inciso molto sul controllo delle nefandezze del collega Chisso. Non ricordiamo Bottacin stracciarsi le vesti per il passaggio della  commissione VIA sotto le ali di Renatino, perchè con Renatino era meglio andare d'accordo...
Le dichiarazioni che riporta oggi la TRIBUNA sono frasi prive di contenuti degni di nota, pura retorica (le opere servono, i professionisti del "no", occasioni da non perdere) a cui diamo un po' di risalto per dare riscontro che leggiamo anche chi non ha politicamente inciso su un ventennio di potere leghista e galaniano in Regione e sul territorio non esista. Che voglia dare consigli ora, è un suo diritto, ma è anche ovvio che mettiamo in evidenza un percorso politico piu' preoccupato a restare nel dorato mondo della politica che a fare vera opposizione.

 ECCO LE DICHIARAZIONI DI DIEGO BOTTACIN riportate sulla TRIBUNA con in rosso i miei commenti.
«Attenzione a dire stop alle grandi opere, e a ricontrollare progetti e conti. L’intento è certamente lodevole, ma non dimentichiamoci che ci sono 100 milioni, equamente divisi fra tangenziale e ospedale, che nel frattempo potrebbero sfumare. E non è possiblanianoile permetterselo di questi tempi».
Affermazione ridicola per un politico che ha visto il finanziamento della tangenziale passare da un bilancio triennale all'altro per circa quindici anni... 
«Caro Manildo, abbiamo bisogno che alla corruzione e alla spartizione consociativa nel Veneto, che stanno emergendo dalle inchieste, segua la stagione dell’immobilità e dello stallo perenne, infinito, senza scadenze, per opere pubbliche necessarie?»
La stagione dell'immobilità certamente non c'è per il consigliere Bottacin che sta percorrendo l'arco istituzionale alla ricerca di una collocazione: basta Lui a muovere il panorama politico...
«Completare la tangenziale e ammodernare il Ca’ Foncello sono opere indispensabili ed urgenti attese da tempo, di sicuro beneficio per la città e per tutta la Marca», ricorda Bottacin, «e i 100 milioni, 50 all’arteria e 50 all’ospedale, assegnati da Roma sono di tasse trevigiane che una volta tanto, anche se certo in misura sempre inadeguata, tornato sul nostro territorio: rinunciarvi sarebbe criminale».
Dichiarazioni vuote e populiste! Opere "indispendabili" perchè?? Fatte come?? URGENTI? Ma se sono vent'anni  che ne discutiamo ed il buon Bottacin ha votato il PIANO CASA 1-2-3 di Zorzato che massacra il territorio... ed ora si chiede perchè non riusciamo a fare strade...
"Criminale"?? Attenzione ad usare aggettivi forti... Qui gli unici crinimi per ora che si contestano sono quelli perpetrati dalla cricca del settore Infrastrutture di Veneto Strade e della Regione... Un vero delitto è far finta di difendere il Nord continuando ad sprecare territorio senza dare spiegazioni e soluzioni. Un fallimento politico di cui anche il consigliere Bottacin è responsabile.
Bottacin deplora che «la giunta Manildo rischia di diventare prigioniera dagli specialisti della palude, quelli del “no a tutto”», esorta la coalizione del centrosinistra a « non combattere la corruzione e lo schifo di queste ultime settimane rinunciando alle opere indispensabili ed al loro finanziamento, ma invece facendo come si fa nel mondo civile».
"Specialista della palude" è un titolo che ci mancava, ma non è nemmeno dei peggiori dopo essere stati definiti "terroristi ambientali" da Pettenà. La palude è un ambiente naturale e sano dove vivono esseri rispettabili e che restano convinti di quello che dicono al passare del tempo. Non si puo' dire lo stesso dei politici, che si trasformano come camaleonti (specie alloctona, Corrado aiuto!!).
Penso alla rabbia di Don Diego che si vede fuori dal PD oggi che parla con un renziano convinto...


