"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

domenica 31 maggio 2015

LETTERA APERTA AD UNO SPONSOR


E' sempre positivo quanto un'azienda che opera sul territorio decide di contribuire al “bene comune” e questo oggi è anche incentivato (ma solo per i beni notificati) dal cosiddetto “art bonus”. Ci sono però delle questioni che credo sia necessario chiarire bene, sopratutto a chi i soldi non li trova nella cassetta delle tasse, ma li guadagna con il sudore del lavoro suo e dei propri operai.
Per questo, non richiesto e certamente non benedetto dalle P.A., mi permetto di dare alcuni semplici consigli per evitare che i soldi (pochi o tanti non fa differenza) che vengono elargiti da un' azienda privata (la CAME) non finiscano nel Sile senza alcun costrutto.

La questione è quella di un “intervento urgente per la riapertura delle passerelle dei burci” detti di Casier, ma in realtà di tutti e soprattutto di Treviso.
Un intervento è certamente necessario ed io sono tra coloro che l'ha detto da subito, ancora nel lontano settembre 2013, quando ho redatto un certificato di idoneità statica provvisorio per sei mesi dopo che le passerelle erano rimaste aperte per un anno senza alcun certificato di collaudo valido, visto che quello dell'arch. Paro era scaduto nel 2012.

La necessità prioritaria è di capire cosa si vuol fare di queste passerelle che possono essere recuperate e mantenute come sono con un costante ed attento intervento di manutenzione. Se la volontà è di demolirle e ricostruirle come pensano l'Ente Parco Sile ed il Comune di Casier che hanno approvato il progetto dell'ing. Napol in conferenza di servizi nel febbraio di quest'anno, questi soldi sono buttati al vento.
Anzi peggio, sono un insulto verso chi potrebbe usare meglio questi soldi.

E' essenziale quindi, credo, per l'azienda che offre il suo contributo che sia chiaro per cosa si useranno i soldi, chi sarà responsabile delle loro gestione, chi deciderà quali interventi urgenti fare e sceglierà l'impresa che eseguirà i lavori.
Affidare anche solo 15.000 euro a chi ne ha già sprecati 200.000 euro nel 2011 per un intervento inutile e persino dannoso, non credo sarà un grande pubblicità.

Attendiamo quindi riscontro ufficiale per capire:
  1. chi gestirà il contributo della ditta CAME;
  2. chi gestirà tecnicamente l'intervento di manutenzione straordinaria (progettista e direttore lavori)
  3. chi eseguirà i lavori e con quale motivazione si sceglie tale ditta
  4. chi controllerà i lavori e redigerà il certificato di idoneità statica e per che durata

Ribadiamo che la nostra associazione è contraria al progetto di demolizione e ricostruzione delle passerelle dei burci come progettato dall'ing. Napol e si adopererà per far fallire tale scelta.
Con cordialità
per ITALIA NOSTRA Treviso Romeo Scarpa

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