"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

lunedì 28 dicembre 2009

CAVATORI ALL'ATTACCO A PONZANO

Il Comune di Ponzano si appresta a fare un regalo di ringraziamento agli amici cavatori che hanno contribuito all'elezione del nuovo sindaco Granello.

C'è il rischio concreto che a Ponzano venga realizzata la cava di ghiaia più profonda d'Italia: si tratta della cava Morganella a cavallo trai comuni di Ponzano Veneto e Paese, dove i cavatori Biasuzzi Cave Spa, Calcestruzzi Spa e Superbeton Spa vorrebbero scavare fino a 65 metri sotto il piano campagna!!
Andrea Zanoni di Paeseambiente ha avuto modo di evidenziare i molteplici rischi di questo progetto in un'interrogazione al sindaco del comune di Paese, il quale si è impegnato a contrastare questo progetto.
Il comune di Ponzano Veneto, dove ricade la maggior parte della superficie della cava, si appresta a dare l'approvazione al progetto dei cavatori il prossimo 30 dicembre 2009...

Per fermare questo sfregio all'ambiente, ma soprattutto alla falda acquifera, vi invito a scrivere una email al sindaco di Ponzano Veneto info@comuneponzanoveneto.it chiedendo di bloccare questo progetto.

Il testo della richiesta potrebbe essere:

"Si chiede che il comune di Ponzano esprima parere negativo al progetto di ampliamento della cava Morganella, ubicata nei comuni di Ponzano Veneto e Paese (TV), presentato da Biasuzzi Cave Spa,Calcestruzzi Spa e Superbeton Spa perchè fortemente deturpante e perchè compromette in modo irreversibile le falde acquifere.
Le conseguenze nefaste dell’attuazione di questo progetto possono essere molteplici:
  1. esiste la possibilità concreta che l’approfondimento sino a 65 metri metta incomunicazione falde acquifere a diversi livelli, contribuendo a diffonderel’inquinamento cronico di quelle più superficiali a scapito delle falde sottostanti dalle quali pescano molti pozzi artesiani (già ora si scava sottofalda!);
  2. questi lavori comporterebbero l’aumento del traffico pesante e l’aumento dell’inquinamento dell’aria e acustico;
  3. l’attività di cava che viene autorizzata da decine di anni grazie a proroghe su proroghe mentre i proprietari dovrebbero già da tempo aver provveduto alla sua ricomposizione dell'area dopo averla sfruttata per bene;
  4. la presenza di due discariche a confine con la cava potrebbero inquinare la falda affiorante della cava.
Bel modo per difendere il territorio!!

p.s. il sindaco di Ponzano è quello che diventa rigido e scrupoloso nell'osservanza delle norme quando si tratta di negare l'autorizzazione ad un centro culturale marocchino dove una volta aveva sede UBIK...

forte con i deboli, servo con i forti...

mercoledì 23 dicembre 2009

"MARCHETTA" NUCLEARE


Il Consiglio dei Ministri approva uno schema di decreto per l'individuazione dei siti destinati ad ospitare gli impianti nucleari e definisce cosa avrà in cambio la popolazione che accetta gli impianti.
Serviranno molta acqua, poca sismicità, e distanza da aree abitate, oltre ad un posizionamento strategico per il sistema energetico e la rete elettrica nazionale cioè in pratica un oasi naturalistica!!

Lo schema di decreto dovrà passare attraverso la conferenza Stato-Regioni e le commissioni parlamentari prima di tornare al Consiglio dei Ministri e pertanto è opportuna una lettera aperta ai parlamentari locali per evidenziare la posizione dell'associazione sul tema.

I benefici economici previsti per gli enti locali interessati (la "marchetta") sono probabilmente un contributo di 3.000 euro a Mwh per il periodo della costruzione cioè in totale circa 5 milioni di euro all'anno euro per ogni impianto da dividere tra enti locali (40%) e residenti (60%) che per il rischio di vivere (e morire) con un impianto nucleare vicino a casa avranno elettricità, rifiuti, tasse "a gratis"!!
Siccome non basta, è previsto un ulteriore beneficio da 0,4 euro a Mwh...

Ah, dimenticavo... la comunicazione del sito per il Veneto (che è il Polesine cioè il Delta del Po cioè un parco) avverrà dopo le elezioni regionali.

martedì 22 dicembre 2009

RICORDANDO RINO...


