"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

venerdì 28 giugno 2013

BIOGAS A MIGNAGOLA: ANCORA UN RINVIO AD 8 LUGLIO 2013

Il nostro delegato Matteo DB riferisce di seguito l'esito di una "psichedelica" conferenza di servizi sull'impianto Biopower di Mignagola che ancora una volta NON è stato approvato rinviando tutto al 8 luglio 2013.

"A parte la ditta committente e i tecnici eravamo presenti solo in pochi: il tecnico dell’Ulss, l’assessore all’ambiente del Comune di Carbonera con la responsabile dei servizi tecnici e della gestione del territorio arch. Paola Boscariol e un’altra ragazza (il Sindaco Bonato non c’era a causa di “impegni”... nel Vangelo mi pare ci fosse un personaggio simile che si chiamava Ponzio Pilato e capirete perché...), il Sindaco del Comune di San Biagio con il suo tecnico, ed io in rappresentanza di Italia Nostra.

Assegnata la ponderazione di 35 punti al Comune di Carbonera, 40 alla Regione e 25 all’Ulss, il dott. Rossi ha letto subito le osservazioni di Italia Nostra, inalberandosi subito nel leggere il secondo punto e consigliandoci di soppesare di più le parole prima di scrivere!!

Ha poi proseguito snocciolando i punti da noi messi in evidenza più o meno con la stessa attenzione che si presterebbe ad uno spot televisivo trito e ritrito. 
Ha risposto all’incirca puntualmente, ma sarebbe troppo lungo scrivervi il tutto.

È stato poi il turno del Comune di San Biagio il cui sindaco ha fatto leggere una nota in cui ribadiva la contrarietà al progetto perché l’area prescelta pare essere inappropriata e soffermandosi soprattutto sul rischio della compromissione della qualità ambientale (vista anche la vicinanza al Mignagola e al Nerbon), sulle emissioni odorigene, e sull’impatto sulla qualità della vita dei cittadini di Olmi.

Sono stati riferiti tutti i vari pareri arrivati: Soprintendenza per i beni paesagistici, Soprintendenza archeologica, Avepa, Arpav, Autorità di bacino, Consorzio di bonifica, Provincia di Treviso, Ministero dello sviluppo economico, Enel, Vigili del fuoco. 
Si tratta di pareri tutti favorevoli, ma in alcuni casi con prescrizioni (anche pesanti nel caso della Provincia di Treviso che vuole la totale messa in sicurezza dell’incrocio e del tratto stradale interessato).

È poi il turno del Comune di Carbonera: l’arch. Boscariol fa presente che mancano alcuni documenti comunque non fondamentali e ne viene fatta richiesta. 
E qui arriva il bello: quando sembra che abbiano finito di parlare senza minimamente accennare ad eventuali oneri compensativi, interviene l’assessore Sponchiado che, con non curanza, dice all’incirca: 

“Noi del Comune pensavamo di chiedere una compensazione che stabiliremo in futuro con la ditta...”, al che Rossi fa presente che secondo il DM 10 settembre 2010 le misure compensative devono essere stabilite in sede di CdS e quindi sarebbe il caso di mettere già qualche paletto. 

Si scatena il panico: esce l’assessore Sponchiado, seguito a ruota da uno dei responsabili della Biopower Società Consortile a r.l., Daniele Perissinotto (che, si noti, è anche consigliere comunale) e dal fratello di quest’ultimo. 

Si continua discutendo di altro e la Conferenza procede dando la parola al tecnico dell’Ulss mentre rientrano i fuoriusciti. Il tecnico fa presenti alcune perplessità di poco conto e il discorso si sposta sui contratti di conferimento della biomassa (ricordate il nostro famoso punto 13 e il contratto relativo alla ditta Paladin Fernanda?) che si scoprono mancanti, imprecisi o comunque non conformi al Dgr 1349/2011.

