"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

domenica 22 gennaio 2017

ECCO LA TERNA PER IL POSTO IN FONDAZIONE CASSAMARCA

La proposta di Said Chiabi coglie nel segno e siamo tutti ansiosi di esultare per le dimissione del sociologo Ulderico Bernardi dal Consiglio di Indirizzo di afFondzione Cassamarca.
Ho giàil mente il trio di nomi che potrebbero essere proposti al Presidentissimo: Alfio Bolzonello, Massimo Malvestio oppure (extrema ratio) vado io, potendo dare a Bernardi il mio (inutile) posto in Consiglio dell'Ente Parco Sile.
Una bella terna di nomi assolutamente "ostici" per il nostra Beato Presidentissimo sarebbe un botto da festeggiare... purtroppo sono solo sogni.

giovedì 19 gennaio 2017

FERMARE L'ARROGANZA CON IL DISAPPUNTO?

La situazione di afFondazione CASSAMARCA è paradossale: un gerarca novantenne nomina un ex sindaco che gli ha concesso di triplicare il volume dell'ex Appiani come vicepresidente e discute ancora di scelte urbanistiche e culturali con l'amministrazione attuale, mostrando un'arroganza pari solo al suo peso corporeo!

E cosa succede? C'è "disappunto".... Disappunto??
Forse è il caso di passare dal "disappunto" a qualcosa di più concreto, visto che le decisioni politiche le fa la politica e non l'arrogante Presidentissimo.

Direi che anche su questo piano si gioca la credibilità politica della giunta e della coalizione per il 2018, salvo che non si sia già deciso di passare la mano.
Non è possibile fare accordi con questo Signore che resta ancorato ad un potere che non ha più. Vogliamo provare a dirlo oppure "a Treviso va sempre bén tuto, tanto mì no vào a combatar"?

E' ora anche di finirla di riverire questo personaggio che ha fatto molti più danni che benefici ed ha usato la Fondazione Bancaria per avere un suo regno, pagato da noi a caro prezzo, visto che il patrimonio è azzerato.

Finiamola con le democristianerie, salvo che non sia piacevole prendere pesci in faccia.



mercoledì 18 gennaio 2017

PESCATORI CONTRO PESCATORI?

Il consigliere Torresan (Lega Nord) si sfoga oggi sulla Tribuna contro i 34 euro della tessera provinciale che pagano 209mila persone alla Provincia di Treviso denunciando che non ci sono più acque libere...

Ora, è bene che lo sappiate, sono anch'io un tesserato con licenza di pesca anche se non possiedo alcuna canna da pesca e non riesco a prendere un pesce nemmeno se è morto stecchito, ma proprio non capisco il Torresan Giorgio: CONTRO CHI TI LAMENTI??

La Provincia di Treviso penso sia governata da vent'anni dai leghisti e la Regione Veneto è parimenti governata da vent'anni dal centrodestra, tanto da avere un assessore (Giuseppe Pan) che mi ha mandato un santino elettorale con una trota marmorata!!
Io so per certo che ai TAVOLI BLU le associazioni dei pescatori hanno accettato un rialzo della tessera che doveva poi dare dei ritorni in termini di contributi per le attività di controllo faunistico delle varie associazioni, ma questi contributi sono... persi nel bilancio regionale con tanti saluti ai pescatori.

Quanto alle attività di ripopolamento con avanotti, il pescatore Torresan dovrebbe sapere che non serve immettere pesci in acque che non sono risanate perchè questi moriranno.
Un esempio di spreco è il ripopolamento fatto dal Parco Sile con il SILIFFE nel tratto alto, dove è stato introdotto un pesce da ghiia, dove ghiaia non c'è...
Dovrebbe anche sapere che si no associazioni che immettono, a beneficio dei loro iscritti, che devono riprendere il costo della tessera anche delle trote che sono quasi come i fagiani di Berlato cioè pesci che non hanno nemmeno le pinne e non sanno nuotare.
Ho visto pesci chiedere di essere catturati pur di non restare nelle acque della fogna del centro...

Vogliamo ancora lamentarci di pesca e pescatori.

Torresan!! DEVI PARLARE CON I TUOI, NON CON I GIORNALISTI

lunedì 16 gennaio 2017

QUANDO LE AUTO VOLERANNO FAREMO ANCORA STRADE?