E dunque , « scelta di progetti interamente finanziati, evitando project coperti da alienazioni incerte o improbabili e concessione di servizi per decenni)» , nuove procedure («gare europee e non agli affidamento diretti», e quelli che Bottacin chiama incentivi e criteri di massima trasparenza («commissioni di gara esterne specchiate e "lontane" dall'ente appaltante, totale trasparenza di ogni procedura»).
Si tratta, secondo Bottacin, di privilegiare, da subito, «la sana competizione del mercato», per «non fa deteriorare l’ assistenza sanitaria, oggi a un livello di assoluta qualità, e migliorare la mobilità nel territorio, abbattendo inquinamento e traffico».
"L'acqua bagna, il fuoco scotta... non ci sono piu' le mezze stagioni...": le ricette di Bottacin sono generaliste e buone per tutto... L?avessi visto incatenato contro l'Ospedale dell'Angelo o creare una vera opposizione in Regione, quasi quasi gli potrei credere, ma oggi...


domenica 15 giugno 2014

TANGENZIALE: CAMOLEI IN OTTOBRE 2013 ATTENDE I DATI..

Dopo 3 mesi di nuova amministrazione riprende vita il 4° lotto della Tangenziale che a settembre 2010 era stato seppellito dalla Lega e dal PdL in conferenza di servizi.
Restiamo perplessi e non comprendiamo per quale motivo un'opera che ha sonnecchiato  4 anni ridiventi urgente di colpo... ma sono i misteri dell'urbanistica.

Però tutti si sono fatti la promessa di studiare i famosi dati.... BENE CHE CI VENGANO DATI I DATI...

Oggi i fan dell grandi opere stradali sono purtroppo in disgrazia e non possono piu' fare la voce grossa...

TANGENZIALE:IL SINDACO DI PAESE LA ATTENDE DA 20 ANNI... OGGI SONO 24!

Iniziamo un repertorio di dichiarazioni sul 4° lotto della TANGENZIALE dove tutti hanno dichiarato; è un'operazione MEMORIA per ricordare cosa dicevamo tutti in passato...

Nel luglio 2010 la questione della tangenziale 4° lotto era "bollente": bisogna intervenire SUBITO!!
Peccato che il tracciato fosse fatto su planimetrie sbagliate (disse Veneto Strade!!) e quindi l'allora assessore MARTON (ex sindaco di Preganziol), il Sindaco Gobbo e l'ancora attuale Pietrobon andarono a VENETO STRADE per chiedere modifiche...
Oggi invece 4 anni dopo siamo sempre con lo stesso progetto assurdo e senza aver fatto un passo avanti.
Provate a chiedere cosa succederà a POSTIOMA che dovrebbe sempre essere comune di Paese con un lotto che si arena tra i carrelli dell'Iperlando.

MERCOLEDI' 18-6-14 ORE 21 ALLE STEFANINI PER TANGENZIALE

L'Amministrazione di Treviso aveva promesso di far analizzare il progetto del 4° lotto della Tangenziale di Treviso ad uno studio super partes (milanese... speriamo non quello di tremonti) ed ecco che mercoledì 18 giugno, in piena fase mondiale, vengono presentati i primi risultati di questo studio.

E' apprezzabile che si sia finalmente avviato un iter per capire e far capire ai cittadini come si spendono i soldi pubblici e che si analizzino i problemi senza accettare i ricatti di chi quella strada l'ha bocciata nel 2010...

Vediamo cosa succede, ma tutto quello che va nella via del confronto e della trasparenza è sempre il benvenuto, anche se crediamo che ci sia poco tempo per coinvolgere i cittadini.
Ma è l'inizio di un percorso, vero? Non siamo già al traguardo, perchè sarebbe abbastanza ridicolo e saprebbe di presa in giro...

Vi informo che l'ex assessore alle Infrastrutture Renato Chisso non potrà partecipare e nemmeno alcuni suoi funzionari per impegni improrogabili; vi invito a visitare il suo sito dove sono elencate le opere stradali del Veneto degli ultimi vent'anni...
L'ing. Vernizzi invece credo preferisca guardare i mondiali...

TANGENZIALE DI TREVISO: INTANTO STUDIAMO...

