La politica amministrativa trevigiana ha delle accelerazioni e delle
pause che non paiono avere nulla di logico e lasciano spesso una
sensazione di improvvisazione e casualità, che non è certamente un
buon viatico per una “politica” sempre piu' ai minimi termini in
fatto di credibilità e progettualità; anzi a lungo andare, questo modo di procedere diventa
sempre piu' una strategia.
I
partiti sono liquidi cioè hanno piu' o meno tutti le stesse
opinioni, gli stessi valori e le medesime ricette per “uscire dalla
crisi”, che prima di tutto è un crisi di idee e di valori, che
pensiamo di risolvere inseguendo l'opinione corrente dei piu', che
molto spesso risponde alla pancia di ognuno piuttosto che al
ragionamento.
Faccio
una breve analisi di alcuni grandi temi ambientali in discussione
oggi a Treviso: ditemi voi dove si vede una chiara differenza come
prima; si arriva a conclusioni “incerte”, che lasciano sempre
dubbi sulla reale evoluzione delle questioni.
Un
tema certamente chiaro, che marca una netta differenza rispetto al
passato, è quello della “raccolta
differenziata”,
che era ineludibile per il capoluogo circondato da comunetti piu'
piccoli che riciclano il 75-80%! Solo per le ingiustificabili inerzie
delle precedenti amministrazioni avevano accantonato la questione in
modo talmente vergognoso, che oggi non dovrebbero permettersi nemmeno
di aprire bocca su qualche disservizio.
Il
Piano
di Assetto del Territorio
ha avuto un percorso, che dire tortuoso, è di poco: osservazioni,
ulteriori osservazioni, controdeduzioni per una mega osservazione del
Sindaco... a se stesso per andare poi in Provincia ad approvare
sempre il medesimo piano di prima!
Avevamo
chiesto un chiaro documento che azzerasse il vuoto Documento
Preliminare del'arch. Barbieri e della precedente Giunta, mettendo in
evidenza i temi “nuovi”; si è detto che era un percorso “costoso
e lungo”. Per il “lungo” siamo arrivati ad oltre un anno dalla
precedente adozione, per il “costoso” non sappiamo, ma almeno
avremmo avuto un documento chiaro e non il fumo...
Oggi
dobbiamo fare atto di fede per capire cosa succederà, attendendo un
Piano degli Interventi che non c'è, mentre gli interessi privati
galoppano e si concentrano dove c'è piu' movimento cioè proprio in
quella zona aeroporto, che è uno dei nodi “misteriosi” di una
cricca affaristica, che dal Taurus all'ex Marazzato ha predisposto
con cura i suoi piani, mentre noi giocavamo a fare “osservazioni”...
Il
Piano
di Rischio dell'aeroporto Canova
ancora non c'è. Poco da dire e parlare: non c'è! Ci sono
lottizzazioni fiorite come funghi, dove non avrebbero potuto nascere,
se solo si fosse deciso con la necessaria autorevolezza.
Difficile
giustificare tale inerzia con il ragionamento: piu' che un cambio di
rotta, c'è una continuità nell'attendere..
La
Cittadella
della Salute
procede e procederà perchè ormai è tardissimo per chiedere
modifiche sostanziali ad un progetto che dal 2008 è in pista; ci si
accorge sempre troppo tardi che gli interessi procedono spediti, ma
questo è ovvio se, per esempio Treviso rinuncia a dirigere la
Conferenza dei Sindaci dell'ULSS9!!
Le
ultime inchieste stanno dimostrando che i manager regionali della
sanità sono di nomina eminentemente politica e rispondono prima ai
loro padrini e poi ai cittadini...
Un
progetto da 250 milioni di euro sulla sanità merita di essere
chiaramente spiegato a tutti in nome di quella “trasparenza e
partecipazione”, che ormai ha persino stancato noi, come parola.
Invece?
Si contratta come al mercato dei tappeti dei posti auto in piu' come
parcheggio e una mancia per le strade da sistemare, lasciando il
quartiere nel traffico piu' totale.
