"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

mercoledì 5 giugno 2013

COMUNALE TREVISO: ITALIA NOSTRA PREFERISCE LA PARTECIPAZIONE

Le elezioni sono sempre importanti in un sistema democratico perchè sono la prima (e purtroppo spesso l'unica) espressione di “partecipazione” dei cittadini alla vita pubblica.

Noi siamo da sempre fautori della piu' ampia partecipazione possibile alle decisioni amministrative e quindi riteniamo ed auspichiamo che il maggior numero possibile di elettori partecipi a questo ballottaggio per decidere chi dovrà amministrare la città nei prossimi anni.



Pur ribadendo il carattere apartitico della nostra associazione, sarebbe ipocrita non dichiarare pubblicamente la nostra evidente preferenza per la coalizione guidata da Giovanni Manildo rispetto alla riconferma di Giancarlo Gentilini.



Non è una scelta ideologica o pregiudiziale, ma il risultato di un “non-confronto” con le varie giunta di centrodestra, che raramente hanno accettato anche solo di ascoltare le nostre opinioni. Per carità, non è un obbligo dialogare con Italia Nostra, ma è evidente a tutti coloro che ci hanno seguito che le nostre idee su “partecipazione, uso sociale dei beni comuni ed ambiente” sono agli antipodi rispetto a quelle concretizzate dalle giunte trevigiane degli ultimi 20 anni.



Ricordiamo come esempio alcune note questioni dove le differenze sono emerse evidenti:

  • Il nostro ultimo impegno per cercare di portare una reale partecipazione dei cittadini alla formazione del PAT adottato, è culminato con una denuncia all'autorità giudiziaria per presunta violazione di assurde norme di riservatezza sui documenti in discussione!!

  • abbiamo sempre criticato la delega in bianco data dall'Amministrazione di Treviso a Fondazione Cassamarca per la gestione della politica culturale ed urbanistica della città (il risiko immobiliare); i risultati di questo scellerato accordo oggi sono evidenti a tutti: Treviso è una città “ordinata e pulita”, come dice Covre, ma con un centro storico morente e periferie prive di qualità.

Fondazione Cassamarca è al disastro finanziario per una gestione scandalosa che le giunte trevigiane dal 1994 ad oggi hanno sostanzialmente supportato e quindi ne sono sostanzialmente corresponsabili;

  • il parcheggio interrato di piazza della Vittoria è un'operazione che abbiamo criticato da subito per l'impatto e l'ubicazione; continua ancora ad essere oggetto di ipotesi assurde di “inizio lavori”, pur venendo cassato anche dalla Regione Veneto per evidente non sostenibilità del piano finanziario; si sono persi vent'anni per razionalizzare l'accesso al centro storico (pedonalizzazione e ZTL) senza creare parcheggi scambiatori dove servono (stazione ferroviaria);
  • abbiamo rilevato centinaia di “buchi neri” cioè di spazi pubblici o privati in stato di abbandono e mai nessuna iniziativa è stata supportata per avviare un percorso alternativo di utilizzo di queste proprietà; meglio strumentalizzare le occupazioni dei giovani di ZTL, invece che cercare soluzioni;

  • il recupero dell'ex OP di Sant'Artemio non è stata una “grande decisione della Provincia di Treviso”, ma è stato semplicemente l'esito di una guerra tra poteri (Zaia-De Poli), che casualmente ha portato a mantenere in mano pubblica la struttura; noi possiamo dire di aver promosso sin dal 1990 l'utilizzo di questo spazio per i trevigiani, ma registriamo che ancora oggi la parte a destinazione sociale è priva di interventi sostanziali, mentre per la sede che fu di Zaia si sono spesi oltre 100 milioni di euro, che pagheremo tutti per 30 anni;
  • l'ente Parco del Sile è stato occupato “manu militari” fino al 2012 con una gestione a dir poco imbarazzante sostenuta da tutti i partiti di maggioranza; la situazione è “esplosa” nel 2012 e la nuova gestione di Torresan ha fatto in pochi mesi, ben piu' di quello che era stato fatto dagli altri in anni...



Potremmo continuare a lungo per giustificare il motivo per cui riteniamo che Giancarlo Gentilini sia inadeguato a continuare l'esperienza amministrativa; non è solo una questione di età, è una questione di valutare cio' che ha fatto e le sue attuali proposte, che non dovrebbero solo e sempre far leva sulle paure dei trevigiani o su una pretesa di “tranquillità” che nasconde sotto lo zerbino problemi a contraddizioni con periferie prive di qualità, disordinate e sporche.



A Giancarlo Gentilini riconosciamo di aver governato con onestà e coerenza con le sue (discutibili) idee, condivise per molto tempo dalla maggioranza dei trevigiani, ma gli auguriamo sinceramente di tornare al suo orticello di Vittorio Veneto: la vita in mezzo alla natura è sempre salutare!



Crediamo (e speriamo) che Manildo e il suo numeroso gruppo siano piu' adeguati a stimolare le caratteristiche positive dei trevigiani, rispetto al continuo rimestare nelle contraddizioni e nelle paure.

I trevigiani sono effettivamente solidali, ospitali, amanti della loro città e della loro cultura e sono certamente in grado di scegliere per il meglio.

Noi, in ogni caso, continueremo il nostro lavoro di controllo e promozione della partecipazione e della consapevolezza sull'importanza di uno sviluppo sostenibile per migliorare la qualità della vita a Treviso.



Se vince il candidato Gentilini, speriamo di poter avviare un confronto aperto e produttivo, che finora non c'è mai stato.

Se vince Manildo, crediamo che si avvierà questo confronto, che dovrebbe portare a frutti positivi, ma, come sempre ci riserviamo di valutare i fatti concreti e poi giudicheremo con indipendenza.



Per oggi diamo fiducia alla coalizione di Giovanni Manildo con la speranza fondata che sia un governo partecipativo e costruttivo.

Ci auguriamo che il confronto politico resti nell'ambito della correttezza e del rispetto anche per i candidati come Said Chaibi, che ha tutta la nostra solidarietà per gli attacchi fascisti di cui è vittima in questi giorni.



Buon voto a tutti.



Treviso, 5 giugno 2013

p.sezione Treviso ITALIA NOSTRA

il presidente Romeo Scarpa

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