Il 1° lotto del Terraglio est è stato completato con un ponte sul Bigonzo (Bigonzo, non sul fiume Giallo) che è un capolavoro di ingegneria e di impatto ambientale soft...
Quasi sette milioni di euro per collegare una zona industriale al Passante, il tutto frutto del delirio da "zona industriale" che ha colpito tutti i Comuni quando era ora di incassare soldi dagli oneri di urbanizzazione.
Che esista un quartiere che si chiama Sant'Antonino a Treviso pare non averlo saputo nessuno e che attraverso là non si passa nemmeno...
Come per il proseguimento della tangenziale di Treviso che si sa dove farla fino al 4° lotto, ma poi non c'è lo straccio di un'idea di come arrivare all'autostrda.

E' ora di smettere con una progettazione infrastrutturale regionale che avanza per grandi opere pensate quando i treni andavano a vapore e c'era il boom delle nascite...
Siamo in recessione industriale e le strade oggi non servono e fanno danni.

Chiedetelo a Dosson fra pochi mesi...

giovedì 12 gennaio 2017

BANDO PROVINCIA PER STORGA? MARCON VORREBBE ANCHE SOLDI DA NOI...

Mi ero perso la dichiarazione del Presidente Marcon del 9-1-2017 sul bando per ricerca fondi della Provincia per l'intervento sul Parco della Storga e devo dire che è abbastanza stupefacente che Marcon dichiari che si aspettava delle "sorprese dal mondo ambientalista" cioè dei soldi per fargli fare l'esercitazione di Protezione Civile!!

Probabilmente il Presidente Marcon non ha alcuna idea di come funziona il mondo del volontariato in genere, dove non solo mancano i soldi, ma mancano anche le persone da coinvolgere...

Chiedere soldi al mondo del volontariato è come andare da chi imegna gratuitamente il suo tempo per il bene comune e chiedergli anche di pagare un obolo per farlo...
Oltrettutto i soldi che lui chiede non sono prettamente per il Parco della Storga, ma per fare un'esercitazione di Protezione Civile con tanto di tornado...

La verità è che siamo con le pezze al culo (noi da sempre, visto che abbiamo un bilancio annuale da 5000 euro in parte da devolvere alla sede di Roma), ma questi Signori sono assolutamente poco abituati alle ristretteze ed invece di usare con intelligenza e coinvolgere il mondo del volontariato, fanno dichiarazioni balenghe.

I soldi noi li troviamo e li metteremo, ma non li diamo da gestire alla Provincia o a nessun altro, ma cercheremo di intervenire direttamente se ce lo permetteranno e non ci saranno ostacoli burocratici...

Avvisiamo intanto
la Provincia di Treviso che dopo l'intervento della Protezione Civile arriva Madama Primavera e Signora Estate che hanno il vizio di far cresce erbe e rovi... e allora che si farà?

mercoledì 11 gennaio 2017

SCHEDA OBIETTIVO MONIGO-SAN LIBERALE-SAN PELAIO-S.BONA

Questo lo schema base ideogrammatico funzionale del bando "PERIFERIE" pubblicato dal Comune di Treviso per la zona nord ovest di Treviso.

Si parte da qui per definire il Piano degli Interventi....

L'unica cosa che si vede benissimo anche dalla foto è il tracciato del 4° lotto della tangenziale di Treviso che non era nel programma elettorale di questa coalizione....
Tanto per dire

PARCO DELLA STORGA SOPRALLUOGO GUIDATO 14-1-2017 ore 14.30

Come preannunciato, Emanuele Baldan, laureato in scienze biologiche e guida naturalistica, ha dato la sua disponibilità per guidarci nel parco della Storga sabato 14 gennaio p.v. alle ore 14.30 con ritrovo alle case Piavone.

Lo scopo è sempre quello già indicato più volte di fornire un documento sintetico alla Provincia di Treviso per elencare quali sono le operazioni da fare durante l'esercitazione di Protezione Civile, che svolgerà i compiti di un manutentore straordinario...