Alla fiera dei Quattro Passi Rino illustrava, con un misto di soddisfazione e di ritegno, a lui consueto, l'ultimo prototipo di forno solare che aveva progettato e costruito: “con questo si può anche far bollire l'acqua!”. Già pensava all'uso che ne avrebbero fatto in Burkina Faso e nel Mali: l'emancipazione da una dura e dispendiosa raccolta di legno da ardere per poter avere acqua bollita, fondamentale per la salvaguardia da malattie. E sorrideva. In quel forno c'era l'essenza della vita di Rino: attento e partecipe a tutti i problemi riguardanti la tutela e la salvaguardie dell'ambiente in cui tutti, ma proprio tutti, viviamo ma anche teso a risolvere problemi specifici, del quotidiano, a lasciare ogni giorno un segno, anche piccolo, a dare sempre un contributo tangibile.
Affrontare il tema della produzione di energia da fonti rinnovabili ma anche immaginare un “piccolo” esempio pratico e realizzare una soluzione immediatamente applicabile, discutere della gestione dell'Ente Parco del Sile ma anche intervenire per fare la pulizia delle rive del fiume, parlare dell'importanza degli alberi ma anche piantarli e curarli.
Abbiamo avuto la fortuna di conoscere Rino e di condividere, o di fare insieme, lotte per la difesa dell'ambiente apprezzando sempre il suo contributo, la sua apertura all'approfondimento e alla discussione con il suo modo schietto e aperto, totalmente privo di ogni accento retorico e di ogni preclusione.
Rino resterà per sempre nei nostri cuori..
ciao Rino


(il testo è del presidente, il pensiero di tutta Italia Nostra)

L'ULTIMO SALUTO A RINO RASERA

Lunedì 21 dicembre 2009 alle ore 23 la salma di Rino Rasera, partirà da
Bamako, la capitale del Mali, salutata dalle autorità consolari e da numerosi
amici maliani e burkinabè che lo amavano e lo stimavano.
Giungerà martedì pomeriggio a Venezia per essere trasportata nella Sala
mortuaria del Cimitero di San Lazzaro.
Nella giornata di mercoledì, sempre a San Lazzaro, dalle ore 10 alle 16.30
verrà allestita una Camera Ardente dagli amici di Legambiente e di I Care, per
chi volesse dare l’ultimo addio a Rino.
La cerimonia funebre si terrà giovedì 24 dicembre alle ore 10 presso la Chiesa Parrocchiale di S. Antonino (Treviso).
Per espressa volontà della famiglia, si prega di non mandare fiori ma destinare eventuali somme ad un fondo finalizzato a proseguire i progetti avviati da Rino in Africa.
Per informazioni preghiamo rivolgersi alla Agenzia Onoranze Funebri Trevisin
(tel. 0422 542863), al fratello Gianni (348 1504530) e alla Sede di Legambiente
Treviso (tel. 0422430670).

sabato 19 dicembre 2009

INCONTRO PER MONIGO


L'altra sera ci siamo incontrati per valutare il progetto della rotonda tra via Cisole e Feltrina del Comune di Treviso e qualche altro argomento...
Ecco la sintesi:
a) rotonda: tutti i partecipanti erano increduli per l'assurda proposta che non risolve nulla (vedi foto); una proposta futuribile è stata bocciata ed il problema è stato risolto con due tocchi di matita del presidente (che è presidente per qualcosa!!);
b) prolungamento tangenziale da paese a feltrina: ci sono avvisi, proposte... varianti di progetto a beneficio di questo ed a danno di quello (il mitico benedetto..), ma non se parlerà per altri 10 anni.. Mi interessa solo capire come fa a costare uguale se fatta in trincea...
c) fognature ad acque di risorgiva: la memoria storica fognaria ha raccontato cosa raccoglie il tubo che esce dopo le "fontanelle".... Deciso di fare prelievi periodici...
d) rallentatori, pensiline ACTT ed altro: da richiedere a chi di dovere con allegate firme..

Incontro pubblico con quartiere per metà febbraio con riunione operativa a fine gennaio...

domenica 13 dicembre 2009

TREVISO SI SVUOTA

La nostra socia Antonella Tocchetto ci segnala questo appuntamento del PD che fa il punto sulla situazione.... forse quando i "bò i ze za scampai...."

E' MORTO RINO RASERA


Il nostro amico Rino Rasera è stato colto da infarto in Malì dove era andato per un'iniziativa di solidarietà... Poco altro sappiamo in questo doloroso momento.

