"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

martedì 25 luglio 2017

A VEDELAGO SI "REGALA" SUOLO AGRICOLO CON BENEDIZIONE ASCOM

Non è semplice capire l'urbanistica, ma è ancora meno facile capire la politica urbanistica dei Comuni e l'esempio che andrà in votazione stasera a Vedelago è un “luminoso” simbolo di … buio.

La ditta SIRA è fallita da poco lasciando 33.000 mq di superficie commerciale dove in passato è stato realizzato l'insediamento SIRA di Vedelago, che, osserviamo con rammarico, ora lascia un grande vuoto.

Cosa si fa in questo caso nella terra dei veneti? 
Si progetta di “dare una mano” all'imprenditore in difficoltà (tutti in Veneto siamo imprenditori di noi stessi...) mediante quello che è la decisione più semplice del mondo: il cambio di destinazione d'uso del terreno da agricolo a commerciale.

Tale opzione, tanto per essere chiari e non lasciar cose non dette, in una zona dove (forse) vedrà la luce un'infrastruttura come la Pedemontana Veneta significa che il valore del suolo passa da circa 10 euro/mq a circa 40-50 euro/mq senza muovere un dito, anzi muovendo solo una mano per votare...

Facendo due semplici conti si passa per un'area di 16.500 mq da 165.000 euro a circa 750-800.000 euro, per cui questa “prassi consolidata” non è nemmeno un cattivo affare, né per il privato e nemmeno per il pubblico che ci ricava gli oneri e qualche pista ciclabile, che fa sempre tanto lustro prima delle elezioni.

Tutto questo senza presumere che ci siano attività illecite o sponsor occulti che promuovano tale variazione al PI, ma chi è della zona potrà certamente avere maggior idea dei volti e dei nomi che sono sotto questi piccoli/grandi affari...

Nel resoconto, tratto dal verbale del Consiglio Comunale del 29-12-2016, quello che è chiaro è che non si capisce nulla!
Il consigliere Mazzoccato fa delle considerazioni condivisibili alle quali il Sindaco risponde in modo confuso dicendo che “si blinderà il progetto con un PUA”.
Ma la questione non è tanto vedere il progetto di quello che succederà, ma l'aver trasformato altri 3 campi di terra agricola in zona commerciale, quando si hanno 33.000 mq vuoti!




E' evidente che non viene percepito dal Sindaco la differenza tra una scelta politica che autorizza il cambio d'uso del terreno ed un vincolo di progetto urbanistico attuativo, che influirà, al massimo sul come tale trasformazione verrà fatta.
 Oggi ci sono quindi 33.000 mc di capannoni vuoti e, da stasera, ci saranno altri 3 campi sottratti all'uso agricolo e destinati al commerciale. 

Magari verrà un altro grande centro commerciale?? O pensiamo che in questo modo si rilancino i negozi di vicinato??

L'altro elemento bizzarro è la posizione di ASCOM, che a Treviso con il suo Presidente Pomini, ha recentemente sparato a zero contro l'invazione dei Centri Commerciali, mentre qui a Vedelago promuove un aiuto “a costo zero” (secondo loro) per dare una mano all'imprenditore.
Come fanno poi a stupirsi se tutto verrà monetizzato e venduto ad un colosso europeo che insedierà un ennesimo centro commerciale che vende di tutto e sarà il ricovero dei vecchietti della zona in estate??

Pare inoltre che venga paventato un problema di "possibili danni per una votazione di consiglieri" sul tema e ritengo che tale ipotesi si configuri come una sorta di velata minaccia nei confronti della libertà di ogni consigliere che deve poter decidere per il meglio senza vincoli di mandato; la procedura di adozioni, osservazione ed approvazione di una variante urbanistica serve proprio a questo. Chi dice che ri rischia.. si espone come quello la prima galina che canta...

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