Il loro lavoro sarebbe però facilitato se la politica ambientale non fosse una semplice reazione emergenziale, ma diventasse una vera consapevolezza prima degli amministratori e poi dei cittadini.
Treviso è maglia nera in Italia per la concentrazione di polveri sottili e quindi un intervento era necessario, se non altro per evitare di essere chiamati a rispondere ad esposti di Comitati e cittadini, che da tempo lamentano questa situazione.
Le misure messe in campo (3 giorni di targhe alterne, una domenica ecologica, abbassamento della temperatura nella case e spegnimento dei motori ai semafori) sono il minimo e possono definirsi dei palliativi, visto che i controlli sulle temperature sono praticamente impossibili e lo spegnimento del motore probabilmente peggiora la situazione per altri inquinanti.
Non entro però nel merito di quanto deciso da questa ordinanza, che andava fatta, ma critico il metodo e la coerenza politica dell'amministrazione Manildo.
I giornali riportano che le dichiarazioni ai giornali parlano di “problemi complessi da gestire, di eccezionalità climatiche e di necessità di cambiare stile di vita..”: ecco, su questo dissento in modo assoluto perchè:
- il cambiamento climatico non è piu' un'ipotesi, ma una certezza e queste saranno situazioni che normalmente si dovranno gestire;
- il problema è certamente complesso e non ha una soluzione locale, ma questo non esime dall'attuare il massimo dell'azione
- prima di far cambiare stile di vita ai cittadini, è necessario cambiare modo di pensare negli amministratore e dare i mezzi ai cittadini per farlo.
Solo 5 giorni fa la Giunta Manildo ed il Consiglio Comunale praticamente compatto (escluso Tocchetto astenuta e Caldato contraria) hanno approvato il noto troncone di 3 chilometri del 4° lotto della pseudo tangenziale di Treviso per un importo totale di circa 80-90 milioni di euro1.
Il messaggio che è stato dato ai cittadini da questo Consiglio, come da tutti i precedenti, è che per diminuire l'inquinamento è necessario fare nuove strade, che porteranno sempre piu' auto!!
Come possono ora parlare di “cambiare stile di vita”??
Immaginiamo per un momento che questo enorme quantità di denaro venisse impiegata per rendere gratuito il servizio pubblico degli autobus ed attivare un servizio di car sharing o di taxi a chiamata convenzionati:
per quante domeniche e sabati potremmo viaggiare in bus navetta o taxi con 90 milioni di euro?
Si dirà: “Sono soldi che non gestiamo noi, ma la Regione..”, però se mai nessuno inizia a cambiare modo di pensare, tutto resterà inalterato e dovremo solo aspettare la pioggia.
Esseri “evoluti” dotati di mille app per fare di tutto, che aspettano le nuvole nere...
Post scriptum
Leggo che i commercianti sono “terrorizzati” dal blocco totale del traffico che penalizzerebbe i loro affari: è un antico ritornello, che blocca da sempre una seria pedonalizzazione del centro di Treviso, che ormai ha dimensioni comparabili con i piu' grandi centri commerciali.
Se mai non si faranno i grandi parcheggi esterni con navette di collegamento, mai avremo la pedonalizzazione, ma un ibrido né carne né pesce.
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