Partecipiamo al dolore della sua famiglia e di tutto il mondo ambientalista per la morte di una persona vera.

Amico anche del mio amico Franco Pilotto scomparso 10 anni fa... saranno insieme da qualche parte a farsi delle bevute guardando il mare e le montagne.
Ciao amici

sabato 12 dicembre 2009

ROTONDA VIA CISOLE-FELTRINA E TANGENZIALE

Si avvisa che MERCOLEDI' 16 DICEMBRE 2009 0re 21 a casa di mia ci sarà un incontro per:
a) capire cosa vogliono fare come rotonda tra feltrina e via cisole
b) come passa la tangenziale a sant'anna
c) opere complementari da richiedere per la sicurezza etcc (pensiline actv, dissuasori, specchi, etcc..)
d) programmazione incontro pubblico sui temi
e) raccolta di firme

Aperto a chi vuole partecipare....

martedì 8 dicembre 2009

VERBALE DIRETTIVI 13 e 27 NOVEMBRE 2009

VERBALE DELLE RIUNIONI DEL 13 E DEL 27 NOVEMBRE 2009 DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA SEZIONE DI TREVISO DI ITALIA NOSTRA ALLARGATO AI SOCI

Ordine del Giorno 13-11-2009:

1. Giornata nazionale dei “Paesaggi sensibili”

2. Legge regionale “Piano Casa”

3. Parcheggio di Piazza Vittoria

4. PTRC e PTPC

5. Inceneritori

6. Consulenze per i consiglieri comunali

7. Sistemazione archivio

8. Gite

9. Visita a Sant’Artemio

10. Visita in Abruzzo

11. Il PAT a Treviso

12. Bike sharing

13. Problemi inerenti il funzionamento della Sezione

14. Incontro con Giorgio Palesa

15. Varie ed eventuali

16. Sorpresa finale

Presenti: Consiglio Direttivo Sergio Costanzo, Viola Donadi,Francesco Pierotti,Helio Pierotti,Anna Maria Romanello,Romeo Scarpa, Berto Zandigiacomi (assente Fiorella Frassetto-giustificata)

Soci: Francesca Pizzolo. Paola Pantaleoni, Anna Toso ,Giuseppe Lentini, Fabrizio Brambilla,Evelino Signori, Pimo Dalla Torre, Paolo Furlanetto, Giovanni Roman,Alessio Imbò,Francesco Tomasi,Patrizia Bresolin

Inizio ore 21.10

Dopo una breve introduzione del presidente che avvisa subito i presenti della necessità di indire quanto prima (di li’ a due settimane) una nuova riunione del Consiglio Direttivo per completare la discussione di tutti i punti proposti, nonche’ essersi rallegrato della presenza consistente di soci all’incontro, si inizia con l’esposizione dei vari temi all’O.d.G.

  1. Il presidente informa i presenti che e’ stata inviata la lettera con cui si chiede l’avvio delle analisi sui terreni coinvolti nell’incendio della fabbrica De’ Longhi. Una volta raccolti i risultati, si dovranno elaborare delle proposte per il recupero di tali aree.

Per quanto concerne la mostra a Fiera, si ritiene importante continuare la serie di iniziative e, in sostanza, il pressing su istituzioni e opinione pubblica anche per non rendere inutile quanto di buono maturato nel lavoro svolto assieme ai comitati spontanei di cittadini. A tal proposito, Zandigiacomi ritiene possa essere il caso di dare maggiore consistenza e migliore definizione all’idea di coinvolgere in modo piu’ attivo la popolazione e, percio’, sottopone al giudizio del Consiglio la proposta di avviare alcune esperienze di “urbanistica partecipata”, sulla falsariga di quanto gia’ avvenuto in alcune citta’ (Modena, provincia di Trento,…); raccogliere le esperienze fatte con il Comitato 18 aprile e con quelli formatisi dopo l’allagamento di alcune aree della citta’ per continuare iniziative che si avvalgano del contributo di queste ed altre persone. Sono ancora molte le zone su cui l’Amministrazione comunale non ha chiarito quale sia la propria volonta’, in particolare per quanto riguarda i servizi, i collegamenti, le relazioni con le altre parti della citta’, ecc. Tra esse, le piu’ evidenti risultano quelle poste nel quadrante nord-est della citta’ e precisamente l’area De Longhi, lo scalo ferroviario “Motta”, l’area dello stadio “Tenni” e l’ex-caserma “Salsa”.

