"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

mercoledì 12 maggio 2021

SCELTE SCELLERATE A TREVISO

 Ieri sulla stampa sono apparsi in sequenza tre fatti che dimostrano che nel trevigiano la transizione ecologica è tutt’al più una FINZIONE ECOLOGICA.

In sequenza si parla di MONTELLO HILL, TERRAGLIO EST e SOTTOPASSI SU VIA BENZI E VIA CACCIATORI sulla scia del contestato PARK INTERRATO EX PATTINODROMO.

Cercherò di spiegare in poche righe il motivo che “Lega” questi argomenti e che dimostra, a mio giudizio, che “tutto cambia, purchè nulla cambi…”

 

1.   MONTELLO HILL

Come tenta di motivare il sig. Minato di CARRON Immobiliare, questo nuovo CENTRO COMMERCIALE si pone l’obiettivo di non essere un centro commerciale, ma un “family entertainement center”.

In pratica questo nuovo insediamento da 24.000mq si pone l’obiettivo di essere un mall americano, modello fallito e fallimentare nel USA, dove si immagina che una “gioiosa famiglia veneta” possa trascorrere un’intera giornata o un week-end o, perché no, le ferie estive, tra cinema, negozi e palestre.

Non dubito sulla bontà della ricerca di mercato della CA.BI. (Carron-Biasuzzi), ma sinceramente non prevedo un futuro roseo annunciando un bacino di 1 milione di persone che accorrono per riempire questa nuova meraviglia dopo la pandemia Covid. Ovviamente si punterà sul “green”, ma sempre auto, parcheggi e negozi si faranno anche se li chiamano in inglese.

L’altro fattore che sottolineo solo per i distratti è che, come previsto, ogni casello della SPV diventa un potenziale nodo per questo tipo di operazioni, che nascono e muoiono, visto lo stato in cui versano la Nave de Vero e il centro commerciale Auchan poco più a sud.

 


2.   TERRAGLIO EST

Su quest’opera c’è pochissimo da commentare perché da sempre viene richiesto di liberalizzare un tratto della A27 almeno tra Treviso Sud e Treviso Nord: il costo di questo accordo sarebbe più conveniente in termini economici dei vari tratti di Terraglio Est e non consumerebbe altro suolo.

A proposito di “consumo di suolo”, leggo che la soluzione ora adottata ed illustrata in un rendering con alberi ed alberetti in bella evidenza, comporterebbe, secondo i progettisti un “risparmio” di consumo di suolo.

Informo tutti che la LR 17/2018 per il (pseudo) contenimento del consomo di suolo prevede ampie deroghe ed in primis afferma che la nuova viabilità non viene conteggiata come “consumo di suolo”.

Di fronte ad un’alternativa a consumo di suolo “zero” (liberalizzare A27 come si chiede da 40 anni), sarebbe un risparmio?

 

Notare il titolo del giornale che parla di una nuova strada da 8-9m di larghezza citnndo alberi, piste ciclabili ed...uccellini!!


3.   SOTTOPASSO IN VIA CACCIATORI E VIA BENZI

Anche qui parliamo di un’opera che tutti noi nella vita abbiamo auspicato perché le attese ai passaggi a livello sono a volte eterne, soprattutto a causa del movimento dei treni merci che vanno ai depositi.

I sottopassi non sono quindi una sorpresa per nessuno a livello urbanistico perché sono indicati nelle mappe da anni.

La questione è nei dettagli e nelle conseguenze perché ciò che non era noto e non è stato né discusso con la città, né (credo) studiato dagli Uffici del Mobility Manager, sono le varie ipotesi di sottopassi e quello che succederà al contorno.

La “soluzione” che emerge oggi alla visione (solo per il fatto che sono state mandate le lettere di esproprio!) è una delle ipotesi possibili, che ha queste caratteristiche:

·       tutto il traffico automobilistico si concentra sul sottopasso di via Cacciatori

·       il sottopasso sarà tipo quello in via Paludetti con curva per uscire in viale Orleans

·       il sottopasso di via Benzi sarà solo ciclo-pedonale

Già queste premesse consentono di chiedere:

1.    quali alternative sono state considerate nel progetto preliminare che deve obbligatoriamente valutare delle alternative? Possiamo vedere questi progetti e le osservazioni sia della giunta Manildo che della giunta Conte?

2.    quali conseguenze avrà sul PUT questa velocizzazione (teorica) del transito attraverso l’unico sottopasso che resta? In pratica mi chiedo dove si formerà il “tappo”? Al semaforo della stazione? Sul ponte di Dal Negro?

3.    quale incremento di traffico avrà via Plinio il Vecchio e via Cacciatori?

 Sono tutte domande che una politica seria dovrebbe essersi fatta pubblicamente coinvolgendo la città prima di arrivare al punto di non ritorno, ma continuo a vedere che tutti (destra, sinistra e centro) dicono che:

·       è sempre responsabilità di altri (in questo caso Regione e RFI)

·       le scelte negative sono colpa dei precedenti Sindaci ed i meriti dei miglioramenti degli attuali Sindaci

L’altro elemento non dichiarato, ma evidentissimo dalle scelte fatte, è che le auto restano il perno della transizione ecologica.


 Dalla presa del potere della Lega (al temo Padania Libera) ad oggi con il pessimo intermezzo della Giunta Manildo stiamo portando allal ribalta quelli che Vincenzo De Luca chiamerebbe "personagggetti" con la visione politica di una talpa per quanto riguarda la tutela dei BENI COMUNI.

Queste talpone schizofreniche ci vedono BENISSIMO quando si tratta di difendere gli interessi privati che siano dei CAVATORI, degli IMMOBILIARISTI, degli AMICI DEGLI AMICI e dei loro parenti.

Rimpiango persino i socialisti della Prima Repubblica...


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