Sappiamo
bene che la questione del rispetto della distanza regolamentare dal
fiume Sile è solo un piccolo dettaglio per questo progettone da 250
milioni di euro che agita sia la Regione Veneto che l'Azienda
Sanitaria.
Siamo
anche consapevoli che non è il tema principale, né quello piu'
significativo soprattutto per chi risiede in zona e rischia di
ritrovarsi in una permanente nuvola di smog, ma in ogni caso
insistiamo sulla questione che assume un valore simbolico di esempio.
La
questione non è difficile da capire:
- l'area dell'Ospedale ha una piccola porzione che vedete in foto su un'ansa del Sile che si trova praticamente sull'argine; le regole dicono che per tali edifici o si fanno interventi di manutenzione per mantenerli alla distanza attuale oppure ci si arretra di 20 metri.
- l'arretramento di 20 metri non è un grande sacrificio per chi dispone di 300.000mq e potrà costruire 660.000mc cioè 4 volte quello che c'è ora!!
- E' inoltre un “sacrificio” che tutti coloro che hanno un'area fronte Sile sono obbligati a fare senza sconti e quindi non si vede il motivo per cui un Ente Pubblico come ULSS9 non possa adeguarsi..Nel rugby si chiama “leading by example..” che in veneto si puo' tradurre “no té sì pì beo de staltri soeo parchè tete ciamoulss”.
Oltretutto
questo rappresenterebbe un minimo risarcimento per lo scempio
consentito con la creazione del polo logistico in piena area agricola
e sempre su un'ansa del Sile, perchè è uno sport diffuso quello di
mettere le schifezze nei posti migliori.
Questa
è la spiegazione semplice del perchè non ci soddisfa l'accordo sui
10 metri, che sono sempre una deroga, mentre è ora di finirla con
deroghe ed eccezioni che hanno massacrato il territorio ed il fiume.
Inalterati
tutti i dubbi sull'utilità di una simile opera e sul traffico, ma
quella della “distanza dal fiume” resta un punto non trattabile
per noi.
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti di contenuto ritenuto "inadatto" saranno eliminati..