Brambilla suggerisce, a tal riguardo, di avvalersi delle competenze e del materiale elaborato dai vari comitati sorti tra Santa Maria del Rovere e Sant’Antonino sul tema della gestione delle acque a Treviso. Poter avere il contributo di queste persone permetterebbe alla Sezione di essere maggiormente incisiva nell’esposizione di queste problematiche e, al contempo, garantirebbe l’elaborazione di materiali maggiormente articolati. A conclusione del proprio intervento, egli propone di recuperare i filmati RAI della trasmissione “Report” riguardanti le esperienze delle citta’ emiliane da internet, attraverso il sito di condivisione di filmati Youtube.

Sulla proposta del presidente di chiedere a qualche Amministratore di esporre la propria esperienza, intervengono i consiglieri Costanzo e Pierotti che suggeriscono di chieder loro di parlare prima con i responsabili della Sezione di ItaliaNostra (eventualmente ad un gruppo allargato ai Comitati) e solo successivamente pensare ad un incontro pubblico; cio’ per permettere a coloro che si prenderanno carico di questa difficile esperienza di arrivare a poter proporre un modus operandi specifico per il tipo di lavoro che la Sezione ha deciso di intraprendere.

Secondo il presidente, tale metodo di lavoro dovra’ necessariamente passare attraverso una fase di indagine conoscitiva sotto forma di interviste alla popolazione per capire da questa quali siano le proprie esigenze; percorso difficile e forse neanche realmente fattibile ma, sostiene Brambilla, da provare anche solo per quanto ne puo’ scaturire dal punto di vista prettamente culturale.

Francesca Pizzolo interviene per porre l’attenzione sul rapporto che, anche in questo caso, l’Associazione dovra’ tenere con i comitati spontanei ed i cittadini in generale: si dovra’ evitare di dare loro l’idea che ItaliaNostra diventi la loro “valvola di sfogo” e che qualunque cosa loro dicano o propongano avranno l’appoggio dell’Associazione.

A conclusione del dibattito, su suggerimento di Romeo Scarpa, si individua il gruppo di lavoro. Esso sara’ composta da: Berto Zandigiacomi, Romeo Scarpa, Francesco Pierotti, Viola Donadi, Brambilla e Renato Iotti.

  1. Introduzione del presidente: vi sono indicazioni concrete di quanto e’ stato elaborato da ItaliaNostra, anche a livello regionale, per modificare e migliorare la legge sul “Piano Casa”. Alcune Amministrazioni comunali hanno ringraziato l’Associazione per le indicazioni che sono state date a loro; altre, invece, sono andate ben oltre quanto previsto dalla nuova legge regionale (e’ il caso del Comune di Altivole). La proposta, ora, e’ quella di raccogliere tutte le delibere dei Comuni e costruire una sorta di “libro bianco” di come le Amministrazioni abbiano recepito e fatto propria la legge sul “Piano Casa”.

Poiche’ il lavoro e’ realmente ingente, Romeo Scarpa propone, invece, di soffermare l’analisi a quali siano le conseguenze delle scelte attuate da alcuni Comuni. A tal scopo, egli propone di scegliere, in modo casuale, nove Amministrazioni suddivise equamente tra quelle di piccole, medie e grandi dimensioni e valutare il lavoro da esse svolto. Per la selezione e la gestione dei contatti lo stesso Scarpa si rende disponibile.

Per quanto, invece, concerne il concorso fotografico, il presidente suggerisce di vericare una possibile collaborazione con il FAI, anche relativamente alla ricerca degli sponsor.

  1. Introduzione del presidente: la richiesta di coinvolgimento nel processo di istruzione del progetto e’ stata accettata, quindi ora l’Associazione partecipa ufficialmente al controllo di quanto verra’ fatto per il parcheggio di piazza Vittoria. Ad oggi ItaliaNostra ha ricevuto copia dei risultati delle indagini archeologiche da cui risulta evidente l’abbondanza di reperti, in particolare in corrispondenza di quelle che dovrebbero divenire le rampe di accesso al parcheggio.

Sulla proposta di rendere pubblici i nuovi dati acquisiti, interviene Lentini ( responsabile del Comitato di Piazza Vittoria), che esprime qualche perplessita’ circa la riuscita di un’eventuale conferenza (comunque ritenuta importante) qualora i dati non fossero davvero eclatanti; la popolazione, specifica il signor Lentini, potrebbe essere poco o per niente interessata ad intervenire.

