L'incontro di ieri sulla tangenziale è sempre "positivo" perchè si adotta un metodo di confronto per valutare temi che non sono mai stati affrontati con serietà e senza improvvisazione da parte dei nostri amministratori regionali.
Pensare di fare il 4° lotto fino all'iPERLANDO senza che poi si possa proseguire con il 5° e 6° lotto, spiega tutto sulle capacità di programmazione della nostra REGIONE VENETO!!
Mi pare assurdo discutere con chi (REGIONE) è interessato a fare l'opera solo per spendere il soldi (e molti stanno scoprendo perchè si è tollerato questo "sistema"...) senza preoccuparsi di cosa succede al contorno (Pedemontana, altri comuni a nord) e credo che la prossima campagna elettorale per le regionali si giocherà su come e per cosa si spendono i soldi pubblici.
Risanamento ambientale (fognature e manutenzioni e trasporto ferro) o ancora strade e case??
L'unico appunto che faccio a TREVISO è che la dinamica della "responsabilità" non deve essere un pretesto per proseguire una politica di continuità con una strategia che crediamo sbagliata: quindi oltre alle analisi tecniche, servono SCELTE POLITICHE; inoltre nella composita maggioranza ci sono molte voci e molte teste (un inno alla biodiversità...) e mi pare che sia ancora molto forte l'idea che "una nuova strada sia sempre un segno di sviluppo".
Parlare oggi di gerarchizzazione delle strade e dell'utilità di un sistema tangenziale è un po' fare accademia...
Mi spiego con i paragoni medici che vedo riscuotono sempre molta attenzione: il nostro territorio è come un'anziano signore novantenne con il sistema vascolare provato da una vita sregolata (dieta a base di piani casa?), dove un medico specialista immagina di fare un trapianto di una nuova arteria...
Un intervento locale, rischioso e costoso che non serve nel transitorio a risolvere una crisi, ma che poi non incide per migliorarli la qualità della vita.
Non ci sono miracoli per ridare "fluidità" alla sua circolazione, servono azioni lente, costanti e DIVERSE: forse un po' di dieta, una bicicletta, una compagnia affettuosa ed un animale....
Magari la circolazione sarà ancora difficoltosa, ma morirà piu' contento e sano..
Credo che la speranza di molti cittadini (compreso quelli di San Giuseppe) sia di migliorare la qualità della vita e l'ambiente con meno auto e piu' movimento alternativo.
Si faccia il blocco dei camion di fronte alla chiesa di San Giuseppe intanto... e poi si valuti questa bretella dietro che però confligge con l'espansione del marcato ortofrutticolo (che andava spostato...).
Inutile però abbozzare soluzioni parziali senza una seria strategia, però se continuiamo a pensare che l'auto sia LA soluzione di tutto, le strade non basteranno mai....
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