Viene fatta uscire la Ditta e i suoi rappresentanti e tecnici e inizia la discussione. 
Le possibilità sono 2: 
  • o si approva con prescrizioni il progetto (in tal caso però il Comune di Carbonera non potrebbe richiedere le misure compensative)
  •  o si rinvia ad una nuova Conferenza dei Servizi in cui verranno presentati la registrazione e la trascrizione del diritto di superficie di affitto, i documenti relativi ad un pozzo artesiano da realizzare in assenza dell’acquedotto per l’approvvigionamento del locale servizi e almeno in preliminare l’atto costitutivo e i nuovi contratti di conferimento del materiale fecale.
L’Ulss si dimostra favorevole a quest’ultima soluzione, mentre l’assessore nicchia arrivando in sostanza a fare intendere di lasciar perdere la richiesta di oneri compensativi: allorché mi sono sentito in dovere di intervenire facendo notare che, se già la popolazione non vede di buon occhio la realizzazione dell’impianto, non si sa come potrebbe reagire se sapesse che il Comune non ha fatto richiesta degli oneri compensativi che gli sarebbero potuti spettare.

L’arch. Boscariol sembra comprendere la posizione e suggerisce di piegarsi alla proposta dell’Ulss che già incontrava un certo favore anche da parte della Regione.
L’assessore costernato si piega alla comune volontà ma si rifiuta di far mettere un accordo unilaterale relativo agli oneri compensativi tra i documenti da presentare entro la prossima CdS: evidentemente la cosa gli è sfuggita di mano e vuole salvare il salvabile.

Viene fatta rientrare la ditta che con sgomento apprende la decisione di una nuova CdS indetta per l’8 luglio.
Rossi fa presente che tanto il registro per gli incentivi è già stato chiuso il 12 giugno e che forse qualcos’altro uscirà il prossimo autunno o, di sicuro, il prossimo anno.

Il Comitato cercherà di sensibilizzare il Sindaco di Carbonera e la cittadinanza in relazione ad adeguati oneri compensativi e ad un piano di miglioramento ambientale se proprio non si arriva a far bocciare questo progetto in localizzazione sbagliata.

martedì 25 giugno 2013

PAT TREVISO - INCONTRO 24 GIUGNO 2013

Ieri sera si sono incontrati presso la sede di Italia Nostra le persone interessate ad iniziare il lavoro di revisione del PAT.
Espongo una breve sintesi di quanto discusso dal momento in cui sono arrivato, mentre Alessio integrerà il verbale per la parte dove non ero presente.

  1. Informazione sui contatti con Amministrazione
Berto ha incontrato il Sindaco ed il capogrupo di maggioranza Tonella ricevendo assicurazioni sul rinvio del termine per la presentazione di osservazioni al 15-10-2013.

Ho chiarito che secondo la corrente giurispudenza amministrativa le variazioni essenziali al PAT adottatato comportano necessariamente la riadozione del documento per dare modo ad eventuali portatori di interesse di presentare osservazioni. Vedi per dettagli http://italianostra-treviso.blogspot.it/2013/06/pat-treviso-cosa-faremmo-se.html

La procedura per arrivare all'approvazione è descritta da un nostro socio in http://italianostra-treviso.blogspot.it/2013/06/tecnica-urbanistica-per-pat.html

  1. Formazione gruppi di lavoro e compiti per casa
Per ripercorrere l'iter che portato alla formazione dell'attuale PAT, si decide di revisionare il Documento preliminare al piano di assetto del territorio redatto dal Comune di Treviso in data 4.5.2011 e reperibile al link http://www.comune.treviso.it/pat/doc_piano.html

I gruppi di lavoro proposti (vedi indice del documento preliminare) sono:
  • dimensionamento e questione abitativa
  • viabilità e trasporti + aeroporto (da vedere se separare)
  • trasformazioni urbane
  • servizi e infrastrutture
  • verde, sostenibilità e questioni ambientali
  • strumenti economici (perequazione, etcc.)

    Ogni persona e/o associazione puo' partecipare ad uno o piu' di questi gruppi che avrà un suo referente.
Per il prossimo incontro previsto per il giorno lunedì 1-7-2013 il compito che si richiede ad ogni associazione e/o interessato è quello di produrre un documento di massimo 2-3 cartelle con appunti ed osservazioni sul documento preliminare redatto. Notare che a pagina 8 del documento preliminare si parla esplicitamente di “documento in work in progress”, ma purtroppo il “progress” si è fermato a questo stato del documento senza alcuna integrazione.
E' IL MOMENTO DI PROCEDERE OLTRE

Per questo motivo un ulteriore tema è quello di dare precise indicazioni alla nuova amministrazione sul TIPO DI CITTA' CHE VOGLIAMO FRA 10 ANNI cioè sugli OBIETTIVI di PIANIFICAZIONE E SVILUPPO che riteniamo prioritari.
Ogni associazione o cittadino faccia una sforzo per dare un sintesi di questo tema in una cartella.

