"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

venerdì 2 novembre 2018

PONTE PRIULA: GLI ERRORI SI PAGANO? NEL VENETO, MAI... E' SEMPRE COLPA DI QUALCUN ALTRO!

Non è mai facile intevenire su un tema per darsi ragione e si rischia di essere definiti “commissari tecnici che stanno in tribuna....” come ha fatto il Governatore Zaia mentre volava in elicottero per valutare i danni di quellO che non è un evento eccezionale, ma una normalità in un momento storico dove continuiamo bellamente ad ignorare il tema del cambiamento climatico.

Direi che che il Governatore si dovrebbe preoccupare di chi “allena” ora la squadra “Veneto” più che fare stizzita ironia su chi osserva, perchè, se è vero che decidere non è facile, è altrettanto vero che pare che i nostri politici (con i loro tecnici) non sbaglino mai e sia sempre colpa del destino cinico e baro o meglio di qualcun altro.

Vorremmo sommessamente ricordare, per rispetto a chi subisce danni da questi antefatti, che:
  1. i “comitati” (che siamo noi e il Comitato Imprenditori Piave 2000) si sono mezzi in mezzo non per intralciare un'opera perfetta, ma perchè ritenevano che non fossero rispettare le procedure amministrative.
  2. la sospesione dei lavori è stata decisa dal RUP di ANAS perchè effettivamente le procedure non erano rispettate e non si era richiesta nessuna autorizzazione per il ponte provvisorio e non si era fatta alcuna indagine archeologica preventiva, pur essendo noto a tutti che siamo in zona di tutela.
Se i cittadini che hanno attività commerciali vogliono prendersela con qualcuno, devono andare da prima da ANAS e poi da Regione Veneto, Provincia di Treviso e Comune di Susegana, che avevano l'obbligo morale verso i loro cittadini di capire se le procedure erano a posto. Ora prendersela con noi, è come ammettere di essere incapaci...

Abbiamo anche chiaramente detto che c'erano altre gravi criticità, che, per dovere di cronaca, ricordiamo:
  • la Piave è un fiume difficile, che passa per stagioni di grande magra a piene impetuose: non è una novità! E' così da sempre, ma tutti vogliono scordarselo per piantare vigneti, scavare ghiaia ed usare il fiume per i loro interessi;
  • la Piave è un fiume che ha subìto gravi danni dalle escavazioni e dove non c'è un piano di gestione (obbligatorio per le zone SIC ZPS), che è “secretato” da anni nei cassetti della Regione Veneto; tutto questo è colpa nostra che lo denunciamo ogni tre per due?
  • Il progetto di pseudo-restauro del ponte della Priula è sbagliato anche da un punto di vista della tutela del monumento e per la statica perchè si abbandona la funzione portante degli archi storici in calcestruzzo per creare un grande imaplato di putrelle in modo da allargarlo per una pista ciclabile che morirà sul ponte.. Altre ipotesi avrebbero consentito di restaurare veramente il ponte storico (che ne aveva bisogno), creando i necessari allargamenti con strutture reversibile a lato. In questo modo i lavori avrebbero potuto anche essere fatti lasciando almeno una carreggiata agibile durante i lavori...
  • il ponte Bailey in alveo è stata una scommessa folle perchè era molto probabile (oggi certo) che la Piave avrebbe spazzato via le rampe, giustamente fatte per essere sgretolate.. Ma ora che facciamo? Le ricostruiamo e poi magari fra due mesi arriva un'altra piena? Ricordiamo che ancora in fase di allestimento del ponte provvisorio, due o tre volte l'impresa dovette rifare parti di lavoro distrutte dal fiume...
Qual'era la soluzione?

Anche questo l'avevamo proposto e si trattava di creare un nuovo ponte nella zona di Busco prima di procedere con questo restauro, ma questo significherebbe “fare programmazione”, cosa che il nostro commissario tecnico Zaia, più simile a di Ventura che ad Allegri, non riesce proprio a fare perchè troppo impegnato su temi di propaganda, come dice oggi anche il loro consigliere Berlato.

Si mettono i soldi (14-15 milioni di euro) per un referendum inutile l'anno scorso...

Si fanno “ponti d'oro” alla concessionaria SIS per la Superstrada Pedemontana (parliamo di 12.000 milioni di euro in 39 anni pagati dai Veneti)....

E non siamo in grado di capire che il Veneto è diviso in due da un fiume chiamato Piave con ponti insufficienti?
Ponte di Piave era chiuso l'altro giorno perchè al limite, Ponte Priula è out, il ponte di Vidor resiste solo grazie agli scongiuri di tutti, ma in che regione siamo?

In altri paesi per molto meno, si sarebbero dimessi in cinque o sei pezzi grossi di ANAS, Regione Veneto, Provincia di Treviso e Comune di Susegana.

Qui invece diamo la colpa alla sorte ed ai comitati....

Probabilmente lo fanno, perchè la gente crede a loro. Ma loro sanno benissimo che non è vero.

E' ora che lo capiate anche tutti voi.




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