La Regione Veneto ed in particolare il Presidente Zaia per il tramite del suo Assessore Corazzari non sono più “arrabbiati” con la Giunta Esecutiva dell'Ente Parco Regionale Naturale del Fiume Sile.
Fino a pochi mesi fa (prima delle elezioni regionali) c'erano dichiarazioni di fuoco su sprechi ed inefficienze, tanto da minacciare il commissariamento mentre oggi c'è una stupefacente “luna di miele”, che ci lascia basiti.
Come gruppo consiliare dell'Ente Parco, tramite il capogruppo prof. Visotto, abbiamo chiesto un incontro con l'assessore Corazzari, che ha la delega ai parchi naturali; quest'ultimo invece di fissare una data, come si conviene tra persone normali, ha direttamente dato le risposte agli argomenti che gli volevamo sottoporre.
Un'efficienza degna di un mago che legge nella sfera di cristallo: rispondere ancor prima di aver sentito le argomentazioni di chi ti chiede un incontro.
Sono veri e propri miracoli o tracotanza??
In verità l'Assessore probabilmente nulla sa di parchi e tanto meno dell'Ente Parco del Sile, ma si fida ciecamente dei “suoi” uomini, che si occupano da vent'anni della gestione di questo pozzo di San Patrizio, che ha sprecato centinaia di migliaia di euro dalla sua istituzione e continua a farlo, visto che, in questo periodo di vacche magre, ha impegnato 1,8 milioni di euro per rifare ex novo i Burci di Casier e un pezzo di pista ciclabile (1,3km) a Quarto d'Altino, mentre il Sito di Importanza Comunitaria di San Michele Vecchio va in rovina (ambientalmente parlando).
In ogni caso al Corazzari l'Ente Parco Sile non interessa molto perchè è un feudo trevigiano ed questo è emerso in modo evidente all'avvio dei lavori per rifare le passerelle dei burci, a cui ha presenziato il trevigianissimo Caner, che regge l'assessorato al Turismo.
Altro fatto che emerge dalla nota del'assessore Corazzari è la dichiarazione circa l'inutilità di un Direttore con professionalità in materia ambientale per gestire un ente parco; nonostante le leggi, che si sono fatti loro stessi, è sufficiente un dirigente amministrativo per gestire l'ente e anche gli appalti in corso.
Estratto della risposta dell'assessore Corazzari in data 15-2-2016 al prof. Visotto
“Il Comitato Esecutivo ritiene di non procedere a nuova nomina fino all'approvazione della nuova legge sui Parchi” - dice l'Assessore, avvalorando una situazione “fuorilegge”, che dimostra che per loro i parchi sono “luna park”, dove al massimo si possono fare ponti e passerelle di ferro e piste ciclabili!
A che serve un direttore che conosca la materia ambientale? E' sufficiente un laureato in legge, anzi è la miglior scelta, viste le beghe in cui si ficca si solito l'Ente!
Chissà se il Presidente Zaia arriverà a dire che per gestire una sala operatoria o un ospedale, puo' bastare un bidello (senza offesa per i bidelli).
Per di piu' il dirigente amministrativo che oggi regge il parco e gestisce come RUP i due appalti da 1,8 milioni di euro è lo stesso di sempre, colui che era stato emarginato da questo stesso Comitato Esecutivo ed ora si prende un'evidente rivalsa, ritornando da trionfatore sulla scena dell'Ente.
Tutto cambia perché nulla cambi?
Direi che si tratta di una perfetta continuità ventennale che garantisce il mantenimento “degli armadi chiusi”: chissà quali segreti ci sono in quegli armadi?
Credo in verità che i “segreti negli armadi” siano in verità molto piu' “normali” e, come voci, girano già da anni tra i trevigiani (finanziamenti illeciti?): si tratta solo di approfondire e trovare le prove da consegnare ad una magistratura, che voglia procedere.
Per nostro conto, in attesa di una gestione che abbia qualche attinenza con un parco naturale, restiamo vigili ed in attesa: prima o poi succederà quello che sta succedendo in questi giorni in Lombardia con la sanità.
Mi vedo già le contrite dichiarazioni che diranno che “siamo tutti delusi ed incazzati”...
p. ITALIA NOSTRA Treviso
il presidente
Romeo Scarpa
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti di contenuto ritenuto "inadatto" saranno eliminati..