A tal proposito, Romeo Scarpa propone di dare, in quella sede, anche spiegazione di come l’Amministrazione intenda modificare il progetto, come intenda concretamente realizzarlo.

Il Consiglio quindi decide di organizzare una conferenza per sabato 30 gennaio 2010 (o venerdi’ 29, qualora gli spazi presso l’Istituto Riccati non siano disponibili) e in quella sede verranno resi pubblici i risultati archeologici anche alla luce dell’analisi che ne sara’ stata fatta da parte di Giovanni Roman, disponibile a dare il proprio contributo. Sarà data copia del CD avuto dal Comune a Scarpa, Roman e Lentini

  1. Dopo una breve relazione introduttiva di Zandigiacomi, sentiti anche gli altri consiglieri e i soci, si decide di sospendere la discussione del tema e di riaffrontarlo in una riunione successiva.

  1. Introduzione di Zandigiacomi: attorno a questo tema vi e’ una buona attivita’, specie per quanto riguarda coloro che sono contrari alla realizzazione: comitati, sindaci (piu’ o meno riuniti e affiancati da tecnici anche di valore), associazioni. Per ItaliaNostra si prefigurano due ambiti di lavoro: uno relativo allo studio del piano dei rifiuti speciali da poco (6 novembre) pubblicato sul Bollettino della Regione Veneto; un altro relativo alla collaborazione con la Fondazione Benetton che sta preparando per l’anno prossimo una giornata di studio sul tema. E’ stato richiesto all’Associazione di partecipare attivamente e di sostenere tale iniziativa. Potrebbe, quindi, essere l’occasione per chiamare alcuni relatori ad esporre i pro ed i contro degli altri casi gia’ sorti in Italia. Si dovra’, pertanto, costituire un gruppo di lavoro che studi il piano e che mantenga e gestisca i contatti con la Fondazione. Zandigiacomi si propone di coordinare i lavori, una volta che esso sara’ pienamente operativo.

  1. Su questo tema Zandigiacomi chiede il parere del Consiglio circa la scelta di dare consulenze a titolo personale (in qualita’ di architetti, ingegneri, …) o come Associazione ed, in quanto tale, in forma ufficiale. E’ importante decidere anche i tempi con cui queste consulenze debbano avvenire, ovvero in forma continuativa o saltuaria. A fronte della convinzione diffusa nei consiglieri che siano da preferirsi consulenze a nome dell’Associazione (saltuarie o continuative che dovessero essere, comunque sempre su richiesta degli interessati e non per iniziativa di ItaliaNostra), l’architetto Furlanetto, interpellato a riguardo, sottolinea la necessita’ di spostare l’attenzione nell’analisi dei Piani da alcuni temi “secondari” ( come il dimensionamento) a temi-base, di piu’ cogente attualita’ ed importanza.

Romeo Scarpa suggerisce di organizzare una serie di incontri per “preparare” adeguatamente il gruppo di lavoro che dovra’ costituirsi.

Come stabilito ad inizio riunione, il Direttivo si aggiorna e dichiara conclusa la sessione di lavori alle ore 23.05

La riunione riprende il giorno 27-11 con presenza molto ridotta: Zandigiacomi, Frassetto,Boschiero, Imbò, Signori,Toso. Parecchie assenze sono dovute all'epidemia influenzale, Furlanetto per convalescenza operatoria, altre (Scarpa, i 2 Pierotti) a viaggi programmati.

Si riprende dal punto 6)

  1. Zandigiacomi chiarisce che la Sezione ha deciso di fare normalmente interventi su richiesta di soci o di gruppi di cittadini che hanno richiesto un aiuto specifico da parte di Italia Nostra; solo in alcuni casi, come ad esempio la Legge regionale del “PianoCasa”, è riuscita ad organizzare un intervento più esteso verso tutti i Comuni del territorio di competenza trovando una discreta risposta. La scelta si è resa necessaria a causa della limitata disponibilità e partecipazione dei soci ma anche per l'ampliamento avvenuto dei settori di interesse. I presenti confermano la validità della scelta effettuata.