    4. Documenti PAT adottato
I documenti del PAT adottato sono reperibili presso il link (e adesso non rischio nulla a rivelarlo) http://www.comune.treviso.it/pat/adozione.html

    5. Altri compiti per casa
  • osservazioni: predisporre schema tipo di osservazione spiegando come è opportuno che vengano fatte per essere esaminate con chiarezza (Berto, FrancescoP, PaoloF)
  • tesi su Treviso: ricerca di tesi recenti su aree specifiche di Treviso e/o studi (PaolaC, Flavia)
    inventario documenti presenti in sede: verificare che siano presenti documenti aggiornati e fare elenco (SergioCB, FrancescoP, Flavia) e riordino

lunedì 24 giugno 2013

GITA SUL GRAPPA: GRAZIE, LORENZO!

Ieri in oltre 35 persone abbiamo ripercorso i sentieri della Brigata ITALIA LIBERA ARCHESON ascoltando i racconti storici del prof. Lorenzo Capovilla, che con passione e competanza ci ha fatto "vedere" quello che è stato e che non si deve dimenticare.

Grazie, Lorenzo!




domenica 23 giugno 2013

PARTECIPIAMO CON PROPOSTE ED ALLEGRIA - 27-6-2013

Giovedì 27 giugno 2013 alle ore 17.30 ci sarà il primo Consiglio Comunale con la nuova maggioranza che è stata eletta per dare una svolta al paternalistico modo di gestire la città.

Chiediamo che tutti partecipino in modo festoso a questo storico evento portando un simbolo di cosa vorrebbero per Treviso:
  • un ramo per chiedere piu' alberi, 
  • una panchina per ritornare ad incontrarsi,
  • una bici per avere piste ciclabili
  • .......
  • .......
......lasciamo alla fantasia di giovani, gruppi ed anziani il compito di trovare altri SIMBOLI che rendano evidente che Trev
iso è la città di tutti (anche dei leghisti) e per tuti c'è posto e spazio per renderla migliore.



venerdì 21 giugno 2013

TECNICA URBANISTICA PER PAT COPIANIFICATO

Adozione ed approvazione del PAT/PATI copianificato
 
ADOZIONE ED APPROVAZIONE DEL PAT/PATI.
SINTESI DELLE PROCEDURE TECNICO-AMMINISTRATIVE.


Preliminarmente all'adozione:
  1. Nel caso in cui vi fosse un accordo art. 15 già sottoscritto con la Regione, è necessario provvedere alla sua conferma con il subentro della Provincia mediante apposita Delibera di Giunta (il modello è disponibile a questo link)
  2. E' opportuno aver concluso la concertazione con la Provincia, ottenendo il parere preliminare all'adozione che dia atto dell'adeguamento degli elaborati al PTCP
  3. E' necessario ottenere tutti pareri degli Enti aventi specifiche competenze settoriali (es. Genio Civile, Ente Parco, …), qualora dovuti per legge.

Adozione:
Deliberazione del Consiglio Comunale. Vanno allegati alla delibera gli elaborati del PAT/PATI (compresi gli eventuali accordi sottoscritti ai sensi dell'art. 6 LR 11/04), il Rapporto Ambientale e la Sintesi non tecnica.
 