Prosegue a piccole tappe l'inizio di un percorso "partecipativo" per valutre l'utilità e la necessità di quest'opera. Interessante sarebbe capire quando e come coinvogeremo gli altri comuni e su quali dati di traffico ci basiamo.
La TRASPARENZA e la CONDIVISIONE DEGLI OBIETTIVI è il primo passo da fare per capire altirmenti rischiamo di prendere delle medicine senza sapere quale malattia ci affligge.

DALLA TRIBUNA DI TREVISO DI OGGI di Alessandro Zago
 «Ultimatum della Regione sulla tangenziale? Non li abbiamo mai accettati, il nostro imperativo è il bene dei trevigiani. E tantomeno li accettiamo oggi, visto quello che sta succedendo in questi giorni in Regione. Ci prenderemo quindi tutto il tempo per avere il tracciato migliore. E nessuno potrà toglierci il finanziamento». Quarto lotto della tangenziale, il sindaco Giovanni Manildo tira il freno a mano e rimette tutto in gioco sfidando Venezia: il progetto di Veneto Strade - società partecipata dalla Regione Veneto - per la realizzazione dei 3,5 chilometri che collegheranno la Castellana alla Feltrina - ossia il prolungamento della tangenziale di Treviso, necessario per liberare dal traffico non solo San Giuseppe, ma mezzo capoluogo - non otterrà alcun via libera da Ca’ Sugana entro il mese di giugno, come pure pesantemente sollecitato con una lettera a Ca’ Sugana da Veneto Strade «pena» la perdita del finanziamento regionale di 53 milioni di euro, ad oggi destinati all’opera. Prima, infatti, il Comune di Treviso vuole capire, grazie a un pool di super esperti, se il progetto di Veneto Strada è accettabile così com’è (non pare però), migliorabile oppure da cestinare. Manildo però vuole anche capire se servono davvero così tanti soldi, 53 milioni di euro, per costruire meno di 4 chilometri di strada, anche se a quattro corsie. E se il gioco non dovesse valere la candela, non si farà nulla. Altro che ultimatum di Regione e Veneto Strade: soprattutto dopo la recentissima notizia che riguarda l’ex amministratore delegato di Veneto Strade, Silvano Vernizzi - risulta indagato - pare che la giunta Manildo abbia preso definitivo coraggio. Nei confronti di quello stesso Vernizzi che, da mesi, insiste nel ricordare che entro questo mese di giugno Ca’ Sugana «deve decidersi» a dare il via libera al progetto del quarto lotto, «altrimenti addio finanziamento». E invece no: Manildo un paio di settimane fa ha affidato un incarico a progetto a una società milanese, specializzata in materia di grande viabilità, «per eseguire uno studio e un conseguente approfondimento su percorsi e costi del quarto lotto della tangenziale. Lavorare per il bene della città significa tenere conto di tutti gli aspetti relativi all’infrastruttura», insiste Manildo, «così abbiamo ritenuto opportuno affidare l’incarico a una società in grado di eseguire gli approfondimenti che noi e i cittadini chiediamo». E i primi risultati potrebbero essere già pronti per la serata pubblica sulla tangenziale organizzata dal Comune per mercoledì alle 21, all’auditorium delle scuole Stefanini, che segue l’incontro del 5 giugno organizzato “da” San Giuseppe: «Diamo concretezza a quel metodo partecipativo annunciato in campagna elettorale attraverso il quale vogliamo sviluppare e procedere con i progetti che caratterizzeranno la Treviso di domani», dice Manildo, «Questo metodo non verrà applicato solo nel caso delle grandi opere, ma sarà caratterizzante anche dei diversi ambiti nei quali l’amministrazione si muove, dall’ambiente al sociale»

giovedì 12 giugno 2014

RISORGE IL COMITATO PER LA VIABILITA' A NORD DI TREVISO

Riportiamo il comunicato stampa del COMITATO a cui aderiamo, auspicando che diventi un COMITATO PER LA VIABILITA' SOSTENIBILE A TREVISO, cioè che si aggreghino anche altre persone e risorse per cercare di diminuire il traffico, migliorare la qualità della vita e tutelare il suolo agricolo.

