"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

mercoledì 27 maggio 2015

LETTERA APERTA PER IL FIUME SILE

L'impegno di ognuno in ruoli pubblici dovrebbe corrispondere ad un'idea di futuro, anche dai contorni imprecisi, ma almeno definita nei valori fondamentali ed inoltre ognuno dovrebbe chiedersi, periodicamente, se il suo ruolo sia utile ed efficace o quanto meno possa contribuire allo scopo ideale per il quale ha dato e dà il suo impegno.

Sono stato nominato consigliere dell'Ente Parco NATURALE Regionale del Fiume Sile dal Consiglio Comunale di Treviso nel 2013 dopo aver dichiarato ai quattro venti che tale ente andava.... chiuso.
Sono stato rinominato da un altro Consiglio Comunale nel 2014 a rappresentare ancora il Comune di Treviso insieme a Nicola Torresan (oggi Presidente dell'Ente) e Raffaela Mulato.

Oggi mi sorge più di un dubbio sul mandato di rappresentanza che mi è stato dato dal Consiglio Comunale, pur avendo potuto svolgere il mio mandato in piena autonomia e libertà.
Non ho particolari avvisaglie, né segnali di alcun genere, ma colgo un evidente disinteresse, o meglio, un imbarazzante silenzio del Consiglio Comunale di Treviso per le questioni ambientali ed in particolare per gli ultimi clamorosi sviluppi di questo ente regionale, a cominciare dalla nomina di un condannato come Direttore dell'ente Parco per arrivare alla commedia tragica delle passerelle dei burci.

Per questo motivo, chiedo, pubblicamente un'esplicita conferma da parte del Consiglio Comunale di Treviso, nei modi e nei tempi che riterrà più opportuni (ma senza aspettare le calende greche..) di alcune questioni, che ritengo essenziali per poter proseguire nel mio mandato di “consigliere dell'Ente Parco Naturale Regionale del Fiume Sile in rappresentanza del Comune di Treviso”.
Per evitare fraintendimenti, riepilogo i punti su cui ritengo fondamentale la condivisione da parte del Consiglio Comunale di Treviso.
Punti su cui, per me e per l'associazione a cui appartengo, non è possibile alcuna mediazione:

  1. censura dell'attuale gestione del Comitato Esecutivo (Torresan-Sartorato-Pizzolon-Moro-Marangon) per manifesta incapacità gestionale, atteggiamenti superficiali ed arroganti con scelte dannose per l'ambiente e con spreco di soldi pubblici del bilancio regionale; mi pare il minimo che si chiedano in modo formale le immediate dimissioni di questo esecutivo;
  2. fortissima preoccupazione per lo stato di conservazione delle aree di maggior pregio naturalistico, che dovrebbero essere il vanto dell'Ente Parco e sono invece abbandonate in condizioni deplorevoli con danni ambientali, a nostro avviso forse irreparabili.
    Per capirci sto parlando della zona delle Risorgive, dell'ansa di San Michele Vecchio, della palude del Barbasso ed anche delle famose passerelle dei Burci, che sono però, a livello naturalistico il minore dei problemi, anche se il più visibile; ovviamente dopo la preoccupazione deve esserci anche una volontà di incidere nei fatti per rispettare le prioritarie finalità della LR 8/91 (vedere articolo 2 commi a-b-c-d)
  3. assunzione di un ruolo guida da parte del Comune di Treviso nella difesa delle questioni ambientali per il fiume Sile in coordinamento con gli altri Comuni del bacino idrografico
  4. impegni concreti (cioè soldi o garanzie) per lo sviluppo della rete fognaria della città di Treviso con investimenti, progetti innovtivi, garanzie ad ATS ed altre azioni utili ad avviare un programma che porti in 10 anni ad aver un depuratore funzionante ed almeno il 70% del Comune allacciato (e non viceversa com'è oggi).
  5. censura totale ed assoluta del comportamento della Regione Veneto, ed in particolare della Direzione Foreste e Parchi, che agisce sotto il controllo dell'Assessore Manzato e del Governatore Zaia per responsabilità politiche ed amministrative gravissime, che vanno dal balletto sui direttori non adeguati alle gestione “allegra” dei fondi pubblici (tra cui contributi per convegni fatti transitare in bilancio del parco a sostanziale insaputa del Comitato Esecutivo) fino a finti commissariamenti.
Purtroppo un minimo di discussione sulla politica regionale per i parchi non è stata fatta in questa campagna elettorale, nonostante da parte nostra si sia tentato di rendere di pubblica evidenza tale questione.
Ora sto meditando di organizzare uno sbarco di migranti proprio sulle passerelle dei burci di Casier con annesso respingimento in Sile per il fatto che le passerelle sono pericolanti o per violazione dell'ordinanza sindacale di Casier.
Forse è l'unico modo per “fare notizia” ed avere qualche dichiarazione d'intenti dei futuri consiglieri regionali o dei governatori...

Questo pubblico sfogo non è da considerare un abbandono, ma una richiesta esplicita, e spero chiara, di definire le squadre in campo, al di là di partiti, ormai sempre piu' solo contenitori di candidati.
Voglio capire se io sono il rappresentante di una qualche maggioranza del Comune di Treviso oppure sono “solo” un esagitato esponente ambientalista.
Se il Consiglio Comunale di Treviso ha persone più “adatte alle strategie del Comune di Treviso”, è sufficiente che me lo faccia sapere in modo chiaro e valuterò cosa fare.1

Forza, vediamo se si riesce a smuovere la palude....

Nel frattempo mi siederò in riva al Sile a finire di leggere il libro di Maino, quel “Cartongesso” che ormai è anche dentro i nostri cervelli, i nostri polmoni ed i nostri cuori.
Con passione e senza mezze misure.

Treviso , 27 maggio 2015
Romeo Scarpa
presidente sez. Treviso Italia Nostra
consigliere Ente Parco Sile per Treviso

Post Scriptum
Vista la precedente esperienza del novembre 2013, dichiaro da subito che rifiuterò qualsiasi nomina nel Comitato Esecutivo del succitato Ente Parco Naturale Regionale del Fiume Sile.


1Magari come fa Pierantonio Fanton con il suo ruolo pubblico nell'ATER di Treviso...

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