"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

giovedì 30 giugno 2016

TANGENZIALE 4° LOTTO: QUALE PROGETTO PRELIMINARE??

Spett.le VENETO STRADE
Al RUP Ing. C. Costantini

e,p.c. Spett.le Comune di Treviso
Al Sindaco

Oggetto: Intervento n.225 “Tangenziale di Treviso – IV lotto – da SR 53 a SR 358. Note su Conferenza di Servizi del 28-6-2016.


Con alla Conferenza di Servizi del 28-6-2016 relativa all'oggetto, il sottoscritto SCARPA Romeo, in qualità di presidente della sezione di Treviso di ITALIA NOSTRA, associazione per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale della Nazione, portatrice di interessi diffusi in materia ambientale,
premette ed evidenzia che:

  1. in via generale la “conferenza di servizi” nasce come modulo procedimentale per semplificare ed accelerare la conclusione di un procedimento; in questo specifico caso siamo di fronte ad un procedimento, sospeso nel 2010, che "riprende" dopo oltre 6 anni; è evidente la contraddizione in termini che lede la ratio della Legge 241/1990 e di conseguenza la certezza delle situazioni giuridiche. In particolare l’art14 ter (lavori della conferenza) al comma 3 prevede esplicitamente che “3. Nella prima riunione della conferenza di servizi, o comunque in quella immediatamente successiva alla trasmissione dell'istanza o del progetto definitivo ai sensi dell'articolo 14-bis, le amministrazioni che vi partecipano determinano il termine per l'adozione della decisione conclusiva. I lavori della conferenza non possono superare i novanta giorni, salvo quanto previsto dal comma 4 (cioè per procedure VIA, nel qual caso il termine rimane sospeso per altri 90 gg., ma poi riprende a decorrere ndr). Decorsi inutilmente tali termini, l'amministrazione procedente provvede ai sensi dei commi 6-bis e 9 del presente articolo ”-
  2. Nella denegata ipotesi che si voglia, per opportunità da giustificare, mantenere in vita il procedimento del 2010, la Conferenza di Servizi del 28-6-2016 avrebbe approvato un “progetto preliminare” non univoco e con evidenti incongruenze, emerse anche in fase di dibattito (capannone interferente sulla rotonda della Feltrina, curvature e altro) che dovrà essere oggetto di verifiche ed integrazioni non di minima entità. 
  3. Il Nuovo Codice degli Appalti (D.Lgs 50/2016), entrato in vigore il 19 aprile 2016, non prevede piu' il “Progetto preliminare”, oggetto della Conferenza di Servizi, ma il “Progetto di Fattibilità Tecnico Economica” con contenuti ancora da definire in base a decreti da emanare dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
  4. Il Comune di Treviso non ha evidenziato in sede di Conferenza di Servizi che è già stata rilasciata una nuova concessione edilizia per una lottizzazione commerciale (“Feltrina 6”) che va ad interferire con un eventuale futura prosecuzione dell'infrastruttura, che era uno dei presupposti base per dare un senso compito all'opera;
  5. L'Amministrazione di Paese non ha evidenziato, che restando parziale tale infrastruttura, si creeranno gravi problemi di traffico all'incrocio “da Oro” e per il centro di Postioma.
  6. La “valutazione tecnico trasportistica relativa alla prosecuzione dell'iter progettuale e la scelta del tracciato del IV Lotto della Tangenziale di Treviso S.R.53 – S.R. 348” redatta in data 15-9-2016 dallo studio TRT di Milano (incaricato dal Comune di Treviso con determina 1333/15) dà solo un'ibridazione di progetto cioè un misto tra uno dei progetti elaborati da Veneto Strade ed una proposta (priva di adeguati approfondimenti ed elaborati) redatta dallo stesso studio TRT.
  7.  La medesima relazione di TRT al paragrafo 4 “La Conferenza dei Servizi” espone un iter progettuale ben piu' completo per la Conferenza di Servizi rispetto alla semplice presa d'atto di una volontà delle Amministrazioni di Paese e Treviso, che si è avuta nel corso della Conferenza di Servizi del 28-6 u.s. In modo corretto lo studio TRT, dal punto 1 al punto 6.4 di pagina 38 della relazione (che si allega) prevede una serie di adempimenti progettuali che si ritengono fondamentali per procedere in modo conforme alla normativa, stante il tempo trascorso:


Tutto ciò premesso ed evidenziato, il sottoscritto richiede:

  • che venga giustificato il motivo per cui si procede a riprendere una Conferenza di Servizi impostata nel 2010 da precedente amministrazione (teoricamente di diverso orientamento politico) e non si è provveduto ai sensi dei commi 6bis e 9 dell'articolo 14ter della Legge 241/1990; 
  • che venga indicato a quali documenti (elaborati grafici di rilievo e progetto e relazioni) si riferisce il presunto “progetto preliminare” approvato nella Conferenza di Servizi del 28-6-2016. 
  • che venga esplicitato dalla società Veneto Strade SpA l'insieme dei passaggi tecnico-amministrativi propedeutici all'inizio della revisione della progettazione, ai sensi della vigente normativa in materia di progettazione di lavori pubblici dotati di certezza di finanziamento; 
  • se e quando sarà progettato l'intero tratto di questa infrastruttura per arrivare o alla Postumia oppure all'autostrada A27 come indicato a pagina 27 della relazione TRT; quali opere complementari sono previsti, con quali tempi e con quali costi.
Richiedendo di essere mantenuti informati di tutti i passaggi tecnico-amministrativi di pubblica evidenza, si informa che, con separata istanza, si richiederà accesso atti per i materiali di base del presunto “progetto preliminare” approvato.

Allegata: “Valutazione tecnico trasportistica relativa alla prosecuzione dell'iter progettuale e la scelta del tracciato del IV Lotto della Tangenziale di Treviso S.R.53 – S.R. 348” (rev. 15-9-2016 - studio TRT di Milano per Comune di Treviso)

Distinti saluti.

Treviso, 30 giugno 2016

p. ITALIA NOSTRA Treviso

il presidente

f.to Romeo Scarpa 348 8717810







TANGENZIALE: IL GATTO CHE SI MANGIA LA CODA...