Crediamo che anche la questione TERRAGLIO EST e CITTADELLA DELLA SALUTE non possano essere eluse da un ragionamento che deve coinvolgere PAESE, PONZANO, CASIER, PREGANZIOL, QUINTO....
 

Si è riunito ieri, presso la struttura della sagra di S. Anna, il COMITATO PER LA VIABILITA’ A NORD DI TREVISO con all’ordine del giorno il IV LOTTO DELLA TANGENZIALE DI TREVISO.
Ad alcuni “storici” componenti del comitato si sono aggiunti nuovi e più giovani cittadini interessati all’argomento in oggetto.
Il comitato vista l’assemblea tenutasi a S. Giuseppe il 5 giugno 2014 e la prossima assemblea pubblica prevista nei giorni 18 o 19 giugno presso l’auditorium delle “Stefanini” (annunciata pubblicamente dal Sindaco Giovanni Manildo), esprime forte preoccupazione in merito al dibattito in corso e agli annunci sulla stampa.
Il comitato si è costituito nel 1995 sui temi della viabilità del quadrante a nord della Città di Treviso.
Già da quegli anni il IV lotto era stato valutato come opera inadeguata per rispondere alle necessità della viabilità di Treviso, pertanto si è lavorato per soluzioni alternative al IV lotto. Negli anni successivi il comitato ha raccolto consenso attorno ad alcune specifiche alternative che vedono innestare il completamento della tangenziale di Treviso con altre importanti arterie, primariamente la “Postumia Romana”.
Oggi tale alternativa si rafforza di ulteriori elementi quali la vicinanza dell’innesto del IV lotto sulla S.S. 348 Feltrina ai caselli di Signoressa di Trevignano e Povegliano dell’ autostrada Pedemontana già in fase di realizzazione.
Il comitato sostiene che la tangenziale di Treviso abbia un suo naturale completamento nell’ottica più ampia di una viabilità che comprenda anche i comuni a nord di Treviso, con i quali la città capoluogo genera una continuità abitativa e produttiva oramai consolidata.
Su alcune soluzioni alternative al IV lotto, il comitato ha negli anni registrato la disponibilità a ragionare sia dal Comune di Paese con l’allora Sindaco Pavan, che più recentemente dalla Provincia di Treviso attraverso il suo Presidente Leonardo Muraro (vice presidente di Veneto Strade) che esprime condivisione circa le argomentazioni sostenute dal comitato.
Di tutto questo il comitato conserva missive, lettere, minute ed altro dalle quali si evince peraltro che lo stesso Consigliere Comunale Giancarlo Zuliani, oggi ferventemente schierato tra chi “ha fretta” di costruire a qualsiasi costo, concordava nell’importanza di spostare il tracciato!
All’interno del dibattito che in questi giorni si sta sviluppando il comitato ritiene di porre alcune interrogativi: come mai il Sindaco Manildo durante l’assemblea di S. Giuseppe, e prima in altre occasioni, ha sostenuto la necessità di ulteriori approfondimenti e verifiche circa il progetto presentato da Veneto Strade e di rifiutare la “logica del diktat”, mentre sulla stampa sembra venga detto che la decisione è già presa?
Es. pag. 25 Tribuna di Treviso del 5 giugno dove si parla già di “correttivi in corso d’opera e trovare qualche mitigazione” oppure pag.22 della Tribuna di Treviso del 6 giugno viene affermato che l’amministrazione comunale ha deciso di “dire sì al progetto presentato da Veneto Strade per non perdere il finanziamento” (…) perché “non possiamo perdere il treno”
La discrepanza tra quanto dichiarato in sede pubblica dal Sindaco e quanto invece rilasciato alla stampa (forse dall’assessore di reparto Camolei??), non ci lascia fiduciosi rispetto ad un percorso di partecipazione tra amministrazione e cittadini dichiarato pubblicamente dal Sindaco e pubblicato sulla stampa il 27 maggio:
Ci chiediamo
  • Quando potremo discutere pubblicamente le nostre tesi?
  • Quando potremo confrontare i dati sui flussi di traffico redatti dall’Anas nel 1998 con i più recenti e nuovi dati sul traffico?
  • Perché non v’è stata finora possibilità di interloquire pubblicamente ma solo “comunicazione ad una via”?
Poi ancora
  • Perché, viste le gravi vicende giudiziarie, nei giorni più sconvenienti per le opere pubbliche Veneto Strade minaccia di far “perdere il finanziamento” ? Come mai tanta solerzia non è stata agita con la precedente amministrazione che è riuscita a far transitare l’opera in ben 3 piani triennali??
Il progetto preliminare di Veneto Strade è stato presentato nel 2010 e risultava già inserito nel piano triennale delle opere pubbliche 2006-2008, perché quanto non fatto con i tempi ampi e necessari dalla precedente amministrazione, deve essere fatto in fretta e furia dalla nuova giunta?

