Non mi permetto di discutere la perizia dei tecnici di ATS né quella dei consulenti ingegneristici, ma mi permetto di riproporre qualche domanda politica che faccio da anni alla varie amministrazioni ed alla Regione Veneto per tentare di capire come stiamo messi con lo stato del Sile.
Treviso risultava, ante Manildo al 33% degli allacciamenti, oggi, mi dicono siamo al 43%, ma per me sono solo numeri visto che non è disponibile un planimetria pubblica dove si possono vedere i tratti di fognatura attivi ed il numero di allacciamenti per via.
In primis, un po’ di trasparenza non guasterebbe…
Secondariamente è noto che uno dei grossi problemi della rete che colletta al depuratore di Sant’Antonino è il fatto che non è a tenuta e quindi porta un refluo diluito poco utile ai processi di depurazone e pericoloso per l’impianto: anche in questo caso non è nota l’entità di questo problema perché si preferisce il silenzio, che genera dubbi e diffidenze, rispetto ad un confronto tecnico.
Sul tema del centro storico pare ci sia una “gara”, poco sensata, tra un ex assessore ai lavori pubblici karateka ed un geometra diventato sindaco per incapacità di altri.
Facciamo per semplicità che Treviso abbia 100mila abitanti e che oggi ci siano 43mila abitanti allacciati alla fognatura; il centro ha al massimo 5mila abitanti non allacciati ed il resto (100-43-5)=52% abitanti sono fuori dal centro.
Voi, casalinghi di Treviso, se doveste spendere dei soldi per migliorare tale percentuale quale fra queste due alternative scegliereste?
- spendo un sacco di soldi per allacciare 5mila abitanti del centro storico ed arrivo a 48% di allacciamenti?
- spendo gli stessi soldi per allacciare almeno il 25% dei cittadini fuori centro storico ed arrivo al 70%, che è una cifra appena accettabile?
- perché si fanno “grandi opere” (di merda?) per fare finta di fare dell’ambiente mentre servono per farsi belli??
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