Prosegue a piccole tappe l'inizio di un percorso "partecipativo" per valutre l'utilità e la necessità di quest'opera. Interessante sarebbe capire quando e come coinvogeremo gli altri comuni e su quali dati di traffico ci basiamo.
La TRASPARENZA e la CONDIVISIONE DEGLI OBIETTIVI è il primo passo da fare per capire altirmenti rischiamo di prendere delle medicine senza sapere quale malattia ci affligge.
DALLA TRIBUNA DI TREVISO DI OGGI di Alessandro Zago
«Ultimatum della Regione sulla tangenziale? Non li
abbiamo mai accettati, il nostro imperativo è il bene dei trevigiani. E
tantomeno li accettiamo oggi, visto quello che sta succedendo in questi
giorni in Regione. Ci prenderemo quindi tutto il tempo per avere il
tracciato migliore. E nessuno potrà toglierci il finanziamento». Quarto
lotto della tangenziale, il sindaco Giovanni Manildo tira il freno a
mano e rimette tutto in gioco sfidando Venezia: il progetto di Veneto
Strade - società partecipata dalla Regione Veneto - per la realizzazione
dei 3,5 chilometri che collegheranno la Castellana alla Feltrina -
ossia il prolungamento della tangenziale di Treviso, necessario per
liberare dal traffico non solo San Giuseppe, ma mezzo capoluogo - non
otterrà alcun via libera da Ca’ Sugana entro il mese di giugno, come
pure pesantemente sollecitato con una lettera a Ca’ Sugana da Veneto
Strade «pena» la perdita del finanziamento regionale di 53 milioni di
euro, ad oggi destinati all’opera. Prima, infatti, il Comune di Treviso
vuole capire, grazie a un pool di super esperti, se il progetto di
Veneto Strada è accettabile così com’è (non pare però), migliorabile
oppure da cestinare. Manildo però vuole anche capire se servono davvero
così tanti soldi, 53 milioni di euro, per costruire meno di 4 chilometri
di strada, anche se a quattro corsie. E se il gioco non dovesse valere
la candela, non si farà nulla. Altro che ultimatum di Regione e Veneto
Strade: soprattutto dopo la recentissima notizia che riguarda l’ex
amministratore delegato di Veneto Strade, Silvano Vernizzi - risulta
indagato - pare che la giunta Manildo abbia preso definitivo coraggio.
Nei confronti di quello stesso Vernizzi che, da mesi, insiste nel
ricordare che entro questo mese di giugno Ca’ Sugana «deve decidersi» a
dare il via libera al progetto del quarto lotto, «altrimenti addio
finanziamento». E invece no: Manildo un paio di settimane fa ha affidato
un incarico a progetto a una società milanese, specializzata in materia
di grande viabilità, «per eseguire uno studio e un conseguente
approfondimento su percorsi e costi del quarto lotto della tangenziale.
Lavorare per il bene della città significa tenere conto di tutti gli
aspetti relativi all’infrastruttura», insiste Manildo, «così abbiamo
ritenuto opportuno affidare l’incarico a una società in grado di
eseguire gli approfondimenti che noi e i cittadini chiediamo». E i primi
risultati potrebbero essere già pronti per la serata pubblica sulla
tangenziale organizzata dal Comune per mercoledì alle 21, all’auditorium
delle scuole Stefanini, che segue l’incontro del 5 giugno organizzato
“da” San Giuseppe: «Diamo concretezza a quel metodo partecipativo
annunciato in campagna elettorale attraverso il quale vogliamo
sviluppare e procedere con i progetti che caratterizzeranno la Treviso
di domani», dice Manildo, «Questo metodo non verrà applicato solo nel
caso delle grandi opere, ma sarà caratterizzante anche dei diversi
ambiti nei quali l’amministrazione si muove, dall’ambiente al sociale»
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