Noi crediamo che i cittadini debbano sapere quali altri ragionamenti negli anni sono stati fatti, elaborati, sostenuti e dibattuti per questo il comitato auspica un confronto ampio, trasparente e coerente tra quanto detto e quanto dichiarato poi alla stampa per evitare di prendere in giro quanti vorrebbero contribuire alla presa di decisioni strategiche per la Città di Treviso soprattutto sul tema delle grandi opere .

Infine il comitato sostiene che il traffico che congestiona il quartiere di S. Giuseppe non sia determinato in maniera prevalente dal mancato completamento del IV lotto della tangenziale, bensì dalla vicinanza del quartiere a “grandi attrattori” di traffico quali, l’aeroporto A. Canova, il mercato ortofrutticolo, il nuovo centro Appiani, la posizione di S. Giuseppe quale quartiere di attraversamento verso il centro città e verso Viale della Repubblica, divenuta quest’ultima sempre più strada di attività commerciali ed artigianali che la trasformano in “strada dei negozi e dello shopping”.
Inoltre i progetti futuri legati all’area EX-Marazzato, non possono che far aumentare la congestione di via Noalese che pertanto necessita di ben altri interventi.

Treviso, 10 giugno 2014
Il Comitato per la viabilità a nord di Treviso

domenica 8 giugno 2014

COSTI TANGENZIALE, SERVONO ANALISI APPROFONDITE E TRASPARENZA

Ecco un intervento chiaro che riprende in modo preciso quanto ha detto il Sindaco Manildo al di là dei tifosi; il tema non è semplice ed è incacrenito da vent'anni di nulla leghista che ha aggravato la questione.
Su questa impostazione, non c'è alcun problema da parte nostra a cercare di capire perchè SERVE oggi questa tangenziale con quel tracciato e quei costi.
Speriamo che non ci sia chi invece crede di aver già preso tutte le decisioni perchè sarebbe una grave presa in giro non solo per noi e per i cittadini, ma per la stessa maggioranza...

Dalla TRIBUNA DI TREVISO di oggi, INTERVENTO di LUIGI CALESSO (IMPEGNO CIVILE)

