"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

domenica 13 luglio 2014

TREVISO: FRENATE E ACCELERAZIONI (grande è il caos sotto il cielo ma tutto va bene..)

La politica amministrativa trevigiana ha delle accelerazioni e delle pause che non paiono avere nulla di logico e lasciano spesso una sensazione di improvvisazione e casualità, che non è certamente un buon viatico per una “politica” sempre piu' ai minimi termini in fatto di credibilità e progettualità; anzi a lungo andare, questo modo di procedere diventa sempre piu' una strategia.



I partiti sono liquidi cioè hanno piu' o meno tutti le stesse opinioni, gli stessi valori e le medesime ricette per “uscire dalla crisi”, che prima di tutto è un crisi di idee e di valori, che pensiamo di risolvere inseguendo l'opinione corrente dei piu', che molto spesso risponde alla pancia di ognuno piuttosto che al ragionamento.
Faccio una breve analisi di alcuni grandi temi ambientali in discussione oggi a Treviso: ditemi voi dove si vede una chiara differenza come prima; si arriva a conclusioni “incerte”, che lasciano sempre dubbi sulla reale evoluzione delle questioni.

Un tema certamente chiaro, che marca una netta differenza rispetto al passato, è quello della “raccolta differenziata”, che era ineludibile per il capoluogo circondato da comunetti piu' piccoli che riciclano il 75-80%! Solo per le ingiustificabili inerzie delle precedenti amministrazioni avevano accantonato la questione in modo talmente vergognoso, che oggi non dovrebbero permettersi nemmeno di aprire bocca su qualche disservizio.

Il Piano di Assetto del Territorio ha avuto un percorso, che dire tortuoso, è di poco: osservazioni, ulteriori osservazioni, controdeduzioni per una mega osservazione del Sindaco... a se stesso per andare poi in Provincia ad approvare sempre il medesimo piano di prima!
Avevamo chiesto un chiaro documento che azzerasse il vuoto Documento Preliminare del'arch. Barbieri e della precedente Giunta, mettendo in evidenza i temi “nuovi”; si è detto che era un percorso “costoso e lungo”. Per il “lungo” siamo arrivati ad oltre un anno dalla precedente adozione, per il “costoso” non sappiamo, ma almeno avremmo avuto un documento chiaro e non il fumo...
Oggi dobbiamo fare atto di fede per capire cosa succederà, attendendo un Piano degli Interventi che non c'è, mentre gli interessi privati galoppano e si concentrano dove c'è piu' movimento cioè proprio in quella zona aeroporto, che è uno dei nodi “misteriosi” di una cricca affaristica, che dal Taurus all'ex Marazzato ha predisposto con cura i suoi piani, mentre noi giocavamo a fare “osservazioni”...

Il Piano di Rischio dell'aeroporto Canova ancora non c'è. Poco da dire e parlare: non c'è! Ci sono lottizzazioni fiorite come funghi, dove non avrebbero potuto nascere, se solo si fosse deciso con la necessaria autorevolezza.
Difficile giustificare tale inerzia con il ragionamento: piu' che un cambio di rotta, c'è una continuità nell'attendere..

La Cittadella della Salute procede e procederà perchè ormai è tardissimo per chiedere modifiche sostanziali ad un progetto che dal 2008 è in pista; ci si accorge sempre troppo tardi che gli interessi procedono spediti, ma questo è ovvio se, per esempio Treviso rinuncia a dirigere la Conferenza dei Sindaci dell'ULSS9!!
Le ultime inchieste stanno dimostrando che i manager regionali della sanità sono di nomina eminentemente politica e rispondono prima ai loro padrini e poi ai cittadini...
Un progetto da 250 milioni di euro sulla sanità merita di essere chiaramente spiegato a tutti in nome di quella “trasparenza e partecipazione”, che ormai ha persino stancato noi, come parola.
Invece? Si contratta come al mercato dei tappeti dei posti auto in piu' come parcheggio e una mancia per le strade da sistemare, lasciando il quartiere nel traffico piu' totale.
La Cittadella della Salute che aumenta il traffico e quindi le malattie, perchè dobbiamo “ottimizzare i tempi dei medici e delle visite”, come ha detto un dottore in un'assemblea, come se il mondo girasse solo e tutto attorno alla classe medica ed ai soldi...