Nella sostanza questo primo incontro servirà per costituire il gruppo che si occuperà del VERDE e che dovrebbe dare una metodologia di intervento per la Protezione Civile, considerando che gli interventi saranno sui percorsi (per renderli sicuri) e sui corsi d'acqua (penso io, per eliminare ciò che è caduto e che non è funzionale all'ecosistema).


Parallelamente potremo anche valutare le STRUTTURE, ma questo potrebbe essere oggetto di un altro giro specifico per fare un elenco di quello che va rimosso, di ciò che puo' essere mantenuto fino a che resiste e di ciò che va riparato.

Per il GRUPPO ACQUA si è reso disponibile Corrado Forlani che sentirà alcuni esperti (ittiologi ed altri) per coordinare uno specifico giro.

Sulla questione della PARTECPAZIONE ho avuto alcune adesioni (AndreaM e altri) ma servirà fare il punto a tavolino partendo dai materiali messi a disposizione da Ermanno Bortolanza.

Per il momento, vediamoci SABATO 14 gennaio p.v. Alle ore 14.30 alle case Piavone con scarponcini ed abiti pesanti; meglio avere anche dei thermos se continua il freddo polare...




Treviso, 11 gennaio 2017 p.ITALIA NOSTRA Treviso

il presidente Romeo Scarpa 348 8717810







PROCESSO PARTECIPATIVO PER PIANO INTERVENTI DEL COMUNE DI TREVISO

Ieri sera si è avviato il percorso partecipativo che dovrebbe portare a fine primavera alla redazione ed approvazione del Piano degli Interventi del Comune di Treviso, un faticoso processo per ripensare la città, che finora non ha dato grandi frutti.

La serata di ieri ha visto un'ottima partecipazione di cittadini e politici, che è fatto positivo in sé perchè testimonia la volontà di incidere sulle decisioni e la parole del Sindaco, anche assessore all'urbanistica, hanno giustamente rilevato che la “partecipazione è una cessione di potere dall'alto verso il basso...”.

Il problema è che spesso “partecipazione” viene confusa con “informazione” e diventa solo il modo per dimostrare che i cittadini sono in grado solo di fare caciara e non di fare proposte incisive, che restano nascoste negli accordi di programma che si discutono in maniera riservata.

C'è quindi una “partecipazione di facciata”, che è di moda, ma lascia più insoddisfazione che altro, cedendo solo a parole il potere decisorio, che resta invece ancorato ai “veri” portatori di interesse.

La presenza dell'arch. Saccon non è certo una garanzia di qualità del processo partecipativo perchè si tratta di professionisti di grande esperienza, ma molto inseriti nel potere regionale con incarichi per la salvaguardia del territorio agricolo, che poi si sono concretizzati, ad esempio, nel “mostro” (per fortuna abortito) di Barcon. Ma questa è l'urbanistica veneta...

Anche l'ing. Baldo, facilitatore incaricato dal team, non è apparso molto “creativo” nel suo ruolo, visto che ha evidenziato più i problemi e le fatiche del processo partecipativo che gli aspetti positivi ed inclusivi. Sembrava quasi temere un'eccessiva partecipazione..

Per evitare di essere troppo buonista, alcune stonature meritano di essere evidenziate così il mio contributo diventa da subito uno stimolo al processo:
  • la precisazione sulla “volontarietà” di tale decisione a merito della P.A. non è corretta, visto che non solo l'articolo 18 comma 2 della LR 11/2004 prevede che “il piano degli interventi è adottato e approvato dal consiglio comunale. L’adozione del piano è preceduta da forme di consultazione, di partecipazione e di concertazione con altri enti pubblici e associazioni economiche e sociali eventualmente interessati.”, ma lo prevedeva il programma elettorale di Treviso Bene Comune.
  • la specificazione che si vuole dare importanza al “parere dei singoli cittadini” appare un tentativo per abbassare il livello delle discussione a problematiche minori per blandire l'elettorato senza troppi problemi “complessi”;
  • vi è l'impressione che il Comune di Treviso sia in attesa di miracolosi interventi di privati che con luminose idee (anche redditizie) siano in grado di trovare fondi per un esangue bilancio comunale, dimenticando che l'intervento privato, abituato agli utili pre-crisi, difficilmente si impegnerà ora che i margini sono molto ridotti
  • pare che non ci sarà, in questo processo partecipativo, alcuna discussione pubblica dei progetti dei grandi portatori di interesse che avranno una corsia differenziata tramite i bandi pubblici, che saranno valutati solo dalla politica. Il punto di mediazione tra interesse privato e beneficio pubblico resta un affare … a parte?
  • vi è un'eccessiva attenzione per dare ancora speranza a chi è stato illuso dalla fase lottizzatoria del PRG 2001: un'ultima chance prima di perdere i diritti, che produrrà nuova occupazione di suolo, nonostante la città sia piena di lottizzazioni parzialmente realizzate
In ogni caso, noi come associazione daremo ai cittadini un elenco di nostre priorità da inserire nel PI, che purtroppo hanno il “difetto” di non essere in perfetta coerenza con il pur vago PAT approvato, che tanto somiglia ai vecchi piani leghisti.