Deposito, pubblicazione ed osservazioni:
  1. Il PAT/PATI, il Rapporto Ambientale e la Sintesi non Tecnica vanno depositati presso gli uffici del Comune e della Provincia (Settore Urbanistica e Nuova Viabilità). Nel caso di Comuni limitrofi ad altra Provincia ed eventualmente altra Regione, il deposito dovrà avvenire anche presso quest'ultime.
  2. Deve essere pubblicato un avviso di avvenuto deposito:
    • Sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto
    • Nell'albo pretorio del Comune;
    • Sui siti web di Comune e Regione;
    • Su due quotidiani a diffusione locale.
  1. Tale avviso deve contenere:
    • Nome del Comune e “titolo” del PAT/PATI;
    • Luoghi dove è stato depositato il PAT/PATI;
    • Denominazione ed indirizzo del/dei Comune/i a cui presentare le osservazioni.
  1. Il deposito ha la durata di 60 gg dalla pubblicazione dell'avviso di avvenuto deposito.
  2. Durante tale periodo chiunque può prendere visione degli elaborati.
  3. Chiunque può presentare osservazioni e/o fornire ulteriori elementi conoscitivi/valutativi con le seguenti tempistiche:
    • per la parte ambientale/valutativa durante tutti i 60 giorni di deposito;
    • per la parte urbanistica dal 31° al 60° giorno di deposito.
  1. Contestualmente alla pubblicazione dell'avviso di deposito, vanno trasmessi alla Commissione Regionale VAS gli elaborati del PAT/PATI, il Rapporto Ambientale e la Sintesi non Tecnica, per l’avvio dell’istruttoria ai fini dell'espressione del parere motivato.

Preliminarmente all'approvazione:
  1. Le osservazioni pervenute vanno trasmesse alla Provincia assieme ad una proposta di controdeduzione.
  2. A fronte di un eventuale dissenso della Provincia in merito alle controdeduzioni proposte, è opportuno trovare una soluzione condivisa mediante apposito incontro tecnico.
  3. Vanno acquisiti il parere della Commissione Regionale VAS ed il Decreto di validazione del Quadro conoscitivo, trasmettendoli alla Provincia.
  4. E' opportuno provvedere a trasmettere alla Provincia una proposta di modifica degli elaborati adottati evidenziando le modifiche conseguenti a:
    • controdeduzione delle osservazioni;
    • adeguamento al PTCP, qualora il piano non fosse stato completamente adeguato preliminarmente all'adozione;
    • adeguamento alle eventuali prescrizioni formulate da Genio Civile ed Ente Parco, qualora non già inserite preliminarmente all'adozione;
    • adeguamento alle eventuali prescrizioni formulate dalla Commissione VAS e dalla validazione del Quadro Conoscitivo.
  1. La proposta di modifica, unitamente al piano adottato, alle osservazioni ed a tutti i pareri, verrà esaminata dal Comitato Tecnico Provinciale, che provvederà ad esprimere il parere tecnico della Provincia circa il PAT/PATI.
  2. A seguito della seduta di Comitato, il Dirigente del Servizio Urbanistica e Nuova Viabilità sottoscrive la Valutazione Tecnica Provinciale (VTP), basata sul parere del Comitato.

Approvazione - Conferenza dei Servizi:
  1. Per l'approvazione del PAT/PATI è necessario il consenso unanime di Comune e Provincia, da esprimersi in sede di Conferenza dei Servizi.
  2. La Conferenza è convocata dal Comune a seguito dell'esame del piano in Comitato Tecnico, ed è presieduta dal Sindaco (in caso di PATI si fa riferimento al Comune capofila).
  3. La Provincia è rappresentata dal Dirigente del Settore Urbanistica e Nuova Viabilità.
  4. La Conferenza si conclude con la sottoscrizione di un verbale in cui si elencano le modifiche da inserire nel piano adottato, facendo riferimento anche alla VTP.
  5. I modelli di verbale predisposti per la Conferenza sono disponibili nella sezioneModulistica.

Approvazione - Entrata in vigore:
  1. Dopo la Conferenza dei Servizi il Comune provvede a trasmettere alla Provincia:
    • copia degli elaborati del PAT/PATI adeguati alle decisioni della Conferenza dei Servizi;
    • la Dichiarazione di Sintesi di cui all'art. 17 D.Lgs. 152/06.
  1. Ricevuti i suddetti elaborati la Giunta Provinciale ratifica l'approvazione del PAT/PATI.
  2. La DGP viene trasmessa al Comune e pubblicata sul BUR a cura della Provincia.
  3. Il PAT/PATI entra in vigore 15 giorni la pubblicazione della DGP sul BUR.
  4. Il Comune deve pubblicare sul proprio sito web:
    • gli elaborati del PAT/PATI approvato;
    • il parere della Commissione Regionale VAS;
    • la Dichiarazione di Sintesi;
    • le misure adottate per il monitoraggio ambientale.