  2. Sta procedendo lentamente la sistemazione dell'archivio della Sezione finora seguita soltanto da Francesca e Nadia: sarebbe importante una maggior partecipazione dei soci per terminarla al più presto

  3. Gite: sono un punto dolente dell'attività della Sezione specie quelle che necessitano di un numero minimo di partecipanti o di prenotazione anticipata degli ingressi. Tenendo conto che sono comunque un momento di aggregazione IMPORTANTE si decide di limitarle a quelle che richiedono un minor impegno organizzativo ed una partecipazione libera: nell'assemblea annuale dei soci che si terra a gennaio I soci presenteranno specifiche proposte; a titolo d'esempio Zandigiacomi propone una visita a Gradisca d'Isonzo, prima fortificazione della repubblica di Venezia ad Est , e a Palmanova.

  4. Visita A S.Artemio: si decide di proporre la data del 10 gennaio. Zandigiacomi ha preso contatto con Toni Follina che è felice di accompagnarci; sarà chiesto il permesso all'Amministrazione Provinciale.

  5. Rinviato causa assenza all'estero di Romeo Scarpa che potrà definire meglio la proposta in Assemblea

  6. Un PAT per Treviso (PAT= Piano diAssetto del Territorio). A fronte di continue sollecitazioni per avere un parere sulla necessità che Treviso si doti di un nuovo strumento di gestione del territorio sembra necessaria la formazione di un gruppo di studio che analizzi il problema e dia nostre proposte. Il problema viene trasferito al ConsiglioDirettivo

  7. Bike sharing. Si collega al punto precedenteProblemi inerenti il funzionamento della Sezione.

  8. Prima di Natale deve essere spedita una circolare ai soci con il presente verbale, la convocazione dell'Assemblea annuale che si propone per venerdì 22 gennaio alle oer 19 nella solita saletta di Fiera ed ill bollettino postale per il versamento della quiota d'iscrizione 2010. Giovedi 10 e 17 devono essere dedicati a queste incombenze.

  9. Incontro con Giorgio Palesa, neo presidente della Fondazione Mazzotti. Palesa ci ha chiesto un incontro per definire una collaborazione per il rilancio del Museo di S.Caterina. Zandigiacomi ha offerto disponibilità e collaborazione con visibilità e condizioni ben chiare. In Assemblea si conta di poter riferire su esiti e prospettive.

  10. Varie ed eventuali. Per fortuna non ce ne sono

  11. Sorpresa finale: le sorprese sono due: 1_La fondazione Benetton intende mettere a disposizione nostra e di altre due o tre associazioni di “prestigio” l'ex scuderia di Palazzoo Caotorta. Al piano terra c'è una saletta con capacità di 20 persone; di sopra ex fienile con possibilità di mettere tre tavoli. Accesso indipendente.

Zandigiacomi per ora ha avuto disponibiltà da parte di Amnesty e sta cercando una terza Associazione : LIPU? LAC? LAV? 2_ Zandigiacomi si è accorto di aver fatto il presidente per 10 anni e ritiene sia venuto il momento per un ricambio: presenterà le dimissioni in occasione dell'assemblea dei soci; si impegna tuttavia a rimanere nel Consoglio Direttivo. Poichè la nomina del Presidente è di spettanza del Consiglio Direttivo sarà l'Assemblea a decidere se affuidare ad esso l'individuazione del nuovo presidente o se si preferisce indire una nuova Assemblea elettorale nel giro di due mesi per procedere alla nomina di un nuovo Consiglio Direttivo.


A KIPLI, CAN

Can, no te sì mio.
Te ga n'altro paron.
Te sì magro e straco
ma un ocio bon me par.
Te vardo parchè sì, can, te me piasi.
Te va de de là te nasi
e po' te lassi star.
Te va con to trotèto
che la strada no pesa, sito sito
Dove? No se sa.
(Ernesto Calzavara)

mercoledì 2 dicembre 2009

PRECARIETA' CLIMATICA...

Parla anche il presidente.... si consiglia di mangiare leggero perchè non è bello russare... si produce CO2!!

domenica 15 novembre 2009

RIFLESSIONI (QUASI) SERIE SUL DIRETTIVO di ITALIA NOSTRA TREVISO del 13-11-09

Non potevo farle l'altra sera per la gestione dispotica della riunione da parte del nostro Presidente che mette i limiti ancora prima di iniziare e poi non ero in formissima per cui espongo di seguito alcune riflessioni per chi avrà la pazienza e cortesia di leggere...

