"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

martedì 26 settembre 2023

MURA AUTO ASSEDIATE

 Sono arrivati i fondi ed il progetto per il restauro delle Mura di Treviso e non possiamo che esserne soddisfatti, visto lo stato di degrado, prossimo al crollo di alcune porzioni in zona bastione del Castello in cui si trova le cinta muraria.

La conservazione del patrimonio storico e culturale è un obbligo e dovrebbe essere una questione che va oltre le appartenenze di partito, mentre invece la manutenzione periodica è sempre solo un fastidio e il mantenimento delle Mura è ormai secondario anche per i partiti nati per “difendere la gloria della Serenissima Repubblica” a colpi di tanko…

Il progetto PNRR impone tempi assurdi sia di progettazione che di realizzazione dei lavori perché in Italia (e quindi anche nel Veneto) non siamo in grado di ragionare su opere e programmi che vadano oltre il mandato elettorale di una giunta.

Dobbiamo sempre fare interventi per emergenze o per grandi opere con commissari e procedure straordinarie perché pare impossibile avere una buona amministrazione, almeno su temi che non dovrebbero essere divisivi.

Il restauro delle Mura è merito di Conte? Di Manildo? Di Gentilini? Tra i tre, sceglierei l’ultimo che negli anni 2000 promosse la ricerca di sponsor per il restauro della cinta tra bastione San Marco e Porta SS. Quaranta, ma, in realtà, non è merito di nessuno: è un obbligo su cui siamo sempre in ritardo e basta vedere la piante di alianto e fico che crescono sulle Mura al bastione del Castello.

Si proceda quindi con il restauro della cinta muraria, ma ricordando che le Mura di Treviso non sono solo il muro in mattoni ed il terrapieno, ma sono un prototipo di mura, pensato da Frà Giocondo, su un’idea di Leonardo da Vinci, che comprendono molti altri elementi (golene, muro di controscarpa, rivellino, gallerie sotterranee) e soprattutto l’acqua, che era il primo e più efficace elemento di difesa e protezione per fermare le cannoniere, che, per fortuna, non sono mai arrivate a minacciare Treviso.



Come vedete nella figura sopra riportata, nel 1500 la città poteva essere assediata dalle cannoniere (che non arrivarono mai), mentre oggi siamo auto-assediati, proprio nel senso che sono le auto che ci assediano e non ce ne libereremo mai, se non si inizia a discutere di una diversa mobilità.

Le palle di cannone potevano far morti, ma non lo fecero… Le più insidiose polveri sottili invece i morti li fanno per davvero: piano, senza rumore, ma agiscono con tenace continuità alimentata dalla nostra pigrizia e dall’assenza di idee della politica.

Un restauro efficace e proprio delle Mura dovrebbe riprendere, almeno in parte, questi temi, trovando il sistema per ripristinare l’insieme di questo sistema organizzato di difesa.

Speriamo nel progetto, che non ho visto, ma temo, considerati i tempi concessi, che non ci sia nulla di questo perché servirebbero indicazioni progettuali precise da parte della Committenza, dibattito pubblico tra esperti e scelte politiche, che non sono certamente nelle corde di questa amministrazione, che al massimo può gestire l’ordinaria amministrazione.

 

 

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti di contenuto ritenuto "inadatto" saranno eliminati..