PAT TREVISO - COSA FAREMMO SE...

Non è facile amministrare e non siamo certo noi quelli che possono insegnare qualcosa a qualcuno, visto che la nostra esperienza in quant'ambito è certamente limitata, ma è sempre interessante immaginare cosa faremmo noi, se fossimo nei panni dell'attuale Sindaco di Treviso e della sua maggioranza relativamente al Piano di Assetto del Territorio di Treviso.

E' necessario fare il punto della situazione.

1. Il punto della situazione
Il Piano di Assetto del Territorio è stato avviato nel mese di luglio 2012 dall'amministrazione precedente incaricando un pool di professionisti guidatti dall'architetto Capocchin.
Dopo una fase preliminare di consultazione, con molta fatica e poco entusismo, siamo riusciti a consegnare un centinaio di “contributi partecipativi” che sono stati bellamente elencati per dimostrare che è stata svolta tale obbligatoria attività, ma nessun riscontro o confronto è stato mai avviato tra annimistrazione e città.

Si sono svolti quattro incontri pubblici (alcuni in orari assurdi tipo lunedì mattina) per incontrare i “portatori di interesse”, ma il vero interesse era di non aprire alcuna seria discussione sul futuro di Treviso, restando nelle chiuse stanze del palazzo a discutere.

Il tentativo di rendere pubblici i documenti portati dalla maggioranza in Commissione Urbanistica è stato addirittura perseguito con l'avvio di un procedimento nei nostri confronti (archiviato).

Poi, durante la campagna elettorale, il tema “PAT di TREVISO” è restato alle enunciazioni di principio:
  • per l'ex maggioranza un fiore all'occhiello l'aver adottato un documento privo di anima e strategia,
  • per l'attuale maggioranza un punto fondamentale da revisionare con un metodo realmente “partecipativo”

  1. Iter “normale” del PAT
Se avessero vinto la Lega+PdL il percorso per arrivare all'approvazione del PAT avrebbe avuto qualche scossone, ma non avrebbe incontrato grandi difficoltà, perchè in politica contano i numeri piu' che le idee e quindi le migliaia di osservazioni che avremmo certamente presentato sarebbero state respinte.

Il documento nella sua forma attuale, cioè una semplice “traduzione” del PRG 2001 al linguaggio urbanistico della LR 11/2004, sarebbe giunto all'approvazione con qualche piccolo favore qui o la', ma senza una sola vera scelta di pianificazione.
Molti buoni propositi, anche confusi, ma nessun tema portante.
 
Tecnicamente, dopo l'adozione di maggio, ci sarebbero stati 30 giorni di pubblicazione per la visione (chi l'ha visto?), 30 giorni per presentare osservazioni e poi il passaggio in Provincia per l'approvazione con valutazione delle osservazioni.

Provate a chiedere cosa prevede di essenziale per Treviso il PAT adottato e vi sentirete rispondere in 95 casi su 100:
“Ma cossa zéo el PAT??”
  e non certo per colpa dei cittadini trevigiani.

  1. Cosa faremmo noi, se... fossimo la maggioranza
Una nuova maggioranza politica che ha fatto sostanziali critiche sul modo con cui è stato preparato il PAT e sull'assenza di contenuti, soprattutto riferiti al coordinamento con i comuni contermini nell'ottica della città metropolitana, non dovrebbe avere alcun dubbio nel proporre i seguenti passaggi per una radicale revisione:
  • congelamento dei termini per le osservazioni e precisa indicazione della nuova maggioranza dei punti cardine (politici) da modificare nel documento frettolosamente adottato dall'ex maggioranza;
  • presentazione di queste proposte modificative alla città mediante incontri con tutte le categorie ed associazioni per procedere con una reale partecipazione al fine di mettere a punto un nuovo documento che sia espressione della nuova maggioranza;
  • revoca del PAT adottato e contestuale adozione del documento revisionato
  • prosecuzione della procedura che (in teoria, se correttamente “partecipativa”) dovrebbe ricevere un numero molto minore di osservazioni di tipo “non sostanziale”;
  • completamento dell'iter con analisi osservazione ed approvazione da parte della Provincia.