1. URBANISTICA PARTECIPATA
L'idea è "affascinante", democratica e ... molto impegnativa. Vorrei solo che venisse tenuto conto dal gruppo di lavoro che non credo sia sufficiente "sentire i bisogni della gggente...", anche se cio' sarà necessario ed obbligato perchè noi ggggente non siamo piu' abituati da tempo ad avere idee e prospettive.. ideali direi...
Il rischio è quindi di avere un'analisi dove i "bisogni" urbanisticisono inespressi perchè non piu' noti, come se la TV e l'ideale di villetta-taverna-garage-fabbrichetta avesse messo degli occhiali neri a tutti noi... Ci si abitua a tutto (anche al male diceva Hanna Arent), figuriamoci se non ci siamo "abituati" al territorio di merda dove viviviamo!!
Sarebbero necessarie due/tre operazioni propedeutiche:
1) vedere, ricordare, immaginare un territorio dove la vita è ancora migliore.. dove?
2) capire cosa Italia Nostra propone come "modello ideale".... ne siamo capaci di fare una sintesi di 100 righe?
2) capire operativamente quali sono gli strumenti di partecipazione previsti dalla nuova normativa e come si puo' incidere (questo è piu' facile..).

Se mi dite che un'operazione di incontro sui temi dell'urbanistica partecipata è in ogni caso utile, ne convengo perchè qualsiasi incontro dove si parli di un problema, si confrontino delle soluzioni e si cerchi una sintesi, è certamente una grande novità in tempi dove al massimo l'interattività è una votazione ad un cantante di X-Factor!
Ricordo che chi aveva 30-40 anni nel 1968, oggi ne ha 70-80 e quindi molto di quel "patrimonio" di partecipazione (che ha dato come frutti S.B.??) non c'è piu'...

2. PRESENZA SUL TERRITORIO
Dal poco che vediamo con gli amici che sono impegnati in politica, emerge un "vuoto pneumatico" dietro a queste persone. Non esistono piu' i partiti, non c'è nessun gruppo che lavoro, che pensa, che propone nemmeno nella sinistra piu' sinistra. A destra non ci sono mai stati, ma ci sono gli "stack holders" (denominassion de' origine Luca Zaia) che sempre premono...
Io non sento il bisogno di fare il gruppo di pressione di nessuno, ma direi che ITALIA Nostra di Treviso dovrebbe dare una formale comunicazione a tutte le amministrazioni comunali della nostra provincia o della nostra zona, della possibilità/opportunità di consultarci per temi ambientali/edilizi.
Io credo che un gruppo di lavoro (di tecnici e non) possa essere messo in piedi oltre a Berto ed io....

3. "NON TECNICI", ALZATE LA TESTA!! ANCHE VOI SAPETE LEGGERE...
Mi disturba sempre di piu' la remissione (non dei peccati) o meglio la remissività con cui i non tecnici (non ingegneri, architetti, avvocati, urbanisti) hanno su tutti i temi dell'associazione.
Premesso che uan laurea non è sufficiente per essere intelligenti, nemmeno una non laurea in tali materie è una garanzia di non capire nulla in tema di urbanistica e/o ambiente... Puo' magari non interessare, ma poi interessano gli effetti e quindi tutti i "casalinghi&casalinghe" della sezione di Treviso si facciano coraggio... Un Piano Territoriale di Coordinamento Regionale non è un'idra a cento teste, una mappa colorata la potete guardare come se fosse un fiore... un pacco di norme scritte da un avvocaticchio puo' essere il sostituto del tavor....
Alal fine vi accorgerete che è solo una "merda" per cui si spendono tanti soldi e non serve a nulla (perchè non la vogliono far servire)... Il potere di decidere resta altrove... e questo vi dovrebbe bastare per incuriosirvi!!

VENERDI 13

Non se so sia un caso dovuto alla paura di andare in giro di venerdì 13, ma il direttivo dell'altra sera era affollato di ben 20 persone!!
A Treviso una riunione che non sia per protestare su un problema personale, anche dei maggiori partiti, non raggiunge tale numero!!
Molti mancavano a causa di "frutti stagionali" tipo H1-N3, dissenteria, stanchezza da ricerca casa... figurati!!

Il Presidente, a dire il vero un po' preoccupato, ha subito provveduto a dire all'inizio della riunione che la stessa non sarebbe durata piu' di un'ora e mezza!! Paura di perderli, eh??

E' vero, era stata promessa una pizza, ma ne offro due se le presenze e le attività prendono veramente piede!!