E'
sempre positivo quanto un'azienda che opera sul territorio decide di
contribuire al “bene comune” e questo oggi è anche incentivato
(ma solo per i beni notificati) dal cosiddetto “art bonus”. Ci
sono però delle questioni che credo sia necessario chiarire bene,
sopratutto a chi i soldi non li trova nella cassetta delle tasse, ma
li guadagna con il sudore del lavoro suo e dei propri operai.
Per
questo, non richiesto e certamente non benedetto dalle P.A., mi
permetto di dare alcuni semplici consigli per evitare che i soldi
(pochi o tanti non fa differenza) che vengono elargiti da un' azienda
privata (la CAME) non finiscano nel Sile senza alcun costrutto.
La
questione è quella di un “intervento urgente per la riapertura
delle passerelle dei burci” detti di Casier, ma in realtà di
tutti e soprattutto di Treviso.
Un
intervento è certamente necessario ed io sono tra coloro che l'ha
detto da subito, ancora nel lontano settembre 2013, quando ho redatto
un certificato di idoneità statica provvisorio per sei mesi dopo che
le passerelle erano rimaste aperte per un anno senza alcun
certificato di collaudo valido, visto che quello dell'arch. Paro era
scaduto nel 2012.
La
necessità prioritaria è di capire cosa
si vuol fare di queste passerelle che possono essere recuperate e
mantenute come sono con un costante ed attento intervento di
manutenzione. Se la volontà è di demolirle e
ricostruirle come pensano l'Ente Parco Sile ed il Comune di Casier
che hanno approvato il progetto dell'ing. Napol in conferenza di
servizi nel febbraio di quest'anno, questi soldi sono buttati al
vento.
Anzi
peggio, sono un insulto verso chi potrebbe usare meglio questi soldi.
E'
essenziale quindi, credo, per l'azienda che offre il suo contributo
che sia chiaro per cosa si useranno i soldi, chi sarà responsabile
delle loro gestione, chi deciderà quali interventi urgenti fare e
sceglierà l'impresa che eseguirà i lavori.
Affidare
anche solo 15.000 euro a chi ne ha già sprecati 200.000 euro nel
2011 per un intervento inutile e persino dannoso, non credo sarà
un grande pubblicità.
Attendiamo
quindi riscontro ufficiale per capire:
- chi gestirà il contributo della ditta CAME;
- chi gestirà tecnicamente l'intervento di manutenzione straordinaria (progettista e direttore lavori)
- chi eseguirà i lavori e con quale motivazione si sceglie tale ditta
- chi controllerà i lavori e redigerà il certificato di idoneità statica e per che durata
Ribadiamo
che la nostra associazione è contraria al progetto di demolizione e
ricostruzione delle passerelle dei burci come progettato dall'ing.
Napol e si adopererà per far fallire tale scelta.
Con
cordialità
per
ITALIA NOSTRA Treviso Romeo Scarpa
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti di contenuto ritenuto "inadatto" saranno eliminati..