"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

domenica 8 gennaio 2017

PARCO DELLA STORGA IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

Approfitto della richiesta di Marco Fintina per riprendere l'argomento PARCO DELLA STORGA. Il PUNTO DELLA SITUAZIONE è il seguente:
  1. Berto Zandigiacomi, Pino Dalla Torre ed io siamo stati ad un incontro con il presidente della Provincia (Marcon, sindaco di Castelfranco) e Iannicelli (consigliere comunale di Treviso) dove abbiamo manifestato la nostra disponibilità a collaborare; lui ne ha preso atto e ci ha detto che è sua intenzione prendere "due piccioni con una fava" e cioè fare un'esercitazione di Protezione Civile (che non fanno più da 2-3 anni ed è per loro obbligatoria) con una manutenzione straordinaria dei percorsi. Ci ha detto di parlare con il dott. Porcellato della Provincia di Treviso che ho contattato per chiedergli delle planimetrie che però non mi hanno fornito.
  2. il 21-12 c'è stato un sopralluogo nel parco con Marcon, Dalla Torre, Trevisin, Porcellato ma nè io nè Berto siamo potuti andare perchè ci eravamo liberati per il giorno prima...Di questo giro non so nulla come resoconto, ma penso che sia stato un giro interlocutorio per far visionare la questione ai politici.
  3. noi abbiamo tentato di fare un giro agli inizi di dicembre per capire “cosa e come fare” (vedi mio resoconto del 4-12-2016), ma è molto difficile girare in 15-20 persone discutendo sui massimi sistemi o di filosofia ambientale (taglio o non taglio, tengo gli alberi in acqua) se prima non ci si è accordati sul metodo di lavoro e sugli scopi consultando qualche tecnico forestale o agronomo o giardiniere
  4. Noi abbiamo fatto un incontro con il dott. Renzo Trevisin in sede nostra, ma discutere a parole senza vedere è molto diverso che passeggiare nel parco.. per cui è necessario trovare una modalità di lavoro che sia proficua e non ci faccia solo discutere a ruota libera.
  5. Emanuele Baldan, laureato in scienze biologiche e guida naturalistica, si è reso disponibile per aiutarci su questi temi: 1- pulizia mirata e info su zonizzazione; 2- educazione ambientale; 3- Check-list flora e fauna. Gli chiederò disponibilità e gli chiederò una data per un'uscita (che potrebbe essere sabato 14-1 pomeriggio o domenica 15-1). Anche Paolo Favaro ha dato la dispobilità di farci avere l'aiuto di qualcuno del settore del gruppo degli Amici delle Cave di Marocco di Mogliano, come pure penso non ci sia problema ad avere assistenza da parte dell'Associazione Naturalisti Sandonatesi con Alessandro Faggian.


Gli OBIETTIVI sono sicuramente diversi, tra breve e medio/lungo periodo:
 
BREVE PERIODO (entro 31-1-2017)
  1. fornire un documento sintetico alla Provincia di Treviso per elencare quali sono le operazioni da fare durante l'esercitazione di Protezione Civile
  2. dare un elenco di persone con varie professionalità che possano partecipare all'esercitazione di Protezione Civile
MEDIO PERIODO (entro 30-3-2017)
  1. richiedere che vengano previste risorse (finanziarie e logistiche) per garantire la manutenzione ordinaria per tutto l'anno, visto che un intervento straordinario invernale avrà un brevissimo effetto, che sarà “assorbito” come se nulla fosse dal naturale sviluppo primaverile ed estivo del parco
  2. avviare un aggiornamento del censimento del verde e della fauna rispetto ai dati degli anni '90
  3. verificare la presenza e le condizioni delle polle di risorgiva, la qualità dell'acqua e i primi interventi di tutela
LUNGO PERIODO (entro 31-12-2017)
  1. avviare il percorso per la creazione di un'associazione mista con presenza di Comuni, associazioni e cittadini per garantire il mantenimento del parco
  2. concordare le modalità di fruizione e protezione del parco e gli strumenti di tutela e gestione
  3. gestire la ricerca di risorse finanziarie sia pubbliche che private

Per il BREVE PERIODO, io vedrei la seguente ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO, dividendo per temi la problematica:

GRUPPO VERDE: un gruppo di persone, guidato da un forestale/botanico/giardiniere dovrebbe dare una metodologia di intervento per la protezione civile, considerando che gli interventi saranno sui percorsi (per renderli sicuri) e sui corsi d'acqua (penso io, per eliminare ciò che è caduto e che non è funzionale all'ecosistema);
GRUPPO STRUTTURE: un gruppo di persone, guidate da architetto/ingegnere/altro dovrebbe dare un elenco di quello che va rimosso, di ciò che puo' essere mantenuto fino a che resiste e di ciò che va riparato
GRUPPO ACQUA: un gruppo di persone guidato da un naturalista/pescatore/altro dovrebbe andare a verificare lo stato delle risorgive, la situazione dei vari corsi d'acqua, gli scarichi e la presenza di fauna ittica
GRUPPO PARTECPAZIONE: un gruppo dovrebbe avviare la revisione del progetto originario in funzione di come si è trasformato il parco urbano divenuto un bosco semi-naturale predisponendo un piano di ricerca e censimento per aggiornare i dati degli anni'90 e per progettare un adeguamento del parco della storga allo stato attuale. Il processo dovrebbe partire da subito in modo partecipativo coinvolgendo il maggior numero di realtà possibile per avere una significativa rappresentanza e non essere solo una belle idea di qualcuno; questo gruppo avrebbe anche l'onere di gestire comunicazioni e di porre le basi per la futura associazione.


Treviso, 8 gennaio 2017
                                                                                     p.ITALIA NOSTRA Treviso

                                                                                      il presidente Romeo Scarpa 348 8717810







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