"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

mercoledì 15 novembre 2017

APPELLO EX PATTINODROMO “FERMATEVI, NON FATE DANNI! (E RISPARMIATE..)”





La nostra contrarietà ai parcheggi interrati in zona di risorgiva non è nuova, ma la nostra contrarietà al parcheggio interrato nell'area dell'ex pattinodromo viene da molto lontano, quando quel sito era nell'interesse di Fondazione Cassamarca, che venne allora fermata da una Soprintendenza Archeologica di diverso peso e caratura.

La questione con Parcheggi Italia è sospesa da circa un decennio e quindi appare inutile fare il medesimo errore fatto dalla Giunta Gobbo e siglare un accordo in periodo pre-elettorale con il fondato rischio che la prossima Amministrazione si trovi a voler ridiscutere l'intera questione.
Allora il Sindaco Gobbo firmò un contratto per 10 milioni di euro, nonostante tutte le perplessità che erano state sollevate sull'opportunità e fattibilità del progetto, ed il Comune di Treviso ha ereditato una potenziale penale, che sarebbe stato opportuno mettere in capo ai precedenti Amministratori.

Perchè ora, a sei mesi dalle elezioni comunali, si pretende di risolvere un problema che non ha alcuna urgenza e mette a rischio, in modo irreversibile, l'area archeologica che esiste sotto l'attuale parcheggio?

E' questa l'azione di coinvolgimento e partecipazione che animava la Coalizione Treviso Bene Comune?

Vi chiediamo di fermarVi e di dare a PARCHEGGI ITALIA il solo parcheggio di superficie così com'è oggi con qualche minimo intervento e di darglielo a pagamento, visto che, si dice che sono stati reperiti altrove i posti gratuiti. Non è più semplice, meno impattante e più conveniente?

Con questa semplice decisione si avrebbero vari vantaggi:

  • si darebbe una dimostrazione di rispetto per le Mura, che non solo la parte emergente in mattoni, ma sono un sistema complesso, come dovrebbe aver imparato la Giunta, visto che hanno festeggiato il 500° anniversario dell'opera progettata da Frà Giocondo;

  • si darebbe una prima risposta semplice, pronta cassa e con risparmio di circa 2,6 milioni di euro a Parcheggi Italia;

  • si potrebbe realmente far partecipare la cittadinanza alle scelte ponendo la questione di questo parcheggio interrato come tema di campagna elettorale.

L'assessore Tazzer nel convegno finale sul futuro delle Mura di sabato 11-11-2017 ha detto che lo scopo del parcheggio interrato con vetro sul muro di controscarpa, è di “togliere i lamieroni di fronte alla cinta murarie, creando una bellissima area verde...”.



Ha solo dimenticato di dire che quell'area verde è assediata da 40mila auto al giorno, che girano attorno alla cinta muraria per effetto del PUT leghista e che sotto quel suolo c'è la storia della città del XVI secolo, che si vorrebbe “valorizzare” nella Treviso (forse) Capitale della Cultura 2020...

Un prato in mezzo ad un autodromo vale la distruzione per sempre dell'area archeologica?

Dubitiamo fortemente in un ripensamento dell'attuale maggioranza, ma la speranza è l'ultima a morire...

p. la sezione di Treviso
il presidente
Romeo Scarpa

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