Tale proposta non è particolarmente rivoluzionaria, in quanto il documento adottato resta valido per tutta una serie di analisi e dati, che dovrebbero essere stati fatti correttamente; si modifica la parte progettuale, che nel documento adottato è molto poco caratterizzata senza alcun tema portante e strategico per il futuro.

A livello di costi aggiuntivi per pagare i progettisti, riteniamo che sarebbe da contrattare questo (eventuale) compenso aggiuntivo perchè la revisione del documento si compensa con il minor lavoro prestato dai progettisti in fase di contributi partecipativi, una fase sostanzialmente fatta in modo solo formale e quindi sbrigativo!.

4. Cosa succederà... invece (profezia) 
In base alla prima indicazione ricevuta dal colloquio avuto con Sindaco e Capogruppo di maggioranza si prospetta un'ipotesi di revisione molto meno chiara:
  • i termini per le osservazioni verranno prorogati al 15 ottobre 2013;
  • il PAT verrà quindi modificato su un impianto già esistente mediante osservazioni sostanziali (speriamo noi) oppure con osservazioni minori (sperano altri?); solo in questo secondo caso e quindi con un PAT quasi inalterato non è necessaria una nuova adozione.
  • in caso di accettazione di osservazioni sostanziali (che sono necessarie per dare un senso reale al PAT) sarà obbligatorio riadottare il documento in Consiglio Comunale con contestuale revoca del precedente per consentire a tutti di poter esprimere le loro osservazioni nei termini di legge.
    E' evidente quindi che, se si pensa che il documento adottato sia inadeguato e che debbano essere introdotte modifiche sostanziali, si arriverà ad una nuova adozione.
     
    Allora perchè non farlo subito??
     
    Magari non proprio subito subito, ma dopo aver spiegato alla città in cosa consiste la differenza politica e di prospettiva tra questa maggioranza e la precedente.
    Se c'è accordo nella maggioranza su cosa di desidera per la città di Treviso, è meglio dirlo subito perchè c'è il rischio che una serie di infinite mediazioni porti ad approvare un documento molto simile al PAT adottato ed allora perchè abbiamo cambiato maggioranza?
Non sono un urbanista e quindi potrei aver detto fesserie, ma gradirei che mi venisse spiegato dove il ragionamento non funziona senza addurre scuse o carenza di fondi.
E' chiaro che dopo aver speso centinaia di miglia di euro per un documento attualmente inutile, non saranno un po' di altri spiccioli a rovinarci, se servono a dare una reale dimostrazione di cambiamento e partecipazione. O no?

Treviso, 21 giugno 2013
p. Italia Nostra Treviso
il presidente Romeo Scarpa

LE SORGENTI DEL SILE: ERRARE ...

Visitare un luogo con qualcuno che ama quel posto e lo conosce da sempre con una cultura ambientale profonda e semplice e te lo spiega,  è sempre un'esperienza unica.

IL PRATO UMIDO CHE NON C'E'



Purtroppo il risvolto negativo è che vengono messi  a nudo errori gravi e forse irreparabili....

A presto un resoconto piu' dettagliato per capire e non ripetare perchè "errare humanum est, perseverare..."

FRANGOLETO IN PUREZZA DEVASTATO

PAT TREVISO: PROMESSO QUESTO..

Il vicepresidente di Italia Nostra di Treviso  Berto Zandigiacomi ha incontrato Sindaco e capogruppo della maggioranza ricevendo queste assicurazioni circa il PAT di TREVISO:

1) proroga del termine delle osservazioni fino al 15 ottobre 2013
2) niente revoca dell'adozione a causa di problemi di bilancio
3) impegno del Comune a promuovere la partecipazione dei cittadini
4) contatti con i Comuni contermini per raccordare il documento

QUINDI TUTTI AL LAVORO PER MIGLIORARE QUESTO DOCUMENTO SUL FUTURO DI TREVISO
Confermato incontro lunedì 24-6 ore 19 per costituzione gruppi di lavori
 
Relativamente all'ipotesi DI REVOCA (senza volotà di polemica, ma solo per chiarezza) si precisa che ricorre laddove la PA  proceda ad una  “nuova valutazione dell'interesse pubblico originario” sotteso all’atto.