Ricordiamo a tutti i cittadini che il Piano degli Interventi ha come contenuti alcune importanti scelte su cui valuteremo la volontà e la politica dell'Amministrazione.
In particolare le questioni più importanti per noi saranno:

  • la definizione della modalità di intervento sul patrimonio edilizio esistente da salvaguardare e per l'attuazione degli interventi di trasformazione e di conservazione;
  • l'individuazione delle trasformazioni da assoggettare ad interventi di valorizzazione e sostenibilità ambientale;
  • la definizione e localizzazione di opere e i servizi pubblici e di interesse pubblico, soprattutto per dare una forma alla città al di fuori del centro storico senza attendere le proposte dei privati
  • l'individuazione delle attività produttive da confermare in zona impropria nonché soprattutto quelle da trasferire a seguito di apposito convenzionamento anche mediante l'eventuale riconoscimento di crediti edilizi e l'utilizzo di eventuali compensazioni
  • sollecitare e definire la normativa di carattere operativo con particolare riferimento alle attività commerciali, al piano urbano del traffico, al piano urbano dei parcheggi, al piano per l’inquinamento luminoso, al piano per la classificazione acustica e ai piani pluriennali per la mobilità ciclistica.
  • Aumentare gli interventi di tutela delle acque di risorgiva, del verde e dei parchi urbani

“La speranza è l'ultima a morire”... e quindi cerchiamo di essere positivi con la Giunta di Treviso, ma siamo anche consci che prima o poi … la speranza muore.




Treviso, 11 gennaio 2017

Per Italia Nostra Treviso

il presidente Romeo Scarpa

domenica 8 gennaio 2017

PARCO DELLA STORGA IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

Approfitto della richiesta di Marco Fintina per riprendere l'argomento PARCO DELLA STORGA. Il PUNTO DELLA SITUAZIONE è il seguente:
  1. Berto Zandigiacomi, Pino Dalla Torre ed io siamo stati ad un incontro con il presidente della Provincia (Marcon, sindaco di Castelfranco) e Iannicelli (consigliere comunale di Treviso) dove abbiamo manifestato la nostra disponibilità a collaborare; lui ne ha preso atto e ci ha detto che è sua intenzione prendere "due piccioni con una fava" e cioè fare un'esercitazione di Protezione Civile (che non fanno più da 2-3 anni ed è per loro obbligatoria) con una manutenzione straordinaria dei percorsi. Ci ha detto di parlare con il dott. Porcellato della Provincia di Treviso che ho contattato per chiedergli delle planimetrie che però non mi hanno fornito.
  2. il 21-12 c'è stato un sopralluogo nel parco con Marcon, Dalla Torre, Trevisin, Porcellato ma nè io nè Berto siamo potuti andare perchè ci eravamo liberati per il giorno prima...Di questo giro non so nulla come resoconto, ma penso che sia stato un giro interlocutorio per far visionare la questione ai politici.
  3. noi abbiamo tentato di fare un giro agli inizi di dicembre per capire “cosa e come fare” (vedi mio resoconto del 4-12-2016), ma è molto difficile girare in 15-20 persone discutendo sui massimi sistemi o di filosofia ambientale (taglio o non taglio, tengo gli alberi in acqua) se prima non ci si è accordati sul metodo di lavoro e sugli scopi consultando qualche tecnico forestale o agronomo o giardiniere
  4. Noi abbiamo fatto un incontro con il dott. Renzo Trevisin in sede nostra, ma discutere a parole senza vedere è molto diverso che passeggiare nel parco.. per cui è necessario trovare una modalità di lavoro che sia proficua e non ci faccia solo discutere a ruota libera.
  5. Emanuele Baldan, laureato in scienze biologiche e guida naturalistica, si è reso disponibile per aiutarci su questi temi: 1- pulizia mirata e info su zonizzazione; 2- educazione ambientale; 3- Check-list flora e fauna. Gli chiederò disponibilità e gli chiederò una data per un'uscita (che potrebbe essere sabato 14-1 pomeriggio o domenica 15-1). Anche Paolo Favaro ha dato la dispobilità di farci avere l'aiuto di qualcuno del settore del gruppo degli Amici delle Cave di Marocco di Mogliano, come pure penso non ci sia problema ad avere assistenza da parte dell'Associazione Naturalisti Sandonatesi con Alessandro Faggian.