 L’assemblea dei cittadini di San Giuseppe non è stata, come qualcuno anche a ragione temeva, il momento dell’annuncio da parte dell’amministrazione cittadina di un SI incondizionato alla realizzazione del quarto lotto della tangenziale. Come ha ben spiegato il sindaco la decisione da parte del Comune di Treviso verrà assunta solo dopo che saranno state completate le verifiche sui flussi di traffico e sulle conseguenze che la realizzazione del quarto lotto avrebbe sul quartiere di San Giuseppe (sgravio di traffico) e sulla viabilità dell’intera città. L’amministrazione, quindi, conferma di non avere nessuna intenzione di cedere agli ultimatum lanciati a settimane alterne dalla Regione, secondo la quale - se non venissero rispettati i termini di volta in volta posti - sarà revocato il finanziamento attualmente disponibili di 54 milioni di euro per la tangenziale il quarto lotto. Sembra quasi che la Regione voglia mettere il Comune davanti all'alternativa tra la realizzazione di un'opera inutile o che crea problemi gravi alla città (il completamento della tangenziale con l'attuale progetto, vecchio di 15 anni e legato ad una situazione del territorio e della viabilità profondamente diversi dagli attuali) e la rinuncia all'opera stessa, rinuncia con cui l’amministrazione cittadina si assumerebbe la responsabilità di abdicare alla risoluzione di una parte significativa dei problemi di viabilità della città. E’ indubbio, infatti, che il quartiere di San Giuseppe sia letteralmente piegato in due dal traffico sulla Noalese (lo so bene perché ci abito anch’io), ma la soluzione prospettata va attentamente valutata perché si corre il rischio serio che possa non essere quella giusta. Nella prospettiva della realizzazione della Pedemontana, ad esempio, c’è la possibilità che sulla tangenziale di Treviso (attraverso proprio il quarto lotto) si scarichi traffico che oggi non c’è ancora o che il nuovo tratto di superstrada favorisca l’insediamento nel quartiere di strutture che richiedono collegamenti stradali particolarmente capienti. Si rischierebbe, quindi, di ridurre il traffico di oggi ma di trovarsi anche con nuovi accessi e, di conseguenza, di non risolvere il problema. E’ necessario, inoltre, che le valutazioni dei costi della realizzazione del quarto lotto delle eventuali modifiche al progetto attuale vengano effettuate con il massimo di trasparenza perché si tratta di calcoli di costi da cui può dipendere l’assenso o meno del Comune di Treviso alla concretizzazione dell’opera in questione. La decisione dell’amministrazione cittadina di proseguire nella ricerca dei dati necessari a delle valutazioni complete della questione del quarto lotto per poi tornare a discutere con i cittadini è particolarmente importante perché anche ieri sera a San Giuseppe, purtroppo, non sono mancati i “tifosi” a priori del SI e del NO al quarto lotto. Non sono mancati, insomma, quelli che hanno già la soluzione in tasca, sia essa quella di realizzare a tutti i costi o di non realizzare a tutti i costi il quarto lotto. Non è di questi atteggiamenti che hanno bisogno i cittadini e la città perché vengano risolti i problemi, ma di una amministrazione che approfondisce le questioni e non cede agli ultimatum della Regione.

venerdì 6 giugno 2014

TANGENZIALE 4° LOTTO: PROGRAMMAZIONE URBANISTICA E PARTECIPAZIONE?

UN'IPOTESI DA VALUTARE PRIMA DI DECIDERE
LE NOSTRE PRIORITA'
I dati dicono che il Veneto ha perso nel decennio 2000-2010 è pari a 380.000 ettari di terreno agricolo. Restano nella nostra regione solo 1.030.000 ettari, il che significa che, con altri 30 anni di questo tipo di “sviluppo”, non resterà piu' un metro quadro di terra da coltivare!!



Questo è il primo dato che ci porta come associazione a chiedere a tutti gli Amministratori la massima attenzione ed il massimo rigore prima di accettare ancora di trasformare suolo agricolo in suolo costruito perchè la trasformazione è irreversibile e si tratta di una perdita secca dal punto di vista ambientale.



La responsabilità politica dell'amministrare impone di procedere con delle scelte, ma “scegliere di fare un'ennesima strada” come prima azione sul territorio trevigiano della nuova Amministrazione è una scelta che è in perfetta antitesi con le molteplici dichiarazioni di sostenibilità e compatibilità e di diverso approccio dello sviluppo del nostro territorio.

Come ci potremo vantare di una nuovo politica con “consumo di suolo pari a ZERO”, quando poi nei fatti si propongono sempre infrastrutture che consumano questo suolo??



La vera priorità di “grande opera” è la tutela delle nostre acque e dei nostri suoli agricoli 
QUALE TANGENZIALE PER TREVISO ?
Il tema di questa tangenziale è sempre il medesimo dagli anni '90 e da quel tempo si sono fatti pochissimi passi in avanti perchè Treviso rimane una città isolata dalla cintura dei comuni limitrofi, che nemmeno nel momento della massima coesione amministrativa, sono riusciti a svincolarsi da un individualismo e localismo becero e devastante.

