L'
"improvvisa" deflagrazione dell'Ente Parco del Sile non è
certo una sorpresa per chi ha seguito negli anni questa (molto
normale) enclave
della politica nostrana.
La
gestione di un parco, forse mai nato, è stata affidata dai politici
a chi non aveva nè la competenza, nè la minima intenzione di fare
iniziative per la promozione di un bene comune di pregio come il
fiume Sile; anzi, nel tempo, sono state eliminate o rese afone tutte
le voci non concordi.
Praticamente
un parcheggio per politici di second'ordine, che non hanno mai
nemmeno lavorato nel settore e forse nemmeno da altre parti...
E'
quindi stucchevole che Regione Veneto, Provincia e Comune di Treviso
si stupiscano di questa gestione, visto che loro sono i "mandanti"
di un Ente gestito come puro "ente inutile", che al massimo
da' fastidio a chi vuole cambiare il colore del garage di casa in
riva al Sile, ma che da anni non riunisce il suo comitato
scientifico, non redige verbali delle riunioni e soprattutto non
ritiene di dover fare un minimo di dibattito sul piano di sviluppo
dell'aeroporto Canova!!
Questi
signori dovrebbero ora fare un passo indietro e non dovrebbero essere
i "medici curanti di un paziente che hanno contribuito a
portare al coma!".
Dire
che adesso si ci accorge che "qualcosa non va .. dal 2007"
è una pubblica ammissione di inefficienza, che deve essere
chiaramente sottolineata, chiedendo che il commissario che dovrà
prendere in mano la situazione dell'Ente Parco Sile sia una persona
con referenze e caratteristiche non certamente riconducibili nè a
chi ha portato la situazione a questo punto, nè a chi non ha fatto
nulla per denunciare questa situazione (leggasi opposizioni).
Si
prenda un nome della società civile, fuori da qualsiasi
schieramento, che abbia poche caratteristiche chiare: indipendenza
dai partiti, onestà intelettuale, tradizione consolidata nella
difesa del territorio. Io propongo l'architetto Berto Zandigiacomi,
storico presidente della nostra associazione, ma puo' andare bene
anche Luigi Calesso oppure l'architetto Bergamin di Fondazione Villa
Emo o chiunque altro abbia negli anni dimostrato passione ed onestà.
Ma deve essere "indigesto" al potere, altrimenti nulla
cambierà...
So
che la mia proposta cadrà nel vuoto e succederà solo che i politici
parleranno di una "riforma della legge sui parchi per eliminare
cio' che non funziona...", ma ricordo che le leggi non rendono
gli uomini onesti: sono gli uomini onesti che rendono le leggi
efficaci!!
E'
molto piu' probabile che la Regione Veneto nomini un commissario
"tecnico", per esempio il noto architetto (Leopoldo Saccon
della TEPCO) che fa il progetto per il mega-ampliamento di Barcon, fa
parte del team per il PAT di Treviso ed è anche il consulente
regionale per il Piano Paesaggistico Regionale!
Oppure
nomineranno l'altro super tecnico regionale (ing. Silvano Vernizzi)
che è a capo di Veneto Strade e è a guardia di tutti i progetti
strategici (cioè quelli che porta "schei")...
Per
capire la mia contrarietà a simili figure, preciso che ho
personalmente assistito ad una pubblica dichiarazione dell'architetto
Saccon che, invitato a spiegare il progetto di Barcon da "Vedelago
Sviluppo", ha detto che, "se non vogliamo perdere
competitività, è necessario fare un polo industriale come quello di
Colomberotto e Rotocart su 90 ettari... anche perchè la campagna in
quella zona non ha nulla di particolare.. sono campi di mais e poco
altro...".
Questo
è il consulente che dovrebbe salvaguardare il territorio per noi
cittadini... Come mettere il lupo a guardia del recinto delle
pecorelle!!
Ritengo
che sia ora di finirla di nasconderci dietro all'ipocrisia: gli
interessi sono tutti legittimi, ma i giocatori delle varie squadre
devono essere leali e non doppiogiochisti!
La
politica, che fa le nomine in modo discrezionale, ha precise
responsabilità di queste scelte e non ci sono giustificazioni che
tengano, visti i risultati che vediamo sul territorio.
Se
vogliono dimostrare la loro buna fede ed un cambio di metodo,
accettino la sfida di nominare qualcuno di indipendente da loro, che
meriti il posto di commissario per l'ente Parco del Sile e non un
"pupo".
Signori, non mi meraviglia, purtroppo, quello che denunciate, da anni constato l'inutilità di questo Ente, così concepito. Pensate che oltre a "rompere le scatole" a chi vuol cambiare qualcosa (anche minima), sulla propria casa, se ricadente sotto la tutela del Parco, alla fine non hanno i mezzi per fare le verifiche su quanto e se autorizzato, qualora poi il cittadino autorizzato, non ottemperi a quanto disposto, alla fine non ci sono neanche sanzioni amministrative!!! Chi come me, fa il paesaggista da più di quarantanni, ha visto il vituperio sul territorio a qualsiasi livello (ce né anche all'Oasi di Santa Cristina), trovarsi di fronte a normative cervellotiche e facilmente aggirabili, viene da chiedersi, ma veramente il nostro è un Paese civile, o siamo nelle mani di affaristi e poltronisti?
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