L’ipotesi è contemplata dalla L.241/1990, articolo 21-quinquies: “ Revoca del provvedimento. 1. Per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero nel caso di mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell'interesse pubblico originario, il provvedimento amministrativo ad efficacia durevole può essere revocato da parte dell'organo che lo ha emanato ovvero da altro organo previsto dalla legge. La revoca determina la inidoneità del provvedimento revocato a produrre ulteriori effetti. Se la revoca comporta pregiudizi in danno dei soggetti direttamente interessati, l'amministrazione ha l'obbligo di provvedere al loro indennizzo è concepita per assolvere  un regolamento  come assolvere a tale obbligo ci sono ma lasciano un ampia  tecnicamente”. 
 
3.      Non ci sarebbe peraltro bisogno di alcun indennizzo atteso che il piano solo adottato non crea alcun diritto soggettivo né interesse legittimo per i soggetti eventualmente toccati favorevolmente dalle sue previsioni: l’unico effetto che produce un piano adottato sono le misure di salvaguardia perché per il resto è un atto ancora in formazione.

4.  La revoca dettata da una  nuova valutazione dell'interesse pubblico originario (c.d. jus poenitendi) è UNA SCELTA POLITICA che pareva opportuna, proprio perché vi è un nuovo sindaco e una nuova giunta (ed un nuovo modo di amminsitrare):

-          L'adozione di un provvedimento di revoca da parte della P.A., in ossequio a quanto disposto dall'art. 21 quinquies della legge. n. 241 del 1990, è legittimo se sopraggiungono motivi di pubblico interesse; se la situazione di fatto muta e se c'è una nuova valutazione dell'interesse pubblico originario, il cd. jus poenitendi. In tal senso, nel caso concreto, si è ritenuta corretta la sentenza gravata laddove aveva dichiarato legittima la revoca delle deliberazioni di dichiarazioni di pubblico interesse del progetto presentato dalle società resistenti in ordine alla pedonalizzazione di un tratto stradale comunale, dal momento che la predetta revoca era stata adottata in virtù di una nuova valutazione dell'interesse pubblico da parte dell'ente locale ricorrente, rivolto a dettare una più organica e diversa pianificazione del territorio comunale. (Consiglio di Stato, Sez. V, Decisione n. 7334 del 06-10-2010 (ud. del 02-07-2010), Comune di Massa c. Soc. Fi. S.p.A. e altri)

-          In riferimento agli atti amministrativi l'art. 21-quinques della legge n. 241/1990 ha accolto una nozione ampia di revoca, che può essere fondata su tre alternativi presupposti costituiti da: a) sopravvenuti motivi di pubblico interesse; b) mutamento della situazione di fatto; c) nuova valutazione dell'interesse pubblico originario. Le prime due ipotesi attengono a sopravvenienze, che sono distinte a seconda che riguardano circostanze estrinseche a quelle esaminate al momento dell'adozione dell'originario atto (sopravvenuti motivi di pubblico interesse) o intrinseche (mutamento della situazione, in precedenza valutata); la terza ipotesi è, invece, quella tipica dello jus poenitendi in assenza di elementi nuovi, quando l'amministrazione riconosce che l'originaria valutazione dei fatti non è stata corretta sotto il profilo dell'opportunità e rivaluta il proprio interesse, giungendo a conclusioni diverse da quelle adottate in origine (Consiglio di Stato, Sez. V, sent. n. 3693 del 20-06-2011 (ud. del 24-05-2011), En. S.p.A. c. Comune di Tribano, riforma della sentenza del T.a.r. Veneto - Venezia, sez. I, n. 5262/2010).

