"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

lunedì 18 maggio 2015

PARCO DEL SILE: LEGALITA' A GIORNI ALTERNI? MAGARI..



La vicenda dei due consiglieri del Parco Sile, dipendenti di enti pubblici, che sono in carica “in barba alle normative vigenti”, mi consente di fare due riflessioni che, come al solito non interessano piu' o meno a nessuno, sul concetto di LEGALITA'.

I fatti (che vanno al di là delle persone) sono i seguenti:
  • nel 2012 un tizio viene indicato dalla Provincia come suo rappresentate nell'Ente Parco Sile e a dicembre 2012 Luca Zaia, come Governatore del Veneto, ne decreta la nomina;
  • Le regole (fatte da noi stessi, non da dio...) dicono che se uno è pubblico dipendente deve avere l'autorizzazione del suo datore di lavoro
  • Questo dettaglio sfugge.... la domanda di autorizzazione è inviata dal tizio nel novembre 2013 e la risposta arriva nel maggio dello stesso anno: un evidente caso di “ritorno al futuro” o di efficienza estrema di Poste Italiane! Sarà anche un dettaglio, una dimenticanza – dite quello che volete – ma è così la regola...
  • Inizia un ping-pong tra uffici regionali, provinciali, difensori civici etc.. che dura ancora oggi e che dà l'idea del piu' totale caos gestionale, determinato dalla volontà di voler sanare un'evidente inadempienza arrampicandosi sugli specchi. Pensate a quante energie vengono sprecate ed a quante tensioni si generano su questo e capirete perchè su temi piu' importanti si fanno pasticci incredibili (ma non divaghiamo...).
  • Nel agosto 2014 il direttore del Parco Sile, un avvocato dirigente regionale, mica un naturalista (!!) chiede lumi alla Direzione Parchi delle Regione Veneto su questo tema e da allora attende risposta. Anzi, imbarazzato da una simile situazione e non essendo un fantoccio, dà le sue dimissioni nel gennaio 2015 e passa a miglior incarico, ma la risposta ancora non c'è..

Ora le semplici domande, per le quali non avrò alcuna risposta come al solito, sono:

  1. Ma se le regole dicono una cosa perchè, dopo aver constatato che non si sono rispettate, ci si ostina a contestarle? Cambiate le regole e dite che invece di “previa autorizzazione” è sufficiente ottenere, quando ci si ricorda, “autorizzazione”. Basta togliere “previa”: non è difficile
  2. Un simile comportamento è profondamente diseducativo non tanto per la violazione della “regola”, che, a mio giudizio, è possibile se si spiega il motivo per cui lo si fa e uno si assume le sue responsabilità per la violazione, ma per l'arroganza di voler aver ragione nonostante tutto
  3. I danni sono enormi a livello di credibilità se coinvolgono istituzioni pubbliche: che credibilità puo' avere una Direzione Regionale Foreste e Parchi, che “non risponde” ad una chiara richiesta di un suo funzionario, lasciandolo in balia degli umori dei “politici”... Una direzione piu' ossequiosa ai suoi referenti politici che alla realtà, pare?

Non traggo conclusioni ora, ma ve le per due prossimi appuntamenti, dove cercheremo di spiegare pubblicamente perchè NON E' POSSIBILE STARE IN SILENZIO:
  • incontro del 23-5 ore 18 presso le elementari Volta di Fiera dove ne parlerò con Francesco Maino e Silvia Madiotto
  • incontro per il giorno 25-5 ore 18 presso auditorium FBSR, quando come gruppo consiliare del Parco del Sile (con Visotto, Carturan e altri) denunceremo questa ed altre, ben piu' gravi, nefandezze..
Sappiamo per certo che non avranno coraggio di essere presenti perchè le elezioni regionali sono troppo vicine per "scendere" a discutere con noi nel merito delle questioni.
Sappiano che ci saremo anche dopo...


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