Silvano Piazza, che tra tutti è l'amministratore che meglio si barcamena in un contesto di politici "piccoli", esprime alcuni concetti (non nuovi) sulla viabilità intercomunale:
  1. l'autostrada A4 va liberalizzata: credo che Berto Zandigiacomi l'abbia detto quando aveva la mia età e varie persone con lui.... Si voleva fare la tangenziale ovest sopra lo Storga... Siamo ancora qui ed oggi persino la Lega di Zampese arriva a chiederlo, ma nessuno fa nulla di concreto perchè discutere con i concessionari (Autostrade per l'Italia alias Benetton) impone di avere delle idee e dei soldi. Le concessioni autostradali incvece si prorogano (spesso contro la legge sulla concorrenza) e si progettano nuovi pezzettini di inutile tangenziale (il famoso IV lotto da supermercato a supermercato). I soldi promessi da Del Rio entrino in una seria trattativa per liberare quest'arteria sotto utilizzata invece di costruire nuove strade! 
  2.  Le nuove strade portano edificazione che chiama traffico che richiede nuove strade: il concetto è scolastico (e lo capisco io che non sono ingegnere trasportista, come dicono gli assessori di Treviso); lo si vede molto bene nel caso del delirio di Silea, dove fioriscono i Burger King e altre amenità commerciali perchè lì arriva molta gente. E' doveroso dire che i centri commerciali non sono responsabili delle tragedie, ma "aiutano" visto che creano concentrazioni di auto, immissioni, rallentamenti nel piu' classico dei modelli veneti dove "queo che conta zè far scheì...". Il camionista (come mai ci sono così tanti camion non se lo chiede piu' nessuno... deve essere un dato di fatto!) è colpevole, ma il Comune di Silea si finanzia con gli oneri di costruzioni. Piazza dirà che non è nemmeno potestà sua legiferare in urbanistica attorno agli svincoli e che mancano trasferimenti statali e regionali.... E' sempre colpa di qualcun altro....... Quello che è certo è che oggi riscontriamo che lo svincoletto (della miseria verso Olmi) è quasi fuori norma e serve un altro sovrapasso (circa 25-30 milioni di euro). 
  3. Il vicesindaco di Treviso scrive una letterona a Veneto Strade (che già trema...)  per capire cosa intende fare per risolvere questo problema... Io se fossi Vernizzi risponderei che invece di perdere tempo con il IV lotto e con nuovi insediamenti in zona aeroporto, sarebbe bene fare investimenti su altro tipo di mobilità, immaginando i progetti, ma questo Vernizzi non lo farà perchè si chiama "Veneto Strade" e non "Veneto Mobilità diversa" e perchè non spettano a lui queste considerazioni. Potrebbe dire che il buon Ministro Del Rio dovrebbe mandare 200 milioni di euro per la tangenziale di Treviso, così i politici del PD avranno la rielezione nel 2018... Ma come mai per la Superstrada Pedemontana Veneta i soldi (teorici) ci sono e qui nemmeno un euro?? 



Le risposte secondo noi sono abbastanza semplici e molto indigeste ai nostri quotati politici, che scrivono molti accordi programmatici e letterine/one:
  • in primis perchè non c'è un'idea di mobilità sovracomunale,ma un insieme di piccole richieste che diventano boomerang (come il pezzetto di Terraglio est) per Dosson
  • in secondo luogo perchè questi politici fanno fatica a pensare oltre alloro mandato e cercano idee vecchie per tentare di risolvere, in modo fallimentare, problemi antichi. 
 
I ritardi trentennali sul tema si possono recuperare in un tempo minimo di vent'anni e noi quando avremo le strade, non avremo piu' benzina, nè auto!!
Però avremo sempre i medesimi piccoli politici, anzi forse saranno ancora piu' piccoli ed almeno  non li vedremo piu'.. 

mercoledì 29 giugno 2016

COINCIDENZE VIABILISTICHE ILLUMINANTI

Il servizio di ieri sera di RETE VENETA dà un quadro tragicomico delle risposte politiche che vengono date ai problemi della città e dei cittadini.

I fatti: in tangenziale, propio mentre Camolei, Cavallin e Pietrobon stanno raggungendo Mestre per partecipare alla Conferenza di Servizi sul 4° lotto, si verifica un terribile incidente mortale che blocca tutto. Muore una persona (condoglianze alla famiglia) e resta tutto fermo perchè i veicoli coinvolti sono molti....
I servizi di Rete Veneta: il tg locale propone la descrizione dell'incidente, interviste drammatiche di chi ha visto auto sotto il camion e poi il parere del Sindaco. GUARDATE COSA DICHIARA...
E' ovvio che uno non è sempre perfettamente sul pezzo e le interviste sono spesso maligne, ma qui siamo all'assurdo. Parla di "eventi tragicamente eccezionali" (e per fortuna è vero) e poi parte con una disquisizione sulle piste ciclabili e la mobilità lenta e la necessità di investimenti alternativi proprio mentre il suo assessore sta andando a chiedere di sprecare 80 milioni di euro per altri 3 chilometri di tangenziale.
Sono solo noi che vediamo l'assurdo di tale discorso e le contraddizioni profonde di un "vuoto pneumatico di idee" perchè è palesemente ridicolo parlare di piste ciclabili mentre ci sono molti in tangenziale dove il traffico ciclabile non c'è...
Forse vleva dire che sarebbe da privilegiare il traffico su ferro e non quello su gomma, ma allora i soldi vanno chiesi per fare collegamenti diversi e non poli logistici come quelli a cui è andato sabato...
Un polo di logistica sono camion.. diteglielo. Che guardi le foto

Nel seguito del servizio avrete la lettura del comunicato di Camolei da parte di Rete Veneta: un altro elemento che stride fortemente con il dramma dei morti.
Quando un'opera nasce sotto una buona stella..

martedì 28 giugno 2016

CONFERENZA DI SERVIZI ... A SCOPPIO RITARDATO

In via generale poiché la conferenza di servizi nasce come modulo procedimentale per semplificare ed accelerare la conclusione del procedimento.
Per questo se il Comune di Treviso con Regione Veneto e Veneto Strade pensano di riprendere la conferenza di servizi del 2010 sospesa dall'allora assessore Zampese (LN) si pone una grave contraddizione che lede sostanzialmente la "ratio" della Legge 241/1990 e di conseguenza la certezza delle situazioni giuridiche .
In particolare l’art14 ter (lavori della conferenza) al comma 3 prevede esplicitamente che “3. Nella prima riunione della conferenza di servizi, o comunque in quella immediatamente successiva alla trasmissione dell'istanza o del progetto definitivo ai sensi dell'articolo 14-bis, le amministrazioni che vi partecipano determinano il termine per l'adozione della decisione conclusiva. I lavori della conferenza non possono superare i novanta giorni, salvo quanto previsto dal comma 4 ( cioè x la VIA nel qual caso il termine rimane sospeso x altri 90 gg ma poi riprende a decorrere ndr).
Decorsi inutilmente tali termini, l'amministrazione procedente provvede ai sensi dei commi 6-bis e 9 del presente articolo cioè dovrebbe chiudere il procedimento.

E' vero che la giurisprudenza ritiene che il termine non sia perentorio ovvero al suo spirare la PA non perde il potere di pronunciarsi ma sorge solo per il privato interessato il diritto di sollecitare la PA a concludere il procedimento. (“..il Collegio ritiene che si tratti di termini acceleratori, il cui superamento non priva l'ente procedente del potere di adottare il provvedimento finale, bensì abilita il soggetto richiedente a sollecitare, anche giudizialmente, la conclusione del procedimento” (cfr. Consiglio di Stato, sez. V, 11 maggio 2010, n. 2825)”.