Il tema del traffico si affronta seriamente solo con una programmazione territoriale ampia, che non puo' essere lasciata in mano ai Signori di Veneto Strade, società meramente strumentale che dovrebbe “prendere ordini” dai Comuni, e non solo da alcuni Assessori, la cui preoccupazione per il territorio è direttamente proporzionale all'importo percentuale che potranno lucrare...


Non aver promosso un PATI (Piano di Assetto del Territotorio Intercomunale) è una colpa grave della precedente amministrrazione leghista di Treviso, che oggi quindi non ha alcuna legittimazione a provocare per le difficoltà di scelte che loro (con ben altre maggioranze) non sono riusciti a fare...



Parlare di “tangenziale di Treviso” senza parlare di Pedemontana, di interventi di mitigazione e contenimento dell'aeroporto “Canova”, di Terraglio est e di Cittadella della Salute è come pretendere di curare una malattia grave mediante un'analisi su un'unghia incarnita e prendendo quattro aspirine.
Parlare di questo significa mettere finalmente in discussione la concessione dell'autostrada A27 tra i caselli di Treviso Nord e Treviso Sud, anche se questo dà fastidio a qualche potente...



Tutto questo che, da tempo chiediamo, ha un nome preciso:

programmazione urbanistica e trasparenza.



Treviso, ancora oggi, non ha svoltato in maniera decisa su questi temi e ci sono forti resistenze, che comportano uno spreco enorme di energie (anche di molti consiglieri e amministratori) per ottenere quelli che dovrebbero essere i minimi presupposti per sereno e costruttivo confronto:


  1. i dati e gli studi sul traffico che devono essere valutati sotto diversi punti di vista e non solo in modo funzionale ad una particolare tesi;
  2. un gruppo di lavoro non episodico, dove il referente della Giunta e della Coalizione (che dovrebbero dialogare tra loro) danno le informazioni sui contatti ufficiali con Veneto Strade o ANAS e pongono le questioni tecniche prima degli incontri informativi alla cittadinanza;
  3. una limitazione del dibattito tecnico-politico a mezzo stampa, che assomiglia molto ad un dibattito tra tifosi calcistici, dove i giornalisti sono meri strumenti per dire quello che non si ha il coraggio di dire...
    La famosa “partecipazione” non è rappresentata da una cacofonia, dove le persone, punte nel vivo dei loro problemi privati, sono messe l'una contro l'altra come in un piccolo ring..
    4. Si diano anche con precisione (e non tanto per dire) i costi generali dell'anello (cioè di tutti i lotti che devono portare alla Postumia) e le scadenze temporali per l'attuazione, perchè altrimenti si decide di fare un'opera monca...



Considerando che il "gruppo di lavoro" è ipotesi non gradita per una Giunta che non coinvolge nemmeno la sua Coalizione, attendiamo l'incontro del 18 o 19 giugno con (limitata) fiducia ma piena disponibilità ad un confronto costruttivo.


Chiediamo ancora una volta di avere copia di:


  • tutti i dati sul traffico disponibili compresi quelli dell'ULSS9 sulla Cittadella della Salute; quelli dell'aeroporto li possiamo fornire noii dal Masterplan bocciato;
  • il computo metrico di progetto che è stato mandato “in analisi” a società esterna per una verifica dei costi di Veneto Strade e tutti gli elaborati accessori disponibili;


Per il resto, invochiamo un sussulto d'orgoglio della politica, cioè della Coalizione TBC e della Giunta, per evitare di sottostare ad assurdi ricatti su progetti vecchi di 20 anni in un momento mai così triste e vergognoso per l'assessorato Infrastrutture della Regione Veneto e per Veneto Strade.


giovedì 5 giugno 2014

ASSEMBLEA PUBBLICA A SAN GIUSEPPE STASERA ORE 20.30


Ricordiamo l'iniziativa promossa dal PD di Treviso:

