"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

martedì 11 giugno 2013

LA VERA SCONFITTA DI GENTILINI

Ieri sera in municipio con Rocco ho assistito ad un "dramma" che non ci aiuta a crescere come cittadini : un anziano signore, che dopo aver fatto fiamme e fuoco a parole contro i suoi avversari politici, non scende ad incontrare le televisioni per non farsi riprendere da sconfitto.

Non è piacevole per nessuno perdere ed essere sconfessato, ma non ammetterlo è peggio; è anche un evidente messaggio a chi l'ha votato (e sono sempre tantissimi) che non fa bene alla nostra democrazia ed alla nostra città.

Treviso è una città conservatrice e lo dimostrano tutti i voti che Gentilini ha preso nonostante i disastri combinati dai gerenti dei suoi partiti, ma non farsi vedere da sconfitto, pur essendo umanamente comprensibile, è grave perchè è negare la realtà e non riconoscere l'avversario.

Il nostro giudizio sul politico Gentilini è noto da tempo. Comprendiamo l'amarezza di un anziano che si sente tradito dal suo popolo, a cui ha dato tanto, ma non è un bell'esempio; gli auguriamo di stare sereno se vorrà essere ricordato.

E' giusto in questi momenti accettare lo sfotto' ed anche l'insulto (politico) senza scappare, se uno è un vero "leone".

La sconfitta è sempre dura, ma non ammetterla e non capirla è peggio.

Io, che ho sempre avversato Gentilini sin dal 1994, gli auguro di trovare la serenità per ammettere la sconfitta e per augurare a Treviso di essere persino migliore di quello che lui definisce il "Rinascimento di Gentilini".

C'è molto da fare, nessuno è essenziale, ma tutti possono essere utili (o dannosi).

AMEN

2 commenti:

  1. E' il minimo della reazione che ci si poteva attendere da uno che scriveva al Presidente della Repubblica, al presidente degli Stati Uniti, al Presidente della Commissione Europea, al presidente del Consiglio dei Ministri, a tutti i Ministri, al Papa, ai Vescovi ed a tutti quelli che avevano qualche carica "ordinando" loro cosa fare e come farla. E sono tutte lettere con protocollo riservato la cui visione è stata negata anche ai consiglieri comunali. Chissà che fine faranno...

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  2. La sconfitta di Gentilini è il sentore di una mentalità vecchia e ammuffita che se ne va. Il suo modo di approcciare i problemi della città lo ha condannato anche se una buona parte di trevigiani lo ha votato. Ciò dimostra che il cambiamneto e la "modernizzazzione" è una svolta ne modo di essere e di concepire il lo sviluppo soprattutto nell'ambito delle idee che poi la buona politica deve concretizzare. Che non ce l'avrebbe fatta lo si era capito da come lui e il suo compare Gobbo hanno affrontato problemi come l'ampliamento dell'aeroporto, il PAT, la rinascita del centro storico, "i nuovi trevigiani": hanno sempre cercato di imbavagliare e di nascondere le questioni talvolta con minacce e ricatti. E' vero, è stato costretto a questo comportamento perchè il modello che per anni ha spacciato come "nuovo cambiamento" invece era vecchio e fasullo ... e la gente se n'è accorta. Adesso tocca a noi (società civile) mantenere alta la tensione del cambiamnto.

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