-           L'obbligo generale di indennizzo dei pregiudizi arrecati ai soggetti interessati in conseguenza della revoca di atti amministrativi, di cui all'art. 21 quinquies l. n. 241/1990, sussiste esclusivamente in caso di revoca di provvedimenti definitivi e non anche in caso di revoca di atti ad effetti instabili ed interinali, quale l'aggiudicazione provvisoria (Consiglio di Stato, Sez. V, sent. n. 2007 del 05-04-2012, La.In.Te. S.p.A. c. Ge.Co. S.p.A. e altri. Riforma della sentenza del T.a.r. Lazio - Roma, sez. I ter, n. 3457/20).
Sto cercando informazione su precedenti in questo senso presso gli uffici della giunta.

mercoledì 19 giugno 2013

DOMENICA 23-6 SUL GRAPPA FRA LE MALGHE DEI PARTIGIANI...

... della Brigata "ITALIA LIBERA ARCHESON".


Partenza alle 7.30 dallo stadio di rugby di Treviso con la nostra 
guida Lorenzo Capovilla 

La nuova Giunta di Treviso non si deve preoccupare...


....  TORNIAMO LUNEDI'!!

LA GIUNTA DI TREVISO 2013 CON LE DELEGHE

Non sono pratico ma mi pare che la distribuzione delle deleghe sia quanto meno bizzarra con uno "spacchettamento" che dell'urbanistica e delle grandi infrastrutture.
Io se fossi l'assessore all'urbanistica mi sarei quanto meno incazzato per una sostanziale "escusatio non petita"...

Boh... sospendiamo i giudizi in attesa di fatti concreti.

La partecipazione mi pare sia un'altra cosa e forse è bene che venga fatta un po' di chiarezza sul senso delle parole.




PAT TREVISO - RICHIESTA DI REVISIONE INOLTRATA

Ecco il testo appena inviato via PEC al Sindaco ed all'Assessore all'Urbanistica; procediamo a raccogliere ulteriori adesioni a questa richiesta sia da parte di cittadini che da parte di associazioni ed abbiamo richiesto un incontro all'Amministrazione
 

Al Signor Sindaco
del Comune di Treviso

All'Assessore all'Urbanistica

e, p.c. Alle Associazioni e cittadini coinvolti ai contributi al PAT
e,p.c. Alla stampa

Oggetto: PAT TREVISO – Richiesta di riavvio procedura per favorire  l'informazione e la partecipazione dei cittadini

Egr. Sig. Sindaco,
il sottoscritto Romeo Scarpa, presidente di Italia Nostra sezione di Treviso, sentite le associazioni che dall'agosto 2012 hanno promosso la collaborazione con la precedente amministrazione comunale per la stesura del PAT, richiedono di avviare un confronto con la nuova amministrazione e con l'assessore competente per:
  • valutare le modalità di revisione del PAT adottato mediante annullamento della delibera di adozione del PAT; in subordine si richiede il rinvio dei termini per la presentazione della osservazioni di almeno 90 giorni per procedere ad una corretta informazione e partecipazione dei cittadini;
  • avviare un confronto con le Amministrazioni dei Comuni limitrofi per dare coerenza al documento del Comune capoluogo che giunge buon ultimo alla redazione del PAT, soprattutto per le problematiche infrastrutturali (viabilità ed aeroporto);
  • informare i cittadini sul PAT adottato e sui temi “strategici” individuati;
  • avviare un reale processo di informazione e partecipazione dei cittadini e delle categorie, che finora sono stati coinvolte in modo approssimativo e formalistico, senza una reale compartecipazione ed un reale confronto sulle scelte di pianificazione, che sono una mera conferma del PRG del 2001.

Si informa che le associazioni ed i cittadini interessati proseguiranno il lavoro di analisi e studio del documento adottato e delle relative osservazioni con incontri periodici (lunedì sera) presso la sede di Italia Nostra Treviso in via Cornarotta.
In attesa di un cortese e sollecito riscontro, si porgono cordiali saluti e si augura alla nuova Amministrazione di dare chiari segnali di discontinuità sul tema della partecipazione, che è stato uno dei temi centrali della campagna elettorale e non vorremmo restasse solo un miraggio ed una promessa.
Treviso, 19 giugno 2013
p. Italia Nostra Treviso
il presidente Romeo Scarpa

Il documento è in fase di sottoscrizione da parte di associazioni e cittadini