Gli OBIETTIVI sono sicuramente diversi, tra breve e medio/lungo periodo:
 
BREVE PERIODO (entro 31-1-2017)
  1. fornire un documento sintetico alla Provincia di Treviso per elencare quali sono le operazioni da fare durante l'esercitazione di Protezione Civile
  2. dare un elenco di persone con varie professionalità che possano partecipare all'esercitazione di Protezione Civile
MEDIO PERIODO (entro 30-3-2017)
  1. richiedere che vengano previste risorse (finanziarie e logistiche) per garantire la manutenzione ordinaria per tutto l'anno, visto che un intervento straordinario invernale avrà un brevissimo effetto, che sarà “assorbito” come se nulla fosse dal naturale sviluppo primaverile ed estivo del parco
  2. avviare un aggiornamento del censimento del verde e della fauna rispetto ai dati degli anni '90
  3. verificare la presenza e le condizioni delle polle di risorgiva, la qualità dell'acqua e i primi interventi di tutela
LUNGO PERIODO (entro 31-12-2017)
  1. avviare il percorso per la creazione di un'associazione mista con presenza di Comuni, associazioni e cittadini per garantire il mantenimento del parco
  2. concordare le modalità di fruizione e protezione del parco e gli strumenti di tutela e gestione
  3. gestire la ricerca di risorse finanziarie sia pubbliche che private

Per il BREVE PERIODO, io vedrei la seguente ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO, dividendo per temi la problematica:

GRUPPO VERDE: un gruppo di persone, guidato da un forestale/botanico/giardiniere dovrebbe dare una metodologia di intervento per la protezione civile, considerando che gli interventi saranno sui percorsi (per renderli sicuri) e sui corsi d'acqua (penso io, per eliminare ciò che è caduto e che non è funzionale all'ecosistema);
GRUPPO STRUTTURE: un gruppo di persone, guidate da architetto/ingegnere/altro dovrebbe dare un elenco di quello che va rimosso, di ciò che puo' essere mantenuto fino a che resiste e di ciò che va riparato
GRUPPO ACQUA: un gruppo di persone guidato da un naturalista/pescatore/altro dovrebbe andare a verificare lo stato delle risorgive, la situazione dei vari corsi d'acqua, gli scarichi e la presenza di fauna ittica
GRUPPO PARTECPAZIONE: un gruppo dovrebbe avviare la revisione del progetto originario in funzione di come si è trasformato il parco urbano divenuto un bosco semi-naturale predisponendo un piano di ricerca e censimento per aggiornare i dati degli anni'90 e per progettare un adeguamento del parco della storga allo stato attuale. Il processo dovrebbe partire da subito in modo partecipativo coinvolgendo il maggior numero di realtà possibile per avere una significativa rappresentanza e non essere solo una belle idea di qualcuno; questo gruppo avrebbe anche l'onere di gestire comunicazioni e di porre le basi per la futura associazione.


