"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

domenica 12 giugno 2016

LA SOPRINTENDENZA AGISCE PER ECCESSO DI ZELO? BEH, AVVISIAMOLI...

Spett.le
SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA
Al Soprintendente

e,p.c. Spett.le
SOPRINTENDENZA B.A.P. VENETO ORIENTALE
Al Soprintendente

e, p.c. ITALIA NOSTRA Onlus
Al Presidente Nazionale avv. Parini
Al Presidente Reg.le arch. Panajotti

e,p.c. REGIONE VENETO - Direzione Parchi e Foreste
Assessore Corazzari

e,p.c. Comune di TREVISO
Al Sindaco

Oggetto: Rifacimento delle passerelle dei Burci di Casier. 
Replica dell'ENTE PARCO SILE ad accesso agli atti (prot. 1544 del 10-6-2016)

In merito all'oggetto, il sottoscritto, nella duplice funzione di presidente della sezione di Treviso dell'associazione ITALIA NOSTRA e di consigliere dell'Ente Parco Regionale del Fiume Sile per il Comune di Treviso, ha segnalato lo scorso febbraio i rischi per le imbarcazioni oggetto di tutela archeologica (“cimitero dei Burci di Casier”).

L'Ente Parco Sile, con nota prot. 1544 del 10 giugno u.s., mi ha inviato il parere prot. 6288 del 24-5-2016 da cui si evince che le nostre preoccupazioni erano fondate e che la procedura dell'Ente Parco non era corretta visto che non era stato segnalato l'inizio dei lavori, né incaricato personale competente per la vigilanza archeologica.1

Nella nota del 10-6-2016 il Presidente dell'Ente Parco ed il RUP, oltre a dimostrare di non aver ben compreso il significato di tutela (che non c'entra nulla con il “vulnus” al bene tutelato), fanno una serie di affermazioni che ritengo assolutamente inaccettabili sia nei confronti della nostra associazione che nei confronti della Soprintendenza Archeologica stessa, a cui noi ribadiamo la completa fiducia per i suoi compiti istituzionali, che vengono svolti al meglio delle possibilità concesse dalla P.A.

Il sottoscritto, sia come professionista del settore che come associazione, ha già richiesto al Presidente del Parco Sile una rettifica delle assurde dichiarazioni pubbliche (TG di Rete Veneta del 26 maggio 20162) dove alla segnalazione di febbraio del sottoscritto vengono imputati i ritardi nella conclusione dell'opera ed i relativi maggiori costi!!

Riteniamo che non sia accettabile un comportamento che dimostra leggerezza ed arroganza nelle dichiarazioni ed insofferenza verso i “controlli” di associazioni come la nostra, testimonianza una disabitudine al confronto ed alla separazione dei ruoli tra chi gestisce, chi tutela e chi controlla.

E' da tempo che riteniamo che questa gestione dell'Ente Parco Sile sia inadeguata ai compiti istituzionali e siamo fortemente preoccupati per la gestione del progetto LIFE in corso. Sarebbero utili, urgenti e necessarie dimissioni (che non arriveranno) o seri provvedimenti da parte della Regione Veneto (che anche questi non arriveranno), ma almeno non si potrà dire che noi non abbiamo fatto il nostro dovere.

Distinti saluti

Treviso, 12 giugno 2016

p. la sezione di Treviso
il presidente
Romeo Scarpa

NOTE
1Emerge da parere della Soprintendenza che solo la Dea Bendata ha evitato un danneggiamento e che nemmeno le informazioni sono state rese in modo lineare..

2 vedi https://www.youtube.com/watch?v=Mnx5aWBfv0k&feature=youtu.be&t=19m11s)


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