La
Cittadella della Salute che aumenta il traffico e quindi le malattie,
perchè dobbiamo “ottimizzare i tempi dei medici e delle visite”,
come ha detto un dottore in un'assemblea, come se il mondo girasse
solo e tutto attorno alla classe medica ed ai soldi...
L'aeroporto
Canova
resta un enigma con un rappresentante del Comune, che non è certo un
pasdaran dell'ambiente...
Si
dice che “l'aeroporto deve avere uno sviluppo sostenibile con
l'ambiente”, ma la realtà vera è che l'aeroporto è antitetico
all'ambiente perchè crea impatti già ora poco sostenibili.
Chiediamo da anni controlli, compensazioni ed investimenti perchè si
metta in regola con la legge.
Gli
investimenti previsti vanno fatti subito insieme con un piano di
monitoraggio ambientale ed acustico serio perchè l'aeroporto è in
area a ridosso di un Sito di Interesse Comunitario e di residenze
per-esisitenti da sempre ed opera al di là della legge senza che
nessuno glielo ricordi.
Qualcuno
lo vuole ricordare al dott. Marchi, anche se lui, come il ragazzino
con pallone nel campetto, minaccia di andare via??
Anche
qui il Comune di Treviso, al tempo della Lega, ha abdicato il suo
potere di controllo ed ora deve sottostare a questi miserabili
ricatti di chi fa soldi spargendo cherosene sulle “eccellenze”
agricole della provincia...
Sulla
politica
della mobilità
ci sono dei minimi aggiustamenti e grandi conferme: i bus restano con
una periodicità da paesello (30 minuti), sono stracolmi di studenti
negli orari di punta mentre i progetti per le tangenziali sono una
priorità per una parte della giunta: totale conferma della politica
precedente, anzi quasi peggio perchè su tangenziale e terraglio est
i leghisti hanno avanzato piu' di qualche dubbio.
Tra
poco arriverà l'autunno e nuovamente il problema delle polveri
sottili porterà al blocco del traffico che non puo' diminuire per
magia, se non si danno alternative e nuove abitudini ai cittadini..
La
Giunta Manildo lo dica se ritiene che lo sviluppo passi ancora per
strade a 4 corsie che spostano solo gli ingorghi da un supermercato
all'altro oppure se è necessario modificare modo di muoversi...
Relativamente
a fognature
e acqua
siamo nelle mani della Lega, anzi di Alto Trevigiano Servizi, perchè
anche qui si è rinunciato a porre seriamente un problema di priorità
e controllo sul Consorzio (chiedetevi chi rappresenta Treviso in
ATS..), che fa quello che piu' gli conviene, come si vede sul
depuratore che funziona a mezzo servizio e non consente nuovi
allacciamenti fognari, mentre continuiamo a portare camion di
espurghi privati e non sfruttiamo l'umido che ora raccogliamo per
produrre energia.
Le
acque del Sile sono così torbide che muore la flora acquatica e si
trasforma la fauna, ma noi nemmeno vediamo...
Entro
fine anno sono previsti gli Stati Generali dell'Ambiente che crediamo
potranno essere utili se non saranno solo una serie di conferenze ed
incontri, ma se metteranno in chiaro dove si vuole andare e quali
nuovi comportamenti per l'ambiente intendiamo percorrere
Altro
tema sintomatico ed esemplificativo della carenza di diversità è
l'atteggiamento della nuova amministrazione nei confronti di
Fondazione Cassamarca. La situazione attuale è responsabilità quasi
totale delle sciagurate scelte urbanistiche del Presidentissimo, che
è tutt'ora lì sul suo trono a dirigere un Istituto quasi in
bancarotta, che ha venduto il vendibile e arranca per sostenere le
spese di ordinaria amministrazione.
Dignità
vorrebbe che se andasse spontaneamente Lui e tutto il suo Consiglio
di Amministrazione, dimenticandosi Treviso ed invece? Siamo ancora lì
a vedere i movimenti di queste mummie e ed a contrattare con chi ha
devastato il patrimonio, che era nostro.
Rispuntano
figure antiche di democristiani (Barcati, Gagliardi & co.) che
non sono piu' di questa epoca “smart” oppure solo Loro i veri
“smart” di Treviso?