L'aeroporto Canova resta un enigma con un rappresentante del Comune, che non è certo un pasdaran dell'ambiente...
Si dice che “l'aeroporto deve avere uno sviluppo sostenibile con l'ambiente”, ma la realtà vera è che l'aeroporto è antitetico all'ambiente perchè crea impatti già ora poco sostenibili. Chiediamo da anni controlli, compensazioni ed investimenti perchè si metta in regola con la legge.
Gli investimenti previsti vanno fatti subito insieme con un piano di monitoraggio ambientale ed acustico serio perchè l'aeroporto è in area a ridosso di un Sito di Interesse Comunitario e di residenze per-esisitenti da sempre ed opera al di là della legge senza che nessuno glielo ricordi.
Qualcuno lo vuole ricordare al dott. Marchi, anche se lui, come il ragazzino con pallone nel campetto, minaccia di andare via??
Anche qui il Comune di Treviso, al tempo della Lega, ha abdicato il suo potere di controllo ed ora deve sottostare a questi miserabili ricatti di chi fa soldi spargendo cherosene sulle “eccellenze” agricole della provincia...

Sulla politica della mobilità ci sono dei minimi aggiustamenti e grandi conferme: i bus restano con una periodicità da paesello (30 minuti), sono stracolmi di studenti negli orari di punta mentre i progetti per le tangenziali sono una priorità per una parte della giunta: totale conferma della politica precedente, anzi quasi peggio perchè su tangenziale e terraglio est i leghisti hanno avanzato piu' di qualche dubbio.
Tra poco arriverà l'autunno e nuovamente il problema delle polveri sottili porterà al blocco del traffico che non puo' diminuire per magia, se non si danno alternative e nuove abitudini ai cittadini..
La Giunta Manildo lo dica se ritiene che lo sviluppo passi ancora per strade a 4 corsie che spostano solo gli ingorghi da un supermercato all'altro oppure se è necessario modificare modo di muoversi...

Relativamente a fognature e acqua siamo nelle mani della Lega, anzi di Alto Trevigiano Servizi, perchè anche qui si è rinunciato a porre seriamente un problema di priorità e controllo sul Consorzio (chiedetevi chi rappresenta Treviso in ATS..), che fa quello che piu' gli conviene, come si vede sul depuratore che funziona a mezzo servizio e non consente nuovi allacciamenti fognari, mentre continuiamo a portare camion di espurghi privati e non sfruttiamo l'umido che ora raccogliamo per produrre energia.
Le acque del Sile sono così torbide che muore la flora acquatica e si trasforma la fauna, ma noi nemmeno vediamo...
Entro fine anno sono previsti gli Stati Generali dell'Ambiente che crediamo potranno essere utili se non saranno solo una serie di conferenze ed incontri, ma se metteranno in chiaro dove si vuole andare e quali nuovi comportamenti per l'ambiente intendiamo percorrere

Altro tema sintomatico ed esemplificativo della carenza di diversità è l'atteggiamento della nuova amministrazione nei confronti di Fondazione Cassamarca. La situazione attuale è responsabilità quasi totale delle sciagurate scelte urbanistiche del Presidentissimo, che è tutt'ora lì sul suo trono a dirigere un Istituto quasi in bancarotta, che ha venduto il vendibile e arranca per sostenere le spese di ordinaria amministrazione.
Dignità vorrebbe che se andasse spontaneamente Lui e tutto il suo Consiglio di Amministrazione, dimenticandosi Treviso ed invece? Siamo ancora lì a vedere i movimenti di queste mummie e ed a contrattare con chi ha devastato il patrimonio, che era nostro.
Rispuntano figure antiche di democristiani (Barcati, Gagliardi & co.) che non sono piu' di questa epoca “smart” oppure solo Loro i veri “smart” di Treviso?

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