Giovedì 5 giugno 2014 ore 20.45
presso la sala parrocchiale di San Giuseppe

ASSEMBLEA PUBBLICA APERTA ALLA CITTADINANZA

modera Giancarlo Zuliani
Consigliere comunale del Partito Democratico

intervengono:
Giovanni Manildo sindaco
Ofelio Michielan assessore ai lavori pubblici
Paolo Camolei assessore al territorio

Sarà un'occasione di dibattito fra la cittadinanza e l'Amministrazione sui temi che riguardano il territorio a nord ovest di Treviso

- il prolungamento della Tangenziale che si collegherà con la strada Feltrina: qual è l'utilità dell'opera e come inciderà sul nostro territorio?
- Treviso Smart City: quali sono le possibili applicazioni concrete per migliorare la qualità della vita nelle nostre zone?

lunedì 2 giugno 2014

PARLIAMO DI CONTRATTI DI FIUME - 6 GIUGNO 2014 A TREVISO


SUL CANSIGLIO CON I MOGLIANESI? DOMENICA 8 GIUGNO


BAGAGGIOLO (RONCADE): COSA C'E' DA SBLOCCARE IN ITALIA?

La variante approvata dalla GiuntA Regionale con deliberazione n.760 del 2 maggio 2012 su adozione del PARCO SILE del 30.6.2011 ed in accordo pieno con il Comune di Roncade è un tipico esempio di "larghe intese" dove non si va troppo per il sottile sulle questioni ambientali e non si fa tanto rumore: si approva e basta!

Un tipico esempio di #SBLOCCA ITALIA ante Renzi, dove si predispongono tutti gli atti necessari per FARE e poi si fa...

Non è nemmeno importante cosa si fa o perchè lo si fa: ci sono sempre mille motivi per fare nuova edificazione in zone di pregio ambientale, ci sono interessi, richieste.... mille ragioni tra cui la tanto desiderata "occupazione", vera sirena a cui non resiste nessun sindaco o assessore.

Il PARCO DEL SILE è un parco NATURALE (e non industriale come pensa il buon Pettenà, che in materia ambientale è come Barbablu in un asilo infantile!) e nella zona di Bagaggiolo esisteva una fascia di 100 metri tra la strada ed il fiume Sile che non aveva alcun motivo di essere ulteriormente edificata oltre il recupero dei volumi dismessi... mettendo aree parcheggio per 270 auto in 10 ettari in zona di ripristino vegetazionale a 20 metri dal SILE.


Invece?? 

Invece si scambia la nuova edificazione con:
a) incremento occupazionale (per giovani... nel comparto della tecnologia... per economia della co noscenza....)
b) un parcheggio per 25 veicoli per i fruitori del Parco con pannelli informativi a carattere storico-didattico-scientifico (per lo piu' destinati al degrado) e uno spazio info point e welcome area (perchè inglese?) all'interno di un fabbricato di presidio (che tanto poi resterà chiuso)
c) il ripristino del passa barca sul sile con pontiletti anche per altri natanti (e quindi poi ci sarà un porticciolo??)
d) messa in sicurezza della strada con piazzole di interscambio (perchè ci sarà molto piu' traffico??) ogni 500m tra via Nuova e la SP112 (via Lucio Vero).

Guardate da soli la situazione attuale e come sarà.... tra poco...



SI PREPARA LA STRADA VERSO IL PARCHEGGIO... UN TIPICO ESEMPIO DI COMPATIBILITA'..

GAZIE CHE INCORNICIANO IL CANTIERE CON CANNETO...

IN CORSO CANTIERE LA VEGETAZIONE NON SOFFRE...

EDIFICIO DA 12.000 MC DOVE PRIMA C'ERA L'ERBA...

ANCHE PER QUESTO IL COMITATO ESECUTIVO DEL PARCO SI DEVE DIMETTERE.... SENZA SE E SENZA MA....

EVIDENTE IL MOTIVO PER CUI IL CONTROLLO DELLE RISORSE AMBIENTALI NON PUO' ESSERE DATO AI SINDACI....
ALTRO CHE "SBLOCCA ITALIA", QUI SERVONO LEZIONI DI CULTURA AMBIENTALE...




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ASFALTO O PAPAVERI?


TANGENZIALE: NON E' UN DERBY....