Treviso, 8 gennaio 2017
                                                                                     p.ITALIA NOSTRA Treviso

                                                                                      il presidente Romeo Scarpa 348 8717810







venerdì 6 gennaio 2017

EPIFANIA DELLA TERRA A FANZOLO

Oggi alle 14,30 saremo a Fanzolo di Vedelago, vicino al Santuario della Madonna del Caravaggio, per un momento di riflessione e preghiera per la Terra, Madre di tutti noi.
Non sarà solo un momento simbolico, ma spero diventi un nuovo inizio di presa di coscienza che si sono da tempo superati i limiti del buon senso e che i nostri comportamenti ambientali vanno profondamente modificati ed improntati a rispetto e sostenibilità, che non sono solo parole ma atti ed azioni.




mercoledì 4 gennaio 2017

TREVISO: P.I. E PROCESSO PARTECIPATIVO

Altra buona notizia è l'attivazione di un PROCESSO PARTECIPATIVO per il PIANO DEGLI INTERVENTI del COMUNE DI TREVISO che inizierà martedì 10 gennaio p.v. e terminerà a fine marzo.

E' l'occasione per esporre le proprie idee e per manifestare la TREVISO CHE VOGLIAMO...

Per maggiori informazioni vedere il link specifico sul sito del Comune di Treviso



CONSULTA ENTE PARCO SILE

Dopo circa vent'anni, ecco la terza convocazione della CONSULTA dell'ENTE PARCO SILE!!
Il 2017 pare davvero essere un anno straordinario...
Manca l'ordine del giorno, ma non importa, intanto c'è la convocazione ed è già una cosa positiva...
Consiglio vivamente la partecipazione, se  non altro per vedere...

PEDEMONTANA: LA SAGRA DELLE VARIANTI

E' ben strano il modo in cui "non" procede la maggior opera "quasi" pubblica italiana: il finto progetto esecutivo non c'è mai e si va avanti di variante in variante a seconda dei casi e dei sindaci, che, guarda caso sono tutti leghisti e legati a doppio filo con il Governatore Zaia, che rischia il collo su un'opera finanziata per ora solo dalla Regione e con l'impresa SIS che arranca senza mettere un euro del capitale che doveva servire...

Modificare un'uscita significa spostare il valore di molti terreni e poter, nel migliore dei casi, speculare sulla maggior rendita immobiliare come ben sa la Regione Veneto che nel PTRC si è tenuta la programmazione urbanistica entro i 2 chilometri dai caselli.

Possibile che nessun giudice inizi a spulciare tra le carte di un'opera che sprizza illegalità da tutti i pori?
Venerdì 6 gennaio presso il santuario della Madonna del Caravaggio diremo una preghiera anche per questo...

martedì 3 gennaio 2017

EPIFANIA DELLA TERRA A FANZOLO DI VEDELAGO

Venerdì 6 gennaio p.v. alle ore 14.30,
don Albino Bizzotto dell'Associazione "Beati i Costruttori di pace", come consuetudine ormai da diversi anni, celebrerà una Santa Messa per pregare per la nostra martoriata Madre Terra.

Quest'anno don Albino concelebra l'Epifania della Terra, nel prato-parcheggio del Santuario della Madonna del Caravaggio, a Fanzolo di Vedelago (TV); la celebrazione sarà all'aperto nel prato ad est del Santuario, gentilmente offerto da Bruno e Anna, abitanti del posto. Scout ed Alpini offriranno gazebo e panchine.

Questo primo appuntamento è particolarmente importante per iniziare il nuovo anno cercando di avviare due percorsi paralleli, urgenti e necessari:
  1. Prima di tutto "sanare la terra" e chiudere tutte quelle opere, in primis la Sperstrada Pedemontana Veneta, che stanno martoriando il suolo coltivabile e producono inquinamento dell’aria e dell’acqua, avvelenamento del terreno, con poli commerciali ovunque con grandi navi e grandi opere, che di grande hanno solo il livello di corruzione che raggiungono
  2. Costruire attorno agli elementi della vita un vero e proprio programma per rispettare e valorizzare i tempi, la biodiversità e la distribuzione dei prodotti della terra necessari alla vita quotidiana di tutti e di ciascuno. Strutturare la politica per produrre aria sana, acqua potabile, agricoltura biologica, energia rinnovabile chiudendo con le energie fossili, riciclo rifiuti, risanamento degli ecosistemi, cibo per tutti.
Condividiamo la proposta dei BEATI COSTRUTTORI DI PACE di iniziare a scrivere la
Dichiarazione Universale dei Diritti della Terra perchè senza terra, non ci saranno nemmeno gli uomini.