La conferenza di servizi deve mantenere il medesimo progetto di base senza differenze perchè è impossibile procedere all'approvazione di un procedimento con un progetto che cambia nel corso del tempo e quindi anche questo è un motivo per cui chiederemo di riprendere il procedimento ex novo cioè dll'inizio con tutte le procedure previste oggi e non sei anni fa...
Ci sono soggetti che potrebbe non essere stati coinvolti sei anni fa e che potrebbero avere interesse ad agire in tutela deiloro interessi: vogliono rischiare ricorsi al TAR??

Lasciamo stare il problema "politico" che vede un'amministrazione di centro-centrosinistra approvare lo stesso progetto del centrodestra e Lega Nord in perfetta comunanza di intenti con il Governatore Zaia... 
Questo è un problema che si gestiranno i partiti alle prossime elezioni comunali, quando si dovranno dividere i medesimi elettori, visto che i loro programmi sono identici! Le liste alternative ringraziano...









lunedì 27 giugno 2016

FALSE SPERANZE SUL TRAFFICO e CERTEZZE SUGLI AFFARI

La "ridicola" posa della prima pietra, dove il Governatore col caschetta posa un mattone all'ex Pagnossin (ma perchè il caschetto se non c'è alcun rischio di caduta??), dà alcune spiegazioni del SISTEMA VENETO fatto di STRADE&OSPEDALI.

Un nuovo polo di logistica ospedialiera è quello che ci vuole vicino alla Cittadella Sanitaria di Treviso ed al Nuovo Ospedale Universitario di Padova (su terreni degli amici?)...

E' tutto scritto: 
  • promuovo il rifacimento di un Ospedale ex novo pagando una marchettina di 100mila euro al Comune di Treviso e condannando una zona residenziale ad andare veramente in Ospedale per la nuova morse del traffico indotto;
  • sposto l'ospedale di Padova nelle aree degli amici degli amici dopo aver fatto finta di litigare con Bitonci
  • un imprenditore (che sarà certamente amico), leader nel settore della logistica ospedaliera, si insedia e rilancia un polo industriale mettendo ben 40 lavoratori (!!) con oltre 100 camion di padroncini... Acquista un'area dismessa al prezzo di 290 €/mq di area edificata ottenendo anche altri 3000mq!! 
  • il prezzo per mq di area è di 58 €/mq per cui basterà fare un piccolo frazionamento o creare un altro polo logistico per parcheggio a servizio di SAVE per ricavare ancora soldi... 
 E' una bellissima sinergia tra imprenditori e governatori con vassallaggio di sindaci .

Le "buffe" dichiarazioni del Governatore LucaZ e del Sindaco Manildo circa il fatto che "poteva andare peggio", che "l'area è vocata a questo" e che "4° lotto e Pedemontana serviranno" danno l'idea della distanza di questi Signori dalla realtà.

Loro in sostanza NON fanno politica ma sono "utili" agli affari e/o complici per ignavia  a subire la "vocazione delle aree"...

Nel campo degli affari immobiliare non c'è mai crisi di vocazioni perchè ci sono i furbi e gli interessati (a mantenere il loro piccolo potere)



 

sabato 25 giugno 2016

LE PASSERELLE DI HRISTO A CASIER?

Non apprezzo molto l'opera mediatica di Hristo sul Lago d'Iseo ma capisco il suo intento artistico e soprattutto mi piace il fatto che dopo il 3 luglio l'opera VERRA' RIMOSSA ed E' STATA PAGATA CON SOLDI PRIVATI...

Come opera d'arte moderna ammiro inoltre il coraggio di mostrare il contrasto con la natura, l'uso dei materiali e dei colori ed infatti la risposta "turistica" è eclatante..
Qui da noi è tutto MISERELLO: le passerelle si rifanno, ma avranno il metallo color legno! Saranno finto vecchio cioè una merda come potete vedere nella foto a confronto con le vecchie bricole.
Non si tolgono nemmeno i vecchi pali in cemento che non servono piu' nella miglior tradizione che "ciò costa..)...

Almeno le facessero arancioni!! 


 

venerdì 24 giugno 2016

IL FESTIVAL DEL SILE: LA NATURA NON E' NEMMENO PALCOSCENICO...

Lo sapevo che avevo parlato troppo presto e non poteva passare un'intera giornata con commenti positivi sul Comune di Treviso!!
Poco fa l'Assessore Franchin mi ha inviato (come a molti altri) il programma del 
FESTIVAL DEL SILE,
definito "un importante momento culturale e turistico per il nostro territorio...".

Lungi da me ostacolare o avversare simili programmi culturali, che sono certamente positivi ed allontanano le persone dalla TV, ma scorrendo il programma ho notato che ci sono:
  • n. 29 concerti vari tra jazz, musica moderna, etnica etc..
  • n. 1 notte bianca a Roncade
  • n. 1 meditazione yoga del "gusto e dei sapori" a Casier per 5 euro (penso per degustare e non per meditare..) 
  • n.1 rassegna di cortometraggi a Villa Lattes in 8 serate
  • n.18 rappresentazioni teatrali popolari e di burattini
  • n. 1 manifestazione artistica emergente a Quinto
  • n. 1 sagra cioè quella della SARDEA
  • n.4 eventi in Piazza dei Signori o a casa Piavone (mah... il Sile c'è e non c'è)
  • n.2 eventi a villa EMO (anche qui il Sile si vede da distante)
NOTATE CHE IL LORO DEL PARCO DEL SILE NON C'E'..
Unica attività che mi pare avere un senso di contatto con il fiume è la CROCIERA JAZZ SUL SILE dove almeno i partecipanti vengono fatti passare sul fiume...

Non c'è nulla altro: una camminata? Un giro naturalistico? Un'osservazione di tipo ambientale?
                           Nulla di nulla!!

Questo la dice lunga su quanto ci sia da fare come educazione ambientale per il nostro Sile, ma non sono da educare i bambini... sono i politici (di tutti i colori) a dovere essere rieducati!


Però se volete vi potete riguardare il meraviglioso video di Red, "che è nato sul Sile..."






OPENPIAVE - BANDO PER DCHIARAZIONE DI INTERESSE

Con la pubblicazione del BANDO PER DICHIARAZIONE D'INTERESSE, diciamo che siamo arrivati ad primo punto di inizio che è POSITIVO.
Si, avete capito bene, ammetto che c'è qualcosa di positivo perchè:
  • dopo due tentativi di vendita del partrimonio del 2007 e 2008 che nessuno ha voluto comperare
  • dopo oltre un anno di occupazione dal parte del CSA (Centro Sociale Affitato) DJANGO
  • dopo un proficuo lavoro da parte di un grande gruppo di architetti per OPENPIAVE
Ora si tratta di verificare se c'è la volontà politica di far procedere questo progetto innovativo al di là dei problemi amministrativi.
Per oggi mi fermo alle notizie positive...

C'è un incontro pubblico il 30 giugno 2016 alle ore 18 in sala Verde... se andiamo di questo passo i risultati del bando li vedrà la prossima ammnistrazione... Chissà quale sarà...

Attendo ovviamente con ansia la presentazione dei progetti di associazioni leghiste o di FU (Forza Uova) che sono notoriamente presenti nel campo del sociale come dimostra la vicentra del "paninaro" trainato...

GIUSEPPE DAVANZO ARCHITETTO IN MOSTRA

Una mostra a Valdobbiadene celebra il lavoro e le opere dell'architetto Giuseppe DAVANZO, una delle personalità che hanno operato bene e con coerenza nel nostro territorio.
L'ho visto forse solo una o due volte nel suo studio, molto anziano, e mi è parso mentalmente molto giovane e fresco con la matita in mano, perchè gli architetti di una volta usavano la matita per dare forma alle loro idee.
Serviva per spiegare a noi "duri de soca" le loro visioni e le loro idee, tutte fatte per migliorare le nostre città ed il paesaggio.
Ricordo molto bene anche la sua amarezza per la distruzione della villa Secco sul Terraglio: uno sfregio del potere .. pa'i schei.


giovedì 23 giugno 2016

CONSIGLIO COMUNALE A TREVISO 29-6-2016 ore 17



I GUASTI DEL PIANO CASA ED I SINDACI

La vicenda riportata dalla Tribuna di oggi in quel di San Cipriano di Roncade, consente tre riflessioni sulle leggi dell'Urbanistica nel Veneto:
  1. i Sindaci sono di fatto esautorati dalle loro potestà grazie ad una legge regionale (il Piano Caso) che è stato prorogato fino al 2017
  2. Anche quando non sono esautorati, i Sindaci sono sostanzialmente inutili....
  3. ...se non sono inutili sono dannosi
La prima considerazione riprende il giusto scandalo di Ivano Sartor per la costruzione di un casa a tre piano a ridosso di un edificio agricolo storico di pregio. 
Costruiamo ancora case che forse non si venderanno "sputando" sulle qualità del nostro territorio e chi ci amministra (Regione e Comuni) parla di "diritti acquisiti" e di impossibilità di intervenire.
E' vero: la LR è una legge derogatoria infame che addirittura toglie soldi ai Comuni (sconti sugli oneri) e toglie autonomia, ma...
.... Ma quale opposizione è stata fatta in Regione al Piano Casa da chi oggi si lamenta? Tutti proni a far finta di fare opposizione!!
Quale Sindaco ha veramente preso in mano il suo potere per andare da Zaia & Co. e protestare? Nessuno. Anzi tutti (piu' o meno a plaudire perchè di incentivava il settore).

La seconda considerazione è relativa al fatto che ci sono "aree archeologiche che potrebbero riservare scoperte, ma non sono pervenute osservazioni al PAT e la Sopritendenza non ha vincolato...". Anche qui, il Sindaco (e i suoi omologhi sono parimenti ignavi) dimostra che lui non è capace di immaginare che ci possa essere qualcosa in quel posto, ma non si è certo posto il problema...
Certamente, pur sapendolo da 40 anni, non avrà messo un euro per investigare, approfondire....dare lavoro a qualche giovane archeologo.
No, Lui (Lei) aspetta che qualcuno gli ponga il vincolo, che è come uno stigma, ma non è colpa del sindaco (e quindi non perde voti...).

La terza considerazione è piu' antica e risale alla questione di cosa è stato fatto a Bagaggiolo in area Parco del Sile: una vera e propria "porcata" bipartisan con una variante "di minima entità" nemmeno passata in Consiglio Regionale, ma che ha consentito al potente di turno di fare un bel 15mila cubi...
Ovvio per i posti di lavoro.... smart.
 I 15 mila cubi però sono di calcestruzzo, che non mi pare molto smart!!

mercoledì 22 giugno 2016

RIPARTE IL 4 LOTTO... OVVIO SI AVVICINA AGOSTO!!


mail appena inviata a VENETO STRADE

Buongiorno ing. Costantini,
si prende atto della Vs comunicazione prot.15556/2016 del 21-6-2016 relativa all'intervento n.225 (4° lotto della Tangenziale finta di Treviso) ed alla convocazione della Conferenza di Servizi per il 28-6-2016 ore 10
a cui parteciperemo nei limiti previsti dalla normativa.

Richiediamo di conoscere:
  1.   quando si è tenuta la I° seduta di tale Conferenza di Servizi e di acquisire il relativo verbale; 
  2. se la Conferenza di Servizi del 28-6-2016 sia un nuovo iter del progetto oppure la prosecuzione della Conferenza di Servizi del 2010 (voglio vedere come fanno a sostenere che dopo 6 anni siamo ancora con la stessa CdS...)

Si fa presente che la nostra Associazione è riconosciuta con "portatrice di interessi diffusi" e pertanto è titolata a presentare sia osservazioni di tipo tecnico progettuale "ad adiuvandum" dei nostri Soci o dei cittadini che lo richiedano sia osservazioni di tipo generale (Veneto Strade tenderebbe a voler dire cosa possiamo o non possiamo dire??)
Le fondamentali osservazioni che abbiamo sempre fatto e forse non vi sono ancora chiare, ma la potremo riformalizzarle senza problemi, sono:

  1.   la mancanza di un progetto complessivo che connetta lo sbocco attuale del tratto sud della pseudo tangenziale a formare un reale anello per la città di Treviso; 
  2. lo spreco di territorio agricolo, di particolare pregio in zona Monigo e Sant'Anna, per un vantaggio risibile di miglioramento del traffico anche secondo gli studi commissionati a pagti dal Comune di Treviso; 
  3. la mancanza di valutazione dell'impatto viabilistico che questo troncone di strada avrà insieme con la costruenda SPV 
  4. i problemi connessi alla modificazione del falde freatiche in una zona di risorgiva

Distinti saluti
per ITALIA NOSTRA sezione Treviso 

Romeo Scarpa +39 348 8717810

MARMORATE DI RISORGIVA: COME MAI?

Come potete vedere la trota marmorata è tipica dei fondi ghiaiosi che... non sono il Sile
Al Direttore dell'Ente Parco Sile
Al Presidente dell'Ente Parco Sile

e,p.c. Alla Provincia di Treviso
Ufficio Caccia e Pesca

e,p.c. Alla Regione Veneto
Direzione Foreste e Parchi


Oggetto: Progetto LIFE – Intervento di ripopolamento con trote marmorate. Richiesta ACCESSO ATTI
In relazione alla notizia diffusa dalla stampa locale circa l'intervento di ripopolamento dell'altro tratto del fiume Sile con 23mila avannotti di trote marmorate, il sottoscritto Romeo Scarpa, in qualità di presidente della sezione di Treviso di Italia Nostra e consigliere dell'Ente Parco del Sile,
chiede accesso agli atti per i seguenti documenti
  • Valutazione di Incidenza Ambientale redatta per l'intervento di ripopolamento;
  • copia dell'autorizzazione provinciale all'immissione della trota marmorata
  • copia della fattura di acquisto degli avannotti
  • eventuale relazione di controllo con metodi previsti per verificare l'efficacia nel tempo di tale ripopolamento
Appare abbastanza inusuale che un pesce tipico del Piave e di alvei ghiaiosi, venga immesso in un fiume di risorgiva come il Sile, dove non mi pare ci siano le condizioni per la sua riproduzione e vita.

Anche il numero degli avannotti immessi è enorme in un tratto di fiume che sarà al massimo di 10-15 chilometri e porterà ad una densità enorme per una specie con caratteristiche predatorie molto note.

Si richiede di aver conto anche di queste scelte perché ogni intervento comporta una spesa e elimina di fatto altri interventi che potrebbero essere ambientalmente preferibili quali:
  • immissioni di altri pesci maggiormente tipici di un fiume di risorgiva
  • ripristino delle condizioni d'habitat idonei alle esigenze delle specie tipiche di un fiume di risorgiva, in modo che i pesci possano tornare... nuotando e non in un mastello.

Distinti saluti

p. ITALIA NOSTRA Treviso
il presidente e consigliere del Parco Sile
Romeo Scarpa

martedì 21 giugno 2016

PARCO VILLA FRANCHETTI E PEDEMONTANA VENETA









foto Michele Marcuzzo


La politica (vera) sono scelte e progetti.
La politica (vera) deve prevedere un futuro per noi (che però siamo
ormai al tramonto..) ma sopratutto per i nostri figli e nipoti e per quelli che ancora non sono...
La politica (vera) è fatta di persone e di programmi ed anche di soldi.

La politica veneta (oggi) è fatta di miserie e di invidie.
La politica veneta (oggi) è fatta di partiti dove si litiga per non dire nulla; e se dicono qualcosa sono scemenze.
La politica veneta (oggi) è fatta di persone e di programmi ed anche di soldi. Molti soldi.

Il parco di Villa Franchetti si rimette a posto con un intervento "straordinario" da 1,5 milioni di euro.
Un bene comune di inestimabile storico e culturale che avete visto nel degrado, si sistema con...
...soli 46 metri di
 Superstrada Pedemontana Veneta.

Quando vi dicono che non ci sono soldi, dovete sempre ricordare Loro questo: 46 metri di SPV!!

La politica è fatta di scelte ed i cittadini potrebbero scegliere cosa privilegiare...
La democrazia è semplicemente questo e forse...
... è ora di capirlo!

lunedì 20 giugno 2016

ENRICO ROMANAZZI, IL SANTO DEI ROSPI

Enrico Romanazzi n.1980 m.2016 Naturalista
E’ difficilissimo, per me, affrontare la scrittura delle note che seguono e lo faccio con profonda emozione e con commozione sincera.

E’ difficile, innanzitutto, perché le cose da dire sarebbero tante, troppe sicuramente per una facciata di parole allineate in fretta. Soprattutto, però, l’esercizio che sto per affrontare è tale per il rischio di scadere nella retorica, nel banale che accompagna talvolta anche le manifestazioni di dolore sincero e nelle frasi scontate che si confezionano in fretta, quando ci si scopre indifesi di fronte allo spegnersi di una vita. Tanto più se la vita che si è spenta è quella di un Amico e in particolare di un giovane amico, che tanto doveva e poteva ancora donare a noi tutti e a questa nostra realtà culturale, ambientale ed ecologica.

Enrico si occupava di Anfibi e lo faceva con la passione che distingue gli Eroi, quelli veri, che si offrono ad una causa indipendentemente da ciò che potranno trarne in termini di vantaggio economico o altro. Lui gli Anfibi li studiava, ne divulgava la conoscenza, s’impegnava per proteggerli ed era, in questi termini, un esempio emblematico di cosa deve e può essere un Naturalista. Un esempio lontano dagli studiosi, o pseudo tali, pagati per ricerche tanto spesso poco utili se non al loro personale tornaconto.

Perché un Naturalista è innanzitutto questo: uno studioso e un divulgatore delle Scienze naturali disinteressato, che antepone la causa della conservazione, alimentata da un amore sincero verso le cose di cui si occupa, a qualsiasi altro obbiettivo.

Per questo, anche per questo, Enrico ha impartito a tutti noi, a tutti coloro che lo conoscevano, a tutti i cittadini di questo povero paese, una lezione etica, morale e culturale davvero straordinaria.

Questo è tanto più vero se si considerano i temi naturalistici di cui si occupava; se si pensa cioè al peso e al livello di attenzione che in questa società e nelle stanze in cui si esercita il potere economico e politico, hanno gli Anfibi. Se si pensa a quanta convinzione e forza d’animo si debba avere per trovare il coraggio di bussare a certe porte e di interloquire con certi ignoranti abissali, con certi cervelli indolenziti da slogan stupidi e banali, ma resi tronfi e arroganti dal potere loro conferito dal consenso di questa poverissima società e da maggioranze di analfabeti di ritorno.

“Onorevole, c’è qui un tizio che è venuto a parlarle di rospi!”

Mi sembra di sentire il portaborse che lo annuncia ad un assessore, ad un alto funzionario o ad un politicante di livello nazionale o europeo.

Eppure Enrico questo coraggio lo possedeva e lo usava e se si presentava sempre con il sorriso sulle labbra, non era per arroganza o per ostentata (e comunque legittima) superiorità culturale, ma semplicemente perché il suo carattere era, al tempo stesso, aperto e positivo, cordiale e generoso, amichevole e umile.

Queste sono dunque le ragioni che ce l’hanno fatto amare e che rendono la sua perdita drammaticamente dolorosa per l’angusto, frastagliato e disomogeneo ambiente dei naturalisti veneti. Perché uno come lui non si rimpiazza, non si costruisce e sostituisce in tempi brevi e la sua mancanza è destinata a lasciare un vuoto che peserà a lungo.

Se fosse stato un uomo di religione, Enrico verrebbe ora considerato il “Santo dei rospi” e tutti lo ricorderebbero come figura emblematica, ispiratrice d’impegno disinteressato verso “le creature più umili e indifese del Signore”; magari pensando che il dio che tutto vede e tutto può, l’ha chiamato accanto a sé, per chiedergli consiglio. Lui però era semplicemente un Naturalista e noi che siamo laici e non credenti e che siamo convinti che oltre il confine della vita c’è soltanto il ricordo e l’amore di chi ti ha conosciuto e stimato, siamo anche certi che egli può continuare ad accompagnarci semplicemente attraverso questo sentimento.

Per questo, caro Enrico, ti abbiamo dedicato queste poche righe: per renderti omaggio e per invitare chi ha deciso di sacrificare la propria vita alle troppe amarezze e alle poche gratificazioni che le Scienze naturali riservano, a non dimenticarti e a dedicarti idealmente il proprio impegno nella difesa di ciò che tu hai amato e che noi, tutti noi, dovremmo amare.

Ciao Enrico, ciao fratello, ciao figlio, ciao amico, ciao collega e grazie dei tuoi sorrisi e del tuo lavoro.

La malattia ha stroncato la tua vita ma ha lasciato intatti i tuoi ideali.
Ci mancherai, ma noi ci impegneremo per onorare la tua memoria.

                                                                           per Associazione Naturalisti Sandonatesi
                                                                              il presidente Michele Zanetti

domenica 19 giugno 2016

LA VISITA DEL PARCO DI VILLA FRANCHETTI

Oggi abbiamo fatto una bellissima visita di un parco di una nostra villa che è chiuso da vent'anni, ma non voglio parlare di cose negative e voglio ora solo ricordare tutte le cose che ho imparato in poche ore in una semplice visita guidata da una splendida guida (Monica) che stasera sarà distrutta, ma ha mostrato tutta la sua competenza e passione.

Il parco di Villa Franchetti è un esempio di evoluzione del parco veneto dalla fine del XVII secolo ad oggi. Oggi credo che siamo al livello piu' basso, ma non voglio tornare alle polemiche.

Il parco nasce come un BROLO cioè come uno spazio dove sono piantati alberi da frutto ed infatti si trovano ancora un pero ed un melo a testimoniare l'origine dello spazio di 11-13 ettari che era il compendio originario della villa a fine del '600
Un melo
Il parco diventa un poi un parco all'italiana cioè TOPIATO.. Topiato? sì un parco dove le piante vengono sagomate e gestite: i bossi a siepe ed i tassi a cono.
"Se ti addormenti sotto un tasso, muori...."

Poi ci sono maestosi esemplari di platani orientalis, che hanno la foglia con le punte più acute...
Calocedro

Stupendi esempi di Calocedro che non sono del Libano (rari) ma hanno la forma di un candelabro..

Il dolore nel vedere la Serra degli Agrumi a cui ho lavorato nel 1998 per ripulirla, nuovamente assediata dagli infestanti quando è un esempio di architettura che non ha rivali, come il canile depredato dai marmi o la serra dei Fiori insultata dalla mensa dello IUAV degli anni '80...
La "mia" puntellazione della Serra degli Agrumi... sigh!
Esempi di platani con aceri a far loro compagnia, un sottobosco piantato che si riprende lo spazio...
Un platano orientalis (?) che si accompagna ad un acero
Il bambù che fiorisce ogni 80 o 150 anni (!!) dipende dal tipo e nello stesso momento in tutto il mondo, il tiglio profumato, l'acero dei 3 colori...
Piante di 120 anni con tronchi così grandi da farti sentire un pivello, erbe e spazi...

Il canile che perderemo tra poco

venerdì 17 giugno 2016

STORGHETTA: PER ORA E' TUTTO A POSTO...

Lo scorso apriile abbiamo segnalato una situazione di potenziale inquinamento sulla Storghetta che ritengo possa risalire a 10 o 20 anni or sono in base alle dichiarazioni delle persone che ci hanno chiamato.

Il Comune (settore Polizia Locale) è andato a verificare con suo personale e non rileva per ora nulla di anomalo....
Anzi si riscontra vegetazione spontanea sulle sponde e nell'alveo, "ideale per  numerose specie di uccelli, pesci etcc.. che sono stati riscontrati" (!!).

A questo punto sono veramente curioso e tornerà a vedere, facendo un prelievo dei sedimenti da portare in laboratorio.
Magari si sono sviluppate delle nuove specie di pesci...

Attendo i riscontri del Settore Ambiente, del settore Pol. Culturali-Teatro-Biblioteca (?) e del settore Edilizia...

UORKSCIOP E FORUM AMBIENTE

Ieri leggo che l'Assessore all'Ambiente di Treviso convoca i Comuni limitrofi per un incontro per concordare come affrontare il problema dello smog da auto che si ripresenterà a breve...


Oggi leggo che Quinto e Paese disertano perchè dicono che Treviso vuol solo far e"bella figura" e parlano di "libro dei sogni".
Non so cosa abbia presentato Franchin, nè se questo sia stato il frutto dei famosi FORUM sull'AMBIENTE, ma i due Comuni della Lega sono fenomenali perchè concordano ma non firmano.

Siamo avanti, molto avanti per risolvere i problemi...
LA GRANDE TREVISO???

mercoledì 15 giugno 2016

SUGGERIMENTI PER FONDAZIONE CASSAMARCA SU VILLA FRANCHETTI?



Preciso quello che Passerini ha dovuto sintetizzare per questioni di spazio e di opportunità sul tema SUGGERIMENTI A FONDAZIONE CASSAMARCA PER VILLA FRANCHETTI.

In effetti non avevo nemmeno capito che ci fosse un'apertura del Dominus De Poli in tal senso (e non ci credo nemmeno ora)... perchè il metodo adottato dal 1980 ad oggi è ben diverso...
Oggi, un po' per l'età ed un pò per la debolezza delle casse il Signore dei Danè (dispersi) chiede cosa si puo' fare?

Beh, non io non credo che esistano dei geni che possano avere di colpo  l'idea assoluta che sia eco-compatibile, utile, economicamente sostenibile e attrattivi per i mitici turisti.
Quello che è necessari imparare (tutti) è che un simile progetto di una Fondazione Bancaria (che non era una qualsiasi Immobiliare) è da costruire con tutte le realtà della città.
Si tratta di un percorso, si tratta di partecipazione (quella vera, non il suo simulacro inutile che è la semplice informazione).
Un progetto partecipato deve necessariamente partire dal verde del parco che un BENE COMUNE VERO: ci devono essere persone competenti, soldi, fruizione, ma soprattutto PASSIONE.

Tutto questo sbatte contro un problema essenziale che è la presenza stessa di De Poli, che non è in grado di aspettare un risultato che nasce piano piano, senza sapere cosa sarà, senza essere eterodiretto dal suo direttorio blindato ed isolato da decenni...
Lui vuole suggerimenti? Noi siamo tra la gente, ci cerchi se vuole; ci chiami ad un pubblico confronto, non nel suo ufficio...

E' Lui che è isolato nella sua Torre d'Avorio da decenni; deve decidere Lui se vuole continuare ad esercitare il Suo potere come ha sempre fatto o decide di sterzare verso la realtà.
Nel trevigiano ci sono molte competenze di architetti che hanno necessità di lavorare e sono capaci di gestire un ottimo processo partecipativo: vuole farlo? Li chiami e vedrà che hanno ottime K-City...

Siamo però quasi sicuri, che preferirà l'accordo con i Sindaci, con i Presidenti delle Camere di Commercio o degli Artigiani per "vendere un prodotto bio" come un qualsiasi piazzista di terz'ordine...
La partecipazione vera è fatica, è conflitto da gestire, non c'è certezza e puoi essere minoranza: questo Lui non lo tollera.

Gli farebbe un sacco bene anche per la salute perchè potrebbe essere ricordato per un processo diverso e non solo per i disastri immobiliare che ha fatto fino ad oggi.

Chi vivrà, vedrà...

martedì 14 giugno 2016

TRE GIORNI CON VILLA FRANCHETTI APERTA E POI? TIMEO DANAE CASSAMARCI DONA FERENTES

Quando si muove il Dominus DE POLI sono sempre capperi e noi drizziamo le orecchie perchè le sue precedenti peripezie urbanistiche ed immobiliari non sono stat epriva di gravi conseguenze:
  • CA' TRON, acquistata e svenduta a Cattolica Assicurazioni
  • ex DISTRETTO S. MARGHERITA: dovevano essere case ed ora??
  • Ospedale Santa Maria dei Battuti: ora Università, ma ..?
  • Appiani 2 (con 180mila cubi regalati rispetto al pre-esistente) da riempire..
Ora salta fuori un nuovo-vecchio progetto di dieci anni fa con lo studio CAPA-CITY (capacità in senso di abilità o di volume?).
Considerando l'abilità ad auto-affondarsi del Nostro, consigliamo a tutti i Sindaci di prendere con le pinze i "regali" del Dominus (Timeo Danae Cassamarci dona ferentes...)

INTANTO GODIAMOCI L'APERTURA DEL PARCO CHE NON E' ABBANDONATO, MA MOLTO "SOLO"..
Io ho lavorato con arch. Rallo sullal Serra degli Agrumi: voglio andare a vedere come sono stati messi a frutto i soldi spesi lo scorso secolo...
 

PER TRE GIORNI FESTA, JAZZ, MOSTRE, VISITE NELL’AREA VERDE DI VILLA FRANCHETTI a PREGANZIOL
 
Venerdì 17 giugno. Nel pomeriggio, alle 15, con il seminario “Il valore delle piante ornamentali: sicurezza, abbattimenti, gestione del rischio”, parlano Giamichele Cirulli (Agronomo, funzionario Città di Torino), Gian Claudio Corrazzin (Agronomo, Treviso), Giuseppe Rallo (Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio Venezia), Giovanni Morelli (Agronomo, Ferrara), Paolo Jacheri ( Modena).

Sabato 18 giugno Seminari e workshop su “Alberi, alberature e paesaggio: nuove esigenze urbanistiche. Quando rinnovare e quando mantenere” e i contributi di G.Claudio Corrazzin, Leonardo Perronace, Daniele Lugaresi, Lorenzo Montagner e Corpo Forestale dello Stato. Fino alle 17,30 visiste guidate nel parco su prenotazione a cura del Caf, Agri 2000, CAF e Andrea Borghesan e ancora laboratori sugli alberi e tree climbing . 


Domenica 19 dalle 9,30 alle 16,30 visiste guidate nel parco su prenotazione, laboratori e attività alla scoperta degli alberi con tree climbing. mostre di artisti e artigiani sotto le barchesse. Alle 17 jazz con OirQuartett ; Max Trabucco batteria, Marco Trabucco contrabbasso, Giulio Scaramella piano, Giovanni Perin vibrafono, a cura del Gruppo Giovani Fai di Treviso (se piove al coperto).

La tre giorni è organizzata da CAF–Consulenze Agronomico Forestali di Maserada, con Fondazione Cassamarca, comuni di Preganziol e Casier e rispettive Protezioni vicili e pro Loco , Ordine Dottori Agronomi e Forestali Treviso, Assimpredia, Assoverde, Cav. Emilio Govetti (Modena), Fai Gruppo Giovani, TCY, Agri 2000, Agenzia Lampo, Priola, Ma.Di.Green, Tecnogarden, Officina Trabuio, i Alì.

Per informazioni e prenotazioni delle visite: mail porteapertefranchetti@gmail.com; cellulare 349 444 24 15

"TREVISANI PIGRI E OBESI DA AUTOSUFFICIENZA": DA CHE PULPITO!!

Leggo e faccio fatica a trattenere le risate il commento del DOMINUS della città che si permette di criticare i trevigiani perchè sono PIGRI, sostanzialmente OBESI DA AUTOSUFFICIENZA!!

Lo dice Lui, che non è certo un fuscello (non lo sono nemmeno io, ma almeno non occupo una solida careghetta da 350mila euro da 25 anni!!)....

MA NON CREDE IL BUON DE POLI CHE SIA ORA DI ANDARE IN PENSIONE?
LASCI LE CARICHE E SI RITIRI, HA GIA' SPOLPATO UNA FONDAZI0ONE CON LE SUE OPERAZIONI IMMOBILIARI SBAGLIATE...
VADA IN AUSTRALIA: I SOLDI DOVREBBE AVERLI MESSI DA PARTE IN 25 ANNI DI PRESIDENZA (20x500mila+5x350mila=quasi 12 milioni di euro)

PUO' PORTARSI ANCHE LA JAGUAR GIALLA... BASTA CHE NON TORNI
 

SUPERSTRADA PEDEMONTANA VENETA: DOV'E' IL 'CLOSING FINANZIARIO'??



Al di là di tutte le valutazioni ambientali ed ecologiche sulla Supestrada Pedemontana Veneta, una questione fondamentale non è ancora risolta e vogliamo ricordarlo a tutti i Cittadini Veneti che saranno chiamati a pagare:

DOV'E' IL "CLOSING FINANZIARIO" DEL PROGETTO FINANZIATO??

Il "closing finanziario" è la garanzia che il privato (società SIS) abbia i soldi per fare i lavori che sarebbero privati.... Questa garanzia di solvibilità ci sarebbe dovuta essere già da un due anni, poi ultimo termine era il 30 aprile 2016 (termine indicato alla Corte dei Conti), poi il 31-5-2016.... E oggi ancora nulla....
 

ALBERI: POTATURE, ABBATTIMENTI E PERICOLO



Al COMUNE DI TREVISO
Al Signor Sindaco
Assessore Lavori Pubblici
Assessore Ambiente e Sicurezza Urb.
Al Comando Vigili Urbani

e,p.c. Spett.le
CONTARINA SpA
Verde Urbano

e,p.c. Amm.re Condominio Cogoli
effegiamministrazioni@gmail.com

Oggetto: Alberi in proprietà privata con pericolo caduta rami in strada pubblica (via Amalfi)

Sono stati interpellato da alcuni proprietari che risiedono nel Condominio Cogoli (Sig. Z. e altri) di via Amalfi 33 che sono molto preoccupati dall'incuria di n.6 pioppi posti in proprietà privata (grattacielo di via Pisa) che da molto tempo non sono oggetto di manutenzione.

Dopo un sopralluogo effettuato con un nostro socio con esperienza nel settore e dopo aver sentito la testimonianza di alcune persone della zona, Vi informiamo che:
  • i “polloni” dei sei pioppi (non proprio di ridotte dimensioni) possano costituire un pericolo per l'incolumità delle persone che passano in strada; una ragazza in bici è stata sfiorata da un grosso ramo caduto durante uno dei recenti temporali;
  • uno dei pioppi sia da verificare come stabilità generale in quanto inclinato
Riteniamo quindi che lo stato di incuria di questa alberature private costituisca un pericolo per la pubblica incolumità cioè per chi percorre via Amalfi con il maltempo e sia necessario un intervento, anche sostitutivo dell'Amministrazione, se il privato non adempie alle diffide, che ci risultano essere state già inoltrate dai Vs Uffici.

Considerati i gravi problemi gestionali del Condominio di via Pisa, valuti l'Amministrazione con i suoi tecnici, se procedere addirittura all'abbattimento dei 6 pioppi sostituendoli con tigli che sono già presenti in filare con gli stessi.

Tale nostro intervento si inquadra in un ottica di corretta informazione/formazione dei Cittadini per il rispetto e la cura del verde pubblico e privato.

Si fa presente inoltre che l'albero caduto a Sant'Angelo vicino al Sile due settimane fa, ci risultava già segnalato come “pericoloso” e riteniamo che ci siano altre piante in area pubblica (una in via Tasso per esempio) che meritano la Vs attenzione il prima possibile, onde evitare danni a cose o persone.


Si ringrazia per l'attenzione e si confida in un pronto riscontro.

Treviso, 13 giugno 2016

p.ITALIA NOSTRA Treviso

il presidente Romeo Scarpa 348 8717810







PARCO DEL SILE: IL GIOCO DELLE PARTI? VINCE PILATO...

Era fine aprile quando abbiamo presentato una serie di circa 25 interrogazioni su temi vari (semplici e difficli) al Presidente dell'ENTE PARCO REGIONARE NATURALE DEL FIUME SILE che non ha nemmeno letto i titoli in Consiglio e doveva rispondere in 10 giorni (da regolamento).
Abbiamo atteso 30 giorni considerato lo stato insufficiente del personale del Parco ed i limiti oggettivi alla comprensione del Comitato Esecutivo, ma NULLA.
Abbiamo protestato con l'Assessore Corazzari (dello stesso partito del Comitato Esecutivo) ed ecco la risposta tramite il Dirigente della sezione FORESTE E PARCHI.

PONZIO PILATO ERA UN EROE EPICO AL CONFRONTO!!

domenica 12 giugno 2016

LA SOPRINTENDENZA AGISCE PER ECCESSO DI ZELO? BEH, AVVISIAMOLI...

Spett.le
SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA
Al Soprintendente

e,p.c. Spett.le
SOPRINTENDENZA B.A.P. VENETO ORIENTALE
Al Soprintendente

e, p.c. ITALIA NOSTRA Onlus
Al Presidente Nazionale avv. Parini
Al Presidente Reg.le arch. Panajotti

e,p.c. REGIONE VENETO - Direzione Parchi e Foreste
Assessore Corazzari

e,p.c. Comune di TREVISO
Al Sindaco

Oggetto: Rifacimento delle passerelle dei Burci di Casier. 
Replica dell'ENTE PARCO SILE ad accesso agli atti (prot. 1544 del 10-6-2016)

In merito all'oggetto, il sottoscritto, nella duplice funzione di presidente della sezione di Treviso dell'associazione ITALIA NOSTRA e di consigliere dell'Ente Parco Regionale del Fiume Sile per il Comune di Treviso, ha segnalato lo scorso febbraio i rischi per le imbarcazioni oggetto di tutela archeologica (“cimitero dei Burci di Casier”).

L'Ente Parco Sile, con nota prot. 1544 del 10 giugno u.s., mi ha inviato il parere prot. 6288 del 24-5-2016 da cui si evince che le nostre preoccupazioni erano fondate e che la procedura dell'Ente Parco non era corretta visto che non era stato segnalato l'inizio dei lavori, né incaricato personale competente per la vigilanza archeologica.1

Nella nota del 10-6-2016 il Presidente dell'Ente Parco ed il RUP, oltre a dimostrare di non aver ben compreso il significato di tutela (che non c'entra nulla con il “vulnus” al bene tutelato), fanno una serie di affermazioni che ritengo assolutamente inaccettabili sia nei confronti della nostra associazione che nei confronti della Soprintendenza Archeologica stessa, a cui noi ribadiamo la completa fiducia per i suoi compiti istituzionali, che vengono svolti al meglio delle possibilità concesse dalla P.A.

Il sottoscritto, sia come professionista del settore che come associazione, ha già richiesto al Presidente del Parco Sile una rettifica delle assurde dichiarazioni pubbliche (TG di Rete Veneta del 26 maggio 20162) dove alla segnalazione di febbraio del sottoscritto vengono imputati i ritardi nella conclusione dell'opera ed i relativi maggiori costi!!

Riteniamo che non sia accettabile un comportamento che dimostra leggerezza ed arroganza nelle dichiarazioni ed insofferenza verso i “controlli” di associazioni come la nostra, testimonianza una disabitudine al confronto ed alla separazione dei ruoli tra chi gestisce, chi tutela e chi controlla.

E' da tempo che riteniamo che questa gestione dell'Ente Parco Sile sia inadeguata ai compiti istituzionali e siamo fortemente preoccupati per la gestione del progetto LIFE in corso. Sarebbero utili, urgenti e necessarie dimissioni (che non arriveranno) o seri provvedimenti da parte della Regione Veneto (che anche questi non arriveranno), ma almeno non si potrà dire che noi non abbiamo fatto il nostro dovere.

Distinti saluti

Treviso, 12 giugno 2016

p. la sezione di Treviso
il presidente
Romeo Scarpa

NOTE
1Emerge da parere della Soprintendenza che solo la Dea Bendata ha evitato un danneggiamento e che nemmeno le informazioni sono state rese in modo lineare..

2 vedi https://www.youtube.com/watch?v=Mnx5aWBfv0k&feature=youtu.be&t=19m11s)