"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

martedì 28 novembre 2023

OMOBONO TENNI, STEFANINI e don ABBONDIO

Entrai allo stadio nel 1977 con mio padre, mia madre e mio fratello, inguaribili tifosi del Treviso Calcio; fu una delle ultime volte perché mio padre voleva farmi sempre entrare gratis, come minore, contrattando con il personale di controllo, nonostante avessi ormai 14 anni e fossi alto più di un metro e settanta!

Era una delle sue “passioni” quella di avere questi piccoli risparmi, che facevano comodo ad una famiglia operaia che voleva vedere insieme la partita.

Non andai più a vedere il calcio al Tenni perché mi vergognavo troppo…

Sono tornato domenica con mio fratello e, paradossalmente, sono entrato gratis come accompagnatore di mio fratello, disabile.

Freddo cane in tribuna, poco gioco e tendenzialmente tutto degli avversari bellunesi e… lo stesso stadio a 50 metri dalle Mura cinquecentesche.

In 10 lustri il Treviso Calcio è passato dalla serie A all’Eccellenza, è fallito ed è stato rifondato, ma lo stadio è sempre là, testimonianza della fissità dell’urbanistica trevigiana, che non ha mai saputo, né voluto spostare dal centro della città, un impianto usato 2 giorni al mese per soli nove mesi.

 

      




foto 1-2-3 lo stadio domenica addì 2023

 La palese dimostrazione di un’insipienza enorme e di una totale carenza di idee e di coraggio: com’è possibile avere in pieno centro storico un impianto a servizio del calcio, che dovrebbe essere da decenni spostato in un’area periferica con parcheggi e collegamenti autostradali.

 


foto 4 lo stadio e le mura

 Per la verità qualche ipotesi è stata fatta con poca convinzione e sempre da candidati sindaci perdenti: tutto si è fermato per la “tradizione” e per i 200 ultras che sono sempre stati contrari.

Circa la tradizione, nessuno ha mai pensato di togliere la dedica dello stadio ad Omobono Tenni, anche se penso che molti non sappiano nemmeno che sport praticasse ed in quale epoca…

Quanto agli ultras, c’è poco da dire: il voto di pochi è importante anche per chi ha sempre goduto di maggioranze quasi bulgare: non si butta via nulla.

 In questo modo però si perdono occasioni importanti e ne è una dimostrazione la ristrutturazione in corso della scuola media “L. Stefanini”.

Il “pensiero” politico a breve non consente di immaginare variazioni necessarie alla struttura della città e garantisce solo le poltrone, non il bene della città di Treviso.

 Se l’operazione “spostamento Tenni” fosse stata programmata per tempo, si sarebbe potuto costruire interamente una nuova scuola media nell’area liberata, evitando agli studenti di traslocare per un anno o forse più.

Ovviamente la programmazione urbanistica deve essere decennale, anche ventennale, di ampio respiro e non gestita con piani urbanistici, che al massimo soddisfano le private richieste di potenziali elettori…


foto 5 … ecco lo spostamento virtuale della scuola

Invece?

Si sta ricostruendo parte della scuola nel medesimo sedime, che è, a tutti gli effetti, un bastione delle Mura di Frà Giocondo; si realizzano nuove fondazioni in cemento armato a ridosso delle fondazioni delle Mura.  Speriamo che sia stata coinvolta la Soprintendenza Archeologica nelle fasi di scavo…

   


foto 5-6 le nuove fondazioni della palestra della scuola: un lavoro PER SEMPRE

E’ questo rispetto per la “tradizione”? E’ un processo di valorizzazione della cinta muraria?

 Quello che è certo è che, persa questa occasione, non si sposterà mai più la scuola media dal Bastione: ecco questo è la “tragica” conseguenza della carenza di idee e coraggio…

 Ma d’altra parte, “se uno il coraggio non ce l’ha, mica se lo può dare” – diceva l’urbanista Don Abbondio.

 

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