La
nostra contrarietà ai parcheggi interrati in zona di risorgiva non è
nuova, ma la nostra contrarietà al parcheggio interrato nell'area
dell'ex pattinodromo viene da molto lontano, quando quel sito era
nell'interesse di Fondazione Cassamarca, che venne allora fermata da
una Soprintendenza Archeologica di diverso peso e caratura.
La
questione con Parcheggi Italia è sospesa da circa un decennio e
quindi appare inutile fare il medesimo errore fatto dalla Giunta
Gobbo e siglare un accordo in periodo pre-elettorale con il fondato
rischio che la prossima Amministrazione si trovi a voler ridiscutere
l'intera questione.
Allora
il Sindaco Gobbo firmò un contratto per 10 milioni di euro,
nonostante tutte le perplessità che erano state sollevate
sull'opportunità e fattibilità del progetto, ed il Comune di
Treviso ha ereditato una potenziale penale, che sarebbe stato
opportuno mettere in capo ai precedenti Amministratori.
Perchè
ora, a sei mesi dalle elezioni comunali, si pretende di risolvere un
problema che non ha alcuna urgenza e mette a rischio, in modo
irreversibile, l'area archeologica che esiste sotto l'attuale
parcheggio?
E'
questa l'azione di coinvolgimento e partecipazione che animava la
Coalizione Treviso Bene Comune?
Vi
chiediamo di fermarVi e di dare a PARCHEGGI ITALIA il solo parcheggio
di superficie così com'è oggi con qualche minimo intervento e di
darglielo a pagamento, visto che, si dice che sono stati reperiti
altrove i posti gratuiti.
Non è più semplice, meno impattante e più conveniente?
Con
questa semplice decisione si avrebbero vari vantaggi:
- si darebbe una dimostrazione di rispetto per le Mura, che non solo la parte emergente in mattoni, ma sono un sistema complesso, come dovrebbe aver imparato la Giunta, visto che hanno festeggiato il 500° anniversario dell'opera progettata da Frà Giocondo;
- si darebbe una prima risposta semplice, pronta cassa e con risparmio di circa 2,6 milioni di euro a Parcheggi Italia;
- si potrebbe realmente far partecipare la cittadinanza alle scelte ponendo la questione di questo parcheggio interrato come tema di campagna elettorale.
L'assessore
Tazzer nel convegno finale sul futuro delle Mura di sabato 11-11-2017
ha detto che lo scopo del parcheggio interrato con vetro sul muro di
controscarpa, è di “togliere i lamieroni di fronte alla cinta
murarie, creando una bellissima area verde...”.
Ha
solo dimenticato di dire che quell'area verde è assediata da 40mila
auto al giorno, che girano attorno alla cinta muraria per effetto del
PUT leghista e che sotto quel suolo c'è la storia della città del
XVI secolo, che si vorrebbe “valorizzare” nella Treviso (forse)
Capitale della Cultura 2020...
Un
prato in mezzo ad un autodromo vale la distruzione per sempre
dell'area archeologica?
Dubitiamo
fortemente in un ripensamento dell'attuale maggioranza, ma la
speranza è l'ultima a morire...
p.
la sezione di Treviso
il